“Salvatore Anelli, nasce a Comiso
in Sicilia ma vive e lavora a Rende, in Calabria. La sua attività artistica ha
inizio negli anni '70 con opere pittoriche in cui compare l'elemento figurativo
ma solo in chiave citazionistica. Nel 1977 è membro attivo del gruppo
"Arte Insieme", le cui iniziative nascono dalla volontà di conciliare
arte e impegno politico. In occasione dell'installazione a Comiso della base americana
NATO organizza e partecipa a diverse iniziative pacifiste, tra cui una mostra a
carattere internazionale presso il Centro Studi Mancini di Cosenza, che tra gli
ospiti include anche lo scienziato Thomas Siemer, progettista e poi obiettore
dei missili cruise. A partire dagli anni '80 fondamentale è la partecipazione
al Laboratorio di poesia e arti visive, un'associazione di poeti e pittori che,
mantenendo assai stretto il rapporto vita-arte-poesia, hanno realizzato momenti
di scambio e importanti iniziative collettive. Nel 1986, La rassegna Lembi
pitagorici (tenutasi prima nell'aula Caldora dell'Università della Calabria e
poi nel Museo Civico di Rende), documenta l'utilizzo di un nuovo linguaggio
artistico, fatto di materiali extrapittorici, e di esperienze visive e
multimediali. La riflessione sul tema dell'uomo e delle sue condizioni induce
l'artista a sperimentare nuove tecniche pittoriche e ad adoperare materiali
poveri, come catrame, bende ingessate, tele e carta straccia imbevuta di
pigmenti, che nel loro farsi materia rivelano l'essenza più intima e più
profonda della crisi della modernità. A questo periodo appartengono le opere
dal titolo Celle silenziose, intese come veri e propri accumuli in
introspezione di luoghi, eventi ed immagini del nostro vissuto, che ben si
prestano a diventare inedite scenografie per quinte teatrali. Nel 1992 l'artista intensifica
la collaborazione con il Teatro dell'Acquario di Cosenza e, in particolare, con
il regista Massimo Costabile. Produce installazioni sceniche per "Cani
Randagi" (1992), "L'Edipo di Sofocle" e "Il velo e la
sfida. Tommaso Campanella e l'arte della dissimulazione onesta" (1998),
"Medea" (1999), "Antigone da Sofocle" e "Nel ventre
della bestia" (2001), "Jenin. Incubi di guerra" (2004) ed
"Emigranti" di Slawmir Mrozek (2006). Nel 2002, a seguito di una
mostra documentativa sugli animali in fase di estinzione organizzata in
collaborazione con l'Università della Calabria presso la Casa delle Culture di
Cosenza, nascono i cosiddetti "anellidi", animali scaturiti
dall'ingenio arteficis, dalla fantasia dell'artista e intesi come intelligenze
in divenire, che rivelano le tracce di un humus cosmico nonché il viaggio
eterno del segno, che assume nuove forme nel suo divenire dialettico nello
spazio. Dal 2004 presiede un centro culturale espositivo, Vertigo, fondato a
Cosenza con un gruppo di intellettuali che, in piacevole convivialità, sono
mossi dalla voglia di stare insieme e di porsi alcune domande di fondo fra le
maturazioni delle avanguardie e la volontà di segnare nella storia il tempo in
divenire. In questo clima di speculazione concettuale e di interazione tra
artisti, nasce nel 2007 Specchio alterato, un'idea – progetto da realizzare a
quattro mani e, come scrive il critico d'arte Paolo Aita, l'idea dello sdoppiamento
creativo dà vita ad un gioco di sostituzioni, di completamenti e di
integrazioni che rompono il vecchio concetto di unitarietà compositiva
dell'opera. Il tema del teschio è al centro della progetto Di catrame e di
anima (2008) in cui Salvatore Anelli coinvolge sedici amici poeti: un confronto
dialettico ma anche un momento di riflessione sulle mille incertezze del futuro
e sulla caduta dell'utopia. Le poesie diventano parte integrante delle opere in
cui il cranio è declinato in svariate forme dai disegni a carboncino alle
sculture intrise di catrame e di pigmenti fino alle più moderne tecniche
digitali. La rassegna, organizzata negli spazi della galleria Vertigoarte di
Cosenza e, successivamente, nella galleria Nube D'oort di Roma, è documentata
da un catalogo e da un video.
La ricerca nell'ambito della
contaminazione tra pittura e poesia prosegue nel 2009 e con il progetto Tornare
@ Itaca, ideato da Mimma Pasqua, l'artista crea un'installazione sonora dal
titolo Vele - il Canto delle Sirene, allocata nell'ex sacrestia del chiostro
dei Domenicani, spazio rifunzionalizzato dal Comune di Cosenza. Nel 2010 con
Viaggio nella poesia di Lorenzo Calogero e Alda Merini, iniziativa progettuale
di Vertigoarte, l'artista ripercorre le esperienze tecniche del passato e
mediante l'uso di bende, cartone pressato e garze ingessate realizza le opere
dal titolo libri muti, con i quali ripercorre emozioni quotidiane e momenti del
proprio sé, segni e momenti di sconforto, di amore, di felicità e la ricerca
della verità tra le costanti inquietudini della vita. Una di queste opere è
stata donata all' Auditorium di Milano, Fondazione Carialo (Monia Anelli)”
(l’opera presentata in questa sede è di Salvatore Anelli)
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