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venerdì 13 maggio 2011

La bella e la bestia di Ludovica Lumer e Semir Zeki (Laterza)





















"Il processo di studio della relazione tra l'individuo e quello che vede e più ancora tra il sé e lo spazio circostante, le relazioni sociali e le situazioni non usuali è proprio quello che l'arte contemporanea enfatizza come mai precedentemente nella storia. Ed è sorprendente come le questioni approcciate dall'arte di oggi siano esattamente le stesse che sfidano le neuroscienze." Le neuroscienze mettono oggi a disposizione un'enorme quantità di dati sul funzionamento di varie parti del sistema nervoso, dati che raccontano storie, più o meno esaustive, su come gli esseri umani vivono, interagiscono e si muovono nel mondo. Allo stesso modo l'arte, una delle più elevate modalità di rappresentare sensazioni ed emozioni, ci fornisce preziosi documenti sul funzionamento del cervello e in ultima istanza dell'uomo. In particolare l'arte contemporanea, nel suo essere in bilico tra progettualità e azione, tra idea e gesto creativo, esplora e rivela le capacità percettive del sistema nervoso. L'opera d'arte e il processo creativo diventano quindi per lo scienziato il racconto esplicito e diretto delle esperienze percettive, emotive e comportamentali.

Beastly - il trailer



Per saperne di più sul film visitate: http://www.film.it/beastly
Il trailer italiano del film "Beastly" di Daniel Barnz.

Con Vanessa Hudgens, Alex Pettyfer, Mary-Kate Olsen, Neil Patrick Harris, Kenan Thompson, Peter Krause, Erik Knudsen, Dakota Johnson. Tratto da un romanzo ispirato direttamente dalla favola della Bella e la Bestia, il film vede come protagonista Kyle, un giovane di New York spavaldo e molto sicuro di se. A causa del suo comportamento da superbo subisce un incantesimo che lo deturpa e lo trasforma in una creatura immonda. Se entro due anni non troverà una donna che si innamorerà del suo cuore e non del suo corpo rimarrà in quello stato per tutta la vita.

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (Dalai)




















"L'immaginazione di una donna è molto rapida, salta dall'ammirazione all'amore e dall'amore al matrimonio in un istante". Dei sei romanzi di Jane Austen, questo è il primo in ordine di tempo e insieme il suo capolavoro. Quando lo scrisse la Austen aveva ventun anni e un'amica di famiglia l'eveva definita "la più graziosa, sciocca, leziosa farfalla in cerca di marito che sia dato incontrare". Frivola e ironica, non si distingueva dal mondo campagnolo e borghese cui apparteneva, fatto di tè, ballli, flirt della buona società, minuti e ridicoli incidenti della vita quotidiana. Ma su questi motivi sapeva giocare con una grazia e una profondità uniche. Ed è così che, narrando in Orgoglio e pregiudizio la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro conteggiatori, riesce a evocare, con tocchi sobri e precisi, l'intero, incantevole, penetrante quadro della provincia inglese alla fine del Settecento.

Becoming jane



Film di Julian Jarrold. Con James Cromwell, Julie Walters, Maggie Smith, James McAvoy, Anne Hathaway, Joe Anderson. Inghilterra, fine 1700. Jane, la più giovane delle figlie del reverendo Austen, è in età da marito e la sua famiglia vorrebbe darla in sposa al facoltoso signor Wisley, nipote della ricca Lady Gresham, ma la ragazza, dotata di uno spirito libero e indipendente, non accetta l'imposizione di un matrimonio di convenienza perché attende il vero amore. In occasione della visita di suo fratello Henry, Jane fa la conoscenza di Tom Lefroy, un giovane avvocato irlandese, e tra i due nasce un forte sentimento. Fonte Film.it

Il libro del giorno: Attentato al Papa di Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato (Chiarelettere)












Che storia! Vale la pena provare a ricostruirla, tutta. Vi sono coinvolti ben sei paesi (Francia, Bulgaria, Russia, Germania,Turchia, Polonia), un killer, Ali Agca, l'attentatore del papa (altri suoi obiettivi Bourguiba, Walesa, Dom Mintoff, Khomeini) che dice di essere Gesù Cristo. Un bel gruppo di spie (monsignori, cardinali e persino guardie svizzere) che s'infiltrano nelle stanze del papa, due giudici bulgari che giudici non sono e anzi sono ritenuti i due organizzatori del sequestro nel 1983 di Emanuela Orlandi, strumento inconsapevole del terrorismo internazionale. E non è finita: un morto che in realtà non è morto (il presunto organizzatore dell'attentato al papa), due italiani trattati come spie dal governo bulgaro per ritorsione nei confronti del nostro ma che spie non sono, un sindacalista incarcerato e poi scagionato vent'anni dopo, senza nemmeno ricevere le scuse. Omicidi, sequestri, furti, ricatti, minacce (anche ai giudici); spie, terroristi, servizi segreti al gran completo, criminalità organizzata: come in una vera spy story entrano ed escono personaggi di ogni tipo (anche un monaco benedettino con Maserati Biturbo color giallo oro, spia della Stasi), e non mancano le sorprese. I due autori, un noto giornalista e un noto magistrato che ha seguito un filone dell'inchiesta sull'attentato ed è avvocato della famiglia Orlandi, hanno lavorato su documenti e testimonianze, contro silenzi e omertà. Il loro libro entra nel cuore del Novecento, tra equilibri politici mondiali e storie personali. A distanza di trent'anni da quel giorno (13 maggio 1981), la verità deve ancora essere chiarita del tutto, anche perché il giallo non finisce mai: ancora nel 1998 l'omicidio del comandante delle guardie svizzere (con sua moglie e il vicecaporale) e il furto dei documenti che aveva con sé mandano un messaggio molto chiaro: guai a chi vuole parlare, alle spie non si fanno sconti. Mai. E questo è un monito che vale per tutti, anche per il papa.

Ferdinando Imposimato è uno dei magistrati che hanno lavorato di più sul caso Moro. Si è occupato anche della lotta ai sequestri di persona e di terrorismo, di mafia e di camorra, oltre che dell'attentato al papa. Ha lavorato per conto dell'Unione europea e dell'Onu. Parlamentare della sinistra indipendente per tre legislature, docente universitario, ha scritto per diversi quotidiani e settimanali. Attualmente è avvocato penalista.

Sandro Provvisionato, giornalista professionista, già direttore di Radio Città Futura, ha lavorato per dodici anni all'Ansa (da praticante a capo della redazione politica), per poi passare come inviato speciale al settimanale «L'Europeo» e diventare in seguito capo della cronaca del Tg5. Per questa testata ha lavorato anche nella redazione inchieste, è stato conduttore del tg della notte e inviato di guerra (in Kosovo e in Iraq). Dal 2000 è curatore del settimanale TERRA! di cui è anche conduttore. Dirige il sito www.misteriditalia.it.

Imposimato e Provvisionato hanno pubblicato per Chiarelettere DOVEVA MORIRE (2008), inchiesta sul caso Moro

10 grandi donne dietro 10 grandi uomini, di Isabella Marchiolo, prefazione di Alessandra Casella (Laurana). Anteprima di Nunzio Festa











Mancano pochissimi giorni all'arrivo in libreria il nuovo, fresco, a tratti scoppiettante libro della giornalista e scrittrice calabrese Isabella Marchiolo “10 grandi donne dietro 10 grandi uomini”; questo nuovo libro di Isabella Marchiolo, che ben conosciamo e non da oggi, e che dimostra giorno dopo giorno una maturazione di scrittura e una consapevolezza letteraria sempre crescente, autrice che alterna appunto prosa a giornalismo, entra a far parte d'una nuova linea di libri che la Laurana dell'antico Mozzi e del nuovissimo Vaccari, passando per l'oramai famosa Tomassini, fa per dare un poco d'ossigeno vero e pulito al presente. In vista d'un futuro possibile. Perché, appunto, questo volume è il primo della neo-nata collana “Dieci!”: voluta dall'editore Garlisi e dall'editor Gabriele Dadati e, immaginiamo, consigliata dal Giulio Mozzi che sappiamo. Con tanto di illustrazione di copertina, per giunta, che è opera a sé, 'stavolta di Silvia Rastelli. Se nel comunicato di lancio sentiamo che “la nuova collana si poene come obiettivo quello di scavare dentro il detto 'Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna', quasi a volerlo ribaltare”, in realtà questo ultimo libro di Marchiolo, che ricordiamo recentemente in veste d'autrice d'un'interessantissima intervista inopportunamente titolata “LadyMen” e prefata da Cecchi Paone, è un modo di guardare con rispetto ma anche giusta distanza a dieci grandi figure, donne, che per diverse ragioni hanno raggiunto fama e celebrità. Ed è vero, sempre o quasi sempre, che le donne stanno un passo in avanti e assolutamente non uno indietro dei mariti ecc., perché devono pensare molte volte a fratelli, sorelle, figlio e/o genitori. D'esempi, insomma, ne potremmo fare davvero tanti. A partire da ogni privato. La scelta d'Isabella mette nel testo Michelle Obama a braccetto con Rita Borsellino e Yoko Ono. E non solo. Eppure questa volta dovremmo ripensare, molto probabilmente, nel tempo che strapazza l'etica e i sentimenti puri, a Mina Welby che veramente “mette al centro del suo amore il desiderio di morire del marito”. Marchiolo riesce ancora una volta a commuovere. Che con pezzi di vita di queste donne rappresenta simbolicamente il mondo intero. “E non è per una sorellanza di genere – dice direttamente l'autrice, quasi ad accennare in un pezzo del libro alla tanto discussa 'solidarietà femminileì - , perché anch'io sono una donna. No, questa sarebbe semplicemente un'associazione logica: le donne generano vita, e senza di loro a un certo punto dell'umanità non rimarrebbe comunque nient'altro da salvare. Insomma, questo significa che non potete estinguerci o decidere di cancellarci da un elenco ideale delle cose importanti”. Per aggiungere: “Inoltre credo poco alle possibilità della scienza di procreare al di fuori di un grembo femminile. Dunque, almeno nel futuro che fino ad adesso riusciamo a immaginare, siamo ancora indispensabili”.

mercoledì 11 maggio 2011

Fast & Furious 5 - Il trailer




Vin Diesel e Paul Walker guidano il ritorno di tutti i protagonisti dei precedenti episodi dell'esplosiva saga a tutta velocità in Fast Five. In questo nuovo episodio, l'ex-poliziotto Brian O'Conner (Paul Walker) passa dall'altro lato della legge e si associa all'ex-truffatore Dom Toretto (Vin Diesel). Dwayne Johnson si unisce a Jordana Brewster, Chris "Ludacris" Bridges, Tyrese Gibson, Sung Kang, Gal Gadot, Matt Schulze, Tego Calderon e Don Omar per una corsa estrema con un'altissima posta in gioco. Da quando Brian e Mia Toretto (Brewster) hanno aiutato Dom ad evadere, si sono trovati ad affrontare numerosi ostacoli per sfuggire alle autorità. Adesso sono intrappolati a Rio de Janeiro e devono completare un ultimo lavoro per riavere la loro libertà. Mentre assemblano la loro squadra di piloti migliori, gli improbabili alleati sanno che la loro unica chance di uscire dal gioco una volta per tutte vuol dire affrontare il corrotto uomo d'affari che li vuole morti. Ma non è l'unico ad inseguirli. L'agente federale Luke Hobbs (Johnson) è molto determinato e non manca mai il suo bersaglio. Quando gli viene assegnato di trovare Dom e Brian, elabora un piano d'attacco per catturarli con la sua squadra d'assalto. Ma mentre i suoi uomini iniziano la ricerca in Brasile, Hobbs scopre di non riuscire più a riconoscere i buoni dai cattivi. Adesso deve fidarsi del suo istinto per catturare la sua preda... prima che lo faccia qualcun'altro.

Il trailer italiano di Fast & Furious 5, con il saluto di Vin Diesel e Paul Walker.
Sito ufficiale: www.fastandfurious5.it
Pagina Facebook: http://www.facebook.com/fastfiveitalia
Twitter: http://twitter.com/#!/FastFuriousIT

Margherita Hack, Il mio infinito Dio, la vita e l'universo nelle riflessioni di una scienziata atea (Dalai editore)











Fin dagli esordi dell'umanità la volta stellata è sempre stata la culla di dèi e cosmogonie, racconti per esorcizzare il mistero della vita e della morte. Nel contempo, in ogni civiltà, alla visione religiosa del mondo si sono contrapposte menti curiose che hanno cercato spiegazioni razionali dei fenomeni naturali e celesti. Questo libro racconta come si è evoluta la nostra capacità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna con Galileo e Keplero alle scoperte di Newton,- per arrivare all'astronomia e alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del Novecento. Ci pone di fronte ai problemi cui ancora la scienza non sa rispondere: l'origine dell'universo e della vita. Ci interroga sulla natura del nostro universo: è tutto ciò che esiste? E finito o infinito nel tempo e nello spazio? E uno fra tanti? Com'è possibile che da una caotica zuppa di particelle elementari si sia originato il Cosmo gerarchicamente ordinato, le stelle e galassie, dai cui elementi è nata la vita biologica evolutasi fino ad arrivare a quello straordinario strumento di conoscenza che è il cervello umano? A tanta meraviglia si può rispondere invocando un Creatore, oppure accettando la bellezza di un mondo governato dalle leggi della materia senza altri fini.

Ensemble pisco/cosmico con Margherita Hack e Dario Vergassola

http://www.youblob.org - Margherita Hack ospite di Serena Dandini e Dario Vergassola a "Parla con Me" su Raitre. Fonte Youtube

Il libro del giorno: Le relazioni pericolose di Pierre Choderlos de Laclos (Newton Compton)












"Le relazioni pericolose" rimane per la critica e per i lettori una pietra miliare di qualsiasi narrativa e un capolavoro indiscutibile del romanzo epistolare. Considerata la molteplicità dei temi, degli intrecci e dei riferimenti letterari, può essere soggetto a varie interpretazioni: c'è chi ne esalta l'ironia sostanziale e chi vi intravede invece un sentore di morte e di autodistruzione, chi arriva a vederci un'anticipazione dello Sturm und Drang e chi individua parentele con i fratelli minori di Sade. Resta comunque il fascino che continua, con il passare del tempo, a esercitare. Dal libro è stato tratto un film di grande successo, diretto da Stephen Frears e interpretato da Glenn Close, John Malkovich e Michelle Pfeiffer.

Le relazioni pericolose - Il film

Le relazioni pericolose è un film del 1988, diretto da Stephen Frears, tratto dal romanzo Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, con un buon livello di fedeltà alla storia originale, seppure anche con alcune differenze nei personaggi e nel finale. Dangerous Liaisons (USA, Gran Bretagna – 1988). Sceneggiatura: Christopher Hampton. Fotografia: Philippe Rousselot.. Montaggio: Mick Audsley. Musiche: Johann Sebastian Bach, George Fenton, Christoph Willibald Gluck, Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi.

* John Malkovich: Visconte Sébastien di Valmont

* Glenn Close: Marchesa Isabelle de Merteuil

* Michelle Pfeiffer: Madame Marie de Tourvel

* Uma Thurman: Cécile de Volanges

* Keanu Reeves: Raphael Danceny

* Swoosie Kurtz: Madame de Volanges

* Mildred Natwick: Madame de Rosemonde

Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh (Garzanti)












Chissà perché ma ho sempre associato ai fiori delle doti, delle qualità particolari semi/oniriche quasi, che puntualmente facevano riaffiorare tra le maglie dei miei ricordi sinuosità, delicatezze, e sorrisi di tante donne che ho conosciuto. Misteri dell'immaginifico! Indistintamente tutti i fiori hanno su di me il potere di catapultarmi in atmosfere surreali, dove tutto si sfiora con estremo pudore, dove la storia, le storie non sono condizionate né da ferite profonde, né da ritorni mancati. Poi mi capita (in maniera rocambolesca) tra le mani questo splendido lavoro di Vanessa Diffenbaugh dal titolo “Il linguaggio segreto dei fiori” edito da Garzanti. Splendido perché è riuscito a incuriosirmi, a commuovermi, a farmi sorprendere, tutte cose che di rado un lettore (border/line) come me riesce a trovare in un libro. Non è questione di intraprendere una lotta feroce contro il “postmodernismo” (in fondo senza il mercato - anche quello editoriale - non potremmo nulla, non saremmo nulla, e forse vivremmo ancora in un mondo dominato da barbarie ben più sanguinarie delle logiche del profitto), ma è tentare di scovare con la lente dell’indagine e della critica letteraria, quell’identità che è l’Autore autentico, come nel caso di questa meravigliosa penna. Narrazione di confine, dove la protagonista Victoria, è una ragazza vissuta in "infeni" fatti di violenza e “anestetizzazioni” intimistiche, tanto da farle odiare il contatto fisico, o il semplice lasciarsi andare, o fidarsi. Poi l’incontro con una donna, Elizabeth, che le insegnerà il linguaggio dei fiori. E Victoria che ha il suo bel hortus conclusus, dove tutto è pace e silenzio, nel parco pubblico di Portero Hill, proprio lì pianterà e accudirà i suoi fiori imparandone fragilità e durezza, scoprendo la bellezza, la durezza e lo splendore della vita con tutte le sue ascese e le sue cadute. E i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto le cicatrici ancora aperte dell’anima e lasciano delle dolci caramelle di felicità. In fondo meno male che ci sono i fiori. Meno male che ce n’è uno per ogni male dell’anima.

martedì 10 maggio 2011

Ciao che fate? La Pina e Diego con La Vale (Mondadori)












"Abbiamo scritto questo libro per tutte le persone molto speciali che in questi anni sono cresciute con noi e ci hanno divertito, entusiasmato, commosso, e che ci hanno tanto amato, come noi ogni giorno amiamo loro." Un gruppo di amici, una vera e propria community che da una decina d'anni segue Pinocchio su Radio Deejay, e parla di tutto con La Pina e Diego. Dal primo bacio a quello che sta facendo in quel momento, al contenuto della propria borsa. Valanghe di sms: "Io e la mia fidanzata ci siamo baciati a pesce per un anno", "Non dire a una sposa: 'Sei bellissima, non sembri tu'", "L'angolo del cuscino funziona come campo pratica del bacio... unico neo: ti felpa la lingua", "Mia mamma una volta mi ha rifatto il letto mentre ancora dormivo!", "Io e il mio geniale fratello maggiore bucavamo le bombolette spray! Ho ancora l'ombretto argentato sull'occhio destro!". Telefonate, ragazze qualunque che diventano ospiti fisse: la Lalla (la bugiarda torinese), la Giada (la quattordicenne che pensa solo a limonare), l'Afona (che tutto quello che indossa "fa moda"), la Katia (la sua vita è una soap opera). E poi classifiche, tormentoni, sigle dei cartoni animati, gente che telefona col cuore spezzato, perché, alla fine, l'importante è stare insieme. "Ciao che fate?" raccoglie il meglio di tutti quei pomeriggi di divertimento. "Assomiglia un po' a una puntata di Pinocchio: c'è un tema, anzi un tema-capitolo e in ogni tema c'è un po' di noi e molto di voi. Con i vostri messaggi e la vostra ironia...".

Anna Tatangelo, La Pina e Diego per Pinocchio su Radio Deejay



A Pinocchio i provini con Anna Tatangelo: La Pina, Diego ed un'"interessante" giudice negli studi di Radio Deejay. Fonte Youtube

Il libro del giorno: Misteri per caso. Un viaggio intorno al mondo che non racconta la solita Storia. Di Syusy Blady e Patrizio Roversi (Rizzoli)












L’Italia dei luoghi nascosti, il domandare “investigativo e inquisitorio” di Syusy e lo scetticismo cosmico di Patrizio conducono per mano il lettore sulle tracce di “misteri misteriosi” di caratura planetaria. Tipo: la Lupa del Campidoglio è stata copiata da una più antica simbologia della Mongolia; Syusy c'è stata e ne ha le prove! Da una Mappa conservata all'Università di Bologna si scopre che è esistita una Google Earth antidiluviana: Syusy a Istanbul ha avuto in mano la famosa Mappa di Piri Reis. Dal Santuario di San Luca si arriva a Malta, l'isola della Dea Madre, e dei leggendari cavalieri, dove i due “indagatori” hanno scoperto che Dio è nato donna. Studiando i menir della Puglia si può scovare l'antico computo elaborato dal calendario Maya che prevede l'apocalisse del 2012. Syusy non trascura nulla di nulla, non lascia al caso nessuna ipotesi, nemmeno la pista extraterrestre. Con la splendida ironia che li contraddistingue, gli autori ci conducono in un seducente viaggio lungo i percorsi meno noti del mondo.

«Ogni viaggiatore, al ritorno dai suoi viaggi, ha sentito il bisogno di riordinare le idee, Marco Polo per primo. Syusy è una viaggiatrice non per caso con un sacco di informazioni e verità che potrebbero cambiare la storia come la conosciamo. Patrizio un cinico ascoltatore che prova a seguirla nel suo viaggio mentale oltre che fisico. Alla fine lei si sarà liberata da un fardello fatto di luoghi, ragionamenti e scoperte sconvolgenti, mentre lui sarà pieno di sani dubbi e avrà perso definitivamente la sua innocenza.». Il libro è uno splendido momento dove chiunque può volgere lo sguardo al mistero, attraverso gli occhi di due personaggi noti della scena televisiva italiana, la stessa con cui hanno intrattenuto e divertito per anni i telespettatori.

Turisti per caso - sulle orme di Darwin. Condotto da Syusy Blady e Patrizio Roversi



Turisti per caso condotto da Syusy Blady e Patrizio Roversi
fonte Youtube/Rai.tv

Augusto, braccio violento della storia di Luca Canali (Bompiani)












Il primo imperatore romano, forse il più grande: Ottaviano Augusto. La difficile ma inarrestabile scalata al potere, gli intrighi, i retroscena psicologici, i personaggi: Agrippa, l’amico fidato, uomo forte e imperturbabile, votato al servizio gregario e all’ordine senza forse e senza ma. E poi Livia Drusilla, di cui Ottaviano si innamora, e ne fa la sua sposa e ispiratrice. E ancora, le trame segrete dei conservatori capeggiati da Cicerone, Catone, e Bruto, la guerra sanguinosa contro gli uccisori di Cesare, da cui emergerà la figura dell’uomo di potere unico, il princeps per antonomasia. Uomo malaticcio ma sospinto da irrefrenabili pulsioni, adottato da Cesare che lo vedeva come il solo condottiero in grado di risolvere il dissidio che opponeva il Senato al princeps. Repressione di congiure, diplomazia con il ceto nobiliare, stretto legame quasi affettivo con le legioni, un saldo secolo di pace, detta appunto pax augusta, che ha quasi per fondamento ideologico la cultura e la poesia, di cui Mecenate è ispiratore, sono i fondamenti del nuovo impero. Molti tormenti anche nella sua vita: più grave di tutti il comportamento libertino di sua figlia Giulia e sua nipote Giulia Minore. Luca Canali ricostruisce col sicuro e avvincente passo del romanziere e con il rigore dello storico un capitolo epico della storia romana, fra tolleranza e dispotismo, poesia e sangue, amore e morte. La vicenda di un uomo il cui braccio violento, anche attraverso la crudeltà delle proscrizioni, ha impugnato ogni arma disponibile per saldare per sempre il destino di Roma a quello dell’Occidente.

LUCA CANALI, scrittore e latinista, ha insegnato Letteratura latina nelle Università di Roma e Pisa. Dal 1981 si è dedicato esclusivamente all’attività critica e letteraria. Tra le opere di saggistica: Personalità e stile di Cesare, I volti di Eros, Lucrezio, poeta della ragione, Amore e sessualità negli autori latini, Il sangue dei Gracchi, I cavalieri latini dell’Apocalisse, Fermare Attila; di versi: Toccata e fuga, La deriva, Il naufragio, Zapping, Borderline, Fasi, Lampi; di narrativa: La resistenza impura, Autobiografia di un baro, Il sorriso di Giulia, Spezzare l’assedio, Nei pleniluni sereni, Reds. Racconti comunisti, La sporca guerra, Fuori dalla grazia. Tra le sue traduzioni, tutta l’opera di Virgilio, Lucrezio, Petronio, Orazio, Tibullo, Properzio, Persio, Stazio, Prudenzio e altri.

Un estratto - “Ehi Agrippa, dormi? È quasi l’alba, fra poco sbarchiamo”. Seduto su un cerchio di corde, la testa fra i pugni, i gomiti puntati sulle ginocchia, e gli occhi semichiusi, Agrippa non dormiva. Anzi, a quel richiamo di Ottaviano, suo compagno di studi e di vita, sorrise scoprendo, fra labbra bruciate dal vento e dal sole di chi ha vissuto a lungo all’aria aperta, denti corti e saldi che cercavano invano di risplendere al chiaro di luna di quella notte del 15 aprile 44 a.C. Un mese esatto dall’assassinio di Cesare all’ingresso della Curia di Pompeo. Senza attendere risposta, né volgersi verso l’amico, Ottaviano iniziò a percorrere il perimetro della bireme che dalla città di Apollonia li stava trasportando in Italia. Camminava lentamente, sembrava interessarsi alla battagliola, sopraelevazione dei parapetti formata da gomene intrecciate a paletti biforcuti, dai quali pendevano gli scudi che i legionari di scorta avevano lasciati lì ritirandosi la sera prima a dormire sottocoperta, a pochi passi dalla ciurma dei rematori. La frequenza delle vogate doveva essere lenta e regolare, ma i remi oggi pesavano di più, fasciati da stracci di lana affinché la snella imbarcazione procedesse nel più assoluto silenzio: portava infatti il figlio adottivo di Cesare verso la vendetta contro gli autori di uno dei delitti politici più efferati dell’intera storia di Roma. In cambio di quella velocità e di quel silenzio, i due giovanotti s’erano sporti da una botola sulla sentina – dimora, prigione e cesso di quei disperati – per gettar loro sacchetti di denaro, non certo per pietà – avrebbero fatto crocifiggere chi avesse finto una forte vogata per coprire il proprio debole sforzo –, ma per spronare tutti a non diminuire la velocità e a non interrompere il silenzio. Del resto i rematori arrancavano pensando solo a quante puttane, dopo lo sbarco, avrebbero potuto godersi con quei denari per un’intera giornata.”

lunedì 9 maggio 2011

Senza Arte Né Parte. Con la regia di Giovanni Albanese



La nuova commedia con Vincenzo Salemme, Giuseppe Battiston e Donatella Finocchiaro. Un film di Giovanni Albanese

fonte Youtube/01

Diritto al futuro a cura di Renato Briganti con interventi di Alex Zanotelli e Alberto Lucarelli (Dissensi edizioni)




















Questo libro nasce dalla consapevolezza di dover trovare un nuovo patto sociale tra cittadini capaci di immaginare un futuro migliore. I temi trattati sono la convivenza pacifica e l'integrazione tra le diversità. Non c'è pace senza giustizia e non c'è pace se ancora uomini e donne (che il sistema economico costringe a migrare) non sono messi in condizione di vivere con dignità. Sono analizzati argomenti quali il legame tra guerre, migrazioni e integrazione, i diritti fondamentali, la sostenibilità e l'intercultura, e accanto ad ognuno di questi una proposta di laboratorio tematico di appofondimento. Un libro per riflettere e per agire, indispensabile per chi vuole che sia garantito un diritto al futuro. Parte del ricavato della vendita sarà devoluto all'associazione Manitese.

DIRITTO AL FUTURO
A CURA DI RENATO BRIGANTI
CON CONTRIBUTI DI ALEX ZANOTELLI E ALBERTO LUCARELLI
PAG. 102 - EURO 11,00
DISSENSI EDIZIONI

Intervista a Morgan che poi canta con Edoardo Bennato 'Perché' a Quelli che il calcio ...



Morgan, ospite di Simona Ventura a "Quelli che il calcio", parla della suo momento professionale e di questa edizione del programma tv X Factor ed assieme a Edoardo Bennato si esibisce con il brano "Perché". Tratto da: Quelli che il calcio. RAI CELEBRITY, LA WEB TV CHE VI SVELA I SEGRETI DELLE STAR!
http://www.rai.tv/dl/portale/html/palinsesti/celebrity.html
BLOG RAI CELEBRITY:
http://www.community.rai.it/posts/index/4addcafa-7d4c-4e39-a60f-6a1ad4a2449f

Il libro del giorno: EDOARDO BENNATO. VENDERO’ LA MIA RABBIA (ARCANA) di Francesco Donadio











Di Edoardo Bennato oggi si parla davvero (troppo) poco. Eppure, negli anni Settanta è stato forse il più amato tra i cantautori e ha creato almeno una trentina di brani che possono essere considerati dei classici della nostra discografia. Canzoni come Salviamo il salvabile, Un giorno credi e Meno male che adesso non c’è Nerone hanno rappresentato la colonna sonora di una generazione immersa in una confusa realtà quotidiana fatta di austerity, di scontri di piazza e di terrorismo che via via diventava sempre più imprevedibile e feroce. Una carriera tutta in salita, quella di Bennato, che ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per conquistarsi il proprio posto al sole. Il cammino, dai primi concertini con i fratelli nella Napoli degli anni Cinquanta passando per il trionfo di San Siro nel luglio 1980 di fronte a 80mila persone in delirio, fino a giungere al recente inno per i 150 anni dell’Unità d’Italia, non è certo stato una passeggiata. Se Edoardo ce l’ha fatta, è stato grazie alla sua (sana) rabbia, e alla ferma convinzione nel proprio talento. Per strano che possa sembrare, è la prima volta che la storia di Bennato viene narrata da qualcuno che non sia un fan dichiarato o facente parte dell’entourage dell’artista. Venderò la mia rabbia è stato scritto avvalendosi degli archivi a disposizione (dischi, libri, riviste, quotidiani, Teche Rai) e intervistando i più stretti collaboratori del cantautore/rocker di Bagnoli, fratelli (Eugenio e Giorgio) compresi.

Ricercatore e scrittore, appassionato di pop angloamericano, è autore, con Marcello Giannotti, del saggio Teddy-boys rockettari e cyberpunk. Ha scritto di musica per «Tuttifrutti» e «Il Mucchio Selvaggio » e ha collaborato con la Rai, l’ADN Kronos e varie radio private. Attualmente coordina la testata web «Extra! Music Magazine» (www.xtm.it) e collabora con il bimestrale «Musica Leggera».

Chiedi e ti sarà tolto (Minimum Fax) di Sam Lipsyte













“L’America, ha detto Horace, il nostro stagista, era un pappone rincoglionito e in declino. Per la nostra repubblica era finita da un pezzo l’epoca d’oro della ruffianeria. Che fine aveva fatto quello spaccone dai nervi di ghiaccio e le zanne di diamante, che aveva assaltato la Normandia e preso i sovietici a pisellate in faccia, e che avviava alla prostituzione le carni giovani dei mercati emergenti? Ora il nostro paese se ne stava stravaccato in un angolo della sala da biliardo, era un babbione sdentato con una bottiglia da mezzo di vinaccio Mad Dog e gli occhi gialli e pesanti, l’ennesima vittima designata per il branco dei giovani lupi. «Siamo gli zerbini degli altri paesi industrializzati», ha detto Horace, con gli occhi accesi di gioia come bracieri.”
Milo Burke lavora come fundraiser per un’università mediocre popolata di figli di papà con velleità intellettuali: dovrebbe strappare donazioni alle ricche famiglie degli studenti o a generosi filantropi, ma le public relations non sono il suo forte. Milo – aspirante artista mai uscito dall’anonimato – è un intemperante, un contestatore, un frustrato, forse un genio incompreso, di certo un casinista: all’ennesimo passo falso viene licenziato in tronco. Il suo ménage familiare – ha una moglie comprensibilmente insoddisfatta e un figlio in età da asilo, se solo gli asili fossero alla portata delle loro tasche – ma di colpo l’università gli offre una seconda chance: si è fatto avanti un potenziale donatore che vuole sia proprio lui a seguire la sua pratica. Il misterioso benefattore, però, ha dei secondi fini, e l’occasione di riscatto si trasforma per Milo in una tragicomica sequenza di guai. Assalto feroce ed esilarante al mito del denaro e del successo, satira irresistibile sul mercato dei cervelli e della cultura. Chiedi e ti sarà tolto è stato osannato dai critici americani ed è pronto a diventare un libro di culto anche per i lettori italiani affamati di comicità brillante e corrosiva.

domenica 8 maggio 2011

Checco Zalone con Serena Dandini a Parla con me



Fonte Youtube - RAI.TV CINEMA SU http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1418e80c-4dee-4c14-b2b... Ospite di Serena Dandini è Checco Zalone, protagonista del nuovo film "Che bella giornata"

Il libro del giorno: Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini di Serena Dandini (Rizzoli)



















Cos'hanno in comune la regina Maria Antonietta, Vandana Shiva, Peter Sellers, Fabrizio De André, Virginia Woolf e George Harrison? La risposta è nel libro che avete tra le mani: il racconto di una passione che si intreccia, inestricabile come un gelsomino rampicante, con amori letterari, pittorici e cinematografici, ricordi di viaggi, aneddoti di vita giardiniera e riflessioni sulle sfide e le frontiere della felicità sostenibile. Serena Dandini ci conduce in una passeggiata sentimentale alla ricerca della bellezza che potrà salvarci, con un libro dedicato "a chi voleva cambiare il mondo e invece dopo un po' si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati". Viaggiando tra parchi incantati e vivai sconosciuti, imbarcandoci sulle navi di cacciatori di piante d'altri tempi, sbirciando gli amori romantici per un raffinato musicista o per un carico di concime, scopriamo insieme con lei che non è mai troppo tardi per mettere dei fiori nei nostri cannoni e bombardare almeno il perimetro del balconcino di casa. Perché, come recita un antico proverbio cinese, chi pianta un giardino semina la felicità.

Il Ramarro verde di Michele Riva (Dissensi edizioni)












"Il ramarro verde" è la splendida storia che Michele Riva ha "scritto", grazie all'ausilio della tecnologia, con gli occhi. Con gli occhi perchè Riva è affetto dal 2000 da una terribile malattia degenerativa che è la SLA (La sclerosi laterale amiotrofica). Il suo libro (a cui partecipano con brevi interventi anche altri malati) è un forte invito a non cedere, a lottare, ad imparare ad apprezzare la vita ogni istante. Da piccolo, Michele, mentre giocava sulla riva di un torrente, stava per essere morso da una serpe ma, incredibilmente un ramarro lo salvò, attaccandola. La serpe fuggì, ma il ramarro rimase paralizzato. Questa è una splendida metafora della vita dell'autore che da adulto vivrà la stessa condizione di paralisi del ramarro. Del resto l'autore, come il ramarro, si è sempre battuto per chi è in difficoltà.

Questo splendido libro di Michele Riva è un forte invito a non smettere di lottare, a non arrendersi dinanzi alle difficoltà, è un ausilio per chi è afflitto da questa malattia ma, ancor di più, leggerlo può essere d'aiuto a chi "sta bene". E' un invito a vivere ogni istante con intensità, è un assist a trasformarci in uomini e donne migliori, disposti a sacrificarsi per chi è ammalato e non pensare sempre e solo a noi stessi. Questo libro è un invito a resistere, ad avere coraggio e diventare persone in grado di amare! La testimonianza di Michele ma anche di Giuseppe, Susanna, Marco, Giampaolo, Stefano, Loredana, Leido e Luciano sono la prova che non siamo un corpo che al suo interno cela un'anima, ma il contrario. Le loro testimonianze ci insegnano che si può essere liberi anche in un corpo che è diventato una prigione e si può essere prigionieri in un corpo perfettamente efficiente. (Gianluca Ferrara)

La splendida intervista a Franco Ferrarotti su Zapping (Radio Rai 1)




















Puntata di Zapping del 5 maggio 2011 - Franco Ferrarotti professore di sociologia presso l’università Sapienza di Roma presenta il suo libro, La strage degli innocenti. Note sul genocidio di una generazione, pubblicato da Armando editore, agli ascoltatori di Zapping (Radio rai 1). “Oggi si parla dei problemi dei giovani anche in termini più drammaciti... e la disoccupazione giovanile arriva al 30%. Il dato più preoccupante è che quando un gruppo così consistente di giovani non riesce a trovare lavoro, o lo trova di 3 mesi in tre mesi, perde la speranza”. Alcuni ascoltatori hanno evidenziato l’apatia dei giovani, la loro “non voglia di lavorare” o di “non accontentarsi di un lavoro inadeguato ai loro studi”. Ferrarotti giustamete risponde loro riportanto la questione all’origine: “I giovani non hanno colpa della situazione in cui oggi vengono a trovarsi... si tende a rovesciare le responsabilità e così i giovani (le vittime) sarebbero carnefici di se stessi. Il problema invece è oggettivo! ... Quando un problema non viene dichiarato in termini reali, è difficile risolverlo”

Ascolta l’intervista completa, la trovi dal minuto 0:48 (circa) a 1:06.

Leggi le prime 26 pagine del libro

sabato 7 maggio 2011

Source Code - Il Trailer



Risvegliarsi nel corpo di un altro e rivivere i suoi ultimi otto minuti di vita. Il capitano Stevens deve scoprire il responsabile dell'esplosione di un treno di pendolari di Chicago.

Regia di Duncan Jones (il figlio di David Bowie). Cast: Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wright, Brent Skagford. Fantascienza, USA, Francia 2011. - 01 Distribution

fonte Youtube/televisionet

Lucignola di Gloria De Vitis (Lupo editore). Il book trailer




Incontri fugaci, finzioni d'amore, portano Anna a smarrirsi nel labirinto della propria vita. Dietro la sua ricerca amorosa, dietro la sua frigidità, si nasconde la ricerca del significato dell'esistenza.
Una vita, la sua, che a volte le sembra di afferrare e poter trattenere ma che poi le scivola via dalle mani. Saprà Tobia sciogliere i nodi che aggrovigliano la sua anima? O finirà per intricarli ancora di più?

GLORIA DE VITIS - Nasce a Lecce il 10 aprile del 1966. Nel 1985 frequenta il laboratorio artistico di Bogdan Bajalica perfezionando le tecniche pittoriche già respirate nella tradizione artistica familiare grazie al nonno scultore e al cugino di lui Temistocle De Vitis, le cui opere sono esposte a New York. Nel 1986 partecipa al concorso Speciale Premio Italia, indetto a Firenze, ricevendo una segnalazione speciale con pubblicazione dell'opera sulla rivista nazionale Eco d'Arte Moderna. Nel 1998 si classifica terza nella collettiva di pittura Proposter. Nello stesso anno partecipa a Lecce alla manifestazione artistica Stradarte. Nel 2000 partecipa a Roma ad Aritalia 2000, manifestazione artistica alla sua prima edizione e organizzata dall'associazione culturale G. De Michelis. Mostra personale dell'artista: Nuclei mutabili nel marzo 2005, al Castello Carlo V di Lecce. Si dedica alla fotografia, realizzando la sua prima personale nel 2007, presso il vecchio Conservatorio Sant'Anna. In campo letterario, negli anni '90 collabora con il giornale «Avanti». nel 2003, edito da Manni pubblica il suo libro di poesie dal titolo Squarci. Nel 2006, vede la luce la sua ultima raccolta di poesie: Nuda.

info: http://www.lupoeditore.com

Il libro del giorno: Lattice di Andrea Garbin (Fara Editore) visto da Dave Lordan













Leggendo Garbin si ha l’impressione di un grande volatile, o di un uomo volante, che passi sopra le città alla fine del tempo mentre bruciano e sprofondano, urlando l’elenco di quanto si stia perdendo mentre fuma e si eleva. Alla fine l’uomo volante sarà anch’esso inghiottito dalla fiamma, scomparirà nel fumo su, su, su nell’alta atmosfera fino a disperdersi e diventare irrintracciabile nel nero e infinito oltre. Diverse forme di metamorfosi e scomparsa sono tropi importanti nella poesia di Garbin. Ed è qui che si rivela l’intuizione di un’ultimativa e fondamentale identità di trasformazione e scomparsa. È come se ogni porzione di un infinito e infinitamente diviso essere fosse costantemente alla ricerca di potersi allontanare dall’attuale forma decaduta in un’altra, futura, stabile e idealizzata. Cerchiamo il nostro riposo, senza posa. Alla fine della giornata, don Chisciotte cerca sempre una locanda in cui riposare in cui dormire.
(Dave Lordan )
Dave Lordan è il principale poeta irlandese multigenere, con una reputazione di eccellenza innovativa sia sul palco che sulla pagina. Ha partecipato a molti importanti festival letterari in patria e all’estero. La sua prima opera, The Boy in The Ring (Il Ragazzo nel Cerchio) (Salmon, 2007), è stata la prima raccolta a vincere sia il prestigioso premio “Patrick Kavanagh” che il premio “Strong” come migliore opera prima di uno scrittore irlandese. È stato anche selezionato per il premio di poesia del giornale «Irish Times». La sua seconda raccolta Invitation to a Sacrifice (Invito a un sacrificio) (Salmon Poetry, 2010) è stata definita dall’«Irish Times»: “un atto di resistenza culturale, altrettanto brillante sulla pagina come deve esserlo senz’ombra di dubbio in performance”. La compagnia teatrale “Eigse Riada” ha prodotto il suo primo dramma, Jo Bangles, al Teatro “Mill” di Dundrum nel 2010. Di prossima uscita sono The First Book of Frags (Il Primo Libro di violente uccisioni) per la Wurm Press nel novembre 2011 e la sua prima raccolta di racconti Out of My Head (Fuori di testa) per le edizioni Salmon nell’estate 2012.

Senza respiro di Valentina F. (Fanucci)













Quando Alicia pensa che ormai la storia tra lei e Rudi, il ragazzo messicano conosciuto l’estate precedente, sia acqua passata, ecco che in un giorno d’autunno riceve una lettera in cui lui le scrive che è pronto a soddisfare la promessa che le aveva fatto poco prima di dividersi: un biglietto aereo a suo nome è stato acquistato e Rudi l’aspetta in Messico da lì a due settimane! Ad Alicia non sembra vero: dovrà ottenere il permesso dai suoi genitori e poi potrà abbracciare quel ragazzo dagli occhi nocciola e dal sorriso dolce e che desidera tanto. Ma c’è un unico inconveniente che sa anche un po’ di avventura: è previsto uno scalo a New York e lei non si è mai trovata da sola in un aeroporto. Dopo una complicata manovra di convincimento andata a buon fine, ecco che il fatidico giorno della partenza è arrivato e tutto sembra filare liscio. Ma Alicia ancora non sa che una tormenta sta per abbattersi su New York proprio nel momento in cui il suo aereo sta volando a tutta velocità. E così, triste e sconsolata, si ritroverà a dover trascorrere più tempo del previsto nella grande mela e sarà coinvolta, suo malgrado, in un’esperienza travolgente ed emozionante che cambierà per sempre il corso della sua vita. Ma Rudi, nel frattempo, che fine ha fatto? Senza respiro è il quarto volume della saga di Alicia scritta da Valentina F. con lo pseudonimo di Shari H. Grilli, che ha venduto solo in Italia oltre 150.000 copie. Valentina F. è il vero fenomeno tra le teenager del nostro paese.
Valentina F. Romana, studentessa, ha esordito nel 2007 con il romanzo TVUKDB– Ti Voglio Un Kasino Di Bene, uno straordinario successo editoriale tradotto all’estero in più lingue. Nel 2008 Fanucci Editore ha pubblicato Il mio cuore x te, che ha confermato il talento della giovanissima autrice e Il sogno di un amore, da cui è stato tratto il graphic novel Il sogno di Valentina (2009), disegnato da Tomatozombie. Nel 2009 è uscito il quarto libro della serie TVUKDB – M’ama o non m’ama e nel 2010 il quinto volume Quattro inseparabili amiche e il Diario-agenda con i consigli e i racconti inediti di Valentina F. Con lo pseudonimo di Shari Grilli, Fanucci Editore ha pubblicato della stessa autrice: Alicia e una pazza fuga d’amore, Alicia e il cuore smarrito, Alicia zenzero e cannella.
“Sono incollata al finestrino da oltre tre ore, e anche se ormai vedo soltanto nuvole e cielo, non riesco a smettere di guardare fuori dall’oblò. Sotto di me ci saranno chilometri e chilometri di oceano; se adesso l’aereo dovesse precipitare, non servirebbe a nulla indossare il salvagente, l’impatto con l’acqua sarebbe talmente forte che verremmo inghiottiti senza lasciare traccia e il mio viaggio finirebbe prima ancora di cominciare. Sospiro, e per la prima volta mi allontano dal finestrino appoggiandomi al sedile della poltrona: sono irrequieta, lo stare ferma mi sembra una perdita di tempo. Eppure devo avere pazienza, il viaggio è ancora lungo. Chiudo gli occhi, cercando di distrarmi; mi sembra un sogno, sto andando da Rudi e, cosa ancora più sorprendente, non riesco a capacitarmi di come sia riuscita a convincere i miei a lasciarmi partire. Pensavo di non farcela, ma papà si è messo dalla mia parte, mostrandomi più fiducia di quella sperata. È riuscito a convincere mia madre e mi ha trovato anche un posto dove stare, perché ovviamente non hanno preso nemmeno in considerazione l’idea che potessi dormire a casa di Rudi. Una collega di mio padre che vive proprio ad Acapulco si è offerta di ospitarmi, permettendomi così di trasformare il mio sogno in realtà. Rovisto nello zaino, tiro fuori la lettera di Rudi e me la rileggo per la centesima volta. Peccato, il volo non è diretto, devo fare scalo a New York, ma poi finalmente potrò abbracciarlo”

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