Il Mulo è un giornalista che ha
perso il lavoro a causa della crisi economica. Improvvisamente povero,
preoccupato per il futuro della figlia che sta per nascere, decide che l’unico
modo per provvedere alla sua famiglia è trasportare marijuana attraverso gli
Stati Uniti. Presto arrivano i soldi. E subito dopo uno tsunami di guai.
Tony D’Souza è nato a Chicago da
genitori indoamericani. A 18 anni ha attraversato l’Alaska in bicicletta, a 19 ha percorso l’India per
intero, a 20 ha
piantato alberi di pompelmo in Israele. Dopo il college, ha lavorato su un
peschereccio, in un cantiere e nei Peace Corps in Costa d’Avorio. Ha scritto per The New Yorker,
Playboy, Esquire, Outside, Mother Jones, Salon, Granta, Tin House, e
McSweeney’s.
«Con il ritmo della prosa di Jack
Kerouac e una trama intensa come un film di Michael Mann,
Il mulo di Tony D’Souza offre una
straziante e tempestiva escursione nella vita ai tempi della recessione.» (San Francisco Chronicle)
«D’Souza dipinge la caduta etica
di un uomo per bene in un modo così credibile che i lettori
potrebbero iniziare a credere
alle vaghe giustificazioni morali di James.»
(Entertainment Weekly)
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