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sabato 14 ottobre 2017
La viticoltura è l’avanguardia dell'agricoltura
In libreria e on line
l’edizione 2018 di Slow Wine, la guida ai vini che conosce una per una le 1947
cantine recensite. «Incontrare i viticoltori, conoscere la viticoltura italiana
è fondamentale per capire dove sta andando tutto il settore agricolo. In
particolare, sono loro che ci stanno indicando quale direzione sia necessario
prendere per ridurre l’impatto dell’uomo e dell’agricoltura sull’ambiente. In
questo i nostri vigneron sono l’avanguardia di tutto il settore agricolo.
Perché sono riusciti più di tutti a valorizzare i terreni vocati, e a mettere
in atto quella che per Slow Food è la strategia di marketing più efficace: il
racconto minuzioso e senza veli di tutto il processo produttivo.» Gaetano
Pascale, presidente di Slow Food Italia, saluta così la platea di oltre
quattrocento produttori arrivati da tutta Italia per festeggiare insieme a Slow
Food l’edizione 2018 di Slow Wine, la guida che racconta l’Italia del vino (e
non solo) edita da Slow Food editore. Una guida che da sempre non si limita a
recensire i vini in base alla mera degustazione, ma che visita tutte le aziende
censite, lungo i filari e in cantina con i produttori. Otre trecento
collaboratori hanno girato tutta Italia assaggiando oltre 24 mila vini per
recensire alla fine le 1947 cantine che trovate in guida, coordinati da una
redazione che, curatori a parte, conta sulle forze di una robusta redazione composta
da Fabio Pracchia, Jonathan Gebser e Davide Panzieri. «Il nostro giudice ultimo
è il lettore finale. Per questo scriviamo una guida che vogliamo sia di facile
accesso anche per chi, per quanto appassionato, si sta avvicinando al mondo del vino e ha bisogno di
qualche dritta. E poi Slow Wine può essere un compagno di viaggio: segnaliamo
infatti anche quelle cantine che offrono accoglienza e ristorazione»,
sottolinea Giancarlo Gariglio, curatore insieme a Fabio Giavedoni della guida:
«È in questo contesto che si devono leggere le numerose indicazioni contenute
dalla nostra guida. Tra queste ci sta particolarmente a cuore quella del Vino
Quotidiano: per noi queste etichette hanno pari dignità dei grandi vini, perché
si rivolgono a tutti. Proprio quest’anno è stato più complicato individuarli:
non è facile stare sotto la soglia dei 10 euro con situazioni climatiche e
ambientali sempre più complicate soprattutto a Nord, dove si fa agricoltura di
pendenza. E l’annata 2017 non ci renderà la vita facile l’anno prossimo: con
l’impennata del prezzo dell’uva temiamo incremento del 10, 20% del vino
artigianale». In questo lavoro di ricerca e selezione è stata importante la
collaborazione della Fisar: «Oggi, con la presentazione della guida Slow Wine
2018, Fisar torna a scrivere insieme a Slow Food un nuovo capitolo di una
storia che si rinnova per altri tre anni nell’augurio di un sodalizio sempre
più operativo e duraturo. Una partnership che racconta, con competenza e
passione, tutte le storie e gli “attori” che hanno fatto grande il patrimonio
vitivinicolo del nostro Belpaese», dichiara Valerio Sisti, consigliere Fisar. Presentata
la guida, i curatori pensano già alle sfide future: «Vogliamo esportare il
metodo Slow Wine in altre parti del mondo. Quest’anno abbiamo iniziato con la
California, ma vorremmo riuscire a lavorare anche in altri Paesi in Europa. Ma
la vera sfida che affrontiamo ogni giorno è quella di essere sempre più
informati e presenti, e concentrarci sempre più per avere un quadro più
completo possibile della catena di produzione in tutte le sue fasi. Se, come
abbiamo fatto noi, si sposta l’attenzione dal bicchiere alla vigna, se si va
oltre la mera degustazione e analisi sensoriale, sono richieste conoscenze
tecniche e agronomiche più precise. A maggior ragione con il cambiamento
climatico in atto. Insomma siamo consapevoli di dover studiare e conoscere
un’enologia e un’agronomia che si dovrà adattare a questi fenomeni».
I numeri - Un dato che
vogliamo segnalare è sicuramente l'aumento delle cantine biologiche o in
conversione. Otto anni fa, anno della prima edizione della guida targata Slow
Food, era difficile trovare aziende che si avvicinassero a colture biologiche e
naturali, soprattutto al Nord, mentre oggi il diserbo è praticamente assente. Un
passo avanti incredibile: è del 60% l'incremento delle aziende biologiche o
biodinamiche recensite in guida rispetto alla prima edizione. Una crescita
determinata sopratutto della conversione delle aziende del Nord, una volta meno
propense a rischiare a causa di condizioni climatiche meno vantaggiose rispetto
al Sud. Non resta altro quindi che
andare in libreria o cliccare sullo shop di Slow Food Editore per acquistare
l'unica guida che conosce le cantine recensite una a una!
Slow Wine 2018 in
pillole / 1947 cantine segnalate in guida /24.000 i vini degustati
195 chiocciole che
interpretano al meglio i valori (organolettici, territoriali, ambientali) in
sintonia con Slow Food / 281 Vini Slow oltre all'ottima qualità organolettica,
riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e
ambiente
175 Grandi Vini eccellenti
sotto il profilo organolettico
174 bottiglie i
produttori che sanno esprimere un'ottima qualità per ciascuna delle etichette
presentate
237 Vini Quotidiani le
migliori bottiglie a meno di 10 euro in enoteca
99 monete le realtà che
garantiscono un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie
recensite
100 Locali del Bere
Slow
727 cantine che offrono
lo sconto del 10% sull'acquisto dei vini presentandosi con la guida
e in più...
il simbolo della chiave
e quello della pentola per indicare rispettivamente quelle cantine che offrono
la possibilità di fermarsi a dormire e/o mangiare: una vera e propria agenzia
di viaggi enogastronomica prêt-à-porter!
venerdì 13 ottobre 2017
giovedì 12 ottobre 2017
Bacio feroce di Roberto Saviano (Feltrinelli)
Sigillano silenzi,
sanciscono alleanze, impartiscono assoluzioni e infliggono condanne, i baci
feroci. Baci impressi a stampo sulle labbra per legare anima con anima, il
destino tuo è il mio, e per tutti il destino è la legge del mare, dove cacciare
è soltanto il momento che precede l’essere preda. La paranza dei bambini ha
conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola
non può comandare. Per scalzare le vecchie famiglie di Camorra e tenersi il
centro storico, Nicolas ’o Maraja deve creare una confederazione con ’o White e
la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini
devono restare uniti. Ed è tutt’altro che facile. Ogni paranzino, infatti,
insegue la sua missione: Nicolas vuole diventare il re della città, ma ha anche
un fratello da vendicare; Drago’ porta un cognome potente da onorare; Dentino,
pazzo di dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare ’o Maraja;
Biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non è
scappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio, Tucano, Briato’ e Lollipop
sono fedeli a Nicolas, però sognano una paranza tutta loro... Fra
contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li
appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli – come il Micione che
prova a riprendersi le piazze seminando discordia direttamente in seno alle
paranze. Una nuova guerra sta per scoppiare? Prosegue il ciclo della Paranza
dei bambini e Roberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni
feroci, nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse
di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame. Forti di
rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.
mercoledì 11 ottobre 2017
martedì 10 ottobre 2017
Ivana Spagna e gli eventi paranormali della sua quotidianità. La cantante si svela nel suo libro “Sarà capitato anche a te”
“Vi è mai capitato di
pensare a una persona che non vedete da tempo e poi incontrarla per strada? Vi
è mai capitato di vedere in sogno situazioni che si sono poi trasformate in
realtà? O di avere avuto, sempre in sogno, un contatto con i vostri cari
defunti? E di vedere un’entità, uno spirito, un fantasma?”. A Ivana Spagna sì,
è capitato tante volte di vivere episodi a cui non è mai stato impossibile dare
una spiegazione razionale. Episodi che adesso, per la prima volta, ha deciso di
raccontare in un libro. “Sarà capitato anche a te” (Edizioni Lswr, in uscita il 12 novembre 2017) è la sua raccolta di tanti piccoli episodi tra sogni
premonitori, eventi “miracolosi” e visioni di entità non umane che la cantante
ha vissuto. Per mettere nero su bianco quanto le è capitato tra momenti di vita
quotidiana e durante le sue tournée, Ivana Spagna affronta le sue paure perché,
si sa, parlare di questi episodi è sempre difficile. Il rischio che si corre è
sempre quello: “Essere presi per matti. L’ho sempre temuto – confessa nella sua
prefazione – ma mi sono fatta coraggio e ho deciso di iniziare a raccontare
tutti i fatti strani che ho vissuto”. Fatti che, in realtà, sono più comuni di
quanto si possa immaginare. “Sarà capitato anche a te” si apre con l’immagine
di una bambina che le fa visita in sogno. Chi era quella bimba con il fiocco
bianco sul capo? Perché, insieme alla nonna della cantante, le rivolge un
saluto e le sorride? Ivana Spagna troverà risposte alle sue domande il giorno
seguente, durante il concerto nella città in cui quella bambina aveva vissuto
anni prima e incontrando - inaspettatamente - i suoi genitori. Seguono i
racconti dei sogni premonitori con protagonista la nonna che diverse volte era
riuscita a fornirle delle dritte sui numeri giocare al lotto. Numeri che poi,
scoprirà la cantante, le avrebbero permesso di centrare i montepremi, se solo
li avesse giocati. Una volta c’è anche riuscita. E poi ancora, Spagna parla di
quei sogni che l’hanno più volte avvertita dei pericoli a cui sarebbe andata
incontro dopo non molte ore e della sua capacità (seppur saltuaria) di avvertire
l’arrivo di terremoti. Nel suo nuovo libro Ivana Spagna ricorda anche quegli
incontri inspiegabili con entità che non sa come definire. Erano “spiriti”?
Fantasmi? Cosa volevano comunicarle? Perché le hanno fatto visita? A queste
domande non è mai riuscita a dare una risposta. Un racconto è dedicato anche al
legame della cantante con San Pio da Pietrelcina, a cui lei e la madre erano
molto devote, e a quel possibile miracolo (difficile trovare un’altra parola
per definirlo) che salvò un suo amico da una morte certa dopo un terribile
incidente stradale. “Sarà capitato anche a te” non è soltanto un libro sulle
esperienze e gli episodi paranormali che ha vissuto Spagna. L’autrice riesce a
raccontare il legame speciale con la sua famiglia, la sua profonda fede
cattolica e l’amore per gli animali. Quello che viene fuori è l’autoritratto di
una donna che crede nella famiglia, nei legami di amicizia sinceri, nella
preghiera e nella semplicità. Un ritratto, quindi, sconosciuto a gran parte del
suo pubblico e che adesso la stessa cantante svela tra le pagine di “Sarà
capitato anche a te”.
L’autrice - Cantautrice
e scrittrice di successo da oltre trent’anni, è diventata famosa tra il grande
pubblico nella seconda metà degli anni Ottanta, quando i suoi singoli hanno
scalato le classifiche italiane ed europee. Negli anni Novanta ha collezionato
nuovi successi vincendo quattro Telegatti e classificandosi terza e quarta al
Festival di Sanremo. Nel 2006 le è stato consegnato il Disco d’Oro alla
Carriera per aver superato il traguardo degli 11 milioni di dischi venduti. A
partire dagli anni 2000 ha affiancato all’attività di cantautrice quella di
scrittrice di successo, pubblicando la fiaba Briciola, storia di un abbandono
(2002) e l’autobiografia Quasi una confessione! (2011).
Il libro
Sarà capitato anche a
te
Edizioni Lswr – 6
novembre 2017
Isbn: 978-88-6895-608-0
Brossura, 176 pagine,
14 x 20 cm
Nel nome di Allah. L'autorità religiosa nell'Islam di Elisa Giunchi (Jouvence)
Mistici, giuristi,
predicatori, imam, santi: sono alcune delle figure che per secoli hanno
esercitato autorità religiosa nel mondo musulmano, elaborando, custodendo e
trasmettendo la dottrina. Gradualmente subordinati allo Stato moderno, gli esperti
del sacro sono stati affiancati nell'ultimo secolo da altre figure -
autodidatti in materia religiosa che si ergono a guida della comunità dei
fedeli e contestano sia l'islam ufficiale sia quello "tradizionale".
I new media, pur dando visibilità a queste nuove voci, non fanno che
amplificare un'eterogeneità pre-esistente. Come spiegare, allora, il declino
degli esperti del sacro e la parallela proliferazione di voci alternative che
oggi è così evidente? Il libro cerca di rispondere a questa domanda ripercorrendo
l'evoluzione delle figure "tradizionali" di autorità dal VII secolo
fino alla proclamazione del califfato nel 20I4.
lunedì 9 ottobre 2017
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