In entrambi i libri che ha
scritto su presidenti americani, Candice Millard si è concentrata
fondamentalmente su eventi che altri storici in gran parte trascurano o
lambiscono superficialmente. Già, perché la signora Millard di storie ne sa raccontare
e come, soprattutto quando segue i sentieri impervi del sentito dire o delle
“mistiche” voci di corridoio, ovvero dei celeberrimi “dicunt” e dei famigerati
“tradunt”! Ora lei ha scelto un soggetto storico affascinante: il 1881 è
l’anno, il contesto temporale, la “texture” dei protagonisti e delle vicende riguarda
il tentativo di assassinare il presidente James A. Garfield e gli inutili sforzi
per salvargli la vita da parte dei medici. "Destiny of the Republic” che prende
il titolo da un discorso importantissimo dello stesso Garfield alla convention
nazionale repubblicana del 1880,
ha una portata molto più vasta del fatto spicciolo del
tentato assassinio del presidente, perché tra le righe di questo libro si narra
la storia inquietante di un uomo che non vuole fare il presidente, e addirittura
viene trascinato “nonostante tutto” da forze e poteri altri alla Casa Bianca.
L’opera di Candice Millard è un vero e proprio tesoro di aneddoti e interessanti “mitopoiesi” come ad esempio la
nomina coatta a vicepresidente di Chester
Arthur Garfield da parte del senatore Roscoe Conking. Questo lavoro è
sicuramente uno strumento utile per conoscere una porzione della storia
americana nota solo a pochi, ma soprattutto rivela come Candice Millard non sia
soltanto un “buon segugio” delle storiografia U.S.A. e nello specifico di
alcune delle sue zone d’ombra più torbide, ma dimostra come l’autrice sia una
grande scrittrice e che un posto nella storia della saggistica del continente
americano le spetti senza se e senza ma!
Nessun commento:
Posta un commento