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giovedì 22 aprile 2010

"Ti spiego" di Romana Petri (Cavallo di Ferro)



















20. 25. 35. 45. Non sto dando i numeri, né sono incline alla numerologia di stampo cabalistico, ma faccio riferimento agli anni in cui si tende a costruire un proprio iter familiare, si mette la testa a posto, ci si sposa, si hanno figli, si divorzia. Una vita insomma a due che improvvisamente può prendere “direzioni diverse”, parafrasando un celebre e arcigno brano de “il Teatro degli Orrori”. Poi accade all’improvviso, che non si riesce a ricucire i propri destini, e non c’è toppa che tenga ad arginare i malanni del cuore. Questo e molto di più racconta la bravissima Romana Petri (classe 1955, vincitrice di diversi premi tra cui il Mondello, il Grinzane Cavour con i suoi precedenti lavori), che pubblica con Cavallo di Ferro, lo splendido libro dal titolo “ Ti spiego”. Cristiana e Mario sono separati da quindici anni. Lei è rimasta a Roma, con i figli già grandi e un secondo felice matrimonio. Lui a Rio de Jainero, con una giovane donna al suo fianco e un figlio di poco più di un anno. Poi un giorno un fulmine a ciel sereno, una lettera dagli strani contenuti di Mario dal Brasile, piena zeppa di tanti se e tanti ma, di rimpianti, rancori, tradimenti, infedeltà, menzogne, violenze di quel che poteva essere senza la pesantezza di tutto un tempo trascorso a non ascoltare, a non farsi sentire, a non incontrarsi mai in nessun luogo. Ed ecco che Cristiana risponde, e lo fa con un lungo discorso che coinvolgerà tutti, lettore compreso, a scendere nelle profondità di un amore naufragato, con tutte quelle zone grigie riempite da false utopie, rivoluzioni fallite, il terrorismo, la fede politica, i molti ideali sfumati nella bassa concretezza. Un lungo discorso che non sa minimamente di rancore, anzi il parlare di Cristiana è un tenere memoria per non perdere la coscienza di ciò che è stato, un voler rimanere fuori dagli angusti spazi dell’oblìo, un desiderare fortemente una lucidità in questo suo dire, per evitare di soccombere a Marco: il desiderio di lui è fondamentalmente quello di annientarla definitivamente. E Cristiana sa, lo sa sin nelle più profonde radici del suo essere, due cose: che la vita è la cosa di più sacro che c’è al mondo, e a nessuno deve essere permesso di calpestarla; secondo aspetto non meno importante che “felicità” è una parola, molto, molto grossa, che va coltivata e attesa, ma che poi arriva alla fine.

1 commento:

  1. Ciao
    ti posto per un motivo un po' particolare...
    Ho assolutamente bisogno di leggere quello che c'è scritto sull'ultima di copertina.
    Nella mia piccola città il libro non si trova ancora.
    Se tu possiedi il libro saresti così gentile da scrivermi quanto c'è sull'ultima di copertina?
    Grazie mille!!!
    g.lucente@libero.it

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