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mercoledì 27 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
Chi vola basso non può toccare il cielo di Giovanna Politi (Kimerik)
“E quel senso di appartenenza in
amore è magia, è fame, smodato possesso della carne, del sangue rosso e dei
pensieri dell’altro. Forse soprattutto dei pensieri dell’altro, angolo segreto
che abita la mente, luogo sperduto da cui si rimane sempre un po’ fuori, un po‘
distanti e dove invece si vorrebbe entrare più che mai, guardarci dentro,
scoprire, possedere! Ma ora la stava penetrando con lo sguardo, gli occhi
marrone scuro di lui, stavano immobilizzando quelli verdi di lei incapaci di
roteare in qualsiasi altra direzione possibile. E quello per loro era già fare
l’amore raggiungendo il culmine dell’estasi senza nemmeno sfiorare le
reciproche intime nudità.”
Giovanna Politi nasce a Roma il
14 novembre del ’70, compie studi classici e sin dall’adolescenza convive con
l’amore per il sacro demone della scrittura. Pubblica nel 1997 “Pensieri allo
specchio”, Liber Ars Edizioni e nel 2011 “La voce del ventre”, Aletti Editore.
Pur restando la prosa poetica il suo primo e indiscusso amore, si cimenta per
la prima volta nella narrazione di un racconto. Pubblica in diversi siti:
Scrivere, Le poesie del cuore, Rime scelte. è tra le poetesse inserite
nell’antologia Poeti contemporanei (casa editrice Pagine, febbraio 2013) curata
da Elio Pecora. Le sue poesie si possono leggere inoltre nel suo blog personale
(giopoliti.blogspot.it).
domenica 24 marzo 2013
L'ultimo Papa di Enrica Perucchietti e Leo Lyon Zagami (EDIZIONI SI)
Dopo un Conclave breve, la sera
del 13 marzo 2013 è stato eletto a sorpresa Papa il cardinale Jorge Mario
Bergoglio che per la prima volta nella storia ha adottato il nome di Francesco.
Gesuita, ha invocato l’avvento di nuova stagione per la Chiesa, ma sembra
concretizzare le profezie sulla fine del mondo che parlano dell’avvento di un
Papa “nero”. Questo saggio svela le possibili ragioni della storica scelta di abdicazione
di Benedetto XVI e ripercorre l’iter che ha portato all’elezione del cardinale
Bergoglio: l’ultimo Papa che traghetterà la Chiesa Cattolica
alla sua fine. Scandalo pedofilia, omosessualità, la crisi delle di vocazioni,
il caso Vatileaks, i conti cifrati dello IOR: che cosa si nasconde dietro tutti
questi scandali? Quali pressioni e quanti intrighi hanno decretato la fine del
pontificato di Benedetto XVI? Quali Poteri hanno interesse affinchè la Chiesa finisca? Quale
rapporto intercorre tra il Vaticano e il nuovo ordine mondiale? Nelle pagine di
questo libro scoprirete quali segreti si nascondono dietro le mura vaticane e
conoscerete le profezie che hanno previsto con straordinaria veridicità la
situazione attuale. Un libro imperdibile per chi voglia comprendere i Segni dei
Tempi e scoprire che cosa ci attende nel prossimo futuro.
Qui
sabato 23 marzo 2013
DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO – Catena Fiorello (Rizzoli). Intervento di Vittoria Coppola
Un libro di una delicatezza e tenerezza
disarmanti. Eppure l’autrice racconta la vita di una famiglia come tante, che
non è stata semplice, né tinta di rosa. Se dovessi associarne un colore, penserei
all’amaranto: simbolo di sentimenti veri, che dovrebbero essere eterni. E
quelli che palpitano nella famiglia Fiorello, così come in tutte quelle
famiglie che si abbandonano all’amore, sono straordinariamente autentici. Catena
Fiorello, autrice dalla penna femminile e diretta, ci presenta la sua famiglia,
in un libro carico di sapore di buono,
che più di una volta incontra l’amaro, ma se lo leva di dosso, con energia e
ottimismo. Energia e ottimismo: sono qualità che due genitori devoti
trasmettono ai propri figli. Rispetto e umiltà fanno il resto, formando
identità di uomini e donne, fratelli e sorelle,
che hanno imparato a ringraziare la vita ogni singolo giorno. Dacci oggi il nostro pane quotidiano non
è definibile – tuttavia – come un diario. Leggendolo si ha la precisa
sensazione di essere presi per mano da una giovane donna che chiede, con tono
discreto e dolce: ti va di venire con me?
E il lettore va, senza indugi. Questo libro è un ricettario di vita. Di una
famiglia come ce ne sono molte. Ma è quanto mai vero: la straordinarietà è
nell’ordinario. E meno male che c’è chi – come Catena Fiorello – ce lo fa
capire.
venerdì 22 marzo 2013
“Vale la pena essere felici” di Gian Luca Misturini (Lupo editore) alla Feltrinelli Point di Lecce
Lunedì 25 marzo 2013 alle ore
19,30 presso la Feltrinelli Point
di Lecce in via Cavallotti 7/a è prevista la presentazione del nuovo libro di
Gian Luca Misturini dal titolo “Vale la pena essere felici” edito da Lupo
editore. Presenterà l’autore Stefano Donno.
Con Vale la pena essere felici
Gian Luca Misturini conferma una verve poetica anomala quanto efficace.
Volutamente autodidatta, infatti, si apparenta alla schiera dei vari poeti
“ignoranti”, picareschi o pittoreschi. Il suo ‘fare poesia’ si incentra
sull’esigenza di uno svelamento ontologico sui fatti dell’Essere, per il
tramite di vie apodittiche, apofaniche e rare. Se ne ricava una raccolta
compatta, nella quale il tema della presenza irragionevole dell’essere esistito
è il soggetto principale, trovando esso amplificazione nella metrica asciutta
e, complessivamente, in una poesia empirica e cosale. (Alessandro Zizzari)
Gian Luca Misturini - Nasce a
Parma nel 1960 dove segue studi commerciali e lavora come imprenditore. All'età
di 30 anni, dopo aver incontrato un Maestro della tradizione buddhista Zen,
frequenta il suo Tempio per un decennio durante il quale affiora l'amore per la
meditazione nel gesto quotidiano ed una rinnovata impostazione interiore.
Successivamente, si trasferisce in Puglia seguendo un incomprensibile moto
dell'animo che troverà espressione nella materia poetica, ispirata in un giorno
d'estate durante un bagno in mare. Un vero e proprio battesimo a nuova vita.
Prosegue il suo cammino di studio dell'Essere focalizzandosi sulla liberazione
dai condizionamenti e dai conflitti e cercando una via di contatto col Sé. La
poesia è parte integrante di questa ricerca oltre ad esserne un gradevole
frutto. Ha pubblicato con La
Vallisa la raccolta di poesie "Altrove da me"
(2011) e con LietoColle "Anche a me dispiacque di essere io" (2011) e
"Ho bevuto la casa di un pesce" (2012).
“TRADIZIONE LUPIENSE - la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica” all’ Hotel President di Lecce
L’Ordo Equestris Templi Arcadia,
il Santissimo Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela
e del Pellicano, con il patrocinio dell’Augusta Imperiale Real Casa Tiberio
Dobrynia di Russia di Roma-Byzantium organizzano il 24 marzo 2013 l’incontro informativo a cura
del Prof. Angelo Piperno (esperto di
esoterismo e storia delle tradizioni esoteriche) dal titolo “TRADIZIONE
LUPIENSE – la storia di una Lecce Misterica ed Esoterica”. La sede
dell’incontro sarà presso l’Hotel President di Lecce in via Antonio Salandra 6.
Introdurranno i lavori Il Gran Maestro
dell’Ordo Equestris Templi e Gran Cancelliere del Santissimo Ordine Nobiliare
Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano Valentino
Zanzarella. Coordinerà i lavori l’Avvocato Rosanna Cafaro.
Lecce, Luppìu in griko, Lupiae in
latino, è il capoluogo del Salento nonché
il maggiore centro culturale della penisola salentina, sede dell'omonima
arcidiocesi e dell'Università del Salento, provincia più orientale d'Italia.
Rinomata in Italia e nel mondo per alcuni suoi prodotti come olio, vino,
cereali, per il suo artigianato (ceramica, cartapesta) per il turismo culturale
e balneare. Essa è la città dove più splende l'arte barocca grazie anche allo
sfruttamento delle caratteristiche della pietra indigena, ovvero la pietra
leccese. Si parla, di una luogo insomma splendido definito la Firenze del Sud. Ma
accanto a tutte queste peculiarità, alla sua bellezza, alla sua sacralità
esiste un lato esoterico nascosto tra le pieghe della storia di alcuni dei monumenti del capoluogo salentino, che
nessuno conosce. Conoscenze legate non solo alla cultura templare, ma alla
simbologia misterica di tradizioni iniziatiche millenarie. Sarà questo, grazie
anche ad un ricco apparato fotogografico/documentale, l’oggetto
dell’appuntamento curato dal prof. Angelo Piperno, che rivelerà per la prima
volta conoscenze di una tradizione lupiense “Altra”, tenute per più di un
secolo nascoste.
Prossima attività benefica dell’Ordo Equestris Templi Arcadia e
del Santissimo Ordine Nobiliare
Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del Pellicano in collaborazione
con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova Rudiae – dal 25 al 27 marzo
2013 dalle ore 8,30 alle ore 18,30 presso la Chiesa di Santa Maria di Pozzuolo detta anche
Chiesetta Balsamo in via Pozzuolo l’Ordo Euqestris Templi Arcadia e il Santissimo
Ordine Nobiliare Aragonese dei Cavalieri di Santiago di Compostela e del
Pellicano in collaborazione con I Cantori di Ippocrate e il Comitato Nuova
Rudiae organizzano il Banco della Solidarietà Alimentare in favore dei luoghi
di bisogno della Caritas leccese. Chiunque vorrà potrà portare e donare beni
alimentari che verranno poi raccolti e donati per soddisfare le necessità dei
più poveri
Info
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giovedì 21 marzo 2013
Stefano Delacroix con il suo Nigredo (I Libri di Emil) al Dejà Vù in viale Ionio 160 (San Vito, Taranto) il 24 marzo 2013
In esclusiva per Taranto domenica
24 marzo presso la
Caffetteria Dejà-Vù, alle ore 18,30, è prevista la
presentazione del nuovo lavoro di Stefano Delacroix “NIGREDO” (I Libri di Emil,
2013). Una grande esclusiva per il contest “ZONA_FRANCA – il luogo in cui
l’Arte non paga dazio”: Stefano Delacroix, leccese di origini, è un artista a
tutto tondo che ha dedicato la sua vita alla musica e alla scrittura in una
prima fase nelle vesti di cantautore e dal 2007 in poi come scrittore
pubblicando i suoi due romanzi di esordio "La memoria del mare"
(edizioni La Riflessione)
e "Peristalsi" (edizione Il Foglio). Alla Caffetteria Dejà-Vù
presenta dunque il suo ultimo lavoro “Nigredo” (I libri di Emil): un noir
ambientato nel periodo della rivoluzione francese del 1789, dove il movimento
illuminista si intreccia alla storia del protagonista Vincent Fernand Daudet. «Se
state leggendo questa lettera, vuol dire che vana è stata la fuga, che a nulla
è valso l'esilio e giunto è il momento di rendere al destino ciò che indebitamente
sottrassi, perché infine posi la polvere...Vincent Fernand Daudet». Sarà,
inoltre, possibile visitare gratuitamente fino al 30 marzo, la mostra “Nel Blu”
dell’autrice tarantina Annalisa Leone.
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed. Hobo,
distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La
Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
Tutti gli appuntamenti sono ad
ingresso libero. L'organizzazione e la direzione artistica del progetto
ZONA_FRANCA sono a cura di Lucrezia Maggi, presidentessa dell'associazione
culturale “Le Muse Project” promotrice dell’iniziativa.
Caffetteria Dejà – Vù Viale Ionio
160, San Vito – Taranto
Per informazioni:
lemuseproject@hotmail.it
infoline: 349-4634452 348-5416059
Ufficio stampa “Le Muse Project”:
Giorgia De Pace
Martina Pulito
Ufficio Stampa OverecoAgenzia per
l’autore Stefano Delacroix
Arrivano I Maestri Invisibili del Nuovo Ordine Mondiale – i burattinai occulti del potere di Leo Lyon Zagami ed Enrica Perucchietti (Terresommerse)
Un saggio che rivela i retroscena
sui rapimenti alieni e possessioni diaboliche, squarciando le menzogne millenarie
con cui la Chiesa
e gli Illuminati ingannano e manipolano la popolazione. Un capolavoro ricco di
documenti, interviste e fotografie che vi condurrà a scoprire i compromessi
degli Illuminati con le forze infere e il tributo di sangue che queste richiedono.
Dalle pagine di questo libro scopriremo tutte le tecniche più avanzate che i
governanti Occulti, tramite agenzie di spionaggio, società segrete, media e
Hollywood, utilizzano per controllare le masse, dal nazismo a oggi.
Leo Lyon Zagami, scrittore e ricercatore.
È figlio del Prof. Elio Zagami, noto analista junghiano, scrittore e
co-fondatore del G.A.P.A. (Gruppo Autonomo di Psicologia Analitica di cui era
presidente), nipote del Senatore e saggista Leopoldo Zagami e figlio di Jessica
Lyon Young, membro della famiglia della Regina Madre d’Inghilterra, a sua volta
figlia degli scrittori Henry Lyon Young e Felicity Mason, collaboratrice di
William Burroughs, nota con lo pseudonimo di Anne Cumming. Dopo una brillante
carriera nei media e nella musica, nel 2006 Zagami inizia la sua attività
divulgativa sul web riguardante il suo coinvolgimento diretto con il Nuovo
Ordine Mondiale e le Società Segrete ad esso collegate e note come gli
“Illuminati”. Tra il 2009 e il 2013 diviene autore in Giappone di ben 6 libri
best sellers sul tema. In Italia pubblica con Uno Editori la trilogia Le
Confessioni di un illuminato e scala le classifiche dei libri più venduti,
facendosi apprezzare da un pubblico che lo segue nelle sue numerose apparizioni
televisive sul programma “Mistero” di Italia1, e nelle numerose conferenze e
seminari di approfondimento che tiene in giro per la penisola
Enrica Perucchietti vive e lavora
a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti alla
Facoltà di Lettere e Filosofia, abbandona la carriera universitaria per
diventare giornalista e conduttrice televisiva. Dopo numerose pubblicazioni su
riviste web e cartacee, decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. È
autrice di: L’altra faccia di Obama. Ombre dal passato e promesse disattese,
(Uno Editori, 2011); Il Fattore Oz. Alieni sciamanesimo e multidimensionalità,
(Xpublishing, 2012); Il paradigma del controllo per una società trasparente, in
AA. VV. Credere è reato?, (Messaggero, 2012); Governo Globale. La storia segreta
del nuovo ordine mondiale, (Arianna Editrice, 2013). Il suo sito è: http://www.enricaperucchietti.it
Governo Globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta (Arianna Editrice)
Vuoi scoprire cos'è il Nuovo
Ordine Mondiale? Crisi economiche, rivoluzioni, guerre. Che cosa si cela dietro
il rischio di crollo dell’Eurozona, la cosiddetta “Primavera Araba”,
l’uccisione di Osama bin Laden, la guerra in Libia, i cablogrammi di Wikileaks,
l’attentato di Oslo e Utoja e l’insediamento del governo Monti? Che cosa lega
l’omicidio di John Kennedy all’assassinio di Olof Palme? Come fanno eventi in
apparenza così diversi e distanti ad avere un’origine comune?
In questo saggio si svela per la
prima volta in modo chiaro, completo e documentato, la storia segreta del Nuovo
Ordine Mondiale, dalle sue origini a oggi: la genesi, l’ideologia e le tappe
storiche, dalle origini della modernità all'attuale sfida militare che vede
come terreno di battaglia il Medio Oriente. Chi ha coniato il termine e chi
perpetua in segreto il disegno di instaurazione di un governo globale? Quali interessi
si nascondono dietro questo progetto? Che ruolo hanno i membri di affiliazioni
e gruppi occulti che riuniscono i protagonisti della vita politica, economica e
finanziaria globali? Quale disegno si nasconde dietro la diffusione della
tossicodipendenza di massa, fenomeni inquietanti e criminali come il satanismo,
certi movimenti “culturali”, o di “controcultura”, come la “rivoluzione”
psichedelica? In questo gioco di equilibri, quale obiettivo nasconde il
progetto di instaurazione di un Governo Globale che lungo il suo cammino
assoggetta i Popoli, fa cadere nazioni e governi come pedine di un complesso
domino di cui non si riesce a vedere il disegno complessivo?
Sull'ondata della profezia Maya
in merito all'imminente fine dei tempi, la sensazione che la fine della nostra
civiltà possa coincidere con l'instaurazione di un governo globale di stampo
totalitario si è trasmessa a gran parte della popolazione mondiale. Le
catastrofi naturali, le crisi economiche e il disincanto delle masse nei
confronti della politica hanno insinuato il dubbio che qualcosa di
tremendamente drammatico stia per accadere. I segni di una trasformazione
generale della società e del mondo, così come lo conosciamo, vengono di volta
in volta individuati nei più disparati settori.
mercoledì 20 marzo 2013
SETTE ANNI SENZA DI TE di Guillaume Musso (Sperling&Kupfer). Intervento di Vittoria Coppola
Incisiva e raffinata è la capacità dello scrittore francese,
Giullaume Musso, di parlare di sentimenti e legami, in una fitta rete di
intrighi e delitti. C'è del sangue, nel suo nuovo romanzo. Ma nessuno può
negare che ci siano, soprattutto: patos, sentimento, sapore di famiglia. Di una
famiglia divisa, certamente. Ma che resta tale a dispetto degli egoismi. È
proprio in nome della sua famiglia, che un figlio agisce (e dire come,
toglierebbe il gusto alla lettura). È
per amore di una moglie (sia essa “ex”, poco importa) che si perdona e
si rischia. È per devozione ai propri figli, che il liutaio e la modella fanno
salti nel buio alla ricerca di una luce che li conduca a casa: tutti e quattro
insieme, per una seconda possibilità che solo la vita può dare. Sette anni senza di te – ancora una
volta – si rivela un thriller romantico. Rispetto a quanto avviene nei
precedenti (Il richiamo dell'angelo
e, ancor prima, La ragazza di carta)
sono più marcate le descrizioni dei luoghi. Quelle di Musso sono pagine piene zeppe di
dettagli. Strade e indirizzi abbondano, tra metropolitane e crocere romantiche.
Tuttavia - ammesso che il lettore possa dosorientarsi - la straordinaria
ricerca di un'unione che vada a colmare una distanza, durata anche troppo, è –
per chi legge - la bussola a cui fare sempre riferimento. Perché sette anni sono lunghi, ma possono
servire a capire. A capirsi.
martedì 19 marzo 2013
lunedì 18 marzo 2013
domenica 17 marzo 2013
In libreria Il Fattore Oz di Enrica Perucchietti (Xpublishing)
Esistono quelle che Aldous Huxley definiva "Porte della
Percezione" in grado di metterci in contatto con i mondi superiori
normalmente invisibili, e con gli esseri che abitano queste dimensioni? Perché
durante gli stati alterati di coscienza, per effetto di tecniche sciamamaniche
o di sostanze psicotrope (LSD, DMT, peyote, mescal, ayahuasca), la coscienza
entra in contatto con altri mondi e con creature così reali che trascendono il
nostro abituale piano di esistenza, divenendo in grado di accedere alle
informazioni dell'Uno-Tutto o campo akashico? Che cos'hanno in comune lo
spiritismo, le pratiche teurgiche e le moderne tecniche di channeling? E
ancora, perché le creature che si incontrano durante queste
"esperienze" sono identiche agli spiriti dementali, incubi, succubi,
fate, elfì, nani, coboldi, jinn, della tradizione, agli spiriti dello
sciamanesimo e agli alieni delle adduzioni moderne? Operazioni, unioni
sessuali, torture, ibridazione, messagi apocalittici: dietro la
"maschera" adottata per ogni periodo storico, il modus operandi delle
abductions aliene è identico alle cronache dei rapimenti di sfortunati
viandanti da parte del Piccolo Popolo, ai viaggi spirituali degli Sciamani o ai
tranelli architettati da trickster, dèmoni e jinn. La fìsica quantlstica, la
scienza olografica e la teoria delle superstringhe sono sempre più vicine a una
Teoria Unificante del Tutto in grado di confermare le intuizioni degli antichi
esoteristi e, dall'altra, di spiegare la realtà che ci si presenta in stato
alterato di coscienza. Svelando così la natura delle creature che si affacciano
dal multiverso e l'inganno millenario che alcune di esse giocano alle Anime di
coloro che si affidano al loro piano di manipolazione e illusione.
Enrica Perucchietti vive e lavora
a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti in
Filosofia, seguendo un indirizzo esoterico- religioso, abbandona la carriera
universitaria per diventare giornalista televisiva. Divenuta presto un volto
noto nel panorama del Nord Italia, si mette in luce come presentatrice di
programmi di politica, sport e attualità.
Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne” (Lupo Editore) alla Feltrinelli Point di Lecce
La libreria “Feltrinelli point”
di Lecce anche questa volta non si fa sfuggire un interessante appuntamento
dedicato alla poesia, ospitando Pietro De Bonis con la silloge “Brezze Moderne”
(Lupo Editore) avvalendosi dell’intervento
di Alessandra Peluso (poeta-critico letterario-collabora con Affari Italiani,
LietoColle) e Vittoria Coppola (autrice
dei romanzi “Gli occhi di mia figlia” e “Immagina la gioia” (Lupo Editore). L’appuntamento
è dunque per lunedì 18 marzo 2013, ore 18.30 presso la Libreria Feltrinelli
Point in via Cavallotti 7/a a LECCE.
“L’amore è un sentimento
interiore, l’odio è un sentimento esteriore. / L’odio va proclamato, l’amore
no. Vedo sempre poca sincerità nei proclami d’amore. / Nella poesia mento,
mento bene. È solo strascico d’amore, una pezza sporca e unta, un abito
strappato. L’amore di una donna non mi dà alcun bisogno di proclamare, poichè
tutto già c’è e tutto giace in quello. Scrivo solo tante bugie, tante belle
bugie, a partire dall’introduzione”.
Pietro De Bonis, nato il 9 aprile
del 1984 a
Roma, dove vive tuttora. “Tempeste puniche - Il Profumo della quiete” (dicembre
2010) è stata la sua opera d’esordio. “Alcuni dicono vi siano persone fatte per
vivere, altre per scrivere, io cerco l’appagamento in entrambe le cose, me lo
impongo, non voglio deludere nessuno. Desidero far star bene almeno un secondo
chi mi legge e chi mi vive”.
sabato 16 marzo 2013
I figli di Baal. La guida rossa di Francesca Costantino (Armando Curcio Editore). Intervento di Alessandra Peluso
Leggere “I figli di
Baal. La Guida rossa” (Armando Curcio Editore 2012) di Francesca Costantino
è come essere penetrati da un’illuminazione plotiniana. All’improvviso si ha la
chiarezza dell’esistenza, si impara a conoscere l’amore raccontato da Baal,
il «Terzo dei Sette raggi d’illuminazione cosmica divina che vorrebbe
insegnare l’Intelligenza attiva, l’essenza che specializza la materia in trasformazione.
E tutto ciò che è Vita».
È un libro
fantastico, una commistione sincronica di fantasia e scienza dove il terzo
elemento - la realtà - non è escluso per nulla anzi si inserisce perfettamente
contribuendo a indicare una morale, un fine necessario per comprendere la vita.
Francesca
Costantino dimostra egregiamente con stile chiaro e dettagliato un racconto
avvincente dove non mancano colpi di scena, dove l’idea primaria che sovrasta
la narrazione è l’amore che oltre ad infondersi perfettamente, attorniato da
un’atmosfera mistica, conferisce mistero e fascino. Così si legge: «Mr. Luckey riconobbe
l’aura magica di un incantesimo che, però, non conosceva. Capì di essere di
fronte a una maga di cui non sapeva nulla e fiutò il pericolo. Com’era
possibile che un’incantatrice così potente, in grado di resistergli e attaccare
le sue illusioni, non fosse tra i pensatori controllati dalla Maga guardiana?
Spiazzato, tentò il tutto per tutto. Ritirò immediatamente l’incantesimo del
vento e l’energia che teneva il gruppo in aria cessò in un istante». (p. 393).
“I figli di Baal”
è magico sotto ogni punto di vista lo si legga. È coinvolgente la narrazione ed
è stupefacente la descrizione di un mondo fantastico, dei personaggi e di una
donna bellissima che ne diventerà la protagonista.
Si ha voglia di leggerlo e non necessariamente il lettore
deve essere un appassionato del genere “fantascienza”, coinvolge qualsiasi
lettore perchè il romanzo è scritto con cura e accoglie fantasia e realtà di un
mondo in particolar modo quello femminile che ci riguarda da vicino così come
l’amore, forza d’attrazione delll’esistenza umana e divina. Diventa un Dio
l’amore che primeggia nel romanzo e funge da guida per chiunque abbia il
desiderio di amare e sognare un mondo migliore, il migliore dei mondi possibili
dove forse un giorno potremo abitarci.
Ė un best seller. Un libro accattivante che senz’altro
catturerà un vasto pubblico di lettori sia per la veste grafica sia per la
trama che per ciò che l’autrice pare voglia insegnare ad ognuno di noi in un
contesto di stile e scrittura di sublime valore. È un romanzo da leggere tutto
in un fiato con il desiderio incessante di svelare la trama. È da vivere da
protagonista come uno di famiglia, un figlio di Baal per lasciarsi pervadere
dall’illuminazione divina. Ma soprattutto è una vera e propria lezione di
teosofia, dove misticismo e filosofia si intrecciano in un perfetto tessuto esoterico.
Francesca Costantino è capace di dare con il nuovo romanzo
“I figli di Baal” - nella
consapevolezza di farlo - una lezione magistrale di vita che trasmigra come
un’anima nel lettore, come un “karma”, che agendo produrrà un effetto
immediato. Ogni persona sembra dire l’autrice ha dentro di sé la potenzialità
di cambiare il corso dell’esistenza e ha in sè un karma proprio come lo
possiede questo romanzo che pullula di potenzialità positive per chi vorrà
accostarsi alla lettura di questa affascinante storia.
Si vive un romanzo filosofico dunque oltre che
semplicemente fantastico che deve dopo averlo letto illuminare, irradiare la
nostra vita e garantire un cambiamento radicale nel modo di comportarci con gli
altri: è questo che sembra voler ottenere l’autrice dal lettore ed è questo che
senza dubbio avverrà leggendo “I figli di
Baal. La guida rossa” di Francesca Costantino (Armando Curcio Editore, 2012).
In libreria Kora, una storia a colori di Elisabetta Liguori (Lupo editore)
Questa è una favola, ma anche un po' una storia vera. Rivolta ai bambini
quanto agli adulti, intende raccontare uno dei tanti possibili percorsi
adottivi, qui inteso come cammino di completamento, di recupero di se stessi,
di solidale incontro. Kora, la protagonista, è una bambina di sangue africano
nata e vissuta in Italia. Una bambina sola, per questa ragione divisa a metà. La
sua vita è fatta di poche cose semplici: la vita in istituto, la scuola, i
buoni e cattivi compagni, i suoi disegni. Per quanto bellissimi, questi suoi
disegni mancano sempre di qualcosa di essenziale. Le case non hanno le
finestre, gli animali non hanno le orecchie, i bambini non hanno le gambe. Sarà
l'amicizia nata per caso con un barbuto pittore di nome Saverio e la sua
numerosa famiglia, a farle capire come è fatta davvero, da dove viene e di cosa
ha bisogno. Il suo sarà un giocoso viaggio alla scoperta dell'altra metà di sé
che mai ha conosciuto. Un lungo viaggio, sì, ma Saverio sa aspettare. Grazie
alla sua pazienza, alle sue tecniche pittoriche e il suo affetto Kora scoprirà
che ogni adozione restituisce la storia perduta e inventa il domani che ancora
non c'era.
Elisabetta Liguori - Nata a Lecce
nel 1968, e qui vive e lavora presso il Tribunale per i Minorenni. È laureata
in giurisprudenza. Ha collaborato con la rivista Nuovi Argomenti edizioni
Mondadori, e per numerose altre riviste anche on line, quali Musicaos,
Vertigine, Bibliosofia, Booksbrothers. Collabora con Il Nuovo Quotidiano di
Puglia alla pagina della cultura. Il credito dell'Imbianchino, edito da Argo di
Lecce, è il suo primo romanzo, già finalista al Premio Berto 2005 e al Premio
Carver 2005. Il secondo romanzo, Il correttore è edito da peQuod di Ancona. Nel
gennaio 2010 è stato pubblicato il suo terzo romanzo, scritto a 4 mani con
Rossano Astremo, Tutto questo silenzio Besa editore. La felicità del testimone,
Manni 2011, è il suo romanzo più recente. Alcuni suoi racconti o letture
critiche sono apparsi sulle riviste Tabula Rasa edita da Besa editrice;
Vertigine per Pensa editore; Il Segnale edita I Dispari di Milano; e in
antologie tra le quali: Mordi & fuggi edito da Manni, Laboriosi Oroscopi
edito da Ediesse, M'Ama per il Poligrafico di Padova, Il dizionario affettivo
italiano per Fandango editore, È finita la controra Manni editore.
ARRIVA IL PROGETTO PILTOUR A CALIMERA (LECCE)
Nell’ambito del
progetto PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia –
Italia 2007-2013, che per la parte italiana vede coinvolti i comuni di
Calimera, Carpignano Salentino e Zollino, lunedì
18 marzo alle ore 18,30 presso la Bibliomediateca di
Calimera si terrà la prima giornata informativa dal titolo: Itinerari del sacro: il patrimonio
materiale e immateriale tra Grecìa Salentina ed Epiro.
Ai saluti
iniziali dell’Assessore alla Grecìa Salentina del Comune di Calimera Giovanni
Palma e dei partners italiani e greci, seguiranno i contributi del
rappresentante degli operatori turistici Benedetto Perrone (amministratore
“Viaggia con noi”, gruppo Robintur), dello studioso di lingua e
storia locale Daniele Palma e del ricercatore di storia orale Luigi Chiriatti editor
della casa editrice Kurumuny specializzata tra le tante attività di ricerca
editoriale in etnoantropologia musicale. Il termine PILTOUR è l’acronimo di
PILGRIM TOURISM, una piattaforma transfrontaliera tra l’area della Grecìa
salentina e Ioànnina, una città della Grecia situata nella periferia
dell’Epiro.
Le due regioni, Epiro e Puglia,
sono separate dal mare, ciò nonostante ci sono somiglianze sorprendenti nei
loro usi, costumi e tradizioni. Tanto più se si considera l’aspetto
linguistico, che rappresenta il filo rosso che da secoli tiene legate le due
aree geografiche, e che testimonia come nel tempo ci siano stati rapporti molto
intensi fra questi due popoli.
Questa ricca eredità culturale è
oggi al centro dell’attività del progetto PILTOUR, un programma di Cooperazione
territoriale europea tra Grecia e Italia, che ha come obiettivo principale
quello di preservare gli aspetti peculiari delle due culture, creando un ponte,
ovvero una rete che favorisca lo scambio transfrontaliero, ed un confronto che
metta in luce somiglianze e differenze.
PILTOUR ha il
merito di richiamare l’attenzione su un patrimonio fatto di antichi monumenti
religiosi come chiese, cappelle, monasteri, santuari e abbazie, che negli
ultimi anni sono stati oggetto di un rinnovato interesse, che ha come finalità
la conservazione e la valorizzazione di questi monumenti, tasselli
indispensabili della propria cultura di appartenenza, ma non solo, perché
possono essere un forte richiamo anche per i turisti, come patrimonio di tutti
quegli uomini e donne desiderosi di scoprire e apprezzare la bellezza
nell’antico. Il turismo religioso ha, infatti, come obiettivo principale la
visita dei luoghi sacri, non solo per il loro valore spirituale, ma
anche per apprezzarne la bellezza artistica e culturale: si tratta di luoghi
unici, in grado di lasciare una traccia indelebile nell’animo di chi li visita.
Mission del progetto PILTOUR,
allora, è migliorare la qualità della
vita, tutelare l’ambiente e il
suo patrimonio artistico e architettonico, e promuovere la coesione sociale e culturale attraverso le seguenti
azioni:
1) Promozione e conservazione del
patrimonio culturale delle regioni partecipanti.
2) Promozione dell’identità
culturale delle comunità che partecipano al progetto.
3) Scambio di conoscenze
architettoniche e storiche sulle chiese, sui monasteri e su tutti i luoghi
religiosi e sacri, attraverso la cooperazione transfrontaliera e la capacità di
“fare rete”.
4) Il confronto utilizzato come
metodologia di scambi e studio.
5) Tutela del patrimonio
culturale costituito dai monumenti religiosi, considerati anche come fattori
che possano favorire lo sviluppo del turismo.
6) Tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale e immateriale legato ai riti e ai luoghi sacri presenti
nei territori interessati.
Il progetto
PILTOUR, programma di cooperazione territoriale europea, Grecia – Italia
2007-2013, sarà presentato lunedì 18
marzo alle ore 18,30 presso la bibliomediateca comunale (ex sala Aldo Moro)
di Calimera, dove si terrà la prima giornata informativa aperta a tutti ed in
particolare ai cultori della lingua, delle tradizioni e dei riti della nostra
terra, ma anche agli operatori turistici.
L’EVENTO È ORGANIZZATO DAL COMUNE DI CALIMERA
Per maggiori info
0832870290 | 083287291 | biblioteca@comune.calimera.le.it
venerdì 15 marzo 2013
giovedì 14 marzo 2013
In libreria il nuovo lavoro di Renato Cogliati Interrogato il morto (Lupo editore)
Gennaio 1958. Il maresciallo
Salvatore Inverso, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Brivio, vede
piombare in caserma Antonio Veleno, il giovane collega destinato a prendere il
suo posto quando andrà in pensione. L’invadenza di Veleno non risparmia nulla
del consolidato e sonnolento ménage paesano, che subisce un vero e proprio
scossone quando sulle circostanti colline brianzole viene scoperto il cadavere
di un “morto ammazzato”. Così, tra un piatto di busecca e una cassöeula, si
sviluppa un’indagine che a tratti sfiora il grottesco, mentre anche il clima
familiare di Inverso riserva sorprese. Un godibilissimo giallo “d’epoca”
popolato da personaggi da cartolina.
mercoledì 13 marzo 2013
Finalmente disponibile: “Confessioni di un editore di merda” di Luigi Tarantino, ebook 09 – Musicaos.it
Il mondo dell’editoria raccontato
da un editore, in presa diretta, scritto da un libraio, per la prima volta, in
un ebook. “Vendere libri è arduo, ha ragione un mio amico libraio, il mondo dei
libri è una bagatella continua: C’è il rappresentante editoriale che pronuncia
Freud così come lo vede scritto invece di dire “Froid”, c’è il povero cliente
che vuole “I fratelli Kulisciov” di un certo “Don Tojesky” o il “Sequestro di
un uomo” di “Primo Allevi”. Poi il libro che chiedono è sempre quello che non
c’è: se chiedono quattro libri e di questi quattro ne manca uno, puntualmente
rispondono che è proprio quello che serviva di più e per dispetto non ne
comprano neanche uno. Ha ragione il mio amico libraio che mi dice che i libri
non sono tappeti, non sono scarpe, il libro non si indossa, non ti puoi vantare
con nessuno perché non legge nessuno. Leggere è come inoltrarsi in mare aperto,
con una barca a remi e senza motore: se ci riesci compare d’incanto una vela
gonfiata dal vento che ti porta lontano, sennò rimani lì a spezzarti la schiena
con un pezzo di remo in mano.”
L’autore apparecchia due scene
diverse: da una parte c’è il personaggio dell’editore, poco fantomatico, molto
realista, così vicino e allo stesso tempo così lontano dalla vulgata
tradizionale che vorrebbe incarnata, nella sua figura, quella di un laico
missionario della cultura e dell’oggetto libro. Il racconto è come sospeso
nello spazio e nel tempo, capiamo che il centro di gravità attorno al quale
ruotano queste considerazioni è una libreria, e capiamo anche che chi scrive ha
veduto e sentito generazioni di lettori, librai, editori e, soprattutto,
scrittori. Scrittori di ogni genere: non a caso è soprattutto la catalogazione
dei vari ‘tipi’ che più ci sorprende e ci fa sorridere, dato che assurge qui a
vera e propria scienza del temperamento, ai limiti della fisiognomica più
spietata.
Don Rafeli è il protagonista del
secondo racconto, il vecchio stanco che vive in un mutismo afasico, una sorta
di Oblomov dal passato nobile ma sconosciuto, che si affida totalmente alle
cure e alle attenzioni dell’energica moglie, donna Emma. L’immagine di Don
Rafeli sconvolge, capace di vivere una vita immobile, quasi senza respirare,
inseparabile dalla percezione dello spazio in cui vive come una fiera selvaggia,
in cattività. Quelle di Luigi Tarantino sono narrazioni meridiane.
Luigi Tarantino, nato a Montesano
Salentino nel 1964, vive a Lecce, scrive, lavora in una nota libreria. Da anni
si dedica all’osservazione e allo studio delle tradizioni popolari salentine. È
autore del saggio “La notte dei tamburi e dei coltelli” (Besa, 2001), uno
studio dedicato alla tradizione religiosa e musicale di San Rocco, nella
tradizionale festa del 15 Agosto, a Torrepaduli e alla “danza delle spade”.
“CONFESSIONI DI UN EDITORE DI MERDA”, di Luigi TARANTINO, ebook 09 –
Musicaos.it
QUI SU AMAZON
info
ebook@musicaos.it
SANNICOLA ABBAZIA DI SAN MAURO Gli affreschi sulla serra dell'Altolido presso Gallipoli a cura di Sergio Ortese (Lupo editore) oggi al Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola (Lecce)
Oggi Mercoledì 13 marzo 2013 ore
19,00 presso il Centro Culturale di via Oberdan a Sannicola (Lecce) è prevista
la presentazione del volume edito da Lupo nella collana De là da mar a cura di
Sergio Ortese dal titolo “ Sannicola – Abbazia di San Mauro. Gli affreschi
sulla serra dell’Alto Lido presso Gallipoli”. Saranno presenti l’editore Cosimo
Lupo, e gli autori Mario Cazzato, Giuseppe M. Costantini, Manuela De Giorgi,
Marina Falla Castelfranchi, Francesco Gabellone, Davide Melica, Sergio Ortese,
Valentino Pace, Giovanni Quarta, Ritana Schirinzi. Introducono Giuseppe Nocera
(Sindaco di Sannicola), Danilo Scorrano (assessore alla Cultura di Sannicola).
Presentano Gioia Bertelli (prof. ordinario di Storia dell’Arte Medievale presso
l’Università degli Studi di Bari), Antonio Cassiano (Direttore del Museo
Sigismondo Castromediano), Regina Poso (Ordinario di Storia del Restauro
dell’Università del Salento). Il volume pubblicato da Lupo editore di Copertino
ha ottenuto il Patrocinio della Provincia di Lecce, dell’Università del
Salento, della Regione Puglia, ed ha avuto il contributo del Comune di
Sannicola e della Proloco Lido Conchiglie
Il libro - Il terzo volume della
collana De là da mar di Lupo Editore, è dedicato ai preziosi affreschi
medievali di San Mauro. La chiesa dell’antica abbazia italo-greca svetta
tuttora sulla collina dell’Altolido di Gallipoli, lungo la direttrice per le
marine di Nardò. L’importante monumento, per più di un secolo drammatico
manifesto della marginalizzazione e dell’incuria del patrimonio
storico-artistico meridionale, dopo coraggiose ed estenuanti battaglie civili,
appare il protagonista di una rinascita culturale. Il risultato è da ascrivere
soprattutto al Comune di Sannicola, il cui territorio comprende l’Altolido
gallipolino, che ha acquisito la proprietà della chiesa di San Mauro e ne ha
promosso recupero e valorizzazione, azioni emblematicamente rappresentate anche
da questo libro. Questo volume, pure imperniato sulla qualità degli scritti, è
dotato di un pregevole apparato iconografico, che esalta i dettagli, nonché di
tavole grafiche di esemplare chiarezza. Il suo progetto editoriale conclude
idealmente l’esemplare “restauro preliminare”, compiuto dal Comune di Sannicola
e affidato allo Studio Costantini, dove gli affreschi sono stati sottratti a
uno stato di “caduta spontanea” nonché riconosciuti nella loro reale ampiezza e
scansione, e anticipa gli attesi esiti di un intervento degli Uffici periferici
del Ministero BB.CC., dove, ripartendo da uno studio progettuale, si disvelano
i brani pittorici inediti, già individuati, sotto agli scialbi, nel “restauro
preliminare”.
In libreria CUORE D'ACCIAIO di Patricia FLAMENT (Lupo editore)
Dopo cinque anni trascorsi in un
prestigioso collegio svizzero, Olympia torna a Villanova, ridente cittadina sul
mare nella quale suo padre – brillante ingegnere e ricercatore – ha fatto
carriera presso la
Wunderbar Stahl, un’importante acciaieria tedesca. Il suo è
però un ritorno amarissimo: sua madre è morta in un misterioso incidente
stradale e il padre è paralizzato a seguito di una terribile esplosione
avvenuta in fabbrica durante un esperimento di fusione da lui stesso richiesto.
Il già difficile rapporto con lui si complica quando l’ingegnere viene messo
sotto processo in un clima già teso per le proteste della popolazione contro
un’azienda responsabile dell’inquinamento che semina malattia e morte. La
fragilità affettiva di Olympia sfocia nel totale disorientamento e in una
anoressia che la mette in contatto con il dolore altrui, ma l’incontro con
Peppe ed Alex la porta sulla strada giusta per comprendere il meccanismo
perverso e la rete di interessi che, usando le persone come pedine, creano
corruzione spingendosi fino al crimine.
Patricia FLAMENT - Nata in Francia nel 1957. Dopo la laurea in
Storia dell’arte nel 1981 presso l’”Ecole du Louvre” di Parigi, si trasferisce
a Firenze per completare gli studi in critica d’arte e lì incontra l’uomo che
cambierà la sua vita. Nel 1989 decide di trasferirsi a Lecce dove si sposerà e
metterà al mondo i tre figli. Alterna tra il lavoro dell’insegnamento della
lingua francese e le visite guidate sul territorio. Ha collaborato con varie
case editrici per la realizzazione di guide turistiche. Nel 2004 ha pubblicato il suo
primo romanzo Il Castello delle Donne (Ed. del Grifo). Nel 2005 ha vinto il premio
speciale “Opera Prima” con la commedia Tutti in Messico per la quale otterrà
anche il riconoscimento “Loggione d’oro” nel 2007. Nel 2006 pubblica Il Vitello
d’oro (Ed. Palomar).
martedì 12 marzo 2013
Se Hank avesse incontrato Anaïs (Musicaos) (Italian Edition) by Stefano Donno (Author), Luciano Pagano (Preface)
The debut novel by Stefano Donno, published in 1999 and presented here
in a revised version by the author, is a slap in the face, an insult to
good manners, or, more simply, one of the most intense love stories and
poignant that they were never told, simply because the two protagonists
Charles Bukowski and Anais Nin, represent two distant worlds and two
different ways of writing, poetry, sexuality, life.
The mechanism is engaging narrative, just a few pages to be attached to Bukowski character, then the uneasy man who does not want to admit his feelings, raw and sincere at the same time. But who, reading between the lines poems by American author, does not realize that this brutality is hidden behind a great soul?
The gamble of Donno is realized in assuming a relationship between the two stars of the literature of the last century, but it is also true that it all starts and ends as a film, as a Hollywood movie, retaining the cinematic sequences, the speed, the shots and passes from the scene. The author seems to take communicate that this is a fairy tale, a tale told with dirty tools of contemporary art, bringing together an ambition pulp and post-modern with a definite rhythm, that of the film.
The mechanism is engaging narrative, just a few pages to be attached to Bukowski character, then the uneasy man who does not want to admit his feelings, raw and sincere at the same time. But who, reading between the lines poems by American author, does not realize that this brutality is hidden behind a great soul?
The gamble of Donno is realized in assuming a relationship between the two stars of the literature of the last century, but it is also true that it all starts and ends as a film, as a Hollywood movie, retaining the cinematic sequences, the speed, the shots and passes from the scene. The author seems to take communicate that this is a fairy tale, a tale told with dirty tools of contemporary art, bringing together an ambition pulp and post-modern with a definite rhythm, that of the film.
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