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giovedì 21 dicembre 2017
Il mistero dell'angelo perduto di Rossella Vodret e Paolo Jorio (Skira)
Un Caravaggio
scomparso, misteri, passioni e destini si intrecciano ai drammi del Novecento. Berlino,
Olimpiadi del 1936: Olia, Vika e Helmut, due donne e un uomo con storie e
destini differenti, si incontrano sullo sfondo della drammatica ascesa del
nazismo. Studiosi e amanti dell’arte, verranno coinvolti dalla loro
straordinaria passione per il Caravaggio e per il suo capolavoro San Matteo e l’angelo
in un intrigo che si dipana tra Italia, Francia, Germania e Urss incrociandosi
con la politica, la cultura e l’arte del tempo. In questo intreccio avvincente
di un passato e di un presente denso di avvenimenti reali, a emergere sono le
umane scelte che fanno la storia. Il quadro risulta distrutto nell’incendio
berlinese del 1945: sarà proprio vero?
IL MAGINFICO GIGANTE DELL’ADE AL FONDO VERRI DI LECCE
Dopo gli appuntamenti
presso il Museo di Calimera (il più recente) e presso Finale Ligure in
occasione della riunione Nazionale di Speleologia (nel mese di ottobre) Il
magnifico gigante dell’Ade giunge pure a Lecce e verrà presentato dall’ editore
Stefano Donno, in presenza degli autori, venerdì 22 dicembre alle ore 19,30
presso il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso 8A.
Nel 1993 spettò ad
alcuni speleologi il ritrovamento dello scheletro fossile del cosiddetto “Uomo
di Altamura”, entro il sistema carsico della Grotta di Lamalunga, nell’Alta
Murgia della Puglia. Successivamente, intorno al 2009, in seguito agli studi
condotti sul Dna, fu possibile collocare cronologicamente i reperti. All’Uomo
di Altamura venne restituita finalmente un’età, individuata nell’intervallo
finale del pleistocene medio, tra le forme di Homo Erectus (400 mila anni) e le
forme di Homo di Neanderthal (85 mila anni). La grotta di Lamalunga, cui si
accede attraverso un inghiottitoio profondo circa dieci metri, è una delle
poche grotte d’Europa ad avere avuto un lungo periodo di isolamento, che ne ha
determinato, al contempo, la preziosa biodiversità troglobia. Il lavoro di
riscoperta della Grotta prosegue ad oggi grazie alla competenza degli
speleologi Salvatore Inguscio e Emanuela Rossi de il Laboratorio Ipogeo
Salentino di Biospeleologia “Sandro Ruffo” (LISaBios) e Giovanni Ragone del il
Centro Altamurano Ricerche Speleologiche (CARS), con il loro “Il magnifico
gigante dell’Ade –Biospeleologia, storia e descrizione della Grotta di
Lamalunga. Come affermato dagli autori «La scoperta di una nuova specie di
animale ipogeo ha dato risalto alle osservazioni compiute nella Grotta di
Lamalunga e tali osservazioni hanno consentito l’inserimento di questa grotta
tra le più ricche di fauna terrestre della regione pugliese oltre che tra
quelle con un alto indice di specializzazione. Il testo riporta anche un capitolo
sulla scoperta della grotta e importanti ipotesi sulle vicende che hanno
portato l’Uomo di Altamura nella cavità: il più antico incidente speleologico
che si conosca»
Per info: gnosis.ass@gmail.com
mercoledì 20 dicembre 2017
Mille anni di poesia religiosa italiana - Antologia a cura di Daniela Marcheschi (Dehoniane)
Da San Francesco a
Jacopone da Todi, da Dante a Petrarca, da Tasso a Campanella, da Clemente
Rebora a Ungaretti, da Enrico Pea a David Maria Turoldo. Senza dimenticare
poeti meno letti e studiati, spesso donne. Questo viaggio in mille anni di
poesia religiosa italiana propone un aggiornato sguardo d’insieme su testi di
grande bellezza.
Sommario - Introduzione
(D. Marcheschi). San Francesco
d’Assisi. Garzo. Anonimo umbro. Guittone d’Arezzo. Jacopone da Todi. Bonvesin de la Riva. Dante Alighieri. Anonimo
Francesco Petrarca. Fazio degli
Uberti. Giovanni Boccaccio. Franco Sacchetti. Giovanni Sercambi. Leonardo Giustinian. Feo Belcari.
Lucrezia Tornabuoni. Luigi
Pulci. Matteo Maria Boiardo. Lorenzo de’ Medici, detto il Magnifico. Bernardo Giambullari. Antonia Giannotti Pulci. Fra Gerolamo Savonarola. Agnolo Ambrogini detto Poliziano. Jacopo Sannazaro. Pietro Bembo.
Ludovico Ariosto.
Michelangelo. Veronica
Gambara. Francesco Maria Molza. Vittoria Colonna. Teofilo Folengo. Bernardo Tasso. Giovanni Guidiccioni. Giovanni della Casa. Benedetto Varchi. Annibal Caro.
Luigi Tansillo. Chiara
Matraini. San Filippo Neri. Isabella di Morra. Gaspara Stampa. Gabriele Fiamma. Celio Magno.
Giovanni Battista Guarini.
Torquato Tasso. Giordano
Bruno. Gabriello Chiabrera. Isabella Andreini. Ottavio Rinuccini. Giambattista Basile. Tommaso Campanella. Giovan Battista Marino. Lucrezia Marinelli. Claudio Achillini. Torquato Accetto. Giovanni Francesco Busenello. Ciro di Pers.
Tommaso Gaudiosi. Salvator
Rosa. Carlo de’ Dottori. Francesco Redi. Carlo Maria Maggi. Francesco de Lemene. Lorenzo Magalotti. Vincenzo da Filicaia. Benedetto Menzini. Bartolomeo Dotti. Petronilla Paolini Massimi. Eustachio Manfredi. Carlo Innocenzo Frugoni. Alfonso Maria de’ Liguori. Pietro Metastasio. Alfonso Varano. Maria Maddalena Morelli. Giuseppe Parini. Melchiorre Cesarotti. Giovanni Meli. Eleonora De Fonseca Pimentel. Ippolito Pindemonte. Vincenzo Monti. Giovanni Fantoni. Teresa Bandettini. Filippo Pananti. Diodata Saluzzo Roero. Carlo Porta.
Ugo Foscolo. Gabriele
Rossetti. Alessandro Manzoni. Giuseppe Gioacchino Belli. Giacomo Leopardi. Niccolò Tommaseo. Giuseppe Giusti. Giacomo Zanella. Giosuè Carducci. Arrigo Boito.
Antonio Fogazzaro. Giovanni
Pascoli. Gabriele d’Annunzio. Giovanni Papini. Enrico Pea.
Guido Gozzano. Marino
Moretti. Clemente Rebora. Sergio Corazzini. Giacomo Noventa. Roberto Rebora. Vittorio Sereni. David Maria Turoldo. Margherita Guidacci. Pier Paolo Pasolini. Cristina Campo. Enzo Fabiani.
Pier Luigi Bacchini. Luigi
Commissari. Franco Loi. Sandro Boccardi. Elio Fiore.
Nanni Cagnone. Rodolfo
Quadrelli. Cristina Annino. Lino Angiuli.
Assunta Finiguerra. Guido
Oldani. Roberto Piumini. Maura Del Serra. Marco Beck.
Remo Pagnanelli. Amedeo
Anelli. Nicola Dal Falco. Margherita Rimi. Davide Rondoni. Paolo Febbraro. Gandolfo Cascio.
Daniela Marcheschi ha
insegnato Letteratura Italiana e Antropologia delle Arti a Uppsala, Salamanca,
Firenze e in altre università italiane e straniere. Attualmente si occupa di
Letteratura e multiculturalismo al Centro studi delle letterature europee e
lusofone dell'Università di Lisbona. Presidente dell'Edizione Nazionale delle
Opere di Carlo Lorenzini-Collodi, collabora al domenicale del Sole 24 Ore. Ha
curato i Meridiani Mondadori di Collodi e Pontiggia e i suoi libri sono stati
tradotti anche in spagnolo, portoghese e francese.
martedì 19 dicembre 2017
“I QUATTRO SEGRETI DELLA FELICITA’” - Il VOLUME DI PAMELA HAYS EDITO DA EDIZIONI CENTRO STUDI ERICKSON. Strategie e CONSIGLI PER COMBATTERE LO STRESS E GODERSI DI PIU’ LA VITA
«La felicità ha a che fare con la libertà, e
la libertà - anche di essere se stessi - fa paura. Per molti, poi, lamentarsi
non è un vezzo, ma una difesa. Combattere questo atteggiamento vuol dire
elaborare una nuova grammatica quotidiana: avviare una piccola rivoluzione,
liberarsi dai lacci, dalle innumerevoli forme di dipendenza che ormai soffocano
le nostre vite». Questo il consiglio di Paolo Crepet, nell’intervista che
introduce il volume “I quattro segreti della felicità” della psicologa Pamela
Hays edito da Edizioni Centro Studi Erickson. Il libro è una perfetta “cassetta
degli attrezzi” composta da esercizi, consigli e strategie per imparare a
riconoscere e sfruttare al massimo i propri punti di forza, sconfiggere lo
stress e vivere felici. Il volume aiuta i lettori a risolvere i problemi con
fiducia e calma, a gestire le emozioni complesse di fronte a difficoltà che non
si è in grado di controllare, e ancora a costruire relazioni sane e
reciprocamente soddisfacenti riuscendo ad apprezzare quello che si ha e a
godersi di più la vita. Quest’ultimo dovrebbe essere – per tutti – un buon
proposito per il nuovo anno che sta per cominciare. Il libro è un’esperienza interattiva che
richiede sforzo e pazienza al lettore, una cassetta degli attrezzi composta dalla
combinazione delle pratiche più efficaci e semplici da comprendere provenienti
da tre aree importanti della psicologia. La prima area, nota come psicologia
positiva, va oltre la psicologia tradizionale, spostando l’attenzione dai
problemi e dalle debolezze individuali ai punti di forza e alle potenzialità
umane. La seconda area da cui l’autrice attinge è la forma più impiegata di
psicoterapia, la TCC o terapia cognitivo-comportamentale. La premessa di base
di questo approccio è: ciò che pensiamo influenza il modo in cui ci sentiamo.
Quindi si focalizza sulla creazione di un cambiamento benefico e voluto, ma a
volte il cambiamento (compreso quello dei pensieri) è impossibile o
estremamente complesso. Ecco perché è necessario che entri in gioco una terza
area di influenza: la mindfulness. La mindfulness è uno stato mentale di
consapevolezza in ogni singolo istante, senza alcun tipo di giudizio su niente
o nessuno, una pratica simile alla meditazione che agisce riducendo la
reattività emotiva.
Pamela Hays ha quindi
organizzato i contenuti del libro sulla base di quattro passi principali, i
quattro segreti della felicità.
1. Il primo passo:
inoltrarsi sul cammino del benessere
2. Il secondo passo:
comprendere i propri stressor (agenti stressanti)
3. Il terzo passo:
usare i pensieri per sentirsi meglio
4. Il quarto passo:
passare all’azione
La psicologa svela ai
lettori come trovare la felicità attraverso le storie di Marisol, Sheldon e
Carol: tre personaggi alle prese con eventi stressanti. Ciascuno di loro sta
adottando specifici modi di pensare e di agire che aumentano lo stress, ma con
l’aiuto degli strumenti e delle strategie che operano cambiamenti sul pensiero
tutti e tre i protagonisti impareranno a riconoscere i propri schemi mentali
negativi, i pensieri, le convinzioni e le immagini nocive e quindi a
modificarli in qualcosa di diverso, che consentirà loro di costruire le basi di
un nuovo benessere. Questi cambiamenti li aiuteranno a intraprendere azioni
positive, basate su un miglioramento delle proprie situazioni di vita e dei
propri comportamenti, alimentando ulteriormente il loro stato di benessere.
lunedì 18 dicembre 2017
Come una mezzaluna nel sole di maggio. Ricognizione della poesia pugliese 1975-1994 (Fallone Editore)
Come una mezzaluna nel
sole di maggio. Ricognizione della poesia pugliese 1975-1994 è volume
antologico contenente i testi di diciotto poeti pugliesi nati tra il 1975 e il
1994, alcuni dei quali già consolidati a livello nazionale e altri ancora
inediti, censiti per generazioni: Gianpaolo Altamura, Francesco Cagnetta,
Attilio Cantore, Antonella Chionna, Giacomo Cucugliato, Michele de Virgilio,
Andrea Donaera, Lidia Fraccari, Simone Giorgino, Angela Greco, Gianluca Maria
Lacerenza, Gianpaolo G. Mastropasqua, Francesco Mola, Vito Russo, Carla
Saracino, Vanni Schiavoni, Ilaria Seclì, Salvatore Tafuro. Nell’immaginario
collettivo, ma anche in qualche misura nella realtà effettiva delle cose, il
poeta è notoriamente consacrato a una giovinezza prolungata, esente dalle
ordinarie classificazioni, dalle categorie socio-demografiche, quasi un animale
mitologico non trasmutativo, al punto da potersi consolidare ‘vecchio’ – e
dunque con una sua rilevanza – solo post mortem. Una mitografia che questo
lavoro tenta in parte di scardinare e lo fa iniziando da un territorio
circoscritto, la Puglia, particolarmente pregno di talento.
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