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lunedì 26 marzo 2018

CANTO VOTIVO DI FEDERICO LENZI

















Propongo un giovanissimo amante della Poesia. Nel ritmo e nell’invettiva carico di ardore, "malevolo" in alcuni punti, ma feroce e spietato contro una società sempre più alla deriva. Lui è Federico Lenzi…

Osservateli attentamente, e che la loro immagine non vi abbandoni,
sia conficcata dai pugnali della colpa nei vostri miseri cuori;
essi sono, incappucciati, pronti per essere portati sul patibolo,
lungo una via da tutti percorsa ma che impegnati a chinare il capo
abbiamo dimenticato come osservare, di un boia
che tutti accettiamo, un buon pastore che ci guida,
con in mano un bastone per spianarci la strada,
talvolta percuoterci quando beliamo troppo forte,
ed i nostri lamenti si tramutano in urla, e da bestiali,
con inesplicabile metamorfosi, divengono pianti quasi umani;
sulla spalla invece, il vil padrone abbigliato con le nostre pelli,
porta la dannata carabina baciata dallo spietato cuore di Marte,
cartucce che sempre saranno guidate da Apollo
che diresse il dardo di Paride, già inserite in canna.
Morte pronta per essere sprigionata
se una di noi divenisse abbastanza aggressiva
da non poter più essere chetata con il semplice bastone.
Innocenti, come tutti i condannati a morte,
quei vecchi saggi attendono,
ma non mostrano paura o risentimento alcuno,
addirittura, forse, una paterna comprensione
nei confronti dei figli, messi alla luce dai figli,
figliati da colore che, in tempo immemore, gli diedero vita
stringendo con essi l’antico accordi della sopravvivenza.
Ma l’uomo, come ormai è noto ai figli che mai abbandonarono
il seno materno, è inguaribile spergiuro,
e coloro che stringono cappi di plastica attorno ai nodosi colli
altro non sono che colonizzatori, disposti a siglare accordi con i Cheyenne,
a chiamarli fratelli fino a quando non troveranno differente ristoro
per le membra, da sostituire a quello elargito generosamente dai nativi.
Ed è questo che essi sono, nativi,
il cui unico crimine è quello di essere nati in un suolo sul quale una serpe,
con l’animo annerito di petrolio e denaro, ha puntato gli spregevoli occhi,
iniettato il potente veleno del consumo e dell’ignoranza,
e che forse un giorno si proclamerà eroe,
addirittura santo in seguito al martirio,
sacrificio commesso per un bene inesistente,
a dirla tutta, inutile,
mai voluto da alcuno se non le sporche mosche ingorde d’oro
che ronzano attorno ad un pezzo di carta come fosse delizioso nettare,
ma, andiamo, ch’io non sia volgare, tutti sappiamo
ciò con cui le mosche amano cibarsi.
Essi rimangono lì, e lo faranno
Fino a quando saranno in grado di resistere,
spartiati guidati da chissà quale Leonida,
uniti assieme agli Arcadi ed ai Corinzi,
destinati questi a fuggire sotto le cariche persiane.
E rimarranno unicamente loro,
soli, contro nugoli di frecce di asce e barre di piombo
e metano.

Biografia - Mi chiamo Federico Lenzi, classe ’01. Questa è quanto di più semplice mi vien fatto di scrivere su di me. Tutto il resto mi appare banale o poco interessante per chi legge. Ho iniziato a scrivere un paio di anni fa, cimentandomi inizialmente nella prosa, successivamente nella poesia, vincendo, con immensa gioia, un concorso di poesia organizzato nel 2017 dalla brindisina associazione Jonathan, impegnata in una accesa  lotta sociale a tutela dell’accoglienza e dell’immigrazione, tematiche a mio parere scottanti, in questi tempi offuscati dall’ombra di una ingiustificata paura che reca l’infame vessillo di un’ancor più infame razzismo. In seguito ho partecipato ad un paio di Poetry Slam nei quali ho tentato di confrontarmi con tematiche sociali, quali l’indifferenza del comune sentire innanzi alla povertà, o la necessità di una rivoluzione pacifista incentrata sugli ideali dell’anarchismo sviluppato da grandi pensatori del ‘900 quali Errico Malatesta.
Presentazione di Canto Votivo - Canto Votivo vuole  essere il mio grido di  protesta nei confronti di un sistema ormai marcescente disposto, pur di agevolare i soliti pochi profittatori  che si impinguano nutrendosi della sofferenza degli uomini, a porre fine alla vita di esseri innocenti, gli ulivi in questo caso, privi della possibilità di difendersi. Viviamo, ahimè, in un’epoca in cui la religione del consumo conosce come unico dio il denaro, divinità tiranna e capricciosa al pari di quelle create in epoche andate. Vi furono, un tempo, quelle infami spedizioni chiamate crociate: oggi  l’orrore muta veste restando intrinsecamente fedele a sé stesso. Se allora gli innocenti furono gli arabi, colpevoli unicamente di occupare un territorio sul quale la Chiesa aveva esteso le proprie mire occhi, oggi la palma del martirio spetta a madre natura genitrice prodiga quanto rinnegata da troppi dei suoi figli. Ho voluto dar voce ad  un dissenso che non limita il suo oggetto  solo al il gasdotto Tap, ma coinvolge lo scempio dell’habitat naturale dell’umanità tutta, spogliato  della propria dignità, utilizzato nel migliore dei casi come pattumiera, nel peggiore come territorio da sfruttare al massimo ed abbandonare una volta divenuto utile. Mi rivolgo soprattutto agli abitanti del Sud Italia, vittime spesso di soprusi simili. Per secoli stranieri hanno invaso il nostro territorio, i Romani utilizzandolo come riserva di grano, così come è stato fatto anche dagli spagnoli. Ci troviamo in un’epoca avanzata in cui la democrazia dovrebbe regnare sovrana, anche se nella maggior parte dei casi così non è, e la maggioranza ha stabilito che la Tap è un’inutile crimine. Adesso è necessario dire basta.

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venerdì 23 marzo 2018

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ARRIVA IN LIBRERIA “COMUNICARE DA LEADER” LA GUIDA COMPLETA E RICCA DI CASE STUDY. PER COMUNICARE AL MEGLIO NELL’EPOCA DEI SOCIAL MEDIA























Interviste e manuale pratico per diventare dei comunicatori migliori in qualsiasi contesto lavorativo. Nell’epoca dell’avvento dei social media e del declino dei canali tradizionali di comunicazione, saper comunicare in maniera efficace è un’abilita che bisogna sviluppare e migliorare. Perché è la buona comunicazione il fattore chiave di successo di qualsiasi attività. Come comunicare dunque? Come porsi in pubblico e come creare sui social media un’immagine efficace di sé? A queste domande rispondono Maria Elena Capitanio e Andrea Di Cicco con “Comunicare da leader” (Edizioni Lswr, marzo 2018), un libro che scioglie i numerosi interrogativi degli uomini e delle donne di oggi sull’arte di comunicare. In maniera provocatoria, gli autori sintetizzano con chiarezza e semplicità le tecniche più aggiornate per migliorare la comunicazione personale, affiancando il tutto con interviste, con le testimonianze e i punti di vista di protagonisti autorevoli, con citazioni e assaggi di argomenti scottanti. Difatti il volume ha anche l’obiettivo di rompere diversi tabù, in primis quello sulle donne, sul sesso e sul potere. Tra i materiali esclusivi proposti, anche un'intervista a Luigi Bisignani, controverso personaggio del mondo del potere italiano. “Il libro non è rivolto solo a chi voglia cimentarsi con la politica o sia già un politico navigato, ma è stato pensato per quanti desiderino puntare sulla leadership in qualsiasi settore: manager, capitani d’industria, piccoli imprenditori ricchi di ambizioni, ma anche donne stufe di accontentarsi di posti di lavoro mediocri o sottopagati e decise a ritagliarsi uno spazio migliore nel mondo” scrivono Capitanio e Di Cicco.

Ed è per questo motivo che “Comunicare da leader” contiene i ritratti di numerosi personaggi di ieri e di oggi, politici e non, conosciuti a livello internazionale. Le loro vite sono da esempio per chiunque voglia migliorare la propria comunicazione e attraverso i loro modelli si possono comprendere le caratteristiche principali, i pregi e i difetti che decretato il successo. Dal trio Fedez, Ferragni e Rovazzi alle Brigate Rosse e all’Isis, dal premier francese Emmanuel Macron all’ex presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, dal confronto tra Clinton e Trump e tra Elisabetta II del Regno d’Inghilterra e Angela Merker: sono questi alcuni dei tanti nomi, dei modelli di comunicazione del passato e del presente, a cui si sono dedicati gli autori. Il volume è anche un vero e proprio manuale, una giuda a 360 gradi per la cura del proprio benessere psicofisico, per imparare a impostare la propria voce, per gestire la respirazione e consigli pratici su come porsi durante un qualsiasi discorso pubblico: in ufficio, alla presenza del proprio superiore, a una cena di lavoro, in parlamento o al primo appuntamento. Gli autori propongono suggerimenti e indicazioni utili per ciascuna situazione, per essere sempre più spigliati. Un capitolo a parte è dedicato anche alla propria immagine veicolata sui social media. Che differenza c’è tra Facebook e Instagram? Come creare il post ideale? Come diventare influencer? Due capitoli, poi, sono dedicati alla comunicazione nell’universo femminile (sicurezza di sé, recitazione, postura psicologica) e al sesso e potere (l’ossessione per le pose sexy su instagram, la prospettiva dell’uomo ecc…). Completano il libro delle utili e indispensabili citazioni per ispirare i leader di oggi, dedicate a comunicazione, carisma, leadership, emozioni, autorevolezza e cuore.
GLI AUTORI - Maria Elena Capitanio - Giornalista attiva da dieci anni, scrive per diversi quotidiani nazionali italiani, tra cui Milano Finanza e La Verità. Collabora con le università come docente di oratoria nei corsi post-laurea, e conduce un programma radiofonico insieme al coautore di questo libro. In passato ha collezionato esperienze professionali in televisione.
Andrea Di Cicco - Esperto di linguaggio video, composizione musicale, recitazione, dizione e oratoria, dirige a Roma l’accademia di doppiaggio Lavorare con la voce, fondata nel 1971 con l’allora nome “Studi Titania” da suo padre Massimo. Dopo la formazione negli Stati Uniti, si è dedicato alle consulenze di comunicazione per manager e politici.

 IL LIBRO
Comunicare da leader
di Maria Elena Capitanio e Andrea Di Cicco
Edizioni Lswr, Marzo 2018
272 pagine, 17 x 24 cm, Brossura
Isbn 9788868956257
Prezzo 22,90 euro

EMMA, 1876 di Gore Vidal. Traduzione di Silvia Castoldi (FAZI EDITORE)























Il libro È il 1876, l’anno in cui cade il centenario della fondazione degli Stati Uniti. Charles Schuyler, pungente corsivista del «New York Herald», dopo quasi mezzo secolo torna dall’Europa con la figlia Emma. Ad accoglierli, l’aria salmastra e i fumi di una città tutta nuova: ormai straniero nella sua città natale, Charles non riconosce più nulla. Emma, invece, nata trentacinque anni fa in Italia, ha lasciato il vecchio continente per la prima volta: rimasta vedova di uno spiantato principe parigino – venuto a mancare improvvisamente durante una cena con l’amante –, cercherà marito e affermazione nell’alta società di New York. Nel frattempo, tra fastose celebrazioni, fanfare, fuochi d’artificio e smodate esibizioni di spirito patriottico, si consumano torbidi intrighi. Un patto segreto fra due partiti che si alternano alla guida del paese per truccare le elezioni, una totale mancanza di regole che permette alle élite di arricchirsi sempre di più, una corruzione dilagante a ogni livello nell’amministrazione statale: Emma, 1876 è l’affresco storico di un’epoca lontana eppure così drammaticamente simile all’attualità. Con questo romanzo prosegue la ripubblicazione di Narratives of Empire, grande saga composta da sette romanzi che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato Gore Vidal per oltre trent’anni: una vera e propria controstoria dell’America, dagli albori della repubblica statunitense fino al secondo dopoguerra, in cui s’intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d’invenzione.
Gore Vidal Gore Vidal è stato l'ultimo grande intellettuale americano. Straordinario saggista e polemista, ha sempre svolto un ruolo di testimone scomodo della vita americana. Nel 1993 ha vinto il National Book Award per la raccolta di saggi United States: Essays 1952-1992. Amante dell'Italia, che ha sempre considerato una seconda patria, ha vissuto tra Los Angeles e Ravello, sulla costiera amalfitana. Nel 2017, per il ciclo Narratives of Empire, Fazi Editore ha pubblicato L'età dell'oro.

giovedì 22 marzo 2018

NELLA TANA DEI LUPI | "Lui è mio padre" Nuova Clip Italiana dell'action ...

Pode - Teaser Trailer

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La scatola dei bottoni di Gwendy di Stephen King, Richard Chizmar. Traduttore: G. Arduino (Sperling & Kupfer)


Che cosa accomuna una ragazza che non si arrende e un seducente uomo in nero? Una cosa preziosa: una scatola in mogano coperta da una serie di bottoni colorati. Ma che cosa ottenere premendoli dipende solo da lei. Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un tragico evento avvenuto anni prima), a costo di arrivare in cima senza fiato. Ha un piano per l'estate: correre tanto da diventare così magra che l'odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l'uomo si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell'oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.

Numerologia esoterica spirituale di Giorgio Picchi - booktrailer -

"i Bonelli. Una famiglia mille avventure", la prima storia ufficiale del...

Alfredo Castelli presenta: Martin Mystère 356!

mercoledì 21 marzo 2018

White Loop di Anna Scarsella da Laica Libera Associazione delle imprese ...

映像解説! 11月29日発売「超合金 超合体SFロボット 藤子・F・不二雄キャラクターズ」

Dragon Ball Legends - iOS/Android - Gameplay Session #1

Il sole a mezzanotte - Midnight Sun. Scena in italiano "Come Taylor Swift"

SAMSUNG GALAXY S9+ - La recensione di Cellulare Magazine

Mujeres, il booktrailer

Francesca Michielin - Bolivia

Alla scoperta de "I Bonelli. Una famiglia mille aventure"!

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martedì 20 marzo 2018

L'editore e La porta di una nuova vita di Sergio Ragaini

Top 10 Super Villain Unmasking Moments In Movies And TV

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VAN GOGH.TRA IL GRANO E IL CIELO | Trailer Italiano del documentario

Laura Pausini canta 'Fantastico' - Che tempo che fa 18/03/2018

PS4/ Xbox One「ドラゴンボール ファイターズ」バーダック/キャラクターPV

lunedì 19 marzo 2018

Vegas Jones - Malibu (prod. Boston George)

Avengers: Infinity War – Trailer Ufficiale Italiano | HD

Top 10 R-Rated Anime

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giovedì 15 marzo 2018

LE TRASMISSIONI RIPRENDERANNO IL PIU' PRESTO POSSIBILE


Al di qua delle palpebre. Cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu (I Quaderni del Bardo Edizioni) alla Libreria Primordia di Milano



















Al di qua delle palpebre. Cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato dall’editore Stefano Donno e dallo scrittore Stefano Delacroix il 17 marzo 2018 ore 17,30 a Milano presso la Libreria Primordia in via Piacenza 20 Intervento di Stefano Delacroix (scrittore) – Pubblicata per i Quaderni del Bardo, quest’opera prima di Roberto Shambhu – che bardo lo è sino in fondo – ammicca al futuro ormai prossimo dell’onironautica, rispondendo all’ineludibile seduzione della cinematografia avanguardista di Cristopher Nolan (Inception, 2010).
Il sogno … per noi qualcosa di naturale, che il più delle volte associamo al fantastico, alla fantasia, al solo frutto della mente. Ma se non fosse così? O meglio se il sogno potesse in qualche modo fornirci altre energie, altre forze, altre doti, altre qualità che noi potremmo utilizzare nella vita di ogni giorno per migliorarci e migliorare? Le eccezionali arcane energie che producono il sogno e che sono dentro di noi, consentono, tramite il sogno, se sapientemente indirizzato e coltivato, di staccarsi a poco a poco da tutto quanto è terreno e materiale - ossia dal nostro mondo - per inoltrarsi in dimensioni diverse e addirittura arrivare ad attingere a conoscenze altre, profonde. Diverse sono le porte che il 'sognatore' deve varcare per raggiungere la perfezione nell'arte, appunto, di sognare, (ONIRONAUTICA) e quindi di uscire dalla nostra dimensione per entrare in un'altra. "Il sogno lucido, come arte divinatoria, è realmente il ponte tra il terrigeno e il superno? È una pura funzione vitale, una meccanica circadiana o, piuttosto, la visione onnisciente, l'estensione edenica del  supercosciente?

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)


IL MIO UOMO PERFETTO | Trailer della commedia con Nancy Coppola

IO SONO TEMPESTA Trailer Ufficiale del nuovo film di Daniele Luchetti

UN AMORE SOPRA LE RIGHE | Clip e Trailer Compilation del film di Nicolas...

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