«Mi sono sentita tremare le ginocchia. Non mi reggevo in piedi. Respiravo a fatica. In quel momento, non avendo visto il video, potevo ancora credere che mio figlio non ci facesse granché, in quel film. Potevo pensare che se ne stava dietro donne in topless a coprirgli le tette con le mani e basta».
Nulla di che per uno spinello in compagnia dei compagni di scuola, nulla di che magari nell’aver preso di nascosto dei soldi dal portafoglio o aver camminato con la macchina di famiglia “presa in prestito” per una notte brava … No! Nulla di tutto questo. Nella buca delle lettere un video, non propriamente da educande, con Mark (il figlio) in copertina. Molto, molto imbarazzante, non c’è che dire, e ancora più terribile il fatto di essere venuta a conoscenza del “vizietto” del figliolo da un estraneo. Ora il video in questione ben confezionato e superbamente patinato ha un titolo non proprio edificante da un punto di vista pedagogico e soprattutto è vietato ai minori. Diciamolo, sì … insomma… certamente … potrebbe … Sì, Mark ha un talento nascosto, e non è quello della scrittura, della recitazione, della pittura. Mark la sua “dotazione artistica” come direbbero Elio e le storie tese parlando di John Holmes (pseudonimo di John Curtis Estes, Ashville, 8 agosto 1944 - Los Angeles, 13 marzo 1988) , l’ha messa a frutto nel mondo del porno: già Mark è una giovanissima porno star. Cosa dovrebbe fare in questi casi una madre? Come ci si comporta davanti ad una novità del genere … certo nulla di grave, non si buca, non si fa di coca, non spaccia, non ruba … il suo talento in poche parole si esprime in centimetri. Una cosa è certa nulla sarà come prima! Ma … c’è il fatidico Ma, o meglio un Se … ovvero Se ci fosse un lato positivo nella faccenda?
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