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mercoledì 5 maggio 2010

La libertà sprituale di Michael Beckwith (Bis edizioni)
















Sono convinto che oggi, ai nostri tempi, nella nostra società con tutte le contraddizioni che la agitano, sia quanto mai necessario cercare di stabilire una serie di punti fermi che consentano di orientarsi anche nelle tenebre più fitte. E la risposta migliore ad un senso di disagio che si fa sempre più presente e consistente, la si può trovare lasciando parlare il cuore. Certo, il sentiero che il cuore sovente vuole intraprendere confligge con gli orizzonti di produttività e razionalità che il sociale impone come target vitali ineludibili, stride con quell’anelito all’infinito e alla libertà che il cuore sente di voler costruire per tutti noi, ma che in realtà impatta purtroppo con un vero e proprio muro di gomma. In un’unica battuta potremmo dire che si tratti di una barriera fatta da tutte quelle sovrastrutture che si auto-alimentano per mantenere in vita il mondo. Dunque quello che necessita ad ogni “animale sociale” (noi ancora lo siamo), e con una certa urgenza, è la possibilità di realizzare una libertà spirituale che permetta di oltrepassare gli angusti confini della paura, del timore, delle incertezze, delle preoccupazioni, e del latente senso di mancanza che non ci fa vivere una vita piena e realizzante. La libertà spirituale di cui parla Michael Beckwith è la chiave di volta che ci insegnerà a rompere le catene che affliggono la nostra vita e a effettuare un vero e proprio salto di paradigma, per destrutturare quegli schemi della nostra mente che ci impediscono di essere lucidi, e consapevoli. Ed ecco che attraverso una serie di pratici consigli che l’autore fornisce pagina dopo pagina in questo suo lavoro, si perverrà ad una scoperta incredibile, ovvero una sorta di rivelazione che alimenterà il fuoco del cambiamento, ci permetterà di vederci in un nuovo modo, ci consentirà di vivere giorno dopo giorno con la consapevolezza che ad ogni notte seguirà sempre un nuovo giorno, e che ci saranno sempre frammenti di gioia e proposizionalità che permetteranno di costruire la propria personale destinalità. L’obiettivo finale è una sorta di illuminazione laica, un risveglio di tutte le potenzialità del soggetto che permetteranno di riprendersi il posto che spetta a ciascuno di noi nell’Universo. Beckwith parla con cognizione di causa di coscienza cristica, di rivelazione, illuminazione. E lo fa con un approccio olistico per niente approssimativo o confusionale. Un libro assolutamente da non perdere per tutti coloro che amano scoprire cosa di nuovo si agita nel pensiero contemporaneo. Prima di concludere mi sembra doveroso spendere due parole sull’autore.

Michael Beckwith si occupa di crescita personale e spirituale. E' nato nel 1956, e sebbene sia l'autore più spirituale di The Secret, la sua prima esperienza in campo religioso non è stata positiva visto che all’età di 16 anni ha lasciato la chiesa Metodista. Negli anni ’70 ha iniziato una ricerca negli insegnamenti orientali e occidentali ed oggi insegna princìpi universali di verità che hanno radici nella tradizione di spiritualità dell’antica saggezza.

Nel 1986 ha fondato a Santa Monica in California l'Agape International Spiritual Center of Truth, una delle comunità spirituali multiculturali, multirazziali ed interconfessionali che ha 10.000 soci a livello locale e un milione di affiliati in tutto il mondo. Già nei primi anni, i suoi partecipanti aumentarono notevolmente e dovettero spostarsi in un’altra sede più ampia a Culver City, California dove risiede attualmente. Questa chiesa si fonda sul Nuovo Pensiero, un movimento del secolo scorso che annovera figure come William Walker Atkinson, Pheneas Parhurst Quimby, Prentice Mulford, Wallace Wattles, Charles Haanel, Genevive Behrend, Robert Collier e molti altri. Il movimento del Nuovo Pensiero oggi vive sotto diverse denominazioni tra cui Religious Science in cui Michael è stato ordinato sacerdote nel 1985. Le parole del suo fondatore descrivono meglio il Centro: “Quando ho fondato l'Agape International Spiritual Center nel 1986, avevo in mente un movimento per la pace e per l'amore che potesse apportare benefici al pianeta. Questo è il motivo della scelta del nome Agape, che in greco antico significa amore incondizionato. Questo amore è alimentato dall'amore di Dio, l'unica, indefinibile ma inconfondibile presenza che ha come veicolo il cuore e l'anima umana. La mia massima aspirazione è che ogni individuo toccato dalla vibrazione di Agape sia spinto a coltivare un cuore pieno di amore grande come il mondo.” Michael Beckwith è sposato con Rickie Byars, direttrice del coro del Centro, musicista e compositrice, entrata nell’Agape Center nel 1988. La coppia è apparsa insieme su diversi album di musica devozionale. Hanno quattro figli ormai grandi, i quali sono divenuti loro stessi genitori. Ogni settimana, migliaia di persone si riuniscono all’Agape Center per ricevere l’ispirazione da Michael. Ha scritto insieme a Rickie liriche e musiche per i concerti del coro eseguiti in tutto il mondo. Partecipa a gruppi di discussioni internazionali con altri importanti leader spirituali pacifisti quali il Dalai Lama, Dr. T. Ariyarante, fondatore di Sarvodaya, e Arun Gandhi, nipote di Mohandas K. Gandhi.

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