Cerca nel blog

Please ... S'il vous plaît ... Por favor ... Bitte ... Por favor ... 请 ... お願いします ... Пожалуйста

Click on the images of the posts published on this site // Cliquez sur les images des publications publiées sur ce site // Klicken Sie auf die Bilder der Beiträge, die auf dieser Seite veröffentlicht wurden // Hagan clic en las imágenes de las publicaciones publicadas en este sitio // Clique nas imagens das postagens publicadas neste site // 点击本网站上发布的帖子图片。// このサイトに掲載されている投稿の画像をクリックしてください。// Нажмите на изображения постов, опубликованных на этом сайте

domenica 28 giugno 2009

Punto linea superficie di Vasilij Vasil'evič Kandinskij (Adelphi). Intervento di Maria Beatrice Protino

«É lo spirito che determina la materia.. Così a poco a poco, il mondo dell’arte si è distinto dentro di me dal mondo della natura, sinchè, alla fine, entrambi hanno acquistato una totale indipendenza l’uno dall’altro». Queste le riflessioni che Vasilij Vasil'evič Kandinskij – pittore russo, principale esponente dell’astrattismo in genere e dell’astrattismo non-geometrico in specie, ma anche giurista e scrittore ( il suo amico Hugo Ball sottolineò l’opera di purificazione del linguaggio poetico di K. e il parallelismo tra la ricerca poetica e pittorica condotta dall’artista ) - fa nella sua autobiografia del 1918.
Nel 1926 fu pubblicato a Monaco di Baviera Punto linea superficie - in Italia la ventiquattresima edizione gennaio 2004 da Adelphi: quello che è da considerare la prosecuzione organica del precedente saggio ( Dello spirituale nell’arte ) del 1911. K. era allora professore alla Bauhaus.
Punto, linea, superficie nacque in quel periodo come compendio di una grande parte della dottrina che K. esponeva ai suoi studenti e costituiva il risultato di una profonda ricerca di puri valori formali all’interno dell’opera d’arte medesima. Così, K. si proponeva di fondare una nuova scienza dell’arte per due necessità ben definite: «La necessità della scienza in genere, che deriva liberamente da uno slancio non-utilitario o extra-utilitario verso il sapere - la scienza pura - e la necessità dell’equilibrio delle forze creative, che debbono essere divise in due parti schematiche: intuizione e calcolo - la scienza pratica». Il testo costringeva, allora per la prima volta, ad un nuovo rapporto con l’opera d’arte, ad un’esplorazione che «permette di diventare attivi in essa … per prender conoscenza della struttura interna, dello spirito e dell’idea» lì manifesti.
K. spiegò in maniera efficace le teorie sulle distribuzioni del peso all’interno delle superfici e tentò - con successo - di delineare i procedimenti pittorici attraverso cui l’analisi degli elementi minimi e fondamentali della pittura - quali il punto e la linea, in quanto successione di punti, e il loro rapporto con la superficie che gli accoglie - conduce ad una sintesi di ordine spirituale. A questo scopo condusse un’analisi che porta alle estreme conseguenze ciò che lui definì essere «le affinità profonde fra arti diverse ( la pittura con la musica, la danza..) e le connessioni organiche tra l’arte e le forme della civiltà o dell’inciviltà».
Il punto è messo in relazione con la grammatica, con la musica e con la biologia: «Il punto geometrico è il più alto e assolutamente l’unico legame fra silenzio e parola. Esso appartiene al linguaggio e significa silenzio. É un’entità invisibile, immateriale. Pensato materialmente, equivale a uno zero. .. la linea non è altro che la traccia del punto in movimento, dunque il suo prodotto: qui si compie il salto dallo statico al dinamico. Esso è dunque la massima antitesi dell’elemento pittorico originario – il punto. La superficie di fondo, delimitata da 2 linee orizzontali e 2 verticali, ha un suono chiaro: due elementi della quiete fredda e due della quiete calda sono due suoni doppi della quiete, che determinano il suono tranquillo, oggettivo della siperficie». Ogni forma, ogni colore è una traccia che deve concorrere a un risultato espressivo. La loro capacità evocativa deve essere studiata, classificata: il giallo e il rosso, ad esempio, tendono ad espandersi, trasmettono gioia, calore e vitalità, mentre l’azzurro, che tende a contrarsi, spinge alla meditazione e all’approfondimento. Le forme – in quanto costituite da tensioni di forze - possono indebolire o potenziare i colori: i colori squillanti si intensificano se sono posti entro forme acute - per esempio il giallo in un triangolo; i colori che amano la profondità sono rafforzati da forme tonde – l’azzurro da un cerchio.
Scriverà in una sua poesia: «A sinistra, in alto nell’angolo, un puntolino/ A destra, nell’angolo in basso, altro puntolino/ E al centro niente di niente/ E niente di niente è tanto, tantissimo/ In ogni caso assai più di qualcosa».

Nessun commento:

Posta un commento

ITALIA (ITALY)

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

Rado HyperChrome XL R32256012 - Orologio da uomo con quadrante automatico argentato, Argento, moderno

  La collezione  Rado HyperChrome  offre  orologi versatili, eleganti e sportivi, noti per l'uso innovativo della  ceramica high-tech  i...