“La Pòlis che non c’è” è il
libro che raccoglie le poesie scritte dal poeta-operaio d’origini campane,
Ennio Abate, dal 1978; vincitore della terza edizione del Premio “Fortini”, si
tratta d’un’opera insieme complessa e semplice allo stesso tempo. Difficile
nella sua struttura, di facile lettura. Perché, e il prefatore del volume sarà
ancora più chiaro e decisivo del sottoscritto (ma a suo modo vorrà spiegarcelo
il poeta nella sua nota accompagnatoria dei testi), la poesia civile d’Abate –
al di là di cosa pensino delle definizione sostenuta gli stessi Ennio Abate e
Tortora – s’occupa proprio della scomparsa del “noi” politico, arrivando a incidere
con lo scalpello del poeta l’Io oramai in stato di emarginazione e, perfino,
resa. Reagendo nel disincanto, in una qualche maniera. Quindi dal punto di
vista dell’intonazione contenutistica, posso confermare che l’obiettivo è
raggiunto: Abate versifica dandoci la decomposizione assoluta delle comunità,
nello specifico quella politica – di protesta. Come, d’altronde, l’altro grande
risultato è stato ottenuto. Insomma non conoscevo il poeta Abate ma adesso so
bene che dovrei stare molto più attento a un autore e lottatore che vissuta
l’esperienza d’Avanguardia Operaia, non è sereno nell’essersi pensionato. Anzi
il calore della sua rabbia porta persino aggressioni alle acque chete dei tanti
ex compagni che si sono arresi oppure, peggio ancora, han fatto il salto che li
condusse già tempo fa dall’altra parte. Facendo scompiglio, innanzitutto, nelle
certezze assolute in mano a fondoschiena benpensanti e ben torniti. Se
all’inizio la partitura è più ampia, nella seconda parte dell’opera infatti,
proprio dove le artigliate diventano più forti, la scrittura viene a chi legge
in veste più computa. Eppure la forza è sempre la stessa. Abate sente il mondo
cadere. I problemi diventare “crisi”. Tutte le sconfitte. E, su tutto, la
classe operaia lasciata in un deserto dove a volte prova ancora a lottare. Mentre,
per dire, i giornali più diffusi cosa diffondono? “Controllo / nel più smaltato
vasino / a sinistra / la cacca di Arbasino.” Le pattuglie degli ex combattivi,
invece, come lavorano e/o lottano adesso? “I più lesti finiti in massmedia / il
grosso eliminato tra storia / filosofia o economia / altri per il rotto della
cuffia / accucciati in poesia / e qualcuno solo in scuole di periferia.” Dice
il poeta-operaio. Pronto al riscatto. E coraggio dona la sua poesia civile e
sociale.
In qualità di affiliato Macrolibrarsi | eCommerce n°1 in Italia per il benessere di corpo e spirito io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei - As a Macrolibrarsi affiliate | #1 eCommerce in Italy for the well-being of body and spirit / In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei - As an Amazon Associate I earn from qualifying purchases
Cerca nel blog
Please ... S'il vous plaît ... Por favor ... Bitte ... Por favor ... 请 ... お願いします ... Пожалуйста
Click on the images of the posts published on this site // Cliquez sur les images des publications publiées sur ce site // Klicken Sie auf die Bilder der Beiträge, die auf dieser Seite veröffentlicht wurden // Hagan clic en las imágenes de las publicaciones publicadas en este sitio // Clique nas imagens das postagens publicadas neste site // 点击本网站上发布的帖子图片。// このサイトに掲載されている投稿の画像をクリックしてください。// Нажмите на изображения постов, опубликованных на этом сайте
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ITALIA (ITALY)
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà
Cerca nel blog
-
VIII Edizione de Le mani e l'ascolto a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce Show case di ...
-
FABRIZIO Vedremo altri soli domani, o giù nella stiva sono questi i migliori. Ditemi allora chi scoprire chi ignorare di nuovo, quale faccia...
-
E' la prima volta che Francesco Baccini si racconta così a lungo. Tanto a lungo che c'è voluto un libro intero per raccogliere tutto...

Nessun commento:
Posta un commento