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lunedì 11 gennaio 2010
Figura di donna in un alfabeto di luce: mostra fotografica di Francesca Ascalone a Maglie dal 17 gennaio 010
La fotografia di Francesca Ascalone non si può collocare in un tempo o in uno spazio preciso. Bianco e nero, come un crepuscolare Woody Allen d'annata, giochi di luce che ricordano prostitute caravaggesche, figure che escono dal buio per reclamare identità perdute. Nascono così le quattro Maddelene famose, quelle ispirate a opere di Donatello, Masaccio, Lefebvre e Canova e che raccontano la cronaca di un dolore annunciato, fotogrammi fatti di alfabeti morse di luci e ombre, disperazione di corpi che tendono tra voglie terrene e sofferenze paradisiache.
Partita quasi per scherzo, la fotografia di Francesca Ascalone va evolvendosi tra i suoi studi accademici, che potrebbero anche non esserci, il talento a volte non ha bisogno di educazione per esprimersi a fondo: una genia di artisti, in fondo, non è mai andata all'università. La personale di Francesca Ascalone, dal titolo “Imago – figura di donna”, sarà esposta a Maglie dal 17 gennaio, presso lo spazio allestito da Libri & Musica. Nel corso dell'inaugurazione, il primo giorno dell'esposizione, si terrà una miniconferenza sulla figura della donna nel cinema, con letture “femminili” a cura della performer Adele Maruccio, come “Donna che parla in fretta” di Anne Waldman. A concludere un dj set sulle voci femminili nella musica: Aretha Franklin, Etta James e Gloria Gaynor scalderanno il buio delle fotografie, mettendo in risalto le luci, quelle che sono dentro agli occhi di tutte le donne.
(Angela Leucci)
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