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mercoledì 13 settembre 2017

A cosa servono gli occhi di Laura del Lama (LeonardoLibri.com)



Laura Del Lama ha il dono della scrittura, ma anche quello della leggerezza, una delle “sostanze” fondamentali della narrativa. Può raccontarci vicende dolorose accompagnandole con il piacere della conoscenza. Ma la letteratura è proprio questo: un “attrezzo” che aiuta a scoprire il mondo. Questa raccolta è un viaggio nella verità dei sentimenti, una luce che riesce a illuminare ciò che di solito resta nascosto nel buio. Ma non è mai una lezione, piuttosto una condivisione. La tensione principale della narrativa di Laura Del Lama, ma potrei dire la sua dolce ossessione, è quella del distacco, in ogni sua possibile forma. Una scrittrice destinata a grandi romanzi. (Marco Vichi)
Sei racconti moderni, incalzanti, densi: ognuno un romanzo. Martellano implacabili, pesano, si lasciano meditare, aprono a intime riflessioni toccando temi assolutamente attuali.

Laura Del Lama è nata nel 1975 a Firenze ed è operatore tecnico comunicazione LIS (Lingua dei Segni Italiana). Ha pubblicato il romanzo Non so dove ho sbagliato (Cult/Barbes, 2009) oltre a racconti su riviste e antologie tra cui Drugs (Guanda, 2011) ed È tutta una follia (Guanda, 2012).

martedì 12 settembre 2017

D'Angel - No Worries (Official Video)

Gully - Don't Know You (Official Music Video)

Top 5 Surprising Facts about Air Force One

DRAKE STAFFORD THE MIGHTY PINE FREE Electronic Music For Monetize

Aspettami fino all'ultima pagina di Sofía Rhei. Traduttore: T. Bernardi (Newton Compton)



Quale libro può curare il mio cuore? Nei libri si nasconde la chiave del passato e la luce del futuro. Dalla Spagna arriva il romanzo bestseller sul potere terapeutico dei libri. Silvia ha quasi quarant'anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell'uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell'uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O'Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...

L’Editore racconta … il giallo del contratto!



Valuto positivamente una raccolta di poesie, per delicatezza e per questioni di privacy non rivelerò nome e cognome della poetessa in questione. La contatto dichiarandomi pronto a pubblicarla a mie spese, ad accollarmi i costi di produzione e promozione, ufficio stampa etc, e che le avrei mandato subito il contratto. La poetessa (già pre-allertandomi di non essere alla prima esperienza editoriale, e avrei dovuto intuire perché me lo diceva … ) si dichiara contenta di entrare nella scuderia de I Quaderni de Bardo Edizioni, e mi assicura che non appena in possesso del contratto avrebbe dato seguito all’espletamento delle questioni burocratiche. Passano uno, due giorni e ricevo la mail dalla poetessa che mi scrive che “… non era d’accordo sul punto 1, che aveva una serie di spunti di riflessione su come migliorare il contratto, che avrebbe impaginato meglio la proposta con quel carattere che ora lì per lì non le veniva in mente” … ed altre amenità del genere. Sinceramente non ho avuto nemmeno la benchè minima voglia e forza di risponderle … naturalmente non l’ho pubblicata!

lunedì 11 settembre 2017

I Quaderni del Bardo Edizioni – di Stefano Donno

I Quaderni del Bardo Edizioni – di Stefano Donno

Chris Brown - Just Love Me (Music Video 2017)

Drake-Vevo Never Stressin (Official Music Video)

Four Year Strong - Abandon Ship or Abandon All Hope

"MONETIZE THIS" YouTube Diss Track - ft. Chrizzle (Official Music Video)

Top 10 Ways Terrorism Has Changed Our Daily Lives

Top 10 Best Foo Fighters Videos

Novità in libreria – La Cattiva di Tammy Cohen. Traduttore: M. Morpurgo (Astoria)



Rachel Masters, una manager abituata a ottenere ciò che vuole, viene chiamata a riorganizzare l'unico settore in crisi di un'azienda inglese. Per Rachel il successo è molto più importante dell'amicizia e questo significa che la vita di Paula, Chloe, Sarah, Amira, Ewan e Charlie si annuncia complicata. Convinti di non essere solo colleghi, ma anche amici, sotto il nuovo regime dominato dalla competizione è dallo stress i sei devono ammettere che quasi non si conoscono. Mentre Rachel li gioca l'uno contro l'altro, ognuno di loro scopre di avere qualcosa da difendere e anche qualcosa da nascondere. Negli Stati Uniti la notizia di un orrendo omicidio diffusa dai media britannici ricorda alla dottoressa Anne Cater, psichiatra infantile, uno dei suoi primi casi. Aveva fatto parte dell'equipe incaricata di aiutare due fratellini orribilmente maltrattati dai genitori. Sono passati moltissimi anni e ora Anne si domanda se ai tempi fosse stato fatto abbastanza. È chiaro che queste due storie sono correlate, ma come?

Novità in libreria - “LUPUS IN FABULA. LE FIABE NELLA RELAZIONE EDUCATIVA” DI ADALINDA GASPARINI E CLAUDIA CHELLINI (EDIZIONI CENTRO STUDI ERICKSON)



Edizioni Centro Studi Erickson pubblica per la collana “Notti di luna vuota”, diretta dal pedagogista Marco Dallari, il libro di Adalinda Gasparini e Claudia Chellini “Lupus in fabula. Le fiabe nella relazione educativa”. Il volume guida il lettore nella geografia dell’immaginario fiabesco invitandolo a mostrare ai bambini (poi adolescenti, poi adulti) quello che l'educazione contemporanea tende ad attenuare, se non a nascondere, ovvero la dimensione tragica della vita, con la quale pur sono in contatto fin dalla più tenera età. Fra tutti i generi narrativi, l'universo fiabesco è quello che più affonda le radici nella psiche individuale e collettiva, nella complessità delle vicende vissute in differenti tempi e culture, nelle credenze, nei gesti, nei riti da sempre presenti sulle scene dell'esistenza umana. Questo volume nasce inoltre dal desiderio di favorire i genitori, gli insegnanti, gli educatori e i bibliotecari che vogliono attingere di prima mano al nostro patrimonio narrativo, quello che fa dell’Italia una superpotenza culturale. Troppo spesso, infatti, raccontiamo fiabe di terza o quarta mano prendendole, ad esempio, dal grande narratore del Novecento, l’americano Walt Disney. Il volume vuole far riscoprire le fiabe tradizionali che spesso narrano storie di conflitti che minacciano l'esistenza dei giovani protagonisti, di rischi e di prove che devono affrontare, della via che possono trovare per uscire da difficoltà apparentemente insormontabili, a patto che si usi il potere salvifico della parola, si ascoltino coloro che si incontrano lungo il proprio cammino e che si chieda loro aiuto. Dalle fiabe più classiche, come “Giovannin senza paura”, pericolosamente incapace di ascoltare la voce dell'inconscio, o “Tontonio”, uno scriteriato che riceve doni preziosi ma li perde per l'incapacità di comprendere le parole del donatore, passando a storie più contemporanee come “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Il volume è diviso in due parti. Nella prima parte “Un’educazione pericolosa. Crescere senza incertezza, senza pericolo, senza paura” incontriamo Cappuccetto Rosso e scopriamo che fu riscritta dai Fratelli Grimm, con un lieto fine, partendo da una versione orale antica dal finale tragico, e diventando così una delle fiabe più famose del mondo. Le autrici cercano di dimostrare con questa fiaba come i genitori sicuri di proteggere i figli, non avvertendoli dei rischi che possono correre, si pongano come genitori ideali, e pertanto impediscano ai figli di imparare da ciò che vedono. Nella seconda parte “Un’educazione paradossale. Crescere senza arte né parte, scacciati e delegittimati” si raccontano invece storie più contemporanee, postmoderne, come quella di Enzo Ceccotti, alchemico e stralunato eroe che mangia solo budini industriali alla vaniglia, protagonista del film italiano “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Una storia, quella di Enzo Ceccotti da Tor Bella Monaca, raccontata con il più contemporaneo e popolare dei linguaggi, quello cinematografico, capace però di rivelarsi degna della più autentica tradizione fiabesca.
Questo libro si inserisce all’interno della ricerca sulle strutture narrative delle fiabe antiche e popolari che dal 2009 le autrici conducono. Partendo dallo studio delle trecce topologiche hanno realizzato il progetto online Fabulando. Si tratta di un sito che comprende sessantaquattro fiabe, per ciascuna delle quali è disponibile un e-book e una nota di lettura che spazia fra educazione, psicoanalisi e letteratura (http://www.fairitaly.eu/joomla/fabulando-ita).
Adalinda Gasparini e Claudia Chellini dimostrano come la conoscenza dei territori non riguardi solo la geografia dei luoghi, ma anche quella della psiche. Non a caso, sia in questo libro che nel prezioso sito Fabulando da loro costruito, le autrici collocano grande, complessa e bellissima carta geografica che indica collegamenti e sovrapposizioni fra l’universo delle fiabe, con le loro ambientazioni, i loro personaggi e i loro simboli, e l’universo della psiche, con le sue risorse di conoscenza e di arbitrio, i suoi affetti, le sue contraddizioni e i suoi misteri.  “Lupus in fabula” dimostra che la fiaba, come il mito, continua a vivere e a rivelarci, con i suoi simboli e le sue metafore, nuovi dettagli della parte più affascinante e segreta della nostra identità. Marco Dallari, direttore della collana di cui il volume fa parte, nella prefazione scrive: “E questa è una bella e incoraggiante sorpresa, perché ci rivela che la fiaba, come il mito, continua a vivere e rinascere, e quella mappa dei sogni e dei racconti di magia continuerà ad arricchirsi e a rivelarci, con i suoi simboli e le sue metafore, nuovi dettagli della parte più affascinante e segreta della nostra identità personale e collettiva”.

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