"C'è un nuovo
erede di Maigret, si chiama Van Veeteren e viene dalla Svezia, come il suo
autore..." - La Repubblica
Una telefonata di
lavoro interrompe la malinconia degli ultimi giorni di vacanza del commissario
Van Veeteren. Nella cittadina di Kaalbringen, infatti, poco lontano dal posto
dove il commissario sta trascorrendo le ferie, un assassino ha già colpito due
volte. Due vittime a distanza di pochi giorni, due individui molto diversi tra
loro, un piccolo spacciatore e un ricco imprenditore, uccisi con una mannaia da
quello che la stampa ha già soprannominato «il Tagliateste». L’ipotesi più
accreditata: un folle che colpisce a caso. La città è in preda al panico, la
polizia del luogo è in difficoltà e c’è bisogno dell’acume e dell’esperienza di
Van Veeteren, che viene accolto con grande simpatia dal collega Bausen, ormai
prossimo alla pensione. Ma mentre i giorni passano e non emerge nulla che
faccia progredire le indagini, il killer torna a colpire. Ancora una volta
senza una logica apparente. Unica differenza rispetto ai due casi precedenti:
l’arma che è servita per il barbaro assassinio è abbandonata sulla scena del
delitto, quasi a voler segnalare che il suo compito è ormai concluso. Il rebus
appare indecifrabile e il Tagliateste destinato a farla franca, ma Van Veeteren
ha un’intuizione…
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