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giovedì 30 agosto 2012

VECIO FRITOLIN


“Il nostro legame con la tradizione inizia dal nome storico del locale. "Vecio Fritolin" ha le sue radici nei "fritolini" ovvero i luoghi dove sin dal ‘700 il popolo poteva acquistare il pesce appena fritto. L'usanza venne meno con l'entrata in vigore del divieto di utilizzare camini con fuochi liberi.
Storica è anche la sede che conserva le originali architetture del ‘500, sita in Calle della Regina dove nacque la Regina di Cipro, Caterina Cornaro (1454-1510), ricca discendente di una nobile famiglia veneziana La storia di Caterina Corsaro "Proporre il meglio della cucina tradizionale veneziana rivisitata con creatività e leggerezza", questo il principale obiettivo di Irina Freguia, titolare del ristorante. Autentica veneziana dell'isola della Giudecca coltiva fin da ragazza una passione speciale per la città e le sue tradizioni. Nel 1985 inizia l'attività di ristoratore. Dopo la gestione di diversi locali nel 2001 rileva il "Vecio Fritolin" dove sin dal primo propone giorno propone accostamenti ricercati che arricchiscono la tradizione gastronomica veneziana di nuove e vivaci interpretazioni. Qui il congelatore è assolutamente bandito: la qualità degli ingredienti, rigorosamente freschi e di stagione, consentono di offrire agli ospiti una varietà di proposte gastronomiche compatibili con i prodotti giornalieri dal Mercato di Rialto. Il pescato è sempre di giornata, scelto personalmente da Irina e dallo chef tra i banchi dei pescatori, ogni piatto è arricchito con verdure ed erbe fresche. L'ingrediente segreto di ogni pietanza è Venezia, la consapevolezza del piatto che ci si trova davanti, del perché si sia arrivati nei secoli a quel risultato. Con Irina Venezia non si guarda più dall'alto di un ponte o da un vaporetto : la si assaggia. Ed anche a tavola questa città riserva molti aspetti destinati a sorprendere ...”


mercoledì 29 agosto 2012

Death Grips - The money store




www.thirdworlds.net "Get Got" from "The Money Store" out April 24th Lyrics: http://thirdworlds.net/getgot.php (C) 2012 Epic Records, a division of Sony Music Entertainment

Wirsthaus Vögele


“Che si tratti di una chiacchierata la mattina davanti ad un cappuccino e a un pasticciono calda, di un pranzo d’affari nei raffinati ambienti in stile Biedermeier o di un’allegra riunione serale con gli amici sotto il cielo stellato di Bolzano: queste e molte altre occasioni fanno del Vögele IL Vögele.
Perché qui a Bolzano, nel cuore dell’Alto Adige, siamo sempre al passo con i tempi. Racchiuso fra le mura secolari, il giovane ritmo moderno di questo ristorante tradizionale incanta con storie piene di fascino e piatti sorprendenti. Esistono numerosi racconti e storie sull‘ “Aquila rossa“, menzionata per la prima volta nel 1277 e dal 1840 di proprietà della famiglia Kamaun, e oggi chiamata affettuosamente “Vögele” (uccellino) dai suoi ospiti e amici. Proprio qui durante la guerra hanno avuto luogo incontri segreti e la parola d’ordine per accedervi “Vögele”, da cui il ristorante ha poi preso il nome, era conosciuta solo dai grandi strateghi. Anche Johann Wolfgang von Goethe apprezzava questo luogo particolare, poiché già ai suoi tempi il “menù dell’Aquila rossa” era una vera squisitezza. Oggi vi si riunisce regolarmente la più antica tavolata dell’Alto Adige composta da clienti abituali, per dibattere e discutere su temi attuali.”


CAFE’ PASTICCERIA PETERCAFE’

“La piazza Erbe da secoli é punto d‘incontro dei bolzanini, dei turisti e di passanti. Luogo di ritrovo per gli appassionati delle gioie del palato, che trasmette ancora oggi un‘immagine pacifica e variopinta del vivace mondo mercantile. Dal 1971 proprio qui é situata anche la pasticceria per intenditori „Peter“. Le fondamenta per la nostra azienda famigliare vennero posate dal mastro pasticciere Peter Wojnar, che diede il nome al locale. Dopo oltre 30 anni di passione per l‘artigianato pasticcero, la stessa passione ora viene coltivata dal figlio Paul. Prima di intraprendere l´attivitá del padre, il mastro pasticciere pasticcere Paul Wojnar, raccoglie esperienze anche all‘estero. Tra l‘altro al Bareiss Hotel nella Foresta Nera e al Bayerischer Hof a Monaco di Baviera.” 

Qui

martedì 28 agosto 2012

RITA ORA - How We Do (Party)



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More On Rita Ora on iTunes: http://smarturl.it/RitaOraRIP
Music video by RITA ORA performing How We Do (Party). (C) 2012 Roc Nation LLC

WOW. The word on words. Grande dizionario inglese-italiano di parole e frasi idiomatiche colloquiali e gergali (Zanichelli)


Il volume a cura di Harvey Monica e Ravano Anna è un dizionario del "colloquial English", dello slang e dei volgarismi usati in Gran Bretagna, America e Australia dagli anni '20 a oggi. Si tratta di termini derivati dai gerghi più diversi (professionali, giovanili, sportivi, musicali, dei gruppi ai margini della società, della malvita ecc.), nonché delle parlate di etnie e culture diverse dall'inglese (lo Yiddish, per esempio), che i dizionari tradizionali possono accogliere solo in piccola parte perché lo slang è in continuo fermento. Il volume propone, in 800 pagine, oltre 22.000 voci, 11.000 frasi idiomatiche e oltre 30.000 accezioni.

Acqua Nera di Joyce Carol Oates (Net e Il Saggaitore)


E' notte sulla strada tortuosa di Graylin Island, di fronte al Maine. E' notte, e né il Senatore alla guida della Toyota, né la ragazza al suo fianco sanno che al culmine di quella curva li aspetta una sbandata ed un salto nella palude. L'uomo riesce a salvarsi. Ventisei anni, una laurea in storia americana, una ricerca sulla vita del Senatore, Kelly Kelleher perde la vita durante quella corsa concitata che da una festa la stava portando forse in un motel. Da questo episodio che ha colpito l'America (l'uomo era Ted Kennedy, la ragazza la sua giovane segretaria), Joyce Carol Oates, ha tratto un romanzo, una storia che scorre nei minuti in cui Kelly, intrappolata nell'auto, ripercorre la sua intera esistenza.

lunedì 27 agosto 2012

Osiris di Andy McDermott (Longanesi)


Piana di Giza, Egitto. Una squadra di archeologi sta finalmente per entrare nella mitica Sala degli Atti, nel cuore della Sfinge, per rivelarne i segreti sepolti da millenni. Un evento di portata storica e mediatica mondiale, che anche Macy Sharif, studentessa di archeologia, aspetta con ansia. Da settimane non fa che preparare caffè per i componenti della spedizione scientifica, spostare detriti e pulire attrezzi, rimanendo ore a fissare annoiata le enormi zampe di pietra del monumento. Ma alla vigilia dell'evento che potrebbe cambiare non poche pagine della storia Macy scopre, sgomenta, che la Sala degli Atti è stata violata e che un misterioso zodiaco, una mappa per arrivare alla favolosa e favoleggiata piramide di Osiride, è stato rubato. Incastrata da poliziotti corrotti, Macy tenta una fuga disperata, cercando di raggiungere le sole persone che possono aiutarla prima di essere ridotta al silenzio. Screditati, senza lavoro e senza soldi, l'archeologa Nina Wilde e l'ex SAS Eddie Chase hanno già abbastanza problemi per conto loro, ma non possono certo tirarsi indietro di fronte alla disperata richiesta d'aiuto della ragazza. Bisogna assolutamente trovare la misteriosa piramide prima di Khalid Osiris, il carismatico leader di una setta di fanatici adoratori di Osiride, mosso dall'avidità e dalla brama di mettere le mani sulle ricchezze contenute nella piramide. O forse da qualcosa di più terribile.

Il tao del viaggiatore. Quando la saggezza viene dalla strada di Paul Theroux (Dalai Editore)

Paul Theroux festeggia cinquant'anni passati sulle strade di tutto il mondo con una raccolta di scritti sul tema del viaggio tratti dai libri su cui si è formato come lettore e come viaggiatore. Le voci di Vladimir Nabokov, Samuel Johnson, Evelyn Waugh, Charles Dickens, Mark Twain, Bruce Chatwin, Ernest Hemingway, Graham Greene e molti altri si intrecciano a quella dello stesso Theroux su argomenti come la scelta dei compagni di viaggio, il piacere del muoversi in treno, l'adattabilità dell'uomo ai cibi sconosciuti e la perversa attrazione nei confronti dei luoghi inospitali. I brani scelti da Theroux sono una vera e propria storia del viaggio attraverso la letteratura e una conferma della semplice ma inconfutabile verità enunciata da Jack Kerouac: "La strada è vita".

Kenny Chesney - Come Over



 Music video by Kenny Chesney performing Come Over. (C) 2012 Blue Chair Records, LLC

MINO DE SANTIS col suo nuovo lavoro CAMINANTE (collana Ululati di Lupo editore) 29 Agosto 2012 ore 21,30 CHIOSTRO DELLA CULTURA c/o BIBLIOTECA COMUNALE GALATINA - LE


Mino De Santis con il suo nuovo cd edito nella collana Ululati di Lupo editore sta riscuotendo non solo consensi di pubblico, ma è arrivato alla ribalta nazionale ricevendo segnalazioni importanti da Vincenzo Mollica (che nell’ultima puntata del 25 agosto 2012 di “Do Re Ciak Gulp” in onda su Rai 1 lo ha definito come un artista assolutamente da non lasciarsi sfuggire) sino a Radio Rai 3, la rubrica Billy del Tg1, e Tg 2 Mizar. Il video del brano “Lu Ccumpagnamentu”, contenuto in questo suo ultimo lavoro prodotto da ZERO PROJECT, è stato visitato su Youtube da più di 9000 persone.  Ecco ora che MINO DE SANTIS col suo nuovo cd CAMINANTE uscito sotto l’etichetta Ululati di Lupo editore si potrà finalmente ascoltare dal vivo il 29  agosto 2012 alle ore 21, 30 presso  il CHIOSTRO DELLA CULTURA della BIBLIOTECA COMUNALE di GALATINA (Lecce)

Un nuovo cd, il secondo, per Mino De Santis, il cantautore protagonista di uno degli esordi più interessanti degli ultimi anni, sulla scia delle ballate impegnate di Fabrizio De André e con un’ironia lacerante, degna del migliore Rino Gaetano. Sembra passato molto più tempo, in realtà soltanto un anno, da quando l’estate scorsa venne infuocata dagli accordi e dalla voce di Mino De Santis, autore del suo esordio intitolato “Scarcagnizzu”, il suo brano “Tutto è cultura”, in un tam tam partito sul web grazie a un divertentissimo video, fu capace di toccare, in modo davvero popolare e ‘trasversale’ tuttele corde di chi si occupa, nel bene o nel male, di cultura in Salento, e non solo: riferimenti colti si mescolano a note popolari, e l’attenzione ai testi e alla musica è mediata da un’altrettale attenzione verso il messaggio; le atmosfere evocate ricordano, ad esempio, quelle del famoso “Noi semo quella razza”, inno a chi lavora, che Carlo Monni (alias “Bozzone”) cantava nel film di Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti voglio bene”, seduto sulla canna della bicicletta di un giovanissimo Roberto Benigni.

Info:
tel. 0832-949510

domenica 26 agosto 2012

Cibo e rito. Il gesto e la parola nell'alimentazione tradizionale di Piercarlo Grimaldi (Sellerio)


Le forme dell'alimentazione sono un fatto la cui specificità storica e culturale è quanto di più specifico dell'identità dei popoli. Da qui il peculiare valore degli studi sulle pratiche alimentari. Il tratto più significativo dell'alimentazione, forse il suo specifico rispetto a altri, consiste nell'occupare per intero il segmento ai cui estremi stanno natura e cultura. La cucina tiene sempre strette l'una e l'altra. È facile dimostrare la connessione tra i diversi modi di nutrirsi dei popoli e l'ambiente naturale nel quale essi vivono e sono vissuti nel corso dei secoli. Altrettanto facile è segnalare nella loro cucina la presenza di cibi conseguenti a scambi culturali. Nel nostro Paese non sono pochi i cibi, ma anche le bevande, consumati grazie al fatto di trovarsi al centro di un crocevia storico di estensione secolare. Di fatto l'alimentazione ribadendo lo statuto unitario della condizione umana, ne afferma la sacralità ritualizzando le sue pratiche. Si comincia a capire solo adesso che la perdita delle tradizioni alimentari costituisce per le società un impoverimento della loro umanità. Questa opera esemplare di Piercarlo Grimaldi serve a ricordarcelo. Ad avvertirci che l'unica vera sfida dell'uomo alla morte è la conservazione della propria memoria culturale. Prefazione di Antonino Buttitta. Nota di Carlo Petrini.

L’amore è la cura di Elton John (Bompiani)


Negli anni ottanta, Elton John conobbe Ryan White, un ragazzino dell'Indiana che aveva contratto il virus dell'HIV a causa di una trasfusione e che era stato poi emarginato dalla scuola e dalla città. La vicenda commovente di Ryan, conclusasi con la sua morte, condusse Elton a due rivelazioni: la consapevolezza che, pur all'apice di una carriera musicale entusiasmante, aveva toccato il fondo della propria esistenza, constatando direttamente quanto il successo e la fama non avessero potuto nulla per salvare quel ragazzo; e, di conseguenza, il bisogno di impegnarsi in prima persona per arginare il problema dell'AIDS e stare vicino alle persone che soffrono. "L'amore è la cura" - il primo libro di Elton John - raccoglie, tra autobiografia, resoconto del proprio impegno civile e invettiva, il racconto di questa straordinaria esperienza: la sua grande amicizia con Ryan White e Freddie Mercury, con la principessa Diana ed Elizabeth Taylor, l'incontro con il senatore Ted Kennedy e con il presidente Bush, ma anche le piccole grandi storie di persone comuni che hanno combattuto e vinto la malattia. Come scrive Elton John, l'AIDS "è una malattia che va curata non tanto con un vaccino miracoloso ma cambiando i cuori e le menti, tramite un impegno collettivo ad abbattere le barriere sociali e a gettare ponti di compassione"

sabato 25 agosto 2012

Lotta di tasse di Francesco Delzìo (Rubbettino)


Un sentimento nuevo si sta diffondendo tra gli italiani che oggi, per la prima volta, considerano l'evasione fiscale la vera grande emergenza del Paese. Iniziano a chiedere lo scontrino, a pretendere la ricevuta, addirittura a fare il tifo per i blitz della Guardia di Finanza nei luoghi cult della ricchezza nascosta. Perché gli italiani, finalmente, stanno aprendo gli occhi su una "ingiustizia fiscale" senza pari al mondo: l'incredibile disparità del peso delle tasse sui diversi tipi di reddito e di contribuente. Da una parte i lavoratori dipendenti e i pensionati, schiavi di un fisco ormai insostenibile e costretti a "pagare" l'80% del gettito fiscale del Paese pur detenendo solo il 30% della ricchezza nazionale. Dall'altra parte i lavoratori autonomi imprenditori, commercianti e professionisti - troppo spesso liberi di considerare le tasse come un optional. È una situazione insostenibile, da cui nasce un grave rischio. Nei prossimi anni potrebbe esplodere una nuova, lacerante "lotta di classe": lavoratori dipendenti e autonomi contrapposti gli uni agli altri, al punto da rendere più difficile la convivenza civile. Per scongiurare questo rischio - di cui si scorgono già segnali evidenti - è necessario rivoluzionare il rapporto tra fisco e lavoratori autonomi, adottando subito misure impopolari che rendano il sistema tributario molto più giusto e più equo.

La mano destra del diavolo di Dennis Mcshade (Voland)


"Maynard, vivere è pagare un prezzo. Vivere è accumulare ore che poi si capirà di aver sprecato, perché davvero non servono a niente..." Peter Maynard, il Califfo, è un sicario filosofo che legge i classici, ha l'ulcera e beve latte invece del solito whisky. Pagato da un milionario per scovare e uccidere i quattro che anni prima hanno violentato la figlia provocandone la morte, il Califfo si muove in un mondo duro, dove la menzogna è legge. Ma si tratta dell'America dove il Sindacato del crimine detta legge, o del Portogallo di Salazar dove l'autore Dinis Machado per sfuggire alla censura deve assumere lo pseudonimo di Dennis McShade e far finta di tradurre un'opera che in realtà scrive in portoghese? L'ambiguità e il doppio, ecco le chiavi di lettura di un romanzo che usa i generi per sovvertirli.

Il Concertone de La Notte della Taranta. Edizione 2012 diretto dal Maestro Concertatore GORAN BREGOVIC


LA FONDAZIONE LA NOTTE DELLA TARANTA  presenta  SABATO 25 AGOSTO  il pre-concertone alle ore 18.45 e il concertone alle ore 22.30  a MELPIGNANO presso il  PIAZZALE EX CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI. Si chiude dunque sabato 25 agosto la quindicesima edizione del festival La Notte della Taranta  promosso e organizzato da Fondazione La Notte della Taranta, Assessorato al Mediterraneo,  Cultura e Turismo della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione di Comuni della Grecìa  Salentina e Istituto Diego Carpitella. Il piccolo comune di Melpignano torna a trasformarsi  anche quest’anno in uno dei luoghi più conosciuti nel panorama della world music  internazionale, rafforzando l'immagine della Grecìa Salentina come culla della musica di  tradizione popolare.  L’atteso incontro tra l’Orchestra La Notte della Taranta e il maestro concertatore Goran  Bregovic rappresenta un ritorno alle origini per il festival salentino, con Bregovic che  arriverà a Melpignano accompagnato dalla sua Wedding & Funeral Band, per scrivere una  partitura in cui il vasto repertorio della musica popolare salentina dialogherà con le atmosfere  fortemente evocative della musica che arriva dall’altra parte dell’Adriatico, «un piccolo mare -  per usare le parole del maestro concertatore - che unisce più di quanto separi».  Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, Goran Bregovic ha  mescolato le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare e gli strumenti  tradizionali salentini dando vita a una musica che suona istintivamente familiare,  appassionata, irresistibile.  A coadiuvare il lavoro del maestro Bregovic, il suo assistente musicale, l’eccellente  arrangiatore Ninoslav Ademovic, e i due giovani musicisti salentini Claudio Prima e Mauro  Durante, assistenti all’orchestrazione, che si sono formati all’interno dell’Orchestra La Notte  della Taranta e il cui contributo è stato essenziale alla riuscita dell’incontro tra la tradizione  musicale salentina con quella balcanica.  Espressioni del multiforme universo sonoro balcanico sono le due formazioni che il maestro  ha voluto portare con sé dalla ex Jugoslavia sul palco di Melpignano. Una di origine croata, la  Tonci Huljic & Madre Badessa Band; l’altra serba, la Nenad Mladenovic Orchestra, serba,  vincitrice del prestigioso festival di Guca nel 2010, la manifestazione che ogni anno decreta i  migliori strumentisti della scena balcanica. Un incontro emblematico per La Notte, che ha realizzato nei suoi quindici anni di vita, la sua  vocazione alla condivisione, al superamento delle barriere, con la musica che diventa  linguaggio privilegiato per attraversare i confini etnici e culturali. Uno strumento capace di  parlare anche, per le vie della conoscenza, di solidarietà. Ecco allora comparire sul palco, tra le  note della pizzica, il Coro delle Mondine di Novi che dalle pieghe di una terra come l’Emilia,  ferita dal recente terremoto, porteranno a Melpignano il suono di una antica e vitale civiltà  contadina, nelle sue musiche di gioia e rivoluzione.  Un ruolo chiave, in questa edizione, lo avrà la cultura bandistica, scelta da Goran Bregovic per la chiusura del Concertone, che vedrà come ultimo gruppo ospite il Concerto Bandistico  Città di Racale, interprete di una maniera sociale del fare musica, che nel Salento ha ispirato  generazioni di musicisti, cresciuti grazie alla formazione all’interno delle bande.  La lunga notte di musica di sabato 25 agosto avrà un preludio che comincerà al tramonto:  cinque gruppi che rappresentato altrettanti modi di presentare la tradizione della musica  popolare salentina si succederanno sul palco, a introdurre l’esplosione balcanico-salentina  che comincerà intorno alle 22.30. Nell’ordine si esibiranno Gli Strittuli, Le Cantatrici di  Cannole, Mario Salvi e i Cantori di Villa Castelli, Mascarimirì Gitanistan Orchestra e  Antonio Castrignanò.

IL PRE-CONCERTONE  - In apertura ci saranno Li Strittuli, gruppo selezionato attraverso il concorso nazionale “Salento Creativo - Le radici della musica”. Nato nel 1998 a San Pancrazio Salentino per riproporre un viaggio nella pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro  e protesta, il gruppo è maturato grazie al contatto diretto con portatori della tradizione e  gruppi di ricerca, facendo proprio il patrimonio della cultura orale e utilizzando gli strumenti  tradizionali come violino, organetto, fisarmonica, chitarra e tamburo a cornice. Li Strittuli  proporranno i brani Pizzica con il mandolino, Stornelli, Lu monacu, Maria Nicola, Pizzica  tarantata.  A seguire, ci saranno le Cantatrici di Cannole, originarie del piccolo comune del Salento  centro-orientale - di et compresa fra i cinquanta e settanta anni - con il piacere di eseguire i  canti della tradizione salentina. Gina, Assuntina, Rosaria, Rosalba Eva, Ndata, Nzina non  possono essere catalogate come cantrici nel senso tradizionale del termine perché per loro  cantare stare insieme, giocare, ricavarsi uno spazio libero, un luogo e un tempo della  contemporaneità che sfuggono a qualsiasi tipologia della ricerca e della documentazione  classica. Le Cantatrici eseguiranno sei canti: Lu massaru, racconto amore difficile e contrastato  fra due giovani; Quandu l’aceddhu pizzica la fica, tutto giocato sul doppio senso fra il frutto (il  fico) dolce e prelibato e il sesso femminile; Ricci i tuoi capelli, canto d’amore e di denuncia di  un militare lontano dai suoi amori e dai suoi affetti; Cala cala panarinu, canto a schema aperto  e ironico; Lu dottore e Una sera passeggiando.  Subito dopo sarà la volta di Mario e Salvi e i Cantori di Villa Castelli. Vito Nigro, Pasquale  Barletta, Pompeo Nisi e Francesco Barletta sono cantori e suonatori tradizionali tra i più  rappresentativi di Villa Castelli, piccolo centro del brindisino sospeso tra la bassa Murgia e le  Gravine joniche, storica culla di pizziche, serenate e stornelli accompagnati dall'organetto.  Mario Salvi, grande conoscitore e studioso di questo strumento, è promotore del gruppo, con  cui si propone di diffondere la ricchezza delle musiche e dei canti di quella terra. Tra i brani  che verranno proposti sul palco di Melpignano ci saranno Pizzica pizzica col mandolino, la  serenata La Matinata, e La Teresina, canto tradizionale che racconta dei doni che una madre fa  alla figlia per convincerla a maritarsi.  A seguire, salir sul palco Claudio “Cavallo” Giagnotti con la sua Mascarimirì Gitanistan  Oschestra. Con lui e il fratello Cosimo ci saranno i fedeli Vito Giannone al mandolino, Alessio  Amato all’elettronica e gli ospiti speciali Louis Pastorelli (Nux Vomica - Nizza), Papet Jali  (Massilia Sound System - Marsiglia) e Simone Stefanizzi (Salento). Gitanistan Orchestra è un  progetto nato dal cd dei Mascarimirì "Gitanistan" che intende unire le diverse forme del fare  musica sviluppatesi nel Mediterraneo all’interno del concetto “Arco Latino” (realizzato dai  Nux Vomica nel febbraio 2010 a Nizza). Dopo una stagione ricca di date importanti in Italia e  all'estero, e dieci anni passati ad arricchire il concetto di “tradinnovazione” che portano avanti  dall’inizio della loro storia, i Mascarimiri sono pronti a presentare Gitanistan Orchestra al  pubblico di Meplignano proponendo i brani che fanno parte del loro ultimo disco, tra cui  Gitanistan, Balkanica pizzicata e Lira, l’omaggio alla Campania di Tammurriata, una pizzica in  quattro lingue (salentino, provenzale, nizzardo e rom) e ‘Na carusa. Prima di ritrovarsi sul palco in orchestra diretto da Goran Bregovic, Antonio Castrignanò,  voce e tamburello, chiuderà la sezione del pre-concertone con Gianluca Longo (mandola),  Rocco Nigro (fisarmonica), Gianni Gelao (zampogna e fiati), Giuseppe Spedicato (basso  acustico) e Attilio Turrisi (chitarre). A due anni di distanza dal suo ultimo lavoro discografico  “Mara la fatìa”, Castrignanò proporrà alcuni dei brani più rappresentativi del suo repertorio  come il brano che dà il nome al disco, il travolgente Core meu, Signora Madama, Tremula  Terra.

LE ORCHESTRE

ORCHESTRA LA NOTTE DELLA TARANTA  - Antonio Amato, Alessandra Caiulo, Antonio Castrignanò, Claudio “Cavallo” Giagnotti, Ninfa  Giannuzzi, Emanuele Licci, Maria Mazzotta, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Alessia Tondo, Anna Cinzia Villani (voci); Roberto Gemma (fisarmonica), Claudio Prima (organetto), Giulio  Bianco (zampogna e armonica), Gianluca Longo (mandola), Emanuele Licci (chitarra),  Attilio Turrisi (chitarra battente); Mauro Durante (violino), Redi Hasa (violoncello);  Antonio Castrignanò, Carlo De Pascali, Mauro Durante, Riccardo Laganà (tamburelli),  Alessandro Monteduro (percussioni), Antonio Marra (batteria). Danzatori: Laura Boccadamo, Maristella Martella, Silvia Perrone, Lucia Scarabino, Laura De Ronzo, Andrea Caracuta.



WEDDING AND FUNERAL BAND  - Muharem Redžepi (goc, grancassa tradizionale; voce), Bokan Stankovic (prima tromba);  Dalibor Lukic (seconda tromba); Stojan Dimov (sax, clarinetto); Aleksandar Rajkovic  (primo trombone, glockenspiel); Milos Mihajlovic (secondo trombone); Ludmila Radkova  Trajkova, Daniela Radkova Aleksandrova (voci bulgare).



GLI OSPITI DEL CONCERTONE



CORO DELLE MONDINE DI NOVI  - Il Coro delle Mondine di Novi è un coro femminile originario di Novi, Modena, nato nei primi  anni Settanta da un’idea del maestro Torino Gilioli. È costituito in parte da vere “mondariso" -  di un’et che si aggira intorno agli ottant’anni e in alcuni casi la supera - e da figlie e nipoti di  mondine e donne appassionate di tradizioni popolari. L’esperienza del Coro nasce da donne  originarie dello stesso paese, Novi, che fin da piccole avevano dovuto imparare a darsi da fare  per sopravvivere, ritrovandosi insieme in Piemonte, lontane dalle loro case, a fare le mondine.  Anni dopo, quasi per gioco, queste stesse donne si sono ritrovate per condividere l’esperienza  del Coro, che all’inizio ha compreso anche delle voci maschili, quelle dei "cavallanti" (coloro  che in risaia distribuivano i mazzetti di piantine di riso che le mondine dovevano trapiantare).  A seguito della scomparsa del Maestro Gilioli, nel 2000, le mondine hanno trovato una guida  in Maria Giulia Contri. Oggi, il repertorio delle Mondine si è notevolmente arricchito, e  comprende oltre ai canti le letture di testi, scritti e interpretati da Manuela Rossi, che  raccontano storie di donne accomunate dalla stessa esperienza in risaia, le stesse lotte, le  stesse passioni.


TONCI HULJIC & MADRE BADESSA  - Musicista, produttore e cantautore nato a Spalato (Croazia) Tonci Hulijc si è affermato alla  fine degli anni Settanta come fondatore e frontman del gruppo pop Dalmatinski Magazin (più  tardi rinominato Magazin). Il gruppo ha consolidato il successo negli anni, affermandosi come il più popolare e longevo gruppo pop croato, con repertorio e arrangiamenti influenzati dalla  musica folk dalmata. A seguito dei conflitti degli anni Novanta, Huljic stato uno dei primi  artisti croati a introdurre nel proprio repertorio elementi folk provenienti da altre zone della  ex Yugoslavia. Nonostante le numerose critiche e accuse da parte della stampa, il gruppo  Magazin è rimasto uno dei più amati e affermati gruppi pop della Croazia, riscuotendo  successo anche nelle altre regioni della ex Yugoslavia. In quegli anni Tonci Huljic ha fondato  l’etichetta discografica Tonika, subito diventata una delle più importanti della zona. Ha inoltre  composto numerosi brani per il pianista croato Maksim Mrvica, tra i quali Kolibre e  Nostradamus, e il celeberrimo Croatian Rhapsody. Il suo primo album da solista, Waterland, è  uscito nel 2006, seguito nel 2011 da Ka Hashish registrato con la band Madre Badessa e Goran  Bregovic.

NENAD MLADENOVIC ORCHESTRA  - Fondata originariamente dal padre del leggendario trombettista Bakija Bakic, questo  ensemble di ottoni guidato dal nipote di Bakic, Nenad Mladenovic. Hanno vinto per la prima  volta il premio come migliore orchestra a Guca nel 2005, seguito da numerosi altri  riconoscimenti (miglior tromba solista Ekrem Mamutovic nel 2007, miglior percussionista  Fabian Mamutovic nel 2010).


CONCERTO BANDISTICO CITTÀ DI RACALE  - La Banda di Racale è una delle formazioni più antiche del Salento, fondata nel 1940 dal  maestro Sebastiano Manni poi sostituito, cinque anni più tardi, da Emilio Silvestri, che fece di  quello di Racale uno dei più rinomati concerti bandistici del tempo. Nel 1948 la Banda si  sciolse per poi essere ricostituita nel 1981 dal maestro Pompilio Librando, il quale la volle  composta sopratutto da giovani, molti dei quali finirono poi per essere richiesti da concerti  bandistici più apprezzati. In quegli anni, si faceva notare per la sua bravura con il flicornino un  bambino di soli nove anni: Dario Spennato, oggi prima tromba della rinata banda. Dopo alcuni  anni di attività concertistica la banda si sciolse, almeno come banda da giro, per essere poi  ricomposta nel 2003. Quell'anno si decise di fare una banda che svolgesse solo pochi giorni di  servizio e la direzione fu affidata al maestro Anna Ciaccia, facendo di Racale una delle bande rivelazione di quell'anno, che giunse a superare, contrariamente alle intenzioni, gli 80 giorni  di servizio. Dal 2009 la direzione affidata alla celebre bacchetta del maestro Grazia Donateo. Attualmente il complesso è composto da circa quaranta musicisti diplomati o diplomandi nei  conservatori pugliesi ed esegue un vasto repertorio tratto dalle più belle pagine di musica  sinfonica e operistica.


LA SCENOGRAFIA  - IL SEGNO DI MIMMO PALADINO E L'ANTICA ARTE DELLE LUMINARIE

Maschere mute e segni archetipici, segno e materia, buio che diventa luce. È stato il maestro  della Transavanguardia, Mimmo Paladino, a caratterizzare con il suo segno la quindicesima  edizione de La Notte della Taranta. L'artista ha infatti realizzato per il Festival un trittico di  opere inedite che la Fondazione ha utilizzato per l'intera comunicazione di quest'anno: dal  catalogo, che abbandona la formula del libretto trasformandosi in un volume narrativo e  saggistico, all'allestimento del palco, che il 25 agosto a Melpignano ospiterà il Concertone  finale. Il culmine dell'edizione 2012, affidata al maestro Goran Bregovic, avrà uno scenario  speciale, che ne conterrà la natura primitiva e il senso della festa di piazza.  Grazie alla collaborazione del maestro delle luminarie, Lucio Mariano, erede di una lunga  tradizione del Sud Italia ormai famosa nel mondo, il segno di Paladino assumerà la materia  della luce, affidata alle mille lampadine che comporranno delle luminarie realizzate per il  Concertone dall'azienda salentina Mariano Light. L’arte parla dunque il linguaggio sapiente  dell’artigianato, l’immediatezza sposa l’ingegno, in un racconto a più voci, che affiancher la  musica del Concertone.

 IL CATALOGO  - In occasione dei quindici anni del festival, e in linea con il carattere fortemente innovativo di  questa edizione, la Fondazione La Notte della Taranta ha voluto celebrare l’anniversario con  un catalogo rinnovato nella forma e nei contenuti. Un catalogo d’autore che si compone di tre  sezioni. La prima è dedicata al segno del Festival, creato per la Fondazione da Mimmo  Paladino, pittore e scultore, considerato uno dei massimi esponenti della Transavanguardia;  in questa prima parte si susseguono le forme e i colori dei dipinti donati dall’artista alla  Fondazione. La seconda è formata da interventi di tre autorevoli studiosi (Carlo Ossola,  professore di Letterature Moderne dell’Europa al Coll ge de France; Corrado Bologna, studioso dell’epica cavalleresca; Antonio Prete, critico letterario) e dai racconti delle scrittrici  Lidia Ravera, Ornela Vorpsi, Caterina Bonvicini, Vittoria Coppola (pubblicata da Lupo editore ed EdizioniAnordest e vincitrice per la rubrica del Tg1 Billy il vizio di leggere come libro dell’anno). La terza, infine, è dedicata  alla musica, con un intervento in cui Goran Bregovic spiega quali sono i motivi che lo hanno  portato ad accettare la proposta di dirigere questa XV edizione del Festival e quali le storie  culturali e musicali che accomunano la musica popolare salentina e quella balcanica.


IL CONVEGNO

ASCOLTA. QUESTO È IL MIO MORSO. QUINDICI ANNI DI FESTIVAL DELLA TARANTA

Quindici anni sono un periodo di tempo sufficiente per uno sguardo retrospettivo, ma nello  stesso tempo puntato in avanti. Con questo intento il Consiglio scientifico della Fondazione La  Notte della Taranta ha promosso il convegno Ascolta. Questo è il mio morso. Quindici anni  di Festival della Taranta, che nelle giornate del 23 e 24 agosto nel Castello baronale de  Gualtieriis di Castrignano dei Greci ha visto storici della cultura popolare, psichiatri,  antropologi, giornalisti, storici della musica, discutere degli aspetti che hanno reso specifica  l'esperienza del Festival, così radicato nel territorio e insieme capace di affascinare un  pubblico globale. Il convegno è stato uno spazio per interrogarsi, confrontarsi e capire in che  modo l’evento ha lasciato il suo segno sulla scena musicale contemporanea, quali archetipi  della cultura occidentale ha ridestato, quanto ha mutato la percezione del territorio e della  cultura del Salento, come ha inciso sulla sua economia. Un confronto che ha spaziato dagli  aspetti rituali della Taranta al rapporto con la cultura rave, dalle diverse scelte artistiche  compiute in ogni edizione al rapporto tra il festival e l’economia. Ciò che emerso, ancora una  volta, è che la Taranta ha sancito la concezione della cultura e dell’arte come concrete ipotesi  di sviluppo, materiale e immateriale, di un territorio, un insieme di strategie che rende  possibile l'invasione festosa di un piccolo paese quale Melpignano da parte di una folla che, da  anni, puntualmente supera le 100.000 presenze.


LE DIRETTE

CIELO PER LA NOTTE DELLA TARANTA  - Il Concertone sarà in diretta su Cielo a partire dalle 22. Da Melpignano, il conduttore di Radio Capital, Giancarlo Cattaneo, racconterà i momenti salienti del Concertone con collegamenti,  interviste ai protagonisti e immagini di backstage e commenti live sul profilo Twitter e  Facebook di Cielo: twitter.com/CieloTV; facebook.com/CieloTv.  Cielo è il canale in chiaro del digitale terreste visibile in tutta Italia al numero 26,  visibile anche sul sito di Cielo alla pagina: http://www.cielotv.it/trova_cielo.html



IL CONCERTONE IN DIRETTA A HERAT

Grazie alla collaborazione tra Ministero della Difesa, Cielo e la Fondazione La Notte della  Taranta, le danze, i canti e l’allegria che il 25 agosto animeranno il palco del Convento degli  Agostiniani raggiungeranno Herat, in Afghanistan, dove è stanziato il contingente militare  italiano. Il collegamento in video via satellite permetterà ai salentini (e non solo) impegnati in  missione di potersi sentire meno lontani da casa. E alle note del Concertone di raggiungere,  con il loro messaggio di pace, una terra martoriata dalla guerra. Tra i militari salentini di  stanza a Herat ci sono i fondatori del “Circolo de li Guastasi”, un’associazione che conta 60  iscritti e ha come obiettivo proprio la promozione all’interno del contingente della cultura  della loro terra d’origine e la diffusione dei sentimenti di umanità e generosità che sono  propri dei luoghi da cui provengono (recentemente hanno donato una incubatrice all’ospedale  di Herat). È da una loro proposta che ha preso forma l’idea di portare La Notte della Taranta  in Afghanistan; un’idea che si concretizzer il 25 agosto grazie agli sforzi della Fondazione La  Notte della Taranta, Ministero della Difesa e Cielo.



DIRETTA RADIO

Sull'etere l'evento sarà seguito in diretta da Radio3 Suite che dalle 21,30 alle 2.00 manderà in
onda il Concertone di Melpignano, con i commenti del suo inviato Valerio Corzani.

DIRETTA STREAMING

Grazie al partner tecnologico del Festival, ClioCom, che contribuirà, attraverso la rete Raganet,  a garantire la codifica del segnale audio-video, il Concertone sarà trasmesso in diretta  streaming sul canale di YouTube de La Notte della Taranta youtube.com/nottedellatarantatv,  su Repubblica.it e sulla testata giornalistica SudNews.tv (con immagini in diretta dal  backstage e interviste a ospiti e artisti). Inoltre, la diretta streaming del Concertone sarà  garantita sul profilo ufficiale Facebook de La Notte della Taranta con il supporto di  SalentoWebTv. Il tutto a partire dal preconcerto delle 18:40.  Proprio la prestigiosa partnership tra la fondazione La Notte della Taranta e YouTube  consentirà di allargare la portata dell'evento su scala planetaria. L'accordo con la più popolare  piattaforma di videosharing - siglato a luglio - nasce sull'onda del mezzo milione di utenti che  durante la scorsa edizione hanno cliccato i video de La Notte della Taranta.  Infine, per gli amanti di Twitter sarà garantito per l'intera durata del Concertone un puntuale  livetwitting per raccontare minuto per minuto le emozioni del concerto più atteso dell'estate.  L'hashtag di riferimento è #Taranta.

 L'ISOLA WI-FI

Per migliorare la comunicazione di pubblico, giornalisti e addetti ai lavori, saranno attivate da  Cliocom due WiFi Zone gratuite Raganet nel Piazzale del Concertone (a disposizione del  pubblico) e nell’area del backstage (a disposizione di ospiti e artisti). Per gli operatori  dell'informazione, invece, sarà allestita un'area stampa con connessione internet dedicata  nella Stanza della Memoria sita alle spalle del Convento degli Agostiniani per l'invio di foto e  video. Per collegarsi sarà sufficiente inviare “raganet registrami” (scritto senza virgolette e  minuscolo) via sms al numero 3937253686.



I TRASPORTI

TRENI E BUS - SERVIZI DI TRASPORTO SPECIALI

Al fine di favorire e agevolare l’affluenza al Concertone di Melpignano, FSE - Ferrovie del Sud  Est ha predisposto un servizio di trasporto integrato straordinario. I primi treni diretti a  Melpignano partiranno dalle stazioni di Lecce, Nardò, Otranto, Maglie, Poggiardo e Tricase  dopo le 18.00, con corse di andata e ritorno che si ripeteranno per tutta la notte fino alle 7 del  mattino di domenica 26 agosto. I treni speciali si aggiungeranno e non sostituiranno quelli  ordinari. Le sei stazioni individuate come punti di snodo saranno raggiungibili, poi, tramite il  servizio automobilistico apposito messo a disposizione sempre da FSE. A partire dalle 16.50 e  fino alle 9.00 del mattino, gli autobus collegheranno, con diverse tappe intermedie, le tratte  Torre Inserraglio-Lecce, San Foca-Otranto, Sannicola-Nardò, Gallipoli Camping Baia Verde- Maglie, Posto Rosso-Poggiardo e Posto Vecchio-Tricase e viceversa.  Si potrà viaggiare acquistando un unico biglietto di andata e ritorno, al costo di 3,20 euro  acquistabile presso tutte le stazioni delle Ferrovie Sud Est o a bordo degli autobus.  Tutte le informazioni dettagliate con i quadri orari e i luoghi di partenza sono scaricabili dal sito  www.lanottedellataranta.it nella sezione Trasporti o chiamando il numero verde delle FSE
(Ferrovie Sud Est) 800.07.90.90.

venerdì 24 agosto 2012

Giornale di adolescenza di Enzo Striano (Mondadori)


Il "giornale" comincia nel 1936, con l'ingresso del piccolo Mario Morrone al ginnasio, e, con una scansione in capitoli che raccontano un anno dopo l'altro, arriva fino al 1940. Sono anni cruciali per l'Italia e per Mario, che vive la sua adolescenza sullo sfondo di un fascismo che passa dalla grottesca simulazione della guerra all'improvvisa realtà dello scontro. In un condominio della piccola borghesia napoletana degli anni Trenta, tra vicine di casa pettegole, serve procaci, vecchi professori, signore inquiete e bellimbusti, Striano ritrae un'umanità vivacissima in tutti i suo riti e in ogni dettaglio.

COMPUTER VISION ON LINE


“Computer Vision Online is a student-run initiative which is committed to centralize current knowledge in the field of Computer Vision". Computer Vision is a rich and rewarding technology which has migrated from academic institutions to industrial laboratories, and onward into deployable systems. Currently, different institutions work on developing new techniques or using standard methods for their specific needs. However, there is a demand for a central online source to pile up current knowledge in this field. Our goal in Computer Vision Online is to create an online community for people who are working on Computer Vision, so they can share their information and possibly use other researcher's achievements and prevent the cycle of reinventing the wheel. To accomplish this goal, currently we have listed different source codes, commercial or free softwares and datasets. In addition to those, we provide information about upcoming events and job openings related to computer vision.  Also, we have started writing online books that covers different areas of Computer Vision. The vision of those books is to provide a general knowledge about different aspects of computer vision. The administrators of Computer Vision Online are graduate students (Amin Sarafraz and Steven Cadavid) at the University of Miami in Florida with expertise in computer vision. If you have any questions or suggestions, please feel free to contact us at: contact@ComputerVisionOnline.com or leave us a message here.”


Villa Orlando - Coopers Hawk


Our Orlando Vacation Villa - Cooper’s Hawk is a luxury four bedroom Orlando holiday villa with swimming pool; situated around 20 mins drive from Disneyworld Orlando, Florida. The villa is in the quiet Four Corners area of Clermont with easy access to restaurants, supermarkets and shopping. The villa has been renovated to a significantly greater standard to comparable vacation homes in the area. Moving away from the common white walls and ceramic tile, Cooper’s Hawk is decorated in rich deep luxurious colours. The owner of Cooper’s Hawk is a strong believer in exceeding guests’ expectations and this is evident in the amount of detail seen in the vacation home.
The Kitchen - The kitchen is constructed of real wood cabinets, Italian granite worktops, stone tiling and modern stainless steel appliances. There is a convenient breakfast bar with 3 places with hardwood bar stools and the main dining area features a 6 seater Haverty’s hard wood table and chairs. Only an American style fridge freezer would be appropriate with drinks dispenser and lots of space. The induction hob helps ensure little fingers don’t get burnt and the dishwasher takes the stress out of cleaning up after the event.
The Lounge - The living room lounge area seats 7 – 7 comfortably and features a large coffee table, side tables and mood lighting. Entertainment is provided by a flat screen plasma HD TV with Blu-Ray player, Netflix and Sony Hi-fi with iDock for iPhone and iPod. A handy auxiliary input allows you to play music from any device. A cordless phone with free US calls is provided and as an extra feature, you can login with your Skype account and use it to make free Skype calls.
The Bedrooms - The bedrooms consist of 2 Master Suites with Bathroom; and 2 Twin Bedrooms sharing family bathroom. King sized bed with bedside night stands, lamps and a useful chest of drawers are found in each master. The suite have their own walk-in closet with plenty of hanging space and nearly 100 hangers each. (We know how annoying it is arriving and finding nowhere to hang your clothes). There is also ample space to store empty suitcases and any shopping you may do during your stay. Each master also has a Flatscreen TV to unwind. The twin bedrooms contain a single/twin bed each, chest of drawers, closet and flat screen TV. They are conveniently located on the other side of the villa each side of the family bathroom.
On the top of everyone’s holiday home checklist is the swimming pool. The villa has its own private pool to the rear with plenty of room for sunbathing. The pool is enclosed in a mesh lanai to keep the insects out, but still allows in the sun if you like to sunbathe. 6 sunloungers are provided, and these can even float in the pool! At the rear of the villa, there are a table and chairs for 4 with additional seating available to pull round, and outside the pool screen plenty of paved space including a charcoal BBQ.
The Garage (or is that the games room?) - The double garage easily allows parking for 1 car as some of the space is occupied by a fold away table tennis table. This can of course be left up as there is plenty of space on the drive way. A darts board is also provided.”





Theory of a Deadman - "Hurricane" (Roadrunner Records)



© 2012 WMG. Buy The Truth Is... on iTunes - http://bit.ly/N0mUBh

The latest video from The Truth Is...

Blur - Under the Westway




Download now on iTunes: http://smarturl.it/underthewestway

Blur: Under The Westway

The first of two new songs written by Blur especially for Hyde Park 2012 Olympics Closing Ceremony Celebration Party. Blur debuted both songs live on Twitter On July 2nd 2012 to several global trends and this is the performance. Make sure you check out the second new song, The Puritan.

http://www.blur.co.uk

Production company: EMI Creative/Pulse Films
Edited by: David Lopez-Edwards
Commissioned by: William Nichols

Blur 21 -- Celebrating 21 years of Blur. To find out more, click here: http://smarturl.it/blur21y

#blur21




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Find Blur on Facebook: www.faceb...

giovedì 23 agosto 2012

The Amity Affliction - Chasing Ghosts (Roadrunner Records)

Giugno di Gerbrand Bakker (Iperborea)


Nelle piatte campagne dell'Olanda del nord tutti ricordano quel 17 giugno del 1969, quando la regina Giuliana venne in visita ufficiale. L'intero paese in festa accolse la sovrana insofferente all'etichetta, che dopo un bicchiere di troppo si fermò ad accarezzare la figlia di una contadina. Quella mamma era Anna Kaan e proprio in quel giorno avrebbe vissuto la più atroce tragedia. Sono passati quarant'anni ed è di nuovo giugno quando Anna volta le spalle al mondo. Attorno a lei il vecchio marito, il primogenito Klaas, il ribelle Jan, e il fragile Johan, si muovono come estranei tra i cocci di una fattoria e di una famiglia sgretolate. Eppure qualcosa li unisce tutti nel profondo, qualcosa che solo la piccola Dieke, figlia di Klaas, con la sua curiosità infantile, può strappare ai fantasmi di quella lontana estate. E di cui solo Gerbrand Bakker può cogliere la volatile essenza. Tra continui salti di tempo e di prospettiva, si ricompone così il puzzle di tre generazioni travolte dalla macchina inesorabile del progresso e del destino, in un rarefatto viaggio carveriano attraverso i nervi scoperti dell'esistenza, le più intime ripercussioni del ricordo e della nostalgia.

Ferite profonde di Nelle Neuhaus (Giano)


David Goldberg aveva nostalgia della sua terra: voleva risentire i suoni della lingua madre, rileggere i giornali tedeschi, contemplare di nuovo gli amati monti del Taunus. Costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel 1945, dopo sessant'anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è tornato nel suo paese. Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg, esponente di spicco della comunità ebraica americana, uomo influente che si è prodigato per ripristinare i rapporti tra la Bundesrepublik e Israele dopo la guerra, è stato ritrovato cadavere nel suo appartamento di Kelkheim. L'hanno scoperto inginocchiato sul lucido pavimento di marmo del corridoio, a neanche tre metri dalla porta d'ingresso. La parte superiore del corpo rovesciata in avanti, la testa in una pozza di sangue. Sangue e cervello schizzati tutt'intorno: sulla tappezzeria di seta, sulla porta, sui quadri e sul grande specchio veneziano posto all'ingresso. Una scena del crimine familiare per il commissario capo Oliver von Bodenstein e per la sua collega Pia Kirchhoff. Il proiettile che ha trapassato la testa del vecchio, un proiettile di grosso calibro, procura, infatti, questi danni. Decisamente meno familiari sono, però, le cifre che i due investigatori scoprono tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. È sconcertante un elemento che l'autopsia rivela: sul lato interno del braccio sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico delle SS.

mercoledì 22 agosto 2012

The Dresden Dolls - The Dresden Dolls - Coin Operated Boy




© 2007 WMG Purchase Yes, Virginia off iTunes: http://bit.ly/bicQrU

Sfoglia|Carica video The Flaming Lips - Race for the Prize






Video for the Flaming Lips song "Race for the Prize" off their 1999 album "The Soft Bulletin"

L’Arte è contemporanea di Vittorio Sgarbi (Bompiani)


L’opera d’arte è, e basta. Così come la bellezza è. L’arte non ha bisogno di specialisti per essere capita.” “Conviene ribadire due concetti fondamentali e apparentemente contraddittori: 1) tutta l’arte è arte contemporanea; 2) contemporaneo è un dato non ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste, c’è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere.”. (Vittorio Sgarbi)

VITTORIO SGARBI è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, ed è autore di saggi e articoli. Da luglio 2008 è Sindaco del Comune di Salemi.
Per Bompiani ha pubblicato Il bene e il bello (2002), Dell’anima (2004), Ragione e passione. Contro l’indifferenza (2005), Vedere le parole (2006), Clausura a Milano e non solo. Da suor Letizia a Salemi (e ritorno) (2008), L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009) e Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010).

Il cane di Dio di Diego Marani (Bompiani)


Il mondo in un possibile futuro. La Chiesa cattolica ha esteso il suo potere instaurando in Italia una teocrazia e controllando ogni aspetto della vita politica e sociale. Il Papa governa un feroce sistema inquisitoriale. L’eroe di questa sacra rappresentazione esplosa è Domingo Salazar. Orfano, allevato dai domenicani, è diventato un agente segreto pontificio, o meglio, un cane sciolto, che non disdegna l’amicizia del musulmano Guntur e combatte con ogni mezzo lecito e illecito gli atei, i negatori di ogni fede e senso dell’ordine cosmico. L’incarico che Salazar ha ricevuto da un misterioso Vicario è di catturare Ivan Zago, l’imprendibile capo dei nemici della Chiesa, e di sventare l’attentato che incombe sulla cerimonia per la santificazione del Santo Padre. Ma nella polizia vaticana qualcuno ordisce altre trame e Domingo da cacciatore, sta per diventare preda. Diego Marani ci porta con il suo nuovo romanzo, veloce e pieno di sorprese, nel cuore segreto me inquietante di un nuovo impero del male.

Diego Marani è nato a Ferrara nel 1959. Funzionario internazionale, lavora presso la Commissione Europea, dove si occupa di cultura e di lingue. Nel 2000 è uscito per Bompiani il suo primo romanzo, Nuova grammatica finlandese, che gli è valso il Premio Grinzane Cavour. Sono seguiti L’ultimo dei vostiachi (Bompiani 2002, Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati e Premio Stresa), L’interprete (2004), Il compagno di scuola (2005, Premio Cavallini), Come ho imparato le lingue (2005), Enciclopedia tresigallese (2006). Nei Tascabili Bompiani sono usciti A Trieste con Svevo (2003) e La bicicletta incantata, pubblicato in cofanetto con il film di Elisabetta Sgarbi, Tresigallo - Dove il marmo è zucchero (2007).

martedì 21 agosto 2012

L’amore non ha fine di Kathleen MacMahon (Bompiani)


Inizia così: autunno del 2008, una spiaggia sulla costa di Dublino. Bruno Boylan, 49 anni, newyorkese di origini irlandesi, ha deciso di visitare la terra dei suoi avi. Addie Murphy, trentottenne, è una sua lontana cugina e, rimasta senza lavoro, trascorre le giornate prendendosi cura dell’anziano padre Hugh e della cagnolina Lola. L’incontro tra loro è improvviso, inevitabile, fulminante: basta perdere al momento giusto le chiavi di casa, durante una passeggiata sulla spiaggia... Questo romanzo è la storia di un amore tenerissimo fra due persone adulte, che non sono belle o ricche o speciali, ma sanno vivere con il trasporto di due ragazzi il loro sentimento e pensare al futuro con grande consapevolezza. Anche quando sul futuro si affacciano le difficoltà. L’amore non ha fine è anche una storia di incredibile coraggio, che ha la forza delle parole e dei fatti di ogni giorno, ma sublimati e trasfigurati da uno slancio vitale tutto femminile, contagioso come sanno esserlo le grandi storie.

Kathleen MacMahon è una giornalista della rete televisiva irlandese RTE. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro di cronista. Ha studiato Storia e Letteratura Inglese allo University College di Dublino, e ha successivamente conseguito un master in Storia all’Università di Cambridge. Come giornalista si occupa di Esteri, coprendo tutte le principali notizie internazionali per i telegiornali.

Le penultime labbra di Giancarlo Marinelli (Bompiani)


Una telefonata sulla segreteria della moglie Giulia subito prima di imbarcarsi su un aereo diretto in Europa dal Brasile: è questa l’ultima traccia lasciata da Antonio Branco, il cui volo si inabissa in pieno oceano poche ore dopo il decollo. Ma il suo nome, inesplicabilmente, non compare nella lista dei passeggeri, e così Giulia decide di andare a casa dei suoceri per fare chiarezza - nel destino di Antonio e nella propria vita. Intorno a questo nucleo narrativo, Le penultime labbra intreccia una serie di vicende che delineano un ricchissimo affresco di casi umani e di psicologie: due liceali alle prese con la paura di crescere e di incontrarsi, un grande poeta sconvolto dalla morte del figlio, una misteriosa figura che abita una casa abbandonata, due anziani coniugi che devono fare i conti con le incomprensioni del passato, i tradimenti reali e suggeriti di Antonio... E su tutto aleggia il mistero sovrano della morte e dell’amore, che Marinelli svolge col suo stile lirico e visionario, incorniciandolo in una formidabile trama gialla

Giancarlo Marinelli, nato a Vicenza il 24 dicembre 1973, insegna regia teatrale; sceneggiatore e autore di drammaturgia contemporanea, regista cinematografico e teatrale, ha pubblicato Amori in Stazione (1995), Pigalle (1998), Dopo l’amore (2002). Sempre per Bompiani è uscito Non vi amerò per sempre (2008).

Chilly Gonzales - White Keys (from SOLO PIANO II)

 

New track from SOLO PIANO II Presented in PIANOVISION
Album out this summer!
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”Galeotto fu il collier”: le belle donne e la ricchezza muovono un intero paese di Roberto Martalò


Certi incontri possono cambiare la vita di un uomo. In alcuni casi, possono addirittura modificare gli equilibri di un intero paesino; se l’incontro è quello tra un uomo e una donna e di mezzo ci sono anche soldi, il gioco è fatto.
“Galeotto fu il collier” di Andrea Vitali è un simpatico e piacevole romanzo ambientato a Bellano, paese che si affaccia sul lago di Como, negli anni ’30 dello scorso secolo. Luogo ideale per godersi il lago e il sole estivo, la sua tranquillità viene scossa dall’arrivo di un chiassoso gruppo di svizzeri, tra i quali spicca la procace Helga, giunonica e interessata solo a divertirsi. Lidio Cerevelli, sedicente geometra e proprietario di una ditta edile gestita dall’onnipresente e opprimente madre Lirica, se ne innamora subito e capisce che, per coronare il suo sogno d’amore, deve aggirare l’ostacolo rappresentato dalla volontà materna. Il ritrovamento di alcune monete d’oro darà il la a una serie di eventi ed equivoci che il maresciallo Maccadò e il brigadiere Mannu dovranno interpretare per trovare la soluzione a un’intricata vicenda.
Donne e ricchezza: ecco il motore della brillante commedia raccontata dall’autore. Donne bellissime, come Helga o Olghina Cerretti, moglie del potentissimo medico massone Professor Cerretti, o Anita Campesi, moglie di uno scapestrato muratore. Sono loro ad accendere le fantasie dei bellanesi e a dare impulso ai loro sogni e alle loro azioni. Ne sa qualcosa Beppe Canizza, segretario del Partito locale, sempre pronto ad accendersi alla vista di Anita Campesi o di chiunque sia degna di ammirazione. Ricchezza, e dunque potere, come quella ostentata dal professor Cerretti che regala alla moglie un collier certamente unico, ma che non può passare inosservato..
Vitali regala ai suoi lettori una trama leggera e gradevole, spiritosa e intelligente. L’intreccio è ben costruito e dona al romanzo un ritmo veloce e intenso. Una storia frizzante e mai pesante, ben raccontata dallo scrittore che, attraverso il ricorso ad alcune figure già presenti in altri suoi scritti (come il maresciallo dei Carabinieri Maccadò) e a una presentazione quasi macchiettistica dei personaggi che appaiono man mano sulla scena del romanzo, ci offre un punto di vista sulle realtà paesane. Un libro da leggere, anche in vacanza, perché leggero e antistress.

Galeotto fu il collier di Andrea Vitali
Garzanti, 394 pag, € 17,60

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

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