Cerca nel blog

Please ... S'il vous plaît ... Por favor ... Bitte ... Por favor ... 请 ... お願いします ... Пожалуйста

Click on the images of the posts published on this site // Cliquez sur les images des publications publiées sur ce site // Klicken Sie auf die Bilder der Beiträge, die auf dieser Seite veröffentlicht wurden // Hagan clic en las imágenes de las publicaciones publicadas en este sitio // Clique nas imagens das postagens publicadas neste site // 点击本网站上发布的帖子图片。// このサイトに掲載されている投稿の画像をクリックしてください。// Нажмите на изображения постов, опубликованных на этом сайте

mercoledì 16 febbraio 2011

Ci sono cose che una non può fare scalza, di Margarita García Robayo, traduzione di Claudia Tarolo (Marcos y Marcos). Intervento di Nunzio Festa












Le donne di Margarita Robayo, ovvero tutte le donne del mondo, ovvero le nove donne – Julia, Beatriz, Sofia, Mary, Lili, Miriam, Susy, Diana, Rina – del mondo esemplare di M. G. Robayo sono ritratte all'altezza d'un dettaglio. Che interamente è capace di spiegarci la vita della protagonista delle vicende del racconto. E, alla fine, il fattore che siamo ovviamente in una dimensioni d'incroci fra soggetti è quasi secondario. Potremmo trovarci in più angoli del pianeta, ma quel che è sicuro è che intanto siamo in una città: lo si comprende, soprattutto, da ritmi di vita e spazi analizzati col flash. Queste donne narrate dalla giovane autrice colombiana, di stanza in Argentina, sono infiocchettate grazie al talento della scrittrice - con il quale è brava a sperimentare il dettaglio (firmare chiuse vitali e contro la vita che non lasciano in bocca il gusto del non detto); nonostante tutto. Se Julia è l'anima sicura di sé, dall'altra parte della finestra spunta Beatriz che seppure in banca incontri l'ex d'una sola volta Carlos, è moglie dell'Arturo che la stessa Beatriz porta a letto. E attenti al tacco. Mentre Sofia aspetta Rodrigo che fa il medico in Africa, allo stesso barista che aveva incontrato Beatriz fa mettere le mani sensuali sul suo golfino dono del maritino. Dimenticando l'amica Mary, che ha come ex marito il Carlos di prima. Eccetera. A ognuna di questa anime, però, anzi ovviamente, manca qualcosa. Tutte queste donne sono soddisfatte solamente in parte. Eppure godono almeno le loro piccole soddisfazioni. Il solito uomo, invece, ha una serie di colpe. A seconda dei casi che si vogliano analizzare o solo ascoltare. Le doti di Margarita Garcìa Robayo non si fanno notare esclusivamente per il fatto che letto un racconto si voglia subito correre al successivo, ma quando nella quotidianità riscoperta viene eliminato lo strato di banale pronto a mettere il cellofan a descrizioni su descrizioni. Qui la penna pazzerella e a tratti sarcastica della autrice beve ogni respiro pronunciato di nascosto dalla donna. Senza dubbio, il racconto più bello parla dell'ex bambina prodigio. Quella che non si toglie di dosso l'immagine di se stessa premiata continuamente in televisione per la sua forza nei quiz. Non più bimba, la donna è ancora piccina. Con in più la certezza assoluta rappresentata da un padre che non la sostiene come dovrebbe. Inutile privilegiare autori statunitensi, soprattutto, terra d'adozione creativa della scrittrice. Perché il piccolo canto della Robayo permette di ripensare all'intera figura della donna. Ed è certo che sempre ce ne sia ancora bisogno.

Nessun commento:

Posta un commento

ITALIA (ITALY)

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

claude bernard Orologio analogico da uomo, quadrante nero, 10222 357RM NIR

  Colore quadrante: nero. Forma della cassa: rotonda. Materiale del vetro: minerale Colore del cinturino: multicolore. Materiale del cinturi...