Carlos Castaneda, partito intorno alla metà degli anni sessanta alla
volta del Messico per una tesi sulle proprietà delle piante psicotrope,
si imbatte in Don Juan, sciamano e profondo conoscitore delle "piante
che danno potere". Si ferma presso di lui e ne diventa apprendista.
Dagli appunti che Castaneda stende in quegli anni, nasceranno i libri.
Nel paesaggio allucinato delle aride e desolate plaghe di un Messico
diverso, tra le antiche rovine delle civiltà autoctone più remote,
l'apprendista raggiunge il livello più alto dei poteri magici: ottiene
"il dono dell'aquila", la libertà, si scioglie da ogni forma di
condizionamento e diviene nagual, energia cosmica pura.
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