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**THE INSTANT #1 NEW YORK TIMES BESTSELLER**
"An
unforgettable―and Hollywood-bound―new thriller... A mix of Hitchcockian
suspense, Agatha Christie plotting, and Greek tragedy."
―Entertainment Weekly
Alex Michaelides's The Silent Patient
is a shocking psychological thriller of a woman’s act of violence
against her husband―and of the therapist obsessed with uncovering her
motive.
Alicia Berenson’s life is seemingly perfect. A famous
painter married to an in-demand fashion photographer, she lives in a
grand house with big windows overlooking a park in one of London’s most
desirable areas. One evening her husband Gabriel returns home late from a
fashion shoot, and Alicia shoots him five times in the face, and then
never speaks another word.
Alicia’s refusal to talk, or give any
kind of explanation, turns a domestic tragedy into something far
grander, a mystery that captures the public imagination and casts Alicia
into notoriety. The price of her art skyrockets, and she, the silent
patient, is hidden away from the tabloids and spotlight at the Grove, a
secure forensic unit in North London.
Theo Faber is a criminal
psychotherapist who has waited a long time for the opportunity to work
with Alicia. His determination to get her to talk and unravel the
mystery of why she shot her husband takes him down a twisting path into
his own motivations―a search for the truth that threatens to consume
him....
‘A fascinating and timely book.’ William Boyd
‘Gripping…a must read.’ FT
‘Compelling…humane, reasonable, and ultimately optimistic.’ Evening Standard
‘[A] valuable guide to a complex narrative.’ The Times
In
1897, Britain sent a punitive expedition to the Kingdom of Benin, in
what is today Nigeria, in retaliation for the killing of seven British
officials and traders. British soldiers and sailors captured Benin,
exiled its king and annexed the territory. They also made off with some
of Africa’s greatest works of art.
This is the story of the
‘Benin Bronzes’: their history before the British took them, their fate
since 1897, and the intense debate about their future. When they were
first displayed in London their splendour and antiquity challenged the
prevailing view of Africa as a continent without culture or history.
They are now amongst the most admired and valuable artworks in the
world. But seeing the Benin Bronzes in the British Museum today is, in
the words of one Benin City artist, like ‘visiting relatives behind
bars’. In a time of huge controversy about the legacy of empire, racial
justice and the future of museums, what does the future hold for the
Bronzes?
L'attenzione dell'autrice è rivolta a grandi figure storiche della matematica occidentale: dagli antichi Pitagora e Archimede ai moderni Cantor e Riemann, senza dimenticare, a chiusura di lista, il geniale quanto sfortunato Alan Turing, vittima di quel potere britannico moralistico e intollerante che ne condanno' la "diversità". I versi, oltre a ricordarci con pochi tratti le singole problematiche, ci informano dell'humus esistenziale-esperenziale dei protagonisti. (dalla prefazione di G. Isella). Cura editoriale Giuseppe Mauro
La vita di padre Pio è stata caratterizzata da una stressante monotonia. Per cinquantadue anni egli ha vissuto in una piccola chiesa di un piccolo convento, tra l’altare e il confessionale, tra il coro e la cella. Non viaggi, non predicazioni, non funzioni particolari o mansioni di fiducia; mai una vacanza. Solo folle esigenti, perché venivano da lontano, con tanti disagi e con il fardello di tanti dolori. Riflettendo sugli incontri avuti con padre Pio nell’arco di ben 26 anni, dal 1942 al 1968, l’esorcista Gabriele Amorth ripercorre la vita del santo di Pietrelcina, dalle due grandi visioni mistiche dell’adolescenza all’ingresso nell’ordine dei Cappuccini, dalla diffidenza del Sant’Uffizio nei suoi confronti alla nascita della Casa sollievo della sofferenza, dalla risonanza mediatica delle sue opere alla canonizzazione.
"Perché questi miei appunti su Padre Pio? Perché è stato lui a comandarmi di scriverli. 'Devi farla lavorare!' mi disse al termine di una confessione agitando la stilografica che mi aveva tolto dal taschino." Oggi novantenne, Giovanni Siena ha conosciuto Padre Pio già negli anni Venti e, dall'epoca della Seconda guerra mondiale fino alla sua scomparsa nel 1968, è sempre vissuto a stretto contatto con il santo. In questi trent'anni, giorno dopo giorno, ha annotato episodi straordinari e momenti quotidiani che ha condiviso con lui. Le memorie di Siena, pubblicate per la prima volta in questo libro, sono un documento che permette al lettore di conoscere da vicino e comprendere appieno la dolorosa storia terrena e la profonda spiritualità di Padre Pio. In pagine emozionanti, l'autore riporta fatti di cui è stato testimone . guarigioni miracolose, la lotta morale e fisica contro il Maligno, l'effusione di profumo del Padre... . e descrive una santità manifestata concretamente in ogni momento, anche solo con un gesto, con una parola incoraggiante oppure burbera o con comportamenti che per alcuni hanno suscitato scandalo, ma che per sterminate folle di credenti sono esempi inconfutabili di fede. Nei taccuini di Siena, inoltre, non mancano sorprendenti e preziosi quadri storici, come quello della drammatica occupazione di Foggia nel '44, o l'inedito resoconto di una confessione di Giovanni Leone, all'epoca presidente della Camera.
Un pensiero per ogni giorno dell'anno in compagnia di Padre Pio. I testi
che compongono il volume sono tratti dagli scritti del Santo di
Pietrelcina, dalle sue lettere ad amici e confratelli o a semplici
fedeli che chiedevano a lui una parola di conforto e di incoraggiamento.
Scegliendo i testi più diretti ed incisivi e disponendoli lungo tutti i
giorni dell'anno, si è voluto mettere a disposizione dei lettori la
potenza della spiritualità e della personalità di Padre Pio, un vero
padre nella fede e nella vita.
Bernard Arnault, (born March 5, 1949, Roubaix, France), French
businessman best known as the chairman and CEO of the French
conglomerate LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SA, the largest
luxury-products company in the world.Arnault graduated from the École
Polytechnique in Paris with a degree in engineering. In 1971 he took
control of his father’s construction firm Ferret-Savinel. Eight years
later he changed the company’s name to Férinel Inc. and shifted its
focus to real estate.With $15 million of his own money, Arnault,
together with Antoine Bernheim, a managing partner of the French bank
Lazard Frères and Co., raised the $80 million necessary to purchase
Boussac Saint-Frères, a bankrupt textile company that owned the fashion
house of Christian Dior. Then, in 1987, Arnault was invited to invest in
LVMH by the company’s chairman, Henri Racamier. Investing through a
joint venture with Guinness PLC, Arnault ousted Racamier in 1990 and
started to sweep a slew of fashion companies into the LVMH fold:
Christian Lacroix, Givenchy, and Kenzo; the leather goods companies
Loewe, Céline, and Berluti; the jeweler Fred Joailler; the DFS group
(the world’s biggest duty-free chain); and the beauty retailer Sephora.
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