
Schegge di te
luccicano ai bordi delle strade
sotto la pioggia lurida
in cui annego con i miei stracci sporchi
di questo tempo inutile
non sapevo che il niente
mi aprisse voragini
tarli che mi fanno polvere
radioattiva
un chilometro dopo l’altro
una vita dopo l’altra
mi tengo assieme con pezzi di spago
una valigia di cartone
dimenticata in aeroporto
senza indirizzo:
come faranno a rispedirmi a te
domani.
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