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mercoledì 12 aprile 2017

La gravidanza della terra a cura di Daniela Marcheschi (Olioofficina Slimbook)



È una antologia di poesie inedite, edita da Olio Officina, allestita con l'intento di riportare l'attenzione dei poeti italiani ed europei sulla campagna. Il lettore troverà versi di autori italiani, croati, francesi, portoghesi, rumeni, svedesi e svizzeri. La curatrice del volume, di cui riportiamo la prefazione, ha invitato quarantatre autori con la dichiarata intenzione di fare i conti con ciò che nel Ventunesimo secolo si può intendere per vita rurale. La gravidanza della terra è stata allestita con l'intento di riportare sulla campagna l'attenzione dei poeti italiani ed europei: il lettore troverà qui anche versi di autori croati, francesi, portoghesi, rumeni, svedesi e svizzeri. Questa antologia ha cioè inteso proporre loro l'idea di rifare in qualche modo i conti con ciò che, nel Ventunesimo secolo, può essere e significare la vita rurale. Una raccolta varia, come forma/spunto di un dibattito da riaprire pubblicamente, nello speciale cammino compiuto dalla poesia verso e attraverso il linguaggio, con la sua costruzione di figure, metafore e simboli, in grado di rappresentare ed estendere la nostra esperienza della realtà, di ampliare il confronto e la misura dell'uomo con il mondo, la vita. Per troppo tempo, nella Modernità, una certa filosofia ha distinto ciò che non poteva esserlo per la stessa natura biologica e antropologica dell'essere umano. Con effetti pratici non sempre positivi, a volte drammatici, si è separato l'indivisibile: la Natura dalla Cultura o dalla Storia; le Scienze dalle Lettere e dalle Arti e così via. Cose diverse, certamente, ma tronchi di un medesimo legno, scaturiti da uno stesso ceppo, giusto per usare una metafora vegetale. Dalla condizione connaturata nell'esere umano – ciò che abbiamo già avuto occasione di definire «umanesimo antropologico» – non si può e non si deve d'altronde più prescindere, se vogliamo allargare gli orizzonti, se vogliamo dare al futuro una possibilità in più di esistere come lo desidereremmo noi. C'è forse una maniera per rendere oggi ancora più vivo il mito delle metà o dell'ermafrodito, che Platone narra nel Simposio; e questa è distinguerlo dal mondo dell'eros inteso unicamente come slancio sessuale, per riconnetterlo a quello di Eros, considerato come Amore in senso pregnante: attenzione o tensione profonda verso tutto ciò che è “umano” e può costruirne una totalità nuova, entro una visione mutata della realtà e della cultura. Ciò significa tentare di riunire su basi contemporanee quanto la storia delle idee occidentali ha diviso per secoli, almeno a partire dal Seicento cartesiano: la mente e il corpo. Le più recenti acquisizioni scientifiche in merito alla genetica, al funzionamento del cervello, della mente, alle percezioni, impongono infatti ben altre soluzioni e strade di ricerca, e la letteratura non può ignorarne la portata e le istanze. Così, la poesia, come tutta l'arte della letteratura, è espressione e anche conoscenza. Ciò vuol dire che è anche emozione e memoria; è anche esperienza e sorpresa e piacere; è anche il precipizio oscuro e la luce della certezza. “È anche” tanto altro, insomma, ad libitum. Che certa poesia contemporanea – spesso fossilizzata in clichés – ignori una tale complessità, è purtroppo il suo marchio d'immobilismo. D'altra parte, la situazione umana, nella storia e nell'ambiente, muta di continuo, come si erano già accorti Francesco Guicciardini e Giacomo Leopardi. Mutano i tempi, ed i fenomeni sociali ed economici di industrializzazione e post-industrializzazione – nella loro sostanza multiforme e nelle loro conseguenze – si presentano ora in maniera assai più articolata, inconsueta. Ciò vale anche per altri fenomeni ed aspetti che, per meri pregiudizi ideologici o pigrizia, sono stati sovente relegati all'ambito di residuo del passato. Ma a torto: è un fatto che oggi il settore agricolo sia in grado di trainare di nuovo l'economia. Ciò impone un ripensamento critico su differenti piani: sociologico, economico, storico o culturale in senso lato. Una simile riflessione la si deve pretendere anche in poesia, che non può ritenersi un giardino chiuso, uno spazio ripiegato esclusivamente su un soggettivismo esasperato, sulle limitate ragioni di un io ipertrofico, pertanto immune dalle lacerazioni o dagli interrogativi dell'esistenza comune e della cultura. È, lo ribadiamo, quanto abbiamo tentato precisamente di avviare qui. Abbiamo cercato di restare il più possibile lontani dalle tentazioni dell'idillio, dal richiamo della campagna come rifugio, quasi astorico, per una borghesia che si sente comunque superiore ai contadini o alle classi ancora legate alla terra. Come se oggi la campagna fosse ancora quella di secoli fa, pochissimo o nulla meccanizzata, non industrializzata, quindi sospesa in una dimensione priva di consistenza. Abbiamo tentato di evitare le nostalgie arcadiche, connesse ad una vecchia concezione della Storia reputata un Assoluto, con le maiuscole appunto, quindi astrattamente: una Storia che accerchia o annienta la Natura, allo stesso modo considerata un Assoluto. In breve, una essenza immutabile, e non quello che è: dato ineludibile, ma anch'esso estremamente composito, in cui alcune realtà – e quella rurale ne è una – possono cambiare, mentre altre non sono soggette, o lo sono meno, a mutamenti. Questo non significa sottovalutare le gravi questioni connesse ad esempio alla produzione dei beni alimentari, fatti oggetto di un attacco economicistico senza pari; connesse all'ecologia, all'urgenza di salvaguardare le acque, l'aria, la campagna – il pianeta intero, come casa prima e una dell'essere umano. Nient'altro si è cercato che avvicinarle in maniera più consapevole, anche solo tramite il puro e semplice accostamento di tante voci diverse. Non a caso La gravidanza della terra è una antologia a tema, la prima del genere in Italia e, forse, non solo. Ampliare il ventaglio degli autori e delle poetiche rappresentate ha inteso essere un modo per vedere meglio le molte sfaccettature di una realtà problematica tutta da inventare, scoprire e ricreare. La condivisione di un invito a rimboccarci le maniche e tornare a coltivare la terra fertile delle idee poetiche. Fra tanti, ci sarà sicuramente qualcuno che, nel tracciare il solco, nell'arare il campo, riuscirà appunto a fare cultura nell'accezione originaria della parola: e, così, nuova poesia.

Il mito dell'immortalità di Enrica Perucchietti

Alieni. Realtà e mistificazione di Stefania Genovese

Riflessi di silenzio

martedì 11 aprile 2017

Mack Wilds - Crash (Lyric Video)

Marshmello Alone Official Music Video

Project Poppa - The Mob (Official Video)

Maradonapoli | Trailer documentario su Diego Armando Maradona

SESS0 estremo a cavallo, sul treno e a suon di eruttazioni: gli annunci ...

Eclipse, il nuovo album di Chiara Civello: la nostra intervista

La stanza di ossidiana di Lincoln Child, Douglas Preston. Traduttore: Elisa Finocchiaro (Rizzoli)



L'agente speciale Aloysius Pendergast è disperso. Il suo corpo non è ancora stato individuato e col passare dei giorni la speranza di trovarlo vivo sembra affievolirsi sempre di più. Constance, la sua storica assistente, è annichilita dal dolore e cerca conforto rifugiandosi nelle stanze sotterranee della residenza di famiglia di Riverside Drive; a niente servono le attenzioni di Proctor, la fedele guardia del corpo di Pendergast, che tenta di rassicurarla. Nella casa, però, un'ombra è in agguato. Una figura sinistra e minacciosa, che emerge dal passato e che all'improvviso trascina Constance via con sé. Proctor si lancia in un inseguimento mozzafiato sulle tracce del rapitore fin nei luoghi più remoti e lontani, dalla Mauritania alla Namibia al Botswana. Eppure, proprio nel momento in cui l'uomo sembra avvicinarsi alla soluzione, tutto si ribalta e un altro complesso ingranaggio comincia a muoversi: dov'è la vera Constance? Il rapitore non ha forse un volto conosciuto?

J. R. R. TOLKIEN - IL LUNGO SENTIERO TRA OMBRA E LUCE DI PAOLO BATTISTEL

giovedì 6 aprile 2017

L’ 8 aprile 2017 a Milano la prima nazionale con Enrica Perucchietti, Paolo Battistel, Stefano Donno

























Presso la Libreria Esoterica Primordia Via Piacenza n° 20 a Milano, l’8 aprile 2017 alle ore 16,00 ci sarà l’incontro “Mito, Alchimia, Immortalità da Ermete Trismegisto a J.R.R. Tolkien” con Enrica Perucchietti, Paolo Battistel e Stefano Donno che presentano per la prima volta insieme e in anteprima nazionale le loro nuove pubblicazioni per iQdB Edizioni di Stefano Donno:  Il mito dell’immortalità di Enrica Perucchietti, Breve commentario alla Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto a cura di Stefano Donno, J.R.R. Tolkien - Il lungo sentiero tra Ombra e Luce di Paolo Battistel. Un incontro unico nel suo genere per affrontare dall’antichità nella tradizione filosofica, alla modernità nella letteratura con l’opera di Tolkien, alla cibernetica nel post umano, il desiderio ancestrale dell’uomo di essere immortale e dunque onnipotente.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

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Come On Down to Quincy's

Guardiani della Galassia Vol. 2 | Vecchi nemici diventeranno nuovi alleati

Un filo senza fine, il ritorno di Paolo Vallesi: la nostra intervista

Bello FiGo - Sembro Vucumprà (SwaG Lavoro Negro) Stai Li A non Vendere...

The Startup (Rizzoli, 2017) - Booktrailer

La leggenda di Castro il nuovo libro di Raffaele Polo alla Libreria Palmieri di Lecce

























Giovedì 13 aprile 2017 ore 18,30 presso la Libreria Palmieri di Lecce, in via Salvatore Trinchese 62, Anna Scarsella presenta il nuovo lavoro di Raffaele Polo dal titolo “La leggenda di Castro – Le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo” (iQdB Edizioni di Stefano Donno).
In “Un Gelato per i corvi – le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo a Lecce” Raffaele Polo affida periodicamente alla voce dell’Ufficiale Rizzo una serie di narrazioni intrise di mistero, ambientate nel Salento, in una lunga scia di inchieste e indagini che colora di suspence il Tacco d’Italia. Un modo diverso per far conoscere, amare e forse scoprire un territorio come quello salentino che in molti definiscono come un set ideale per noir, mistery e gialli. L’Ufficiale Rizzo è l’anziano dipendente di uno strano e fantomatico Ufficio Indagini della Questura di Lecce. Gli affidano sempre mansioni impossibili fitte di strane e singolari coincidenze. Ogni volta in una località diversa, ma sempre nel Salento. Lui il suo compito lo risolve facilmente, intervallando le ricerche con letture che lo affascinano e sulle quali ha formato una cultura enciclopedica indispensabile anche nei casi più intricati. In “O andramu pai! – le improbabili indagini dell’ufficiale Rizzo a Calimera” il protagonista sposta le sue indagini nel cuore della Grecìa Salentina. “Era da andare a ricevere l’ennesimo, incomprensibile incarico che la sorte sembrava divertirsi ad appioppargli. Se un giorno scriverò le mie memorie, pensò Rizzo, vorrei che ci fosse il preambolo ‘Gli improbabili casi salentini dell’Ufficiale’, perchè, veramente, erano sempre più improbabili e sempre più salentini…”.
Ora nella “Leggenda di Castro” l’Ufficiale Rizzo è di scena a Castro: un luogo senza tempo, ricco di attrattive e misteri… Dopo Trepuzzi, Melendugno, Lecce e Calimera, ancora un’avventura dell’inossidabile Ufficiale in un lembo del magico Salento.
Il Salento diventa ad ogni indagine una terra sempre più bella, più sorprendente, e affascinante come una donna misteriosa, che non si svela e rivela facilmente ad occhi che non possono capirla fino in fondo.
Raffaele Polo dagli anni Sessanta, scrive e pubblica racconti, novelle, articoli, romanzi, saggi, tutti ambientati a Lecce e dintorni. I suoi libri di maggior successo sono Gite nell’irreale (1985), Una storia leccese (1992), Libreria Antica Roma (2005), Le fiamme di Supersex (2007), Storie dal Salento (2011). Con iQdB Edizioni ha portato l’ufficiale Rizzo a Lecce, Calimera, e Castro


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mercoledì 5 aprile 2017

Enrique Iglesias ft. Yandel, Calvin Harris - FUEGO (Official Lyric video...

DAWN - LA (feat. Trombone Shorty) (Official Video)

Alkaline - Nice & Easy (Official Audio)

The War - Il Pianeta Delle Scimmie | Nuovo trailer in versione originale

I love Tokyo di La Pina, Federico Giunta (Vallardi A.)



Se non siete mai stati in Giappone, se ci siete già andati mille volte, se Tokyo è il vostro sogno nel cassetto, se non ve ne potrebbe fregare di meno, questo libro fa per voi. La cosa che La Pina ama di più nella vita, dopo suo marito, è il Giappone. Ci va da quando era ragazzina e nei suoi molti viaggi ha visto tanto e imparato ancora di più. È qui per condividerlo con noi. SIETE PRONTI A EMOZIONARVI?
«I love Tokyo è una canzone d’amore. L’amore mio per il Giappone e per questa città in particolare. Mettere piede a Tokyo è un flash, perché è come entrare nei cartoni animati che guardavamo da piccoli. Le divise alla marinaretta, i dolcetti, le scritte fluo, le ragazze carine, i ragazzi timidi… È tutto esattamente così! Sono stata in Giappone quarantatré volte. Ho deciso di scrivere questo libro perché in questi anni ho fatto da madrina ai viaggi di amici e amiche. Ho disegnato loro centinaia di mappe sui tovaglioli dei ristoranti, ho consigliato dove fare shopping, indicato le strade dove perdersi, i parchi dove riposarsi e, stremata all’idea di dover continuare a farlo, ho detto ‘Ok, lo faccio una volta per tutte!’. Ma l’ho fatto anche per me. Per dare un ordine, anche se mio, a tutto quello che questo posto mi ha dato. E poi perché Tokyo se lo merita. Più di Tokyo amo solo Emi, mio marito. A lui ho chiesto di comporre la musica per questa canzone d’amore. Con I love Tokyo potrete organizzare il vostro primo viaggio, visitare la città senza muovervi dal divano o ritornarci, ricordarla, rivedere sotto altri punti di vista questa meravigliosa capitale asiatica. Vi chiedo solo una cosa: trattatemela bene e amatela come la amo io. I love Tokyo!» - La Pina

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