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venerdì 23 novembre 2012

A LECCE LA FELTRINELLI POINT OSPITA IL ROMANZO “DI TUTTE LE RICCHEZZE” (Feltrinelli) di Stefano Benni



L’autore si renderà disponibile a firmare le copie del libro, accogliendo ben volentieri domande dai lettori convenuti.. L’appuntamento è previsto per domenica 25 novembre 2012 ore 11.00 alla Feltrinelli point di via Cavallotti 7/a a Lecce.  La libreria Feltrinelli non perde occasione di presentare ghiotte opere letterarie come il romanzo “Di tutte le ricchezze” - ai lettori leccesi e non - che non possono non accogliere quest’opportunità di arricchimento culturale accompagnato dalla simpatica e poliedrica figura di Stefano Benni, un autore acuto e frizzante, l’ideale insomma per una domenica mattina di novembre.  

Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall’arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d’arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L’apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni - tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un’alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.

Stefano Benni scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, drammaturgo e umorista italiano. Ha collaborato con settimanali “l’Espresso” e “Panorama”, quotidiani come ”la Repubblica” e “Il manifesto”, autore televisivo. Ha scritto numerosi romanzi, autore di racconti e opere teatrali.

Info
Feltrinelli Point
via Cavallotti 7/a, 0832/331999

giovedì 22 novembre 2012

CICI CAFARO E RICCI I TUOI CAPELLI CON KURUMUNY AL FOLK BOOKS



Sabato 24 novembre 2012 ore 18,00 è previsto l’appuntamento con le voci, i suoni, i  ritmi della tradizione: ci sarà la presentazione dei libri/cd editi da Kurumuny dal titolo “Cici Cafaro, Io scrivo la realtà”, “Ricci i tuoi capelli. Arie e canti popolari di Cannole, Corimondo – La strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto”,  con Luigi Chiriatti, Sergio Torsello, Eugenio Imbriani. A seguire intervento musicale delle Cantatrici di Cannole e di Cici Cafaro.
CICI CAFARO - IO SCRIVO LA REALTA’ a cura di Eugenio Imbriani. Illustrazioni a cura di B22

Una testimonianza preziosa, un lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un’autobiografia che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura dell’area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del ritmo delle parole per incantare.

RICCI I TUOI CAPELLI - ARIE E CANTI POPOLARI DI CANNOLE con le illustrazioni di Lucio Montinaro a cura di Luigi Chiriatti

Esiste un altro Salento, diverso da quello da cartolina. È il Salento più autentico e vero, quello della quotidianità, fatto di storie, di gente, di paesi arsi dal sole che vivono all’ombra delle chiese e delle masserie in pietra leccese. Dopo aver apprezzato la forma, la curiosità richiede, necessita che venga svelata anche la sostanza, l’anima, il cuore di questa terra. Lontane o solo lambite dai circuiti turistici sopravvivono, infatti, tante piccole realtà piene di fascino dove la memoria dell’antico resiste al lento scorrere del tempo e all’incessante galoppare della modernità. Incorniciati da teorie di ulivi che procedono senza soluzioni di continuità, i paesi del Salento nascondono e custodiscono piccoli grandi tesori, e tocca alla curiosità del turista o del ricercatore scoprirne la bellezza più profonda, quella che riannoda i fili del tempo. Uno di questi è senza dubbio Cannole, piccolo paese situato nella zona centro-orientale del Salento, noto ai più per la famosa sagra della Municeddha (lumaca), oltre che per lo splendido parco Torcito, che conserva una meravigliosa masseria fortificata del XVII secolo. Qualche altro, tra i cinefili, ricorderà certamente che la sua vecchia stazione fu una delle tappe dello splendido road movie ferroviario Italian Sud Est della Fluid Video Crew di Davide Barletti, ma in pochi rammentano che nel 1480, questa area accolse gli otrantini sopravvissuti al sanguinario sacco della loro città ad opera di Gedik Ahmed Pashà e soprattutto che fino agli inizi del XIX secolo questo paesino era uno dei decatría choría, ovvero i tredici paesi della Terra d’Otranto che conservavano la lingua e le tradizioni greche, oggi meglio noti come Grecìa salentina. E lo spirito musicale qui è ancora vivo, infatti questa piccola cittadina custodisce anche un altro piccolo grande patrimonio culturale rappresentato da Rosaria Campa, Vincenza Agrosì, Assuntina Tomasi, Gina Luperto, Eva Serra, Rosalba De Lorenzis, e Ada Nocita, sette donne fra i cinquanta e settanta anni, che quasi per caso si sono ritrovate a cantare insieme e da quel momento non hanno smesso di condividere questa comune passione. Nel corso degli ultimi anni la loro attività, fatta di piccole esibizioni, per lo più private, ha suscitato l’interesse di diversi musicisti e ricercatori salentini che si sono avvicendati per studiare e approfondire il loro repertorio, ma sono state poi loro a cercare Luigi Chiriatti, spinte dal desiderio di lasciare una traccia dei loro canti. Le donne di Cannole hanno cominciato a cantare insieme in diverse e svariate circostanze: quando andavano insieme sul pullman che le portava alle terme, in giro nelle scampagnate con gli amici. Cantare per loro significa incontrarsi, cucinare, mangiare, dialogare, spettegolare in un tempo che non è caratterizzato dal ricordo del passato, ma che è il presente, il loro modo di esserci e di vivere oggi la loro presenza. Il canto come categoria espressiva del bello che non serve, come in passato, a esorcizzare la morte, la durezza della vita e il destino di una non umanità, ma che rappresenta se stesse in relazione alla loro comunità. Canto come gioia, socializzazione, un modo di ironizzare su altri e su se stesse, alternativa ai luoghi comuni della televisione e della globalizzazione. Per loro cantare è stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero dalle trame tradizionali dei rapporti ufficiali sottomessi a regole di facciata, un luogo e un tempo della contemporaneità che sfugge a qualsiasi tipologia della ricerca e della documentazione classica. Per loro cantare è fare partecipi gli altri del loro benessere psicofisico: la loro memoria non è spezzata. Il loro repertorio è come un grande magazzino, un “granaio della memoria” senza categorie, dove i canti hanno uguale importanza e diventano belli ed emozionanti quando decidono di eseguirli siano essi di origine propriamente salentina o di altra derivazione. Le donne di Cannole quando cantano ci regalano emozioni che ci coinvolgono e ci fanno gioire del presente del loro incontro. La maggior parte del loro repertorio è rappresentato dai canti diffusi in tutta la Penisola: canti narrativi e romanze delle opere liriche diffuse dalle bande locali. Questo elemento conferma, ancora una volta, come la poesia popolare e la sua musica, che toccano corde del sentire comune, sono conosciute ovunque, appartengono a tutti e suscitano uguali sentimenti anche se il “modo” di esecuzione assume caratteristiche diverse e le fanno appartenere al luogo e al tempo in cui vengono eseguiti. Al centro dell’indagine che ha dato vita a questa pubblicazione è la voce che è corporeità, spessore, timbro, calore comunicativo, ma che significa anche riannodare i fili della memoria, narrare, testimoniare. Non è un dato casuale, considerata la preponderanza che la voce, vista nel suo profilo performativo, ha assunto nell’odierna analisi demo-etno-antropologica. E il Salento è terra di voci e di canti, benché lo si associ più spesso al battito del tamburello e alla danza. I canti a sole voci di questa raccolta possiedono una marcata valenza emozionale. Sono storie conosciute o meno, nel segno delle sfaccettature dell’amore, della fatica del lavoro, delle relazioni sociali, della quotidianità, dell’emigrazione, della lontananza. Canto giocoso e nudo, senza orpelli e senza palchi e riflettori, un cantare distante dai codici spettacolari. La proposta delle cantatrici di Cannole è il segno di quanto l’analisi della pluralità sonora salentina non possa darsi del tutto completata e riveli ancora tesori, al di là del mare, sole, mieru (vino) e pizzica, giustamente celebrati, ma più spesso spacciati e consumati con superficialità. Il volume è corredato da due Cd che contengono un’antologia di brani scelti, per un totale di 42 tracce. Nel repertorio delle donne di Cannole sono confluite arie, romanze e canti narrativi provenienti da tutta Italia: probabilmente ciò è dovuto al fatto che in questo gruppo ci sono donne che hanno vissuto all’estero per venticinque, trent’anni e che certamente hanno avuto rapporti con connazionali provenienti da altre zone della nostra penisola. Anche i canti salentini del loro repertorio provengono da zone diverse come il Capo o le aree di Martano e altre zone del Salento. Alcune di queste donne infatti non sono native di Cannole: una proviene da Martano, un’altra da Poggiardo, un’altra ancora è originaria di Galatina, trasferitesi poi a Cannole per ragioni di lavoro o piuttosto perché hanno sposato qualcuno del posto. Probabilmente da bambine hanno ascoltato i canti del loro luogo di origine e poi li hanno conservati come antichi ricordi di famiglia.

Il Cd “Ricci i tuoi capelli, arie e canti popolari di Cannole” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce, dall’Istituto Diego Carpitella e dal Comune di Cannole.




Info: Officine Cantelmo_Lecce
Contatto : Tel. 0832.720683 - Fax 0832.720684


Umberto Galimberti con il suo Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (Feltrinelli) a Feltrinelli Point di Lecce



La libreria “Feltrinelli point” della città barocca- accoglie senza remore la filosofia e lo fa ospitando un grande esponente della storia della filosofia italiana, Umberto Galimberti con la sua opera che affronta il tema del sacro. Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto è un saggio che riaccende il dibattito sul significato che ha assunto la religione al giorno d'oggi ormai in crisi, incapace di comunicare un linguaggio nuovo, comprensibile e condivisibile con tutti. L’appuntamento è previsto per venerdì 23 novembre 2012 alle ore 17,00 dove l’autore incontrerà i suoi lettori.  

Già nel 2000, Umberto Galimberti con le “Orme del sacro” si poneva la domanda di cosa fosse rimasto di autenticamente religioso in un'epoca come la nostra che più di altre registra un boom di spiritualità. Al di là delle fulgide apparenze, il Dio invocato in plurime lingue, in molti riti e nelle forme più svariate della religiosità, sembra essersi infatti definitivamente congedato dal mondo per lasciare null'altro che un desiderio infinito di protezione, conforto, rassicurazione: è solo il resto esangue della storia e della tradizione del cristianesimo, troppo arretrato per governare un tempo scandito dall'incalzante succedersi delle scoperte tecnico-scientifiche. Oggi la riflessione di Galimberti si è estesa e approfondita. Ma forse si può dire anche che la consapevolezza dell'importanza di questi temi è cresciuta in modo costante nel pubblico e che la ricerca di risposte sulla crisi del sacro si è ormai molto affrancata dalla guida della chiesa cattolica. In Cristianesimo, il filosofo parla a questo nuovo pubblico, tracciando le ragioni dell'afasia del sacro nel nostro mondo riconducendole, con un'argomentazione che non mancherà di causare dibattito, proprio alla natura del cristianesimo, così come realizzatosi nella storia dell'Occidente.
Umberto Galimberti (nato a Monza nel 1942), è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association for Analytical Psychology. Autore di numerose opere filosofiche che come è noto sono incentrate sul tema della tecnica nella società occidentale contemporanea, del corpo e dell’anima.

Info
Feltrinelli Point Lecce
via Cavallotti 7/a, 0832/331999
www.lafeltrinelli.it

mercoledì 21 novembre 2012

FLEP 2 - 2X06 - Problemi di assunzione

 


Il nostro Assunto scopre di non essere l'unico "assunto" dell'azienda. La drammatica rivelazione lo porta a mettere in dubbio tutte le sue convinzioni. Come se la caverà?

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Leonardo Santini, Ludovica Leo, Riccardo Riande, Nicola Di Gioia, Alessandro Grande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Gruppo Vocale Kea

Visitate la pagina ufficiale su Facebook:
https://www.facebook.com/Fleptheseries


Milena Magnani con Delle volte il vento (Kurumuny) a Folk Books a Lecce



Ci sarà la presentazione del libro di Milena Magnani edito da Kurumuny dal titolo "Delle volte il Vento" venerdì 23 novembre 2012 alle ore 22, 00.  L’appuntamento è previsto nell'ambito della rassegna Folk Books voluta  dalla Città del Libro di Campi che si tiene  a Lecce presso le Officine Cantelmo in Viale De Pietro. E’ prevista dopo la presentazione dell’autrice l’improvvisazione musicale di Maria Mazzotta e Redi Hasa.


Dall'autrice del romanzo Il circo capovolto (Feltrinelli 2008)
DELLE VOLTE IL VENTO - Delle volte il vento fa uno strano giro e genera destini nuovi, in rapido divenire. Un viaggio verso una terra promessa che non c’è. L’approdo su una spiaggia di fuoco che è avamposto di un altro domani e gabbia dorata di un’idealità perduta. La nostalgia del ritorno compressa in mille ricordi sedimentati senza valigia e un Salento sempre sospeso tra un passato e un futuro troppo lenti. In mezzo due donne scandalosamente forti e radicate nel loro vissuto ma esposte a un’incertezza nucleare. Un continuo misurarsi con l’orizzonte di un mare che unisce e divide, esaspera la percezione, adultera i colori. Delle volte il vento. Lume è una fervente comunista e seguace di Hoxha, incarcerata per dieci anni dal suo stesso padre padrone per aver inteso il comunismo come punto di vista critico e mai ortodosso. Questa donna senza più mondo arriva nel Salento, nel vuoto di storia e di prospettive esistenziali e culturali dell'altra protagonista, Carmelina. Arriva con altri albanesi in cerca di povere ricchezze, a caccia di delusioni. Ma lei non è come gli altri: non è più in Albania ma non vuole essere nemmeno in Italia. Non è più all'Est ma neppure all'Ovest, forse solo nel mare, perché nel mare delle volte ci si può illudere di essere da qualche parte senza essere veramente in nessun luogo. Lume rifiuta quell'Occidente che è la negazione di tutta la sua vita e si accampa chiusa, difesa, recintata, in faccia al mare. Senza parlare con nessuno, in una specie di autismo politico-culturale. L'anomalia di questo comportamento così ostinato e diverso da quello degli altri profughi affascina Carmelina, che intuisce una richiesta profonda in quella radicalità. Una radicalità che è anche la sua, la radicalità di chi non rinuncia a cercare qualcosa tra l'orizzonte e il nostro essere qua. La tenerezza di un’amicizia fatta di molti ostinati silenzi, quelli di Lume, arroccata in riva al mare, e di altrettanto ostinate parole, quelle di Carmelina, per convincere, per smuovere, per salvare.


Info: Officine Cantelmo_Lecce
Contatto : Tel. 0832.720683 - Fax 0832.720684



Recensione di Alessandra Peluso su Di tutte le ricchezze di Stefano Benni (Feltrinelli)



«E così siamo rimasti soli, amabile lettrice, caro lettore. (...) Ci guardiamo attraverso questo strano specchio che è un libro». (p. 206) Mi rifletto nello specchio della solitudine della mia stanza, dove a farmi compagnia, è il cinguettio di uccelli che sembrano non stancarsi mai, loro sono in compagnia e cantano ad unisono una melodia armoniosa.
Così mi ritrovo a condividere la solitudine ed altri stati d’animo che aleggiano imperiosi nel libro di Stefano Benni, Di tutte le ricchezze. Emozionata e coinvolta - come senz’altro accadrà ad ogni lettore - dal principio, dove l’autore esordisce scrivendo i versi di un poeta molto caro al protagonista del racconto, Martin: «La soltudine sta ai vecchi / Come un vecchio vestito / E nelle tasche tintinnano / I sogni che più non spendono ... », (p. 13) sino alla conclusione in cui il protagonista, o chissà l’autore, si presenta con garbo e cordialità, vivendo un presente insolito, frizzante, brioso, e anche un pò grottesco, ed un passato nostalgico e colmo di rimpianti.
Narra Stefano Benni il sentimento dell’amore di Martin, un sentimento vissuto e rivissuto che regala puntualmente rimpianti, rimorsi, dolore con una felicità che vorresti fosse eterna, ma che non dura più di pochi istanti. Sensazioni, emozioni traboccano soprattutto nell’innamoramento descritto con abile maestria da Benni, tra il protagonista e la sua giovane e bella vicina di casa (che mi ha commosso come un adolescente al primo amore, coinvolgendomi sino alla fine della storia), e la tormentata nostalgia per la giovinezza ormai fuggita e la solitudine dei settant’anni  voluta, cercata, imposta, costretta e subita per alcuni versi.
È complicato parlare d’amore, tutte le forze centrifughe si mescolano: emozioni, pulsioni, fantasmi, desideri, ragioni, repressioni, rimpianti. Come scriveva Rilke nella Lettera a un giovane poeta, l’amore è la prova più difficile che ognuno di noi affronta nella vita, e lo sa bene l’autore che lo racconta e lo fa vivere ad ogni lettore tra magia, incanto e disincantata quantomai ingiusta realtà.     
Straordinario poeta e scrittore, Stefano Benni, e si nota a chiare lettere la maestria di scrittore, l’innata sensibilità di poeta e il talento portentoso di giornalista in descrizioni attente e puntuali. Si alternano i dialoghi ironici e pungenti con personaggi del passato di Martin, come il collega professore, Remorus, i dialoghi col figlio lontano tra missive e telefonate e le spassosissime conversazioni con gli animali del bosco. Sembra di vivere nel mondo di Fedro e le sue favole.
Appassiona e coinvolge Di tutte le ricchezze, e potrebbe diventare una trama di un film incantevole, se qualche regista volesse, a mio avviso, riempirebbe le sale.
Non è opportuno raccontare tutto, ma dopo aver letto il libro verrebbe spontaneo farlo, le emozioni in scrittura fuoriescono come lava incandescente. Così la passione, il fuoco raccontato dell’età giovanile, l’entusiasmo, sino a giungere a settant’anni, età che il professore definisce «venerabile quando non è sordida», per poi chiedersi «se possiamo fingere di non avere rimpianti, ritrovandosi così a fare i conti con se stesso». 
Ogni capitolo è introdotto da versi poetici che ammaliano, fanno sognare e riflettere. Le poesie sono di Catena, un misterioso poeta locale morto in un manicomio, che Martin ama e cerca di farne rivivere il talento, segue il racconto solitario interrotto quasi bruscamente da un incontro con dei nuovi vicini di casa: Aldo il Torvo, un pittore senza infamia nè gloria, e la sua compagna, Michele, chiamata dal professore “Principessa del grano” e successivamente “Nasten’ka” e il lettore comprenderà il motivo.
Nulla è lasciato al caso, e la trama si dipana: «si sente in questo momento come se qualcuno avesse tirato una bomba nel suo tranquillo specchio d’acqua ... » e si alternano immagini irriverenti, poetiche, idilliache, ilari quali l’incontro tra Martin e il serpente che lo beffeggia perchè lo vede innamorato, preludendogli una sofferenza, così come il gufo o la capra che incontra nel bosco o il lupo ormai invecchiato e solitario nel qule il professore sembra rispecchiarsi.
«L’amore degli uomini è uno specchio rotto / Che non rimanda più la tua immagine / è come un libro di cui vediamo / La copertina, non più le pagine. / ... / L’amore degli uomini è uno specchio rotto  / Forse è svanito, cerchiamo invano / Lui è sempre lì, al solito posto». (p. 174)
È lo specchio - l’emblema della vita che passa - icona del romanzo, l’identità di ogni uomo che rivede se stesso e a volte non si riconosce come nel romanzo di Pirandello, Uno, nessuno e centomila, dove il personaggio, Vitangelo Moscarda, guardandosi allo specchio prende coscienza di essere altro rispetto a ciò che immaginava e comincia per lui il dramma. Lo specchio può essere un amico fedele ma a volte un abile ingannatore e nello specchio si riflette anche l’immagine di Martin, da giovane, poi da adulto - e nel frattempo - veleggia la solitudine, quella solitudine che compare, con la quale ha inizio e fine il romanzo di Stefano Benni così come la vita di ognuno di noi.
    

lunedì 19 novembre 2012

"50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico" (Lupo Editore) a Natale in libreria



Vi piace la frittura nonostante il parere negativo del vostro medico? Vi piace la pastella? Vi piace impanare e "calare" qualunque cosa nell’olio bollente? Siete fan di "P per Purpetta"? Pensate che per preparare la parmigiana di melanzane servano le dovute autorizzazioni edilizie? Pensate che la frittura sia sensuale e afrodisiaca? Avete trovato il libro giusto. Il 15 dicembre esce in tutte le librerie d'Italia e in edicola con quiSalento, "50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico" (Lupo Editore). Il libro, nato da un’idea del giornalista Pierpaolo Lala, patron del concorso di cucina dozzinale "Fornelli Indecisi", raccoglie cinquanta ricette (rigorosamente fritte) pensate e scritte da una pattuglia di giornalisti e docenti universitari, casalinghe e pensionate, professori e professioniste, nonne e nipoti, mamme e figli. Cinque categorie (antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada) per assaporare verdure e pesce, carne e cremose leccornie. Completano il manuale, un’introduzione di donpasta, i consigli di frittura di Giuseppe Barretta e il tentativo di Pino De Luca di rispondere all’eterno dilemma tra vino e birra. E se la frittura è un orgasmo (a volte anche multiplo) pericoloso, il libro vuole concedersi alla passione e all'eccesso con due racconti molto intensi di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. La copertina è un'idea della information designer Angela Morelli, la pastellatura e la frittura del papillon sono opera di Paola Basso e Cenzina Cavaliere. Il progetto grafico interno e l'impaginazione sono a cura di PazLab. Circa 100 pagine per assaporare l'olio e le sue sfumature.

Fornelli Indecisi è un concorso di cucina dozzinale, nato dall’esperienza dell’omonimo gruppo su Facebook. Casalinghe disperate, single buongustai, nonne con la frittura nel sangue, mamme con la polpetta facile, zii con il vizio della crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze, quelli che dicono “non so chi sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La terza edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la primavera 2013.

Il trentacinquenne leccese Pierpaolo Lala, socio-lavoratore della Cooperativa Coolclub, prova a fare il giornalista sin dalla tenera età. Vive prettamente su Facebook e quando ha tempo a San Cesario di Lecce. Suona la chitarra e compone canzoni brutte. A tempo perso si occupa di neologismi della politica. Ha ideato Fornelli Indecisi solo per poter rubare e provare ricette. Considera la carne fritta come un contorno.

In cucina c'è sempre da impanare...

50 sfumature di fritto - Piccolo manuale untologico a cura di Fornelli Indecisi
Ideazione e coordinamento editoriale / Pierpaolo Lala
Concept, foto e design di copertina / Angela Morelli
Imapanatura e friggitura del papillon / Paola Basso e Cenzina Cavaliere
Progetto grafico interno e impaginazione / PazLab
Ispirazione / la pastella, l’olio d’oliva, mamma Renata e tutte le mamme e le nonne del mondo
Ricette / Anna Lisa Gaudino, Caterina Massari, Antonietta Rosato, Assunta Rugge, Giovanna, Giuseppe e Debora De Fazio, Gabriella Basso, Marcello Aprile, Viviana Amati, Laura Casciotti, Lori Albanese, Renata Leone, Antonella Pece, Zia Narduccia, Pino De Luca, Lucia Grieco, Severino Malerba, Simona Covolo, Roberto Covolo

ISBN 978-88-6667-076-6
Formato 14 x 18 cm
100 pag. - 10 euro

per ordini (anche all'estero)

Lupo Editore
Via Prov.le Copertino-Monteroni (Km III – cp 93)
73043 Copertino (Le)
Tel 0832949510 Fax 0832937767
www.lupoeditore.com
ordini@lupoeditore.com

per presentazioni e informazioni

Fornelli Indecisi
Rubrica di cucina dozzinale
un’idea di Pierpaolo Lala
mail: cucina@fornellindecisi.it - 3394313397



domenica 18 novembre 2012

FLEP 2 - 2X05 - Gli avvocati canori



A suon di vocalizzi e controcanti irrompono i Kea, gli avvocati canori dell'azienda, pronti a sistemare le varie beghe del direttore. I nostri protagonisti questa volta dovranno proprio schiarirsi la voce per farsi sentire!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica, Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Ilaria Bevere, Leonardo Santini, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Gruppo Vocale Kea

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Un regalo perfetto - Karen Swan (Newton Compton)



http://www.newtoncompton.com/libro/978-88-541-4095-0/un-regalo-perfetto

Una collana con tanti ciondoli. Ogni ciondolo un segreto.

Dopo il successo di Un diamante da Tiffany, il nuovo romanzo di Karen Swan

Tormentata da un passato da cui non riesce a sfuggire, Laura Cunningham ha un solo desiderio: tornare a una dimensione di vita raccolta, intima e priva di complicazioni. La sua relazione tranquilla con il dolce Jack, le chiacchiere davanti a una tazza di tè con l'amica del cuore Fee e il nuovo lavoro come creatrice di gioielli sono tutto ciò di cui ha bisogno per andare avanti. Fino al giorno in cui Rob Blake entra nel suo laboratorio e la incarica di creare una collana con sette ciondoli per l'amatissima moglie Cat: sette come il numero delle persone importanti nella sua vita. Ma ogni pendente deve raccontare un aspetto di Cat e per far questo Laura si troverà a contattare amici e familiari della donna. D'un tratto la sua tranquilla e ordinata vita nel Suffolk viene spazzata via e al suo posto arrivano weekend in chalet di lusso, feste VIP, fiumi di champagne, amici glamour, stravaganti e molto misteriosi...
I segreti vengono a galla e mentre la collana comincia a prendere forma, l'inebriante vita di Cat inizia ad avvolgere anche quella di Laura. E quando la collana è terminata, la metamorfosi di Laura è completa. È arrivato per lei il momento di fare i conti con il passato e prendere una decisione: quali sono i suoi veri desideri? Ciò che sta vivendo è realmente ciò che vuole?

Dall'autrice di Un diamante da Tiffany
200.000 copie
Bestseller internazionale
Il libro femminile più venduto in Italia nell'ultimo anno

sabato 17 novembre 2012

FLEP 2 - 2X04 - Il topo

 

Un'azienda che si rispetti dovrebbe essere pulita e mantenere condizioni igieniche a norma, ma la nostra non è un'azienda rispettabile e l'arrivo dei topi crea lo scompiglio tra i dipendenti.

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande, Alessandro Grande, Nicola Di Gioia
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici

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Book Make-up con Pierluigi Mele

 

Abbiamo incontrato lo scrittore Pierluigi Mele e gli abbiamo proposto il vecchio gioco dei tre libri da salvare da un ipotetico incendio, lui ha scelto i suoi, noi i nostri, facendo un po' il verso alle guru del make-up su YouTube e rileggendo i consigli di Bellezza a modo nostro.

http://www.salentoweb.tv/
http://www.facebook.com/SalentoWeb
https://twitter.com/intent/user?screen_name=salentowebtv

venerdì 16 novembre 2012

FLEP 2 - 2X03 - L'ispettore

 


In azienda arriva un ispettore del lavoro a controllare che tutti stiano lavorando sotto contratto. Ma si sa, la nostra azienda non segue esattamente i normali canoni lavorativi, ed ecco che il direttore fa di tutto per salvare le apparenze!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande, Leonardo Santini
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest star: Leonardo Castellani

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"Trasforma la tua pecora in notizia", Whirlpool presenta un manuale di comunicazione corporate per distinguersi nel mondo dei media



Sarà presentato sabato 17 novembre nel centro direzionale Whirlpool il libro che racconta quasi due anni di comunicazione corporate da parte della multinazionale leader degli elettrodomestici. Geneletti: «Abbiamo accettato le regole del giornalismo: prima la notizia, poi l'azienda»

Sarà presentato sabato 17 novembre alle 14.00 nell'auditorium del centro direzionale Whirlpool EMEA di Comerio (Varese) il libro "Trasforma la tua pecora in notizia", manuale di comunicazione corporate che racconta quasi due anni di attività con i media da parte della multinazionale leader nel settore degli elettrodomestici. La presentazione avverrà all'interno della tre giorni di Glocalnews, il primo festival di giornalismo on line organizzato da Varesenews, di fronte a una platea di un centinaio di giornalisti che parteciperanno all'assemblea nazionale dell'Associazione Stampa on line (Anso). A presentare il libro Giuseppe Geneletti, director corporate communications and learning & development di Whirlpool EMEA, e Marino Pessina, Ceo di Eo Ipso, società che si occupa della comunicazione corporate di Whirlpool EMEA, e autore con Chiara Porta e Marco Calini del testo; a moderare Pierre Yves Ley, Media Relations Manager di Whirlpool EMEA.
Il titolo del testo prende spunto da una delle più singolari iniziative realizzate e comunicate dall'azienda nel 2011, l'accordo con la Coldiretti di Varese per il taglio dei cinque ettari di prato del sito Whirlpool di Cassinetta di Biandronno con il più ecologico dei tosaerba, un gregge di duemila pecore. L'iniziativa, ripresa da molte testate nazionali e locali, rappresenta il caso più eclatante di "fatto minimo" trasmesso ai media e diventato notizia che è alla base del nuovo corso della comunicazione corporate di Whirlpool. « Negli anni abbiamo seguito varie strade per comunicare il "mondo Whirlpool" -dice Giuseppe Geneletti-; da circa due anni abbiamo deciso di sposare le regole dei giornalisti, mettendoci più in gioco, accettando, come azienda, di fare un passo indietro rispetto alla notizia, perché fosse la notizia a far parlare di noi. Come il consumatore è al centro dell'attenzione dell'azienda per concepire e realizzare i prodotti, così il giornalista lo è per la nostra comunicazione». Concretamente, questo ha significato includere negli argomenti da comunicare, accanto agli aspetti consolidati e irrinunciabili di ogni azienda (bilanci, nomine, trimestrali, piani industriali), fatti all'apparenza secondari e abitualmente trascurati, che giocano però sul fattore curiosità tanto caro ai giornalisti, quindi in grado di suscitare l'interesse dei media, oltre che di veicolare i messaggi chiave dell'azienda. La fetta di comunicazione corporate oggetto del libro rientra in quel dominio che gli autori definiscono "soggettività soggettiva" del giornalismo, ossia propria di quei fatti che non entrano "di diritto" nei notiziari, che né il giornalista si attende di ricevere da un ufficio stampa, né il lettore si attende di conoscere. Uno spazio molto stretto, nel mare magnum delle notizie riportate dai media, ma che può concorrere in modo significativo alla costruzione della reputazione aziendale.Il libro, dal taglio schiettamente pratico, e che per questo si presta all'uso sia da parte degli addetti al settore, sia di chi muove i primi passi nel mondo della comunicazione, è strutturato in tre parti: nella prima si illustrano i meccanismi che regolano l'informazione e i suoi criteri selettivi, quindi alla trasformazione del fatto in notizia riportata dai media; nella seconda si spiega la metodologia dell'ufficio stampa, con le regole alla base del rapporto con i giornalisti; nella terza si presentano casi concreti della comunicazione corporate di Whirlpool, riportando comunicati, uscite e gli obiettivi corporate di ogni lancio alla stampa.

Il libro, di 128 pagine, edito da Eo Ipso srl, dalla prossima settimana in vendita su Amazon.it al prezzo di 15 euro, sarà prossimamente disponibile anche in versione ebook e in vendita sempre su Amazon.it.


Whirlpool EMEA e Whirlpool Corporation Con circa 11mila 500 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 Paesi europei e siti produttivi in sette Paesi, Whirlpool Europe, Middle East & Africa (EMEA) è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l'azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2011, Whirlpool Corporation ha avuto un fatturato annuale di circa 19 miliardi di dollari, 68.000 dipendenti e 65 centri di produzione e di ricerca tecnologica in tutto il mondo. L'azienda commercializza i marchi Whirlpool, Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana, Consul, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand quasi in ogni paese del mondo. Il Centro Operativo Europeo di Whirlpool si trova in Italia, a Comerio (VA). Per ulteriori informazioni sull'azienda, consultate il sito Internet www.whirlpoolcorp.com o www.whirlpool.it.

giovedì 15 novembre 2012

“Mignotta” graphic novel di Giovanni Matteo, da un soggetto di Pier Paolo Pasolini. Disponibile su Amazon



È disponibile per il download da Amazon “Mignotta“, di Giovanni Matteo, graphic novel ispirata a un soggetto scritto per il cinema da Pier Paolo Pasolini e pubblicato nel volume “Alì dagli occhi azzurri” che raccoglie racconti, scritti sparsi, soggetti, redatti da Pier Paolo Pasolini nel periodo 1950-1965.
La postfazione dell’ebook è a cura di Luciano Pagano. Tutte le informazioni per il download qui (http://www.amazon.it/Mignotta-Musicaos-ebook/dp/B00A6YOTPC/ref=sr_1_3?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1352909435&sr=1-3).
 Si tratta del terzo ebook di musicaos, dopo “Il romanzo osceno di Fabio” e la guida “È facile smettere di scrivere se sai come farlo!“. Altre informazioni sugli ebook di musicaos qui (https://lucianopagano.wordpress.com/ebooks/).
Per informazioni o altro potete scrivere direttamente a lucianopagano[at]gmail[punto]com

Woman after Woman con Paola Scialpi da Elena Mirò a Lecce



Elena Mirò è sicuramente un punto di riferimento sin dal 1985 per tutte quelle donne dalle "rotondità mediterranee". Ed è l’unico  marchio di abbigliamento femminile per taglie morbide che sfila a Milano Moda Donna. La donna dunque al centro della filosofia aziendale di Elena Mirò che nella sua boutique di Lecce, con gli ultimi arrivi della collezione autunno inverno 2012/2013, parte con l’evento culturale  Woman After Woman, con l’artista salentina Paola Scialpi, che danni espone i suoi quadri nelle più prestigiose sedi dell’arte contemporanea in Italia e all’estero. Le opere della Scialpi saranno dunque esposte nella boutique leccese di Elena Mirò, in una cornice fatta di abiti e accessori carichi di fascino ed eleganza.  I lavori dell’artista salentina, hanno come oggetto d’indagine privilegiato la donna, vista a 360°, e si prefiggono l’arduo compito di raccontare un universo complesso e multiforme come quello femminile.
“Da anni Paola Scialpi pratica la pittura con passione e caparbietà. Anni di lavoro silenzioso intenta ad una ricerca che, come spesso accade nell’arte al femminile, rivela propensione autobiografica, volontà di confessione intima, urgenza comunicativa. Oggi Paola Scialpi sembra aver trovato la propria stagione felice in una pittura che vive tra espressione ed astrazione. La cripticità dei contenuti non frena la chiarezza dell’immagine nell’assolutezza della riduzione cromatica ai soli rosso, bianco e nero.” (Marina  Pizzarelli)


Info Elena Mirò tel. 0832317250

Paola Scialpi


MARCO BARDOSCIA ELECTRIC TRIO AL NOTE DI VINO DI RUFFANO



Il Marco Bardoscia Electric Trio suonerà sabato 17 novembre ore 21,30 al Note di Vino di Ruffano in via Vittorio Veneto 55. L’appuntamento è promosso da Note di Vino, Toma Carburanti srl di Ruffano e Agave Comunicazione.  Marco Bardoscia e Raffaele Casarano, due dei più affermati musicisti nella cosiddetta young italian jazz generation, insieme al virtuoso Alessandro Semprevivo, batterista poliedrico, vero e proprio mago delle bacchette afro-jazz-blues. Casarano e Bardoscia danno vita a un vero e proprio viaggio attraverso l’elettronica e i pensieri, in cui il ritmo e la suggestione delle note diventano incanto da vivere sulla pelle. Fondamentale è la rodata conoscenza reciproca dei due musicisti da anni ormai impegnati in vari progetti comuni, col risultato di un forte interplay, per un suono compatto e allo stesso tempo strutturato. Il contrabbasso di Marco Bardoscia e il sax di Raffaele Casarano danno vita ogni volta a note originali, ovvero brani scritti di proprio pugno dai due musicisti, che non mancano comunque di rimaneggiare e rimodulare alcuni intramontabili standard della tradizione jazz.
"Marco Bardoscia è un giovane e bravissimo bassista e contrabbassista salentino. Marco Bardoscia vive tra Lecce e Bruxelles. Marco Bardoscia è un sognatore. Ma soprattutto Marco Bardoscia vive, e la sua forza vitale è trascinante, capace di trasmettere l'amore per la vita a chiunque abbia la fortuna di passare qualche ora in sua compagnia. Quello che succede in “The Dreamer”, suo primo lavoro per My Favorite Records, 4 anni dopo il suo album d'esordio “Opening”, è semplicemente questo: in poco meno di un'ora Marco vi investe di una musica gioiosa e comunicativa, di emozioni dolci e rabbiose come è la vita stessa." [Music Club]
Supportato da un'eccezionale line up di altrettanto giovani musicisti, al Note Di Vino di Ruffano potremo apprezzare il MARCO BARDOSCIA ELECTRIC TRIO, ovvero sia marco Bardoscia (Bass & Effects), con Raffaele Casarano (Sax & effects) e Alessandro Semprevivo (Drums).
Note di Vino - Nel cuore del Salento, a Ruffano (LE), dalla passione per l’enogastronomia e per la musica nasce l’enoteca wine bar «Note di Vino». Esperienza nella selezione e nella scelta delle bevande e dei cibi, il tutto accompagnato da una ricercatissima selezione musicale: jazz, blues, rock… dai concerti che settimanalmente vengono organizzati e dalle jam session dei musicisti/clienti a cui viene messo a disposizione il palco con tutta la strumentazione (chitarra, batteria, pianoforte)



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Via Vittorio Veneto, 55 - 73049 Ruffano (LE) – Italia

“Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non” di Willy Vaira alle Cantelmo di Lecce



Domani venerdì 16 novembre 2012 alle ore 20 presso le Officine Cantelmo di Lecce (http://www.officinecantelmo.it/) Willy Vaira presenterà il suo “Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non” edito da Manni. Con l'autore interviene Alessandro Delli Noci.

Quindici storie di coppie unite da una vita. Tredici omosessuali, due etero. Coppie normali, consuete: l’affetto, la gelosia, le piccole incomprensioni, la passione. Persone di varia estrazione sociale e provenienza geografica si raccontano: l’architetto e il pastore, il musicista e la vivaista, lo stilista e l’operaio, dalla grande città al paesino sperduto tra i monti o nel profondo Sud. Sono gli eroi della contemporaneità: hanno sofferto e ancora subiscono vessazioni e prepotenze generate da un potere incolto, volgare, conformista e interessato, e hanno trovato in sé la capacità di affermare con orgoglio la propria singolarità. Diverso sarà lei racconta con franchezza anche dell'omosessualità, ne mette in crisi alcuni luoghi comuni e ne afferma la piena naturalità, lasciando intravedere, ad una società malata del deterioramento dei diritti elementari sui quali si basa la convivenza civile, una delle possibili vie per le quali passa il progresso delle relazioni umane.

WILLY VAIRA è nato nelle Langhe cuneesi. Vive e lavora a Torino. Ancora studente di Medicina, trasferisce i suoi interessi nel mondo della moda e dello spettacolo. Modello, paroliere, musicista e cantante, gira il mondo per molti anni. Dal 2001 approda alla scrittura narrativa e poetica. Per Manni ha pubblicato, nel 2007, Pubblici scandali e private virtù, intervista a Giò Stajano, prima icona gay d’Italia, e le raccolta di poesie Esercizi d’amore e Il lento dei passi.

mercoledì 14 novembre 2012

FLEP 2 - 2X02 - La fotocopia sbagliata



Luca e Flep si sono divertiti a fotocopiarsi le chiappe nei momenti morti della giornata e quando queste fotocopie vengono scambiate con importanti documenti aziendali per Luca scatta il panico.

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Vittoria Cimarra, Marzio Pacifici


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Vitaldo Conte con il suo libro Pulsional Gender Art alla XVIII Città del Libro di Campi Salentina



Sabato 24 novembre 2012 alla XVIII Città del Libro di Campi Salentina incontro con Vitaldo Conte (teorico d’arte e saggista). Il suo libro Pulsional Gender Art (Avanguardia 21 Edizioni) è un “attraversamento” pulsionale di poetiche d’arte: dal Futurismo-Dadaismo al corpo estremo dei giorni nostri.  Le espressioni di questa TransArt hanno una successiva appendice in Pulsional Ritual (e-book Gepas), scritta da Conte insieme a Giovanni Sessa (pensatore meta-tradizionale), da intendere come Sud-Mediterraneo, Ambienti-Anima, Pulsional Rumore.
Saranno proiettatati per l’occasione due video: ElectroTango rose rosse (con opere di Laura Baldieri, Paola Scialpi, Tiziana Pertoso) e Pulsional Ritual (Fedeli d’Amore / Salento 2010).
Alcune delle tematiche dei libri ripercorrono incontri e mostre, svoltisi nel Salento a cura dell’autore. Nel 2007-09 con gli eventi a Trepuzzi, Campi Salentina (Città del Libro), Vaste. Nel 2010 con le mostre Rosa Lussuria ed Eros parola d’Arte, a Lecce; con gli eventi a Minervino di Lecce e Novoli.
A questo incontro, introdotto da Cosimo Valzano (già Sindaco di Trepuzzi), intervengono: Simona Manca (Vice-Presidente e Assessore alla Cultura Provincia di Lecce), Oscar Marzo Vetrugno (Sindaco di Novoli – Presidente Unione Comuni Nord Salento), Ettore Caroppo (Sindaco di Minervino di Lecce).
L’incontro, patrocinato dalla Provincia di Lecce / Assessorato alla Cultura e dai Comuni del Nord Salento, si svolgerà alle ore 17 presso la Sala Nostra Signora dei Turchi della Città del Libro.

STEFANO CRISTANTE CON IL SUO ANIMA LUNGA (BESA EDITRICE) ALLA LIBRERIA PALMIERI DI LECCE



Il 16 novembre 2012 sarà presentato il nuovo lavoro di Stefano Cristante dal titolo Anima Lunga edito da Besa editrice. L’appuntamento è alla Libreria Palmieri di Lecce in Via Trinchese 62/a alle ore 18.30. Presenterà Gianluca Conte, giornalista e scrittore.

Sguardi sul presente che hanno valore di tagli e ferite, dove il fatto sentimentale si snoda come un pericolo attorcigliato sulle reciproche e irriducibili alterità degli amanti e dove la costruzione dei rapporti affettivi passa per materiali irrazionali – premonizioni, percezioni, immedesimazioni istantanee, deja vu – che solo i versi poetici hanno una speranza di poter trattare. Stefano Cristante investe nel dialogo a distanza con i classici della poesia italiana le proprie chance di scrittura. Verso libero ed endecasillabo rappresentano la sostanza formale dei versi di Cristante che, nella parte finale, trasmigrano nella prosa poetica (agganciata alla creazione di una personale cosmogonia), prima di congedarsi con un inno alla solitudine che chiarisce il suo tragitto narrativo e il suo obiettivo esistenziale.

 Stefano Cristante (Venezia, 1961) è sociologo dei processi culturali e comunicativi presso l’Università del Salento. Anima lunga è la sua terza raccolta di versi, dopo Il rosso dell’oblio (1991) e Visite inattese (2007).

Info

martedì 13 novembre 2012

FLEP 2 - 2X01 - Uno per tutti, tutti con Flep

 


Luca e i suoi colleghi riprendono a lavorare dopo le vacanze ma in azienda c'è una novità. Tutti i macchinari, dalle fotocopiatrici alle macchinette del caffè sono targati Flepson....Flep è ovunque!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Leonardo Santini, Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Alessandro Grande, Ludovica Leo, Nicola Di Gioia, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Marta Della Seta

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Un uomo in movimento di Mauro Orletti (Discanti). Intervento di Nunzio Festa



Nel terzo Millennio, non posson che esser le opere sull'identità smarrita e/o frammentata il luogo privilegiato d'indagine e rappresentazione, a tratti persino di moderno/realismo, della società. Grazie a "Un uomo in movimento", opera seconda quindi di Mauro Orletti, proprio dentro questa non-dimensione torniamo a perderci. Ad analizzarci. Con in più, però, il racconto d'una verità che agisce e reagisce in mezzo alla crisi generale dei valori: la comunione e liberazione del prete Giussani (cuore primario della Compagnia delle Opere - il tentacolo platealmente economico-finanziario). Si comincia, ché così pareva, con l'amicizia fatta di silenzio e televisione di Dario e Armando, il comunista e l'anarchicheggiante. E si continua con l'ingresso in scena del ciellino Matteo che ha il compito d'attirare lo stranito Armando nel senso di mamma Cl: e il lavorìo di Matteo raggiunge lo scopo. 'Sto Matteo, infatti, ogni pagina che passa diventa più antipatico a chi legge. Perché deve imporsi. Prendere la coscienza d'Armando. Rubare la sua libertà, le poche certezze accumulate nelle svogliatezza di letture titolate "L'uomo che dorme", e basta. Mentre, in effetti, Perec cammina, Armando si fa rimbambire dall'evangelizzazione, se davvero così si può dire, dei figlioletti di Giussani. Fino, è evidentemente, all'implosione. Ovvero fino a quando l'esplosione delle volontà (?) del protagonista del romanzo divengono altro tassello delle vite di comunità e comunione, insomma. Matteo, insomma, fa una bomba dalle contraddizioni del pensiero in costruzione del soggetto preso all'amo. Questo romanzo d'Orletti è una delle belle notizie che abbiamo avuto recentemente. Privo di retoriche forzate o forzose, legge perfettamente il presente. Epperò prendendosi gioco della verità. Seppur col dovere della dimostrazione della cronaca. Mauro Orletti, con fluttuazioni della trama che ci rendono persino tracce dell'accanimento contro la libertà che i dogmi della Chiesa sempre hanno rafforzato nei secoli, ci dipinge. Al netto delle necessità dei dipinti di Pedretti. Domani dal primitivismo.

lunedì 12 novembre 2012

Diario di un'insurrezione di Sergio Baratto (Effigie). Intervento di Nunzio Festa



Con buona pace del "giusto distacco" del lettore e del recensore, confesso che ho letto e spesso apprezzato le pagine di "Diario di un'insurrezione" perché il messaggio e il punto di vista dell'autore non si discosta molto dal mio; tranne per alcune valutazioni e qualche giudizio che non condivido, quindi, io stesso analizzo e vorrei ripartire allo stesso modo di Sergio Baratto dal controvertice di Genova del 2001. (E non solmante perché avevo allora vent'anni non ancora compiuti per pochi giorni). Pasolini fece Salò come denuncia della riduzione del corpo e dell'uomo a oggetto, e oggetto di consumo - sottoposto alla fine al consumo. Noi che abbiamo partecipato alla grande mobilitazione contro il vertice del G8 di Genova, denunciavamo, 'tra le altre cose', la mercificazione delle vite tutte e degli stati, sottoposti alla dominazione e alla sopraffazione del capitale-multinazionale. Baratto, i cui scritti avevo più volte apprezzato sul libero spazio d'espressione di Giovannini, Benedetti, Moresco, Tarabbia, Scarpa ecc., www.ilprimoamore.com, con questa opera d'esordio sintetizza al fine le nostre aspettative per il futuro, ma soprattutto il moto di rigetto incominciato con le delusioni di qualche anno fa, il fiume di disicanto e i materiali che bollivano nel pentolone della contestazione che montava. Ché è diventata presenza forte. Assoluta. Nonostante lavoro e lavorio degli addetti alla salvaguardia della normalità. Diario di un'inserruzione, dove finalmente rivedrete il subcomandante Marcos e pezzettini dei tantissimi testi/grida dell'Ezln e del popolo chiapaneco, dialoga direttamente con gli elementi positivi e negativi di quella lunga esperienza. "A chi si ostina a credere nella lotta per un altro mondo possibile non resta che sottrarsi e fuggire. Ma questa fuga, sempre più solitaria, disperata e testarda, si trasforma piano piano in una marcia di attraversamento. La ritirata si confonde con l'avanzata e si fa cammino interiore di rigenerazione". Racconto personale d'una storia collettiva, è definito il libro. L'agile libretto, per me, è lo stesso bisogno d'agire nel pieno dell'immobilismo. Forse una prova. E, finalmente, il riepilogo di quel che siamo stati.

La donna lumaca di Rosaria Iodice (Lupo editore dal 22 novembre 2012)



Nell’ospizio per anziani e sbandati che l’ha accolta negli ultimi anni, Angela ripercorre la sua esistenza “diversa”. Ha visto la guerra da bambina, e poi la rinascita del Paese, ma ha subito la violenza delle convenzioni; ha vissuto le turbolenze di una società in mutamento, spaccata tra la spinta alla modernità e la ferocia di cupe ideologie, incapace di uscire dal guscio. La sua è sempre stata una lotta disperata e solitaria, segnata dai sensi di colpa e dall’autocensura, solo a tratti addolcita da una maternità che ha difeso con le unghie e coi denti. Ma la contraddizione e la menzogna a cui si è condannata da sé hanno finito con lo straziare il rapporto più prezioso spingendola alla fuga e al randagismo in cerca di espiazione. Eppure – come per Florentino Ariza e Fermina Daza – inaspettatamente l’amore negato trova la sua ora di riscatto e si afferma oltre il pregiudizio e il moralismo bigotto. La storia di una donna, tra tante.

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