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mercoledì 30 maggio 2018
Ettore Majorana Caccia alla volpe di Angelo Acampora per Odoya in libreria dal 31 Maggio 2018
Dal 25 Marzo 1938 non sappiamo con certezza
cosa sia successo al geniale fisico Ettore Majorana. Nessuna verità storica è
stata raggiunta. L’autore di questo libro, già esperto di storia dei Servizi
Segreti italiani e del periodo fascista, ripercorre con prosa sintetica, ricca
e ritmata, tutte le più probabili ipotesi legate alla scomparsa di Majorana. Il
punto di partenza, almeno concettuale, dell' indagine è il contesto. Ovvero il
periodo in cui alcuni team legati alle grandi potenze del periodo stavano cercando
di sviluppare per primi una bomba grande come un’arancia che potesse spazzare
via un’intera città. Il congegno definitivo, la bomba atomica. Fatto sta che
Ettore Majorana, lo scomparso prematuramente, ebbe nella sua volta celeste una
straordinaria "congiunzione astrale". Fu al contempo allievo, amico e
“maestro” di due premi Nobel, uno italiano e l’altro tedesco, che si
riveleranno i massimi esperti in fisica nucleare posti alla direzione e alla
progettazione della Bomba Atomica: Enrico Fermi con il Progetto Manhattan per
gli Stati Uniti e Werner Heisenberg con il Club dell’Uranio per la Germania. C’era
poi un altro “team” di cui ancora ignoriamo molto. Ma sappiamo che vi partecipò
per esempio Bruno Pontecorvo, il più giovane fisico del gruppo di via
Panisperna, depositario del brevetto del ≪Metodo
per aumentare notevolmente il rallentamento dei neutroni≫ (1938), uno dei primi
passi per l'attuazione della bomba atomica. Nel 1953 a Mosca viene assegnato il
Premio Stalin a tale Bruno Maksimovič Pontekorvo, che aveva prestato le sue
competenze nel laboratorio di ricerche atomiche a Dubna… E fino a due più due
riusciamo a farlo tutti. Sarà Pontecorvo a scrivere in un saggio che Fermi
considerava Majorana ≪il
piu grande fisico teorico dei nostri tempi≫.
Mentre da l’altro “padrino”, ovvero
Heisenberg gli permetteva di correggere i propri errori e provava affettoe
stima talmente grande per il giovane Ettore che si intratteneva con lui giocando
a ping pong o a scacchi… Una cosa è sicura: Majorana, a differenza di
Pontecorvo, non era comunista. L’ipotesi più plausibile, che l’autore persegue,
è che Majorana sia finito nel Club dell’Uranio, alle dipendenze del suo maestro
e sodale tedesco complice anche “l’uomo di Amburgo” ovvero il marito dell’amata
sorella Rosina: Werner Schulze. Gli indizi sono tanti, la ricerca è
affascinante. Acampora, con interviste agli eredi tra i quali Stefano Roncoroni che intervistò
addirittura Albert Speer, non trascura nessuna pista anche se sa che davanti a
sé ha un compito arduo. Ovvero quello di trovare un uomo che ha avuto
dimestichezza con la teoria dei giochi e che poteva agevolmente, grazie al suo
eccelso cervello, calcolare tutte le varianti possibili. La scomparsa di
Majorana rimane uno dei misteri più affascinanti d’Italia, tutti gli
appassionati di storia gusteranno grazie all'ottima scrittura di Acampora
questa importantissima “caccia alla volpe”…
Angelo Acampora è ricercatore storico. Ha
collaborato con svariate testate giornalistiche e tenuto lezioni presso scuole
medie inferiori e superiori. È autore di diversi saggi storici, tra cui citiamo
in particolare: Shakespeare. Agente segreto al servizio di Sua Maestà. La morte
misteriosa (Controcorrente 2015). Per Odoya ha già scritto Senza licenza di
uccidere. Operazioni segrete militari italiane 1935-1943 (2017)
martedì 29 maggio 2018
I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
Stalking – La Gabbia di Antonio Russo domani alla Fondazione Palmieri di Lecce
Nell’ambito della personale di
pittura di Paola Scialpi dal titolo “Tracce di quotidianità” sarà presentato
mercoledì 30 maggio 2018 ore 18,30 da Paola Scialpi autrice della cover del
libro e da Stefano Donno (editore) il volume Stalking – La Gabbia di Antonio
Russo ( I Quaderni del Bardo Edizioni). L’evento è organizzato da Fondazione
Palmieri in collaborazione con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno e
l’Ass. Thorah di Lecce
CON LA PREFAZIONE DELL’ON. LARA
COMI, DELL’ON. RAFFAELE FITTO, E DELLA DOTT.SSA FEDERICA ROSSI GASPARRINI
(Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia / Federcasalinghe)
E’ uscito in questi giorni il libro
di Antonio Russo, «Stalking - La gabbia», i Quaderni del Bardo edizioni di
Stefano Donno. Questo saggio non è solo un progetto editoriale, ma anche un
esempio chiaro di impegno politico e non partitico, perché - indipendentemente
dal tipo di ideologia - la classe politica intera dovrebbe impegnarsi per
debellare la nuova piaga del XXI secolo: lo stalking. Se ne parla ma non
approfonditamente, né con l'intenzione di trovare una soluzione definitiva. Ci
sono le leggi ma, a volte, anche queste sono eluse e sminuite, liquidando il
problema con una multa in denaro, o un ammonimento. Antonio Russo, invece, con
l'esperienza e con le conoscenze adeguate ha scritto una proposta di modifica
di legge che desidera presentare in Parlamento, proprio perché, dopo anni di
attività sul campo ha compreso appieno quali sono gli ostacoli, quali i limiti
e quali le opzioni per superare tutte le "barriere" burocratiche e
non solo sulla questione sociale più scottante che tocca pesantemente centinaia
e centinaia di donne. Attraverso un'attenta analisi Russo ha compreso come
migliorare la legge del 2009 e renderla più adatta, veloce e in grado di
difendere realmente le donne.
Il titolo stesso è indicativo ed
esplicativo del "disagio" che vive una vittima di stalking. Questa è
infatti costretta a "fuggire" dal cacciatore che la bracca come una preda,
la obbliga a cambiare abitudini, numero di telefono, indirizzo e-mail,
abitazione, automobile, a controllarsi costantemente le spalle, a temere e
guardare con sospetto persino ciò che "normalmente"non costituirebbe
una minaccia, come un regalo, un messaggio, una telefonata. La perseguita fino
allo sfinimento, fino a quando non cede e, inerme e sconfitta, cade ai piedi
del proprio persecutore. Ancora peggio, il reato di stalking è sottovalutato
perché non se ne comprendono appieno le conseguenze. Come affrontare e punire
tali comportamenti? Cosa devono fare le vittime di stalking? Antonio Russo con
il suo libro risponde a queste e altre domande. L'autore elenca tutti gli
accorgimenti a cui attenersi, segnala le condotte condannabili, dispensa
consigli e offre spunti di riflessione utili e chiarificatori.
«Il libro dell’Avvocato Russo potrà
dunque rappresentare un valido aiuto per quelle donne (e uomini) che si
trovassero a vivere, purtroppo, esperienze drammatiche come quella di essere
vittime di stalking; offre inoltre un interessante approfondimento giuridico
rispetto all’evoluzione della normativa, analizzando anche criticità e
possibili evoluzioni, sempre in difesa di chi si trova nella condizione di
dover difendere la propria serenità e la propria libertà».
(dalla prefazione dell'Onorevole
Lara Comi)
«Antonio Russo, spiegando bene cos'è
l’orrendo fenomeno dello stalking, ha saputo anche fornire alle donne un valido
aiuto per riconoscere i rischi fin dall’inizio, quando lo stalker appare un
corteggiatore un po’ insistente, per poi trasformarsi nel peggiore degli
uomini, in grado di incutere così tanta paura da costringere la vittima, per
salvarsi, a cambiare il suo stile di vita.
Ecco, prima che tutto questo accada,
esiste il coraggio e la denuncia».
(dalla prefazione dell'onorevole
Raffaele Fitto)
«Ragionare, dibattere, scrivere di
stalking è necessario, anzi indispensabile, perché la violenza riesce ancora a
esprimere la propria crudeltà. La legge che avrebbe dovuto permettere di
superare lo stalking non è pienamente adeguata. Ne serve una rivisitazione, che
preveda la creazione di un’efficace rete di assistenza psicologica, economica e
legale per liberare soprattutto le donne e i bambini dalla violenza. [...] Il
Dott. Antonio Russo entra nello specifico dell’argomento con la sua esperienza,
ricca di generosità e competenza».
(dalla prefazione della d.ssa Prof.
Federica Rossi Gasparrini, Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia /
Federcasalinghe)
Antonio Russo nasce a Tricase nel
leccese nel 1970. Diplomatosi nel 1990 come perito industriale capotecnico, si
arruola e inizia il suo lungo percorso nell'Arma dei Carabinieri. Nello stesso
periodo partecipa al concorso per Sottufficiali e parte per la Scuola
Sottufficiali Carabinieri che frequenta per due anni, prima a Velletri, poi a
Vicenza.Nel 1993 inizia la sua carriera di Sott.li presso il Comando Stazione
Carabinieri di Acicatena (CT), per poi sviluppare altre esperienze presso il
Comando Provinciale di Palermo e in Puglia in varie località della Regione.
L’esperienza nell’Arma, iniziata come Carabiniere Ausiliario, proseguita come
Vice Brigadiere e terminata successivamente con il grado di Maresciallo Capo
per motivi di salute nell’ottobre del 2013, gli ha fatto conoscere molte realtà
tipiche: rapine, furti, scippi, omicidi, sinistri stradali mortali,
maltrattamenti in famiglia, lesioni in famiglia e, purtroppo anche il fenomeno
dello “stalking, argomento che lo ha sensibilizzato da subito, sin dall’entrata
in vigore della legge nel 2009, nata per difendere le vittime di atti
persecutori. Purtroppo ha mostrato agli operatori le sue lacune. Quindi
lavorando sulla strada, vedendo le numerose difficoltà nell’applicare la legge
e nel difendere la vittima dallo stalker è cresciuto il suo desiderio di prepararsi
sul tema della violenza. Nel corso degli anni,ha conseguito un’esperienza sul
campo, diversa dalle scuole e dai libri, insuperabile, nell’attuazione e
nell’applicazione delle varie leggi.
Inoltre ha acquisito un attestato di
partecipazione «Cyberbullsimo e violenza on line» nel 2013, un attestato di
frequenza per un Corso “criminologia“, un attestato di competenza sul
"corso Analisi crimini Violenti" con la discussione dell’elaborato
“Il Fenomeno Stalking“ nel 2014, un attestato di partecipazione al corso di
Psicologia criminale nel 2016, un attestato di counselling tradizionale
rilasciato dall’Università Popolare di scienze della Salute Psicologiche e
Sociali di Torino, un attestato in PNL rilasciato 08.04.2017 dall’Università
Popolare di scienze della Salute Psicologiche e Sociali di Torino. Relatore in
diversi eventi, ha rilasciato interviste a diversi giornali sulla “tematica
dello stalking”. Ha conseguito la laurea in Scienze politiche e delle relazioni
internazionali e ha ottenuto una laurea Honoris Causa in Scienze sociali. È
stato premiato al concorso letterario «Meetale» con la Menzione d’Onore con il
saggio «Stop allo Stalking come difendersi». È stato anche premiato al concorso
letterario «Città del Galateo» di Galatone (Le) con la Menzione d’Onore dal
Candidato al premino Nobel per la pace Cav. Hafez HAIDER.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
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