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martedì 11 ottobre 2016
Storia del clitoride. Una biografia del piacere al femminile di Dr. Carlo Calcagno (In libreria per Odoya dal 26 ottobre)
Se non volete fare la
fine del 90 % dei 2500 uomini che furono chiamati a rispondere alla domanda
“che cos’è il clitoride” e risposero “un’automobile giapponese” (nel 2013 per
la rivista francese Causette), leggete il libro di Carlo Calcagno. Scoprirete
perché il punto G, definito “un UFO ginecologico” sussiste solo se accostato
alla funzione di far defluire il sangue che deriva dall’irrorazione del
clitoride quando è in erezione; cosa osarono studiare e pubblicare Masters e
Johnson (quelli della serie tv); perché l’eiaculazione femminile (il cosiddetto
squirting) è una cosa normalissima, ma veramente temuta, più del sadomaso; e
infine scoprirete anche com’è fatto e
come funziona il protagonista di questo volume. Curiosa sorte per un organo
umano non essere ancora stato “scoperto” del tutto, nell’era dei trapianti di
cuore. Eppure per il clitoride è successo. La recentissima notizia che, nelle
classi di educazione sessuale della Francia, sarà diffusa una sua scultura in
3D è perfettamente in linea con quel che sostiene il dottor Calcagno. Ma da
dove viene tutta questa diffidenza? Il clitoride (o la clitoride) ha un’unica e
peculiare funzione: dare piacere alla donna e questo ha delle importantissime
implicazioni antropologiche. Questo è un libro basato su dotti e curiosi fatti
e aneddoti che rivelano un’esplicita e illuminante storia sociale dell’organo
del piacere femminile. Giovandosi della propria esperienza di medico e
saggista, il dottor Carlo Calcagno si scaglia contro quegli uomini di chiesa,
professori, medici, psicologi, politici e moralizzatori di vario genere che
nella storia hanno pontificato partendo da fraintendimenti grossolani. Se la
medicina ha sempre risentito dell’ingerenza della religione monoteista (che ha
costruito lo stigma della donna nell’arco di secoli), è il padre della
psicanalisi che declassò l’orgasmo clitorideo al rango di “immaturo”. Un po’
allieva e un po’ maestra di Sigmund Freud, di certo poco nota in questa veste,
Marie Bonaparte (regina di Grecia e erede di Napoleone) lo aiutò a fuggire dai
nazisti. Tuttavia l'intraprendente studiosa, fece delle ricerche proprio sul
clitoride. Calcolò statisticamente la sua distanza dalla vagina e scoprì che
per le donne in cui questo divario era maggiore a 2,5 centimetri, l’orgasmo era
piuttosto difficile da raggiungere. Si adoperò quindi a trovare una soluzione
chirurgica a questa disdicevole situazione! E se avete trovato illuminante la
vignetta che paragonava l’apparato maschile a un semplice interruttore con due
posizioni, acceso-spento, mentre quello femminile veniva assimilato per la sua
complessità alla consolle di un Boeing 747, costellata da tasti, luci,
pulsanti, leve, altimetri e cloche, è ora di approfondire con un saggio inedito
che vi farà capire come spiccare il volo.
Carlo Calcagno - Specialista
in urologia, è dirigente medico di primo livello presso l’Ospedale Evangelico
Internazionale di Genova Voltri. Autore e co-autore di 22 volumi a carattere
scientifico e di molte pubblicazioni saggistiche di carattere divulgativo, tra
le più recenti: Circoncisione: dalla selce al bisturi (2009), Impotenza. Storia
di un’ossessione (2013) e Medico, cura te spesso (2015).
Gli eredi della terra di Ildefonso Falcones (Longanesi)
Barcellona, 1387. Arnau
Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la
costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati
notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le
braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto
Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore
del Piatto dei Poveri, un’istituzione benefica della Cattedrale del Mare che
offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi,
botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si
incarica di raccogliere per le strade. Sembra però che la città pretenda da lui
il sacrificio estremo. Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere
il segnale d’allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il
quartiere della Ribera; rintocchi a lutto, che annunciano la morte di re
Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c’è un ragazzino
di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la
vita in mare, e ha trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso
interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare un maestro d’ascia e
costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si
infrangono contro una realtà spietata. Al seguito dell’erede di Pietro,
Giovanni, tornano in città i Puig, storici nemici di Arnau: finalmente hanno
l’occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto
sanguinosa quanto ignobile… Da quel momento, la vita di Hugo oscillerà tra la
lealtà a Bernat, l’unico figlio di Arnau, e la necessità di sopravvivere. Dieci
anni dopo La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones torna al mondo che tanto
ama e che così bene conosce: la Barcellona del Quattrocento. Tra le terre
profumate di vino della Catalogna, negli anni turbolenti del Concilio di Costanza,
ricrea alla perfezione una società effervescente ma imbrigliata da una nobiltà
volubile e corrotta, nella quale emerge la lotta di un uomo per una vita che
non sacrifichi dignità e affetti.
LO SCHIAVISTA di Paul Beatty (Fazi) con la traduzione di Silvia Castoldi
Il caso culturale e
letterario del momento. Un libro di strettissima attualità su quanto sta
accadendo negli Stati Uniti. Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e
la giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante
da uno degli scrittori più audaci d’America, che con questo romanzo si è
aggiudicato il National Book Critics Circle Award ed è tra i favoriti per la
vittoria del prossimo Man Booker Prize. Nel
2015 il libro è stato inserito al 4° posto della Top Ten del New York Times,
tra i migliori dieci libri dell’anno per Wall Street Journal, Washington Post,
Guardian, Financial Times, Los Angeles Times e molti altri. A novembre l’autore
verrà in Italia per presentare il suo libro: il 17 al Circolo dei Lettori di
Torino e il 20 alla Triennale di Milano, in occasione di BookCity. Il libro «So
che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non
ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al
cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a
un cassiere di supermercato». Questo l’inizio della storia di Bonbon. Nato a
Dickens – ghetto alla periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è
rassegnato al destino infame di un nero della lower-middle-class. Cresciuto da
un padre single, controverso sociologo, ha trascorso l’infanzia prestandosi
come soggetto per una serie di improbabili esperimenti sulla razza: studi
pionieristici di portata epocale, che certamente, prima o poi, avrebbero
risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso
dalla polizia in una sparatoria, l’unico suo lascito è il conto del funerale
low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite: la gentrificazione
dilaga, e Dickens, fonte di grande imbarazzo per la California, viene
letteralmente cancellata dalle carte geografiche. È troppo: dopo aver arruolato
il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista
della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio
all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni
concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nel ghetto.
Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
Il mio amico Hitler di Yukio Mishima (Guanda)
Berlino, giugno 1934.
Il presidente von Hindenburg è in fin di vita e Adolf Hitler, già cancelliere
del Reich, progetta di assumerne la carica dando ufficialmente corso alla
dittatura. Per riuscirci gli occorrono il sostegno degli industriali e
dell'esercito, che però chiedono in cambio lo scioglimento delle SA, le truppe
d'assalto, e l'epurazione dell'ala rivoluzionaria del partito. Questo lo
scenario in cui Yukio Mishima ambienta il suo dramma, dando voce con
sorprendente capacità di penetrazione alle opposte ragioni dei protagonisti di
quei giorni. La vicenda procede verso l'epilogo della Notte dei lunghi
coltelli, in cui troveranno la morte centinaia di persone, tra cui Rohm,
"l'amico di Hitler", sordo ai tentativi di Strasser di metterlo in
guardia, aggrappato con tragica pateticità a valori condivisi in un passato
leggendario, ma ormai irrimediabilmente tramontati. Senza la pretesa di alcuna
valutazione morale a proposito di Hitler, definito "un genio politico, ma
non un eroe", Mishima punta sulla seduzione estetizzante di una scrittura
preziosa e affascinante, rivolta all'ideale modello del Britannicus di Racine,
"che canta in versi alessandrini una grandiosa tragedia politica".
lunedì 10 ottobre 2016
Simbologia esoterica e iniziatica nella storia dell’arte contemporanea per AMACI e la GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
Sin
dalle origini l'uomo ha comunicato con le immagini e ogni immagine da lui
rappresentata aveva una forte attinenza con la realtà in cui l'uomo viveva, con
le sue necessità e la sua lotta per la vita. Un’esigenza che ha radici profonde
nell’inconscio, nel sovrannaturale e nella ricerca iniziatica che parte dalle
fondamenta della Storia dell’Arte e giunge sino alla nostra contemporaneità. Le
opere di moltissimi artisti hanno un valore simbolico il più delle volte magico
o comunque appartenente a tradizioni i cui saperi si perdono nella nebbia del
tempo e della cultura. Paola Scialpi (docente di Simbologia esoterica nella
Storia dell’Arte) in un appuntamento nato in collaborazione con la Libera
Università di Studi Esoterici “Achille d’Angelo – Giacomo Catinella” di Lecce,
affronterà nell’ambito di un incontro seminariale diaologo/visivo, attraverso
una serie di immagini esposte e commentate al pubblico, simboli e significati
esoterici in molta della produzione artistica dell’arte contemporanea e non
solo. La sfida teorica ed analitica vuole essere la proposta di punti di vista
altri su opere d’arte e su come gli artisti hanno utilizzato codici che
contengono valori iniziatici che solo in pochi possono leggere. Si può
(ri)leggere dunque la storia dell'arte? Certo con altre grammatiche e altre
prospettive proprio come in questo singolare appuntamento. L’appuntamento è per
il 15 ottobre 2016 dalle ore 16,30 presso Overeco Academy a Lecce in via
Casetti
Information
Email: paolascialpi@gmail.com
Web Site: http://libuniesoterica.it/
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