In questo suo secondo libro, l'autore racconta di come alcuni anni dopo
la sua opera di esordio, "A scuola dallo stregone", nel 1968, ritornò da
Don Juan per riprendere il processo iniziatico che aveva interrotto.
Lasciando cadere ogni difesa e abbandonandosi completamente a questa
affascinante esperienza, apprende le fondamentali differenze tra
"guardare", il modo consueto in cui siamo abituati a percepire la
realtà, e "vedere", un procedimento più complesso grazie al quale
possiamo arrivare a conoscere l'essenza delle cose, entrando in contatto
con l'energia che fluisce nell'universo. L'"incontro dell'uomo con
l'infinito" può avvenire in parte con l'uso delle piante sacre
allucinogene, ma implica un faticoso cammino di crescita.
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