Nessuna remissione di
peccato davanti a un'opera scomoda. La poesia di Matteo Mazza percorre la fune
sul baratro di una vita di follie e sogni. Un fiume in tumulto che irride gli
argini preposti a contenerlo. Una scialuppa di ricognizione che compie un lungo
giro presso i lidi della disperazione: verifica i danni, spegne i fuochi. Mazza
è come un bambino che mette un piede e poi l'altro sulla linea che demarca il
confine, e che finisce con il prenderti a pugni. "Clitoride" è una
raccolta introdotta da naviganti della poesia come Gianluca Pitari, Angelo
Tolomeo, Carmine Torchia, Salvatore Pilò, Vincenzo Montisano.
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