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mercoledì 7 settembre 2011

“WE OTHERS - New and Selected Stories" By Steven Millhauser (Alfred A. Knopf)












Il mercato editoriale sia a livello nazionale che internazionale offre moltissime bufale, lanciate a mezzo stampa nelle menti prima e nelle case poi dei lettori con sensazionalistica ferocia. Ma ci sono ovviamente delle eccezioni. Mi capita di leggere “WE OTHERS - New and Selected Stories” (Alfred A. Knopf) del geniale Steven Millhauser. Ora non riesco a quantificare esattamente il grado di entusiasmo e gioia che ho provato nel leggere quest’antologia (che qualche mio caro amico benevolmente mi ha tradotto con grande pazienza), ma posso con assoluta certezza asserire che qualsiasi giudizio e analisi potrò esprimere in questa sede, non è commisurabile alla qualità della scrittura e all’incredibile fantasia dell’autore zippata in poco più di 300 pagine. Che Millhauser sia un enigmatico ma affascinante maestro del racconto lungo è fuori discussione; come è fuori discussione l’alta densità nella sua scrittura di realismo, orrore, e morbosità Nel libro in questione, le storie inedite vengono prima di quelle pubblicate in altre sedi. Giusto per fare il “precisino” della situazione. Anche se il filo conduttore di tutte le storie presenti in “We others” sono vicende legate al mondo del paranormale, dell’ectoplasmatico, del fantasmatico, fondamentalmente rappresentano una finzione allegorica della condizione esistenziale dell’artista perennemente in bilico tra sogno e realtà, e continuamente in lotta con i propri “demoni”. Ma ahimè Millhauser è molto di più, o forse meno di quanto ho sinora asserito ... forse! Dico forse perché questo “irregolare” della letteratura made in U.S.A, ama giocare nel creare storie nelle storie, a causa delle quali però il più delle volte si viene colti da profondi sensi di straniamento, profondi e reiterati sensi di angoscia, e slittamento nell’irreale. Un esempio in concreto? "The Barnum Museum", una surreale macchina fantastica, ovvero un luogo fisico, ampio e incantato, che si adatta ai desideri dei suoi visitatori. "The Barnum Museum” è l’oro più puro ricavato da impuro metallo vile,è in altre parole la quintessenza microcosmica di diorami, spettacoli teatrali, mondi fantastici e universi altri. Imperdibile!


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