A chiunque ogni tanto
capita di non ricordare dove siano le chiavi di casa o dove ha parcheggiato la
macchina, o magari di dimenticare un appuntamento con un’amica. Chiunque non
farebbe caso a simili sciocchezze. Per Cass Anderson, invece, è diverso. Ogni
minimo deragliamento della memoria potrebbe essere un sintomo preciso: demenza
precoce, la malattia che ha colpito la madre diversi anni prima. Ecco perché,
adesso, Cass sta vivendo un incubo. Una sera di pioggia, tornando a casa, ha
superato un’auto ferma sul ciglio della strada. All’interno c’era una donna, ma
lei non si è fermata ad aiutarla. Poi la mattina seguente ha scoperto dai
telegiornali che quella donna è stata assassinata. Esattamente dove lei l’aveva
incrociata. E, subito, ai sensi di colpa si aggiunge l’angoscia di aver visto
qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Come spiegare le telefonate mute che ha
cominciato a ricevere proprio da quella mattina, se non come una velata
minaccia? E perché anche quando è in casa ha così spesso la sensazione di
essere osservata? Cass è terrorizzata perché non ricorda nessun dettaglio
significativo riguardo quella sera. Purtroppo, però, da qualche giorno non si
ricorda nemmeno come funziona la lavatrice, se ha preso o no le sue pillole, se
uno dei coltelli in cucina avesse una strana macchia sulla lama, come di
sangue… L’unico che potrebbe aiutarla a non impazzire e a capire cosa stia
succedendo è suo marito, Matthew, che però le appare ogni giorno più distante e
distaccato, quasi fosse il primo a essere certo che non ci sia niente da fare,
che la malattia sta prendendo il sopravvento. E anche Cass ormai se ne sta
convincendo. Un pomeriggio, però, proprio nel garage di casa fa una scoperta
che cambia tutto…
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venerdì 6 ottobre 2017
giovedì 5 ottobre 2017
Una passeggiata nell'aldilà in compagnia degli antichi di Tommaso Bracciniì e Silvia Romani (Einaudi)
Migliaia di anni fa,
nel tempo del mito, Odisseo affonda l'ancora di fronte alla terra di nebbia dei
Cimmeri e si appresta a evocare le ombre dei trapassati. Da quel giorno, molte
navi, uomini, donne si sono affacciati sull'universo oltremondano dei pagani. Ne
hanno esplorato da vivi i confini, ne hanno sperimentato l'inesorabile
abbraccio dopo la morte. Una passeggiata nell'Aldilà ripercorre il viaggio di
queste anime, lasciando che la voce degli Antichi emerga senza filtri dalle
tenebre dell'Oltretomba, dalle isole chiare dei Beati, dalle profondità
insondabili del Tartaro: passi celebri e poco noti, frammenti di poesia e brani
in prosa, papiri e lucenti lamine d'oro si ritrovano uno accanto all'altra per
raccontare la storia di chi non c'è piú, ma anche una visione dell'Aldilà solo
apparentemente sconfitta dal tempo e dal trittico: inferno, purgatorio,
paradiso. Questo itinerario si apre con un «invito al viaggio»: un saggio a due
voci pensato per accompagnare per mano il lettore fra i meandri perigliosi dei
regni d'ombra e per restituirgli, vivida, una visione della morte che ancora
alberga, sotto traccia, nell'immaginario di ciascuno di noi. Due racconti
cornice – l'XI canto dell'Odissea e il VI dell'Eneide – incastonano questo
mondo fatto di squarci di luce, di dolore e di pianto, ma anche di
irresistibile comicità.
mercoledì 4 ottobre 2017
martedì 3 ottobre 2017
Contro l'odio di Carolin Emcke. Traduttore: L. Ferrantini (La nave di Teseo)
Un saggio provocatorio
e coraggioso che conferma Carolin Emcke come una delle voci più interessanti e
seguite del panorama europeo. Condannare l’odio e la violenza non è abbastanza.
Bisogna mostrare dove sarebbe stato possibile qualcosa di diverso, in che
momento si sarebbe potuto decidere diversamente, in che frangente qualcuno
sarebbe potuto intervenire, scendere dal treno. Descrivere con precisione il
corso dell’odio e della violenza vuol dire indicare il punto in cui ci sarebbe
stata la possibilità di interromperlo. Razzismo, fanatismo, sentimento
antidemocratico: il dibattito pubblico a cui partecipiamo è sempre più
polarizzato, dominato da un pensiero pronto a contestare le posizioni degli
altri, ma incapace di mettere in discussione le proprie. Carolin Emcke oppone a
questa omologazione la ricchezza di una società aperta a voci differenti: una
democrazia si realizza pienamente soltanto con la volontà di difendere il
pluralismo e il coraggio di opporsi all’odio. Con questi anticorpi possiamo
sconfiggere i fanatici religiosi e nazionalisti, che raccolgono consensi ma
hanno paura della diversità e della conoscenza, le armi più potenti che abbiamo.
lunedì 2 ottobre 2017
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