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giovedì 25 febbraio 2016
mercoledì 24 febbraio 2016
I Settanta. Da William Burroughs ai Clash, da Allen Ginsberg a Patti Smith. Avventure nella controcultura di Barry Miles (Il Saggiatore)
Greenwich Village, 6
marzo 1970. Tre esplosioni in rapida sequenza sventrano l'elegante palazzo al
numero 18 dell'Undicesima Strada Ovest; dalle fiamme escono, confuse ma illese,
due ragazze seminude. Domato l'incendio, le forze dell'ordine trovano in cantina
più di sessanta candelotti di dinamite, una bomba anticarro e tutto
l'occorrente che sarebbe servito al gruppo terroristico Weather Underground per
produrre altri ordigni. È l'atto di nascita degli anni Settanta e Barry Miles è
a New York per registrarne i primi, turbolenti vagiti. Giornalista inglese
sbarcato negli Stati Uniti per lavorare con i grandi della Beat Generation,
Miles attraversa la decade più anticonformista e trasgressiva del Novecento e
ne sperimenta in prima persona la genialità e gli eccessi. È l'epoca di sesso,
droga e rock'n'roll; della cocaina, della pornografia, delle mode estreme;
delle stravaganze notturne all'Hotel Chelsea, casa di poeti come Gregory Corso
e musicisti come Bob Dylan e Patti Smith, e degli spettacoli drag delle Cockettes,
il gruppo teatrale fondato da Hibiscus, alias George Harris, l'hippy con il
dolcevita che in una storica fotografia infila un fiore nel fucile di un
militare, fuori dal Pentagono. Ossessioni, provocazioni, conquiste. Ci sono
tutti i Settanta in questo memoir: gli astri di quegli anni, come le stelle
visibili a Manhattan durante il famigerato blackout del luglio 1977, bruciano
con un'intensità che non accenna a spegnersi.
martedì 23 febbraio 2016
Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) alla libreria Palmieri di Lecce
Tarantulae – La notte della Taranta di Maurizio Nocera (iQdB Edizioni di Stefano Donno) sarà presentato presso la Libreria Palmieri in via Salvatore Trinchese n. 62 giovedì 25 febbraio 2016. Start h. 18,30 . Presenteranno l’autore la giornalista Carla Petrachi e lo scrittore Raffaele Gorgoni
È da molto tempo che Maurizio Nocera si dedica alla
ricerca sul Tarantismo (ne troverete testimonianza nella ricca bibliografia che
chiude questo pamphlet), un modo per stare con i piedi, con le mani e con il
pensiero nella Terra, con la sua Terra e con tutto il carico simbolico e magico
che concima e cresce la particolarità salentina. In questo poema – “scritto a
Badisco, forse in una notte d’agosto del 2015, davanti al mare che parlava alla
luna”, Maurizio Nocera rende omaggio, a tre grandi personalità: il danzatore
Giorgio Di Lecce, il tamburellista Uccio Aloisi, lo studioso Sergio Torsello.
Loro, con la complessità del tarantismo, a vario titolo, hanno avuto a che fare,
segnando la storia di questo fenomeno nella contemporaneità. Poi, “La Notte
della Taranta”, la catarsi collettiva, il fascino e il richiamo di una forma antica e il suo resistere al e nel
Tempo. Il sibilare e il battere delle pelli dei tamburelli muove ancora il
cercare… Non c’è quiete, tutto si fa ritmo, musica; quella anima del Salento,
essenza del “sentire”, prima arte, sua intima poesia. La Notte di Melpignano di
questo “sentire” è manifesto e laboratorio. C'è una Taranta, un “morso”
necessario, quello che il tempo provoca con le sue storture: il brutto che
invade, la precarietà, il disagio, la guerra sempre presente nelle cronache del
Mondo. Un “morso” che chiama alla presenza. La musica di questo deve farsi
carico. La catarsi della festa non è evasione, distrazione, dimenticanza,
pausa. Nell'incanto della trance è sempre necessario trovare l'energia della
consapevolezza. “Bellu l'amore e ci lu sape fare” canta la pizzicarella: un
amore largo, vasto per quanta è vasta la terra. Accoglierla per intero significa
portarla alla sua essenza di natura, d'Amore, appunto. Abbraccio che si oppone,
resiste e tenta di trovare soluzioni, il passo possibile, la necessaria
armonia. (Mauro Marino)
Maurizio Nocera è nato a Tuglie, nel Salento, nel
1947. Numerosissime le sue pubblicazioni e le iniziative editoriali che lo
vedono coinvolto. E’ socio ordinario della Storia Patria per la Puglia dal
1980.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107
Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
Leo
On the road. Il «rotolo» del 1951 Jack Kerouac (Mondadori)
Tra il 2 e il 22 aprile
1951, racconta Jack Kerouac a Neal Cassady, "ho scritto un romanzo su una
striscia di carta lunga 120 piedi... infilata nella macchina da scrivere e
senza paragrafi ... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una
strada". Con questo "rotolo" ha inizio la vicenda di On the
Road. Composto, secondo la leggenda, sotto l'effetto della benzedrina e con il
sottofondo del bebop, il romanzo - che narra i viaggi compiuti da Kerouac negli
Stati Uniti e in Messico tra il 1947 e il 1950 - vedrà la luce, in una versione
ampiamente rimaneggiata, solo nel 1957. Secondo alcuni critici, quello del
1951, è il vero testo di "On the Road": ben più lungo di quello
pubblicato nel 1957, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di
tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. La scrittura vi appare
intima, colloquiale, sfrenata e "vera", fatta di periodi che si
sovrappongono e si accavallano come onde, trascinando il lettore alla bruciante
scoperta di una strada che è la vita stessa. (Postfazione di Fernanda Pivano)
lunedì 22 febbraio 2016
Sexus di Henry Miller (Feltrinelli)
Un matrimonio finisce,
per Henry Miller. Un nuovo matrimonio inizia, per Henry Miller: è quello con la
sensuale, misteriosa ballerina Mona (o June? Anche il nome sfugge a ogni
possesso). Grande protagonista letterario della rivoluzione sessuale, Miller in
questo romanzo abbandona ogni freno e ci narra gli incontri ardenti e
tumultuosi con le molteplici donne della sua vita, nella cornice di una società
americana messa provocatoriamente a nudo. Un romanzo dove il sesso serve a
contestualizzare riflessioni filosofiche e psicologiche, una pietra dello
scandalo messa al bando per quindici anni negli Usa, dove il libro fu
pubblicato solo nel 1965.
domenica 21 febbraio 2016
Tropico del cancro di Henry Miller (Feltrinelli)
Nell'incantata,
effervescente Parigi degli anni trenta, precisamente nel 1934, viene pubblicato
da un piccolo editore un libro intitolato "Tropico del Cancro": sarà
la miccia di uno scandalo morale e di un'insurrezione letteraria che
attraverserà tutto il secolo. Negli ambienti più conservatori si parla di
pornografia, nei caffè avanguardisti si inneggia alla rivoluzione: la verità è
che "Tropico del Cancro" è uno dei grandi capolavori della
letteratura novecentesca, un romanzo autobiografico insostituibile per la forza
e la fluidità del suo linguaggio, la potenza del suo immaginario, la vivida resa
degli ambienti e dei caratteri. È lo stesso Miller a parlarci di sé in prima
persona, a raccontarci dei suoi amici, dei miseri eppure vibranti quartieri che
attraversano e vivono. Di ubriachezza in ubriachezza, di donna in donna, di
rissa in rissa, di illuminazione in illuminazione. Con una scrittura
travolgente e fluviale, che trasfigura ogni evento delle piccole, eccezionali
vite che sono le vite di tutti noi, facendole diventare un'epica nuova, l'epica
dell'essere umani, un'epica che cantiamo tutti ritrovando in noi la sete di
libertà di questo scrittore. Con contributi di Mario Praz.
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