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giovedì 3 giugno 2010

Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda (Ananda edizioni)



















Yogananda nacque India, il 5 Gennaio 1893, in una famiglia Bengali devota ed agiata. Nel 1910, a soli 17 anni divenne discepolo di Swami Yukteswar Giri passando con lui la maggior parte dei successivi dieci anni della sua vita. Nel 1920 a Boston Yogananda prese parte in qualità di rappresentante per l'India al Congresso dei Liberali Religiosi, e fece scalpore con il suo discorso dal titolo “La scienza della religione”. Sempre a Boston realizzò il primo centro di ricerca spirituale e da qui per tutto gli Stati Uniti si diffuse la sua fama e celebrità grazie anche alle lezioni ch’egli teneva e alle quali partecipavano migliaia di ascoltatori . Scrisse numerosi libri, tra cui ricordiamo la famosa “Autobiografia di uno Yogi” ed i commenti sugli insegnamenti originali di Gesù Cristo e di Krishna. Una figura controversa e misteriosa quella di Yogananda, soprattutto se si pensa al suo lavoro più celebre “L’autobiografia di uno Yogi” sino a qualche anno fa pubblicata da Astrolabio ora edita Ananda Edizioni, che per l’occasione ha voluto attenersi rigorosamente all’originale del 1946, e inserire alcuni brani inediti per il piacere dei nuovi lettore. Tra le pagine di questo libro le parole d’ordine sono stupore, meraviglia, mistero, tenendo conto che parliamo di una sorta di viaggio sia mistico che biografico che tocca sino alle sue profondità gli universi di santoni, yogi, fachiri, Morte, Resurrezione, miracoli. Naturalmente non dico che si tratti di una lettura comprensibile e accettabile se non ci si fornisce di strumenti ermeneutici adeguati, perché altrimenti si corre il rischio di scambiare questa lettura come semplice folklore e colore. Lo spirito che si può respirare in “Autobiografia di uno Yogi” è la profondità e la saggezza con cui l’autore rischiara oscure porzioni dell’essere e dell’universo, cercando con una scrittura piana e mai artificiosa di aiutare il lettore, quasi in una sorta di puntuale pedagogia, ad aprire il cuore e la mente alla gioia, alla bellezza e al non/limitato potenziale spirituale che c’è in ogni uomo. “L'Autobiografia”, continua a tutt’oggi a essere considerato un best seller, viene tradotto in diciotto lingue, ed è stato un testo molto influente sulla cultura giovanile a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, Yogananda è uno dei personaggi che appaiono sulla cover di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles.

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