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sabato 17 aprile 2021

"Pelle e ossa" di Aleksandr Malinin a cura di Paolo Galvagni ( I Quaderni del Bardo Edizioni)

Nel libro di Aleksandr Malinin il sentimento si emancipa dall’individuo per diventare ritmo. Il titolo, oltre a condensare una descrizione, indica chiaramente la ricerca: «ossa e pietre, /tutto ciò di cui siamo ricchi». Il soggetto poetico si assottiglia, minuscolo «come un formaggino», «Rosso e secco», viene ricordato attraverso le tracce adipose: «Esca da me questo grasso, chiamato ansia, chiamato ardore, definito spavento... colando su un piatto vuoto». L’intervento poetico consente al soggetto, «noi tali», di perdere peso attraverso situazioni quotidiane: «usciremo senza alcun battito, /durante la tosse». Non si tratta di poesia funeraria, l’autore si appella, al contrario, all’«abbondanza» del reale. L’attenzione alla fisicità porta a collegamenti edilizi inaspettati: «Si scosta dall’anima la nuova carta da parati, /e non c’è nulla sotto di essa, /una muratura sconnessa... stringiti a questa fessura, come allo spioncino:/è così buio nel tuo corpo». Il pensiero sorveglia non solo la metrica ma anche le domande: «Il bosco è guasto, il suo odore è infuocato. / Ma ciò che brucia non attrae, /invoca. / Che cosa sarà al suo posto - /difficile immaginarlo. Terra incolta, fumo?». 

Gli argomenti («diventati cattivi, / immangiabili») suggeriscono una cadenza, un senso («danzino le erbe, /e le persone, come ghiande») e l’immaginazione assale il poeta «pregustando la fine del mondo». Bisogna amare la poesia per coglierla, è un’allergia speciale: «I sogni sono la lontananza, /si possono confondere con i polloni». Con qualche piacevole seduzione barocca, la poesia di Malinin ci risparmia la retorica e l’espressionismo: «gli iris, iridescenti, /si smorzano comunque. / Finché non resta di essi l’unico, azzurro, /qualunque». La sua poesia «ronza, come un’ape/sul bordo di una poesia, /che è il giardino». 

Dissepolta, ristagna nel «Blu chiarificato, quasi azzurro, /la profondità sopra di me, /fa’ luce fin là, là è ancora buio, /qui c’è già l’amore». Ci parla della fine: «Che cosa ci attende prima della morte:/il tè opaco delle bustine, una limonata evaporata». Il tempo coincide con l’appetito («il tempo è sazio») e materializza i morti («più neri del tè»): «dice terra, terra, /che ti interessa di me, /io sono nella mia mente, sono tutta in me, /a che mi serve il corpo, /lo stelo, /una pista d’atterraggio».La voce, «defluita, quasi sedimentosa», senza cariche ideologiche, «Si dilata e si stringe» fino a rendere «il buio» qualcosa di attraversabile, «sensibile alla luce... la visibilità di me». Nella nervatura del testo si scorgono corrispondenze tra il quotidiano e il siderale: un esercizio frattale del linguaggio. C’è Gogol e il suo battaglione di anime morte in questa sensibilità convincente: «come incaricata per la luce:/l’uomo è l’angusta strettoia (Alberto Pellegatta)

 

Info link 

https://www.amazon.it/dp/B08WZH55JF/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=Pelle+e+ossa+stefano+donno&qid=1613831664&sr=8-1 

 


 



Il principe del mondo di Antonio Monda (#Mondadori)

Goldenpoint #Leggings #IntimoDonna #Collant #Pigiami

La poesia di Marcello Buttazzo e lo stupore per l'immensità della vita

111 luoghi di Palermo che devi proprio scoprire di Antonio Speciale e Claudia Speciale

 

 

Come fa il mare a essere dolce? Le arancine possono esplodere? Chi trasformò il re di Spagna in un cannone? Il vertiginoso barocco d'una chiesa si affaccia indiscreto su una piazza malconcia, mentre le delicate fragranze dei suoi giardini si avvicendano ai fumi provenienti dalle braci della Vucciria. D'una bellezza sfacciata, Palermo è però una città che si nasconde, nel suk del centro storico e dietro l'ordine dei quartieri ottocenteschi. Questa guida saprà rendervela amica, mappare 111 dei suoi tesori, svelarvi la sua anima e quella dei palermitani: gentile, tagliente, segreta.

Palermo e la Sicilia nord-occidentale. Con cartina di Chiara Morello

 

 

Scoprire Palermo in 3 giorni! Lasciatevi guidare alla scoperta dei luoghi di maggiore interesse da noi selezionati. Prendete nota delle località da non perdere e dei nostri preferiti da visitare. Più di 100 indirizzi: dove mangiare, dove bere, fare shopping, uscire la sera e dove dormire. Numerosi consigli pratici e interessanti proposte raccolti dai nostri autori nonché carte geografiche dei quartieri e una piantina staccabile con gli indirizzi localizzati.

101 cose da fare a Palermo almeno una volta nella vita di Gilda Terranova e Thomas Bires

 

 

Palermo come non l’avete mai vista! Ecco alcune delle 101 esperienze: perdersi tra i mosaici della Martorana; mangiare una brioche con gelsi e panna; intrufolarsi nel castello di mare dolce; attraversare l'addaura in bicicletta; dissetarsi con anguria e fichi d'India nelle notti di scirocco; concedersi una siesta nel chiostro di San Giovanni degli Eremiti; dedicare un pomeriggio di primavera al duomo di Monreale; scendere nei qanat per esplorare il sottosuolo; tuffarsi dagli scogli di Capo Gallo; portare un fiore alla "non lapide" di Libero Grassi.

 

 

Palermo di Orazio Cancila

 

 

Palermo è da sempre una città in cui le contraddizioni, gli squilibri, i ritardi che caratterizzano le grandi città del Sud rispetto alle aree a economia matura appaiono ancora più accentuati dalla piaga del fenomeno mafioso e di un'agguerrita piccola criminalità, dalla grave insufficienza delle infrastrutture e di servizi essenziali, dal degrado di alcuni quartieri cittadini. È innegabile che negli ultimi sessant'anni anni la città sia notevolmente cambiata, ma ancora molto c'è da fare. La provincia di Palermo, ad esempio, tra il 2006 e il 2007 è salita di ben sette posizioni nella classifica annuale del "Sole 24 Ore", ma con il suo novantaduesimo posto si trova pur sempre tra i primi posti fra gli ultimi. Attraverso un'indagine scrupolosa che attinge a una imponente mole di informazioni, Grazio Cancila delinea il ritratto di una Palermo ricca di energie e potenzialità troppo spesso soffocate da un uso disinvolto dei poteri locali. Nel rapporto contraddittorio e conflittuale tra le forze della modernizzazione e l'abitudine radicata a una gestione particolaristica delle risorse prende forma l'immagine di una città permanentemente minacciata dall'aggressività del crimine organizzato.

La Palermo male di Vincenzo Profeta

 

 

"La Palermo male" è un libro blasfemo, impubblicabile, che travalica tutti i limiti del buon gusto e della decenza. Venti racconti dalla scrittura sincopata e schizofrenica si svolgono nei quartieri di una Palermo luciferina, psicopompa, infestata dalle angosce del protagonista e dalle paranoie che adombrano la nostra epoca. Questa inconsueta periferia dell'Occidente diventa un algoritmo dell'orrore, luogo prediletto da cui osservare l'incedere del male nel mondo e dove alieni, massoni, terrapiattisti e satanisti fanno da comparse. La coscienza del narratore sembra essere hackerata dalle idee più deliranti del nostro secolo, si abbandona senza più anticorpi nella spirale del complottismo, si inabissa in un trip intermittente di follia e di lucidità. Il libro stesso è posseduto da un software in perenne stato di errore, dove icone dei videogiochi anni '80, pop-up dei più recenti social network, difetti di codice e bug di passati sistemi operativi fanno irruzione. Un libro che contiene un virus, ideologico e ideografico, composto come un pezzo trap, a volte come un lungo post in rete, altre come il feedback a un prodotto acquistato online. Quello di Profeta – nomen omen – è un canto dall'era dell'Apocalisse digitale, l'opera di un Io indifeso, un horror caustico che si rivela, per un'assurda inversione di significato, una lode mistica a Dio.

Bombe su Palermo: Cronaca degli attachi aerei 1940-1943 (Italia Storica Ebook Vol. 32) di Alessandro Bellomo

 

 

 Il libro descrive con efficacia e rigore storico la cronaca degli attacchi aerei subiti dalla città di Palermo dal 1940 al 1943, dai primi attacchi aerei francesi nel 1940, ai sempre più massicci bombardamenti della RAF e all’intervento dell’aviazione americana, sino ad arrivare ai terribili raid della primavera del 1943, e alle operazioni tedesche e italiane nel luglio-agosto 1943. Sono analizzate le tattiche usate dai contendenti, la difesa aerea italiana e tedesca, le strategie offensive dei bombardieri Alleati, i protagonisti militari, e, nel corso della narrazione, è dato minuzioso resoconto delle distruzioni causate al tessuto cittadino di Palermo e delle sofferenze inferte alla sua popolazione. Bombe su Palermo è un’opera realizzata grazie alle ricerche effettuate negli archivi storici cittadini, nel Department of the Air Force Air Force Historical Research Agency (AFRHA) e nel National Archives of Australia (NAA). Le informazioni raccolte sono integrate da numerose fotografie, la maggior parte delle quali inedite e di proprietà degli autori.

Bialetti Caffè d'Italia Palermo (Gusto Extra) - Multipack 128 Capsule

 

 

 

Repertorio dei pazzi della città di Palermo di Roberto Alajmo

 

 Una elencazione ragionata dei soggetti eccentrici che hanno popolato Palermo da due secoli a questa parte, ciascuno inventariato con la sua mania, le sue imprese e il destino che gli è toccato in sorte. Ritratti fulminei, microracconti, biografie minimali governate dalla ferrea logica dell'assurdo. Il risultato è un sorriso fra le lacrime, il malinconico divertimento che induce a riflettere anche sulla propria esistenza. Classificando se stesso fra i suoi matti, Roberto Alajmo spiega come queste storie siano state raccolte e si siano sedimentate l'una sull'altra, nel corso del tempo, così come fanno i coralli marini: «Uno faceva collezione di storie eccentriche. Ne trovò una e la mise da parte. Poi ne trovò un'altra, e così via. Quando ne raccolse un certo numero, ne fece un libro. Ma l'uscita del libro fece sì che altre persone venissero a raccontargli le storie che conoscevano». Attraverso queste figure si può ascoltare il cuore della città. Sono bottegai, vagabondi, artisti, donne di casa, avventori di taverna, artigiani di mestieri in via di sparizione, parecchi aristocratici. Raro è il deragliamento della classe media, ma quando avviene è disperato: «Cinque erano, madre e quattro figlie, che abitavano in via Giusti. Una di loro ogni tanto si faceva il bidet sul balcone e poi gettava l'acqua di sotto. Si erano divise i compiti di casa in maniera rigorosa: una stirava, una cucinava, una faceva la spesa, una faceva il bucato e una, che indossava sempre i guanti di gomma, puliva. Scendevano in strada solo la sera per gettare la spazzatura. In pigiama, tutte e cinque assieme».

 

 

Italian Psycho. La follia tra crimini, ideologia e politica di Corrado De Rosa

 

 

Follia come strumento di potere, follia per occultare, per proteggere i politici o per ottenere benefici di giustizia. Follia per relegare al gesto imprevedibile di un pazzo le pagine più nere della storia dell'Italia, oppure per etichettare comportamenti umani più o meno «non conformi». "Italian Psycho" è il racconto dell'uso eversivo della malattia mentale e della diversità nella storia recente, e i suoi protagonisti sono accomunati dall'essere stati vittime o carnefici di questa strumentalizzazione. Un viaggio lungo la linea di confine che separa la follia dalla scelta consapevole di uccidere, rapire, programmare stragi, che divide quello che la società intende per pazzia da quello che, dal punto di vista della psichiatria, è la malattia mentale. È il racconto di come i progressi della scienza possano essere manipolati per deresponsabilizzare gli autori di reato, di quanto i comportamenti apparentemente incomprensibili siano archiviati come frutto di follia per una lettura di comodo e socialmente tranquillizzante. Corrado De Rosa segue i casi giudiziari più significativi - dalle teorie di Cesare Lombroso sugli anarchici alle accuse mosse a Pier Paolo Pasolini, dalle perizie effettuate sui brigatisti alla diagnosi in absentia su Aldo Moro, dal mostro del Circeo Angelo Izzo all'attentatore del Papa Ali Agca, passando per Bernardo Provenzano e il ballerino Pietro Valpreda - per riflettere sulle moderne acquisizioni della psicologia e della criminologia. Attraverso la rilettura di documentazione inedita indaga i rapporti controversi fra psichiatria, politica e potere mettendo a nudo, con le voci dei protagonisti, la coscienza sporca dell'Italia.

Vipere a San Marco di Paolo Forcellini

 

 

Quale scena più del labirinto veneziano può offrire ispirazione per racconti di intrighi, di identità smarrite, di misteriose scomparse e fortunosi ritrovamenti? Ad ogni angolo di Venezia può cambiare quella maschera che il nostro volto è sempre in sé. Ma non è questa dimensione della città, pure descritta con un gusto raffinato per i dettagli, per le “curiosità” della sua storia, a costituire il vero interesse dei “gialli” veneziani di Forcellini, di cui questo è l’ultimo, il più semplice nel suo plot, e il più complesso e ricco nella descrizione di figure e psicologie. Con una vena di malinconica ironia è il veneziano, la lingua di Venezia, il vero protagonista. Con quale grazia essa riemerge dal discorso “normale”, come ancora cerca di resistere anche in quelle sue parole che vanno dimenticandosi. Nel romanzo si parla di “fughe psicogene” – quella di Forcellini verso il suo dialetto (ogni lingua è un dialetto, e custodisce qualcosa dell’infanzia) sembra esserlo. Una fuga verso un re-fugium ormai impossibile, un rifugio che si può dare oggi soltanto per tracce, indizi, suoni. È forse una comunità scomparsa quella che Forcellini qui immagina, con un sorriso che ha un po’ il sapore dell’addio.

Outrush (Mer Chronicles) by Errin Stevens

 

 

Sometimes love requires a deeper dive.

Maya’s headlong rush into marriage isn’t working out… and it isn’t the only collision course she’s on these days.

Her saltwater distractions aside, her father-in-law wants her gunned down for reasons unknown, and her pesky bodyguard – when he’s around – seems intent on drowning her in want and regret.

Maya is desperate to hold onto any small part of herself she understands. When escape becomes her only option, she finds herself in a race against a past – and a man – she can’t outrun.

Anne and Louis: Rulers and Lovers (Anne of Brittany Series) by Rozsa Gaston

 

 

 Anne and Louis: Rulers and Lovers is the stand-alone sequel to Anne and Louis, General Fiction Winner of the Publishers Weekly 2018 BookLife Prize.

The year is 1501, and Europe’s fate rests in the hands of two monarchs at loggerheads.

Anne of Brittany has meticulously devised the perfect match for her only child by Louis XII, King of France. Her daughter will become the most powerful woman in Europe by marrying the future Holy Roman Emperor.

But when Louis abandons her wishes in favor of having their daughter marry his successor, Anne soon finds herself locked in a political struggle with the fate of Europe hanging between them. Things only get worse when Louis hatches a plan to conquer southern Italy.

Anne orders him to stay away from Italy, but Louis is determined to gain a foothold there for France. Joining Ferdinand of Spain in a secret, devious pact to divide southern Italy between them, he plans to secure glory for France and expand his empire. But with rivals on all sides and allies he can’t trust, Louis soon discovers that the age of chivalry is over…

As lovers, Anne and Louis are alive with passion. As rulers, they’re at each other’s throats. The future of Europe rests in their hands. Who will prevail?



Book Three of the Anne of Brittany Series of which Anne and Charles is Book One, Anne and Louis is Book Two.

 

 

 

Shifter Kings: A Romantic Fantasy Collection by Lisa Blackwood

 

 

Heroes still learning to be human…

Master of the Hunt and Night Huntress:
In a land of three warring kingdoms, a centaur huntsman and a warrior priestess might be the only hope for peace. If the two enemies don’t kill each other first, they might even find love.

Seira of Blackstone has fought in many border skirmishes against the centaurs of the lowlands, but when she comes upon a massacre, it’s soon apparent the centaur and human dead weren’t fighting each other.

Toryn, a centaur huntsman, is following the trail of a new enemy when he encounters Seira, the most exquisite female he’s ever beheld. She’s majestic, battle-hardened, strong-willed, and her sharp tongue fires his blood more than any other female he’s ever met.

While Seira’s natural instinct is to kill the horseman, she’s also swift to see they have a better chance of success if they work together.

Dragon Archer

When a fierce huntress meets a fire-breathing dragon, enough sparks fly to start an inferno.

Warrior-Priestess Rhavana of High Rock owes her freedom to Seira of Blackstone and Crown Prince Toryn of the centaurs, so when duty requires them to journey into the homeland of the dragons in order to discover how deep the soul-mage conspiracy runs, Rhavana joins them.

But trouble meets them at the border in the form of a big red dragon calling himself Kolaith.

First Queen of the Gryphons:

When the Goddess Ishtar orders King Hillalum of the Gryphons to watch over a human shepherdess, he thinks he’ll find the sheep more interesting than the woman, but once he meets Amata, he soon realizes she’s his perfect match.

Ishtar’s Blade:

The court of the gryphon king has ever been a dangerous and seductive place. Yet as the childhood companion of King Ditanu, Iltani never doubted her place in either his kingdom or his heart.

Then duty called her away to complete her training.

Now, a woman grown and a sword-maiden to the goddess Ishtar, Iltani returns and takes up her sacred destiny to protect the royal line. But so much has changed. Ditanu most of all.

The youth she knew is gone. A stoic, untouchable king now sits the throne.

Blade’s Honor

Rescued from her grandfather’s dungeon by the King of the Gryphons, Enkara only wishes to repay that great debt by serving as one of the elite Shadow Guards tasked with protecting the royal line. Unfortunately, the gods have other plans…

Betrayal’s Price

Warrior-Scout Ashayna Stonemantle has no awareness of her fate until her sentient magic manipulates her into seeking out one of the enemy—Sorntar, Crown Prince of the Phoenix. If she dare trust the word of an enemy prince who is also an avian shape-shifting mage, their souls and futures are eternally linked.

Herd Mistress

From the moment Shadowdancer encountered Sorsha, he knew she was a Herd Mistress—a rare worker of magic, key to the Santhyrian nation's survival. His first obligation is to protect her and bring her back to the safety of the herd, but when Sorsha is threatened by Lord Master Trensler and his priesthood, they soon discover Trensler serves a darker master, one willing to devour all magic until the world dies. And that evil wants Shadowdancer and Sorsha.

Maiden’s Wolf:

Beatrice, a young healer living on the outskirts of the human port settlement of River’s Divide, simply wishes to hide herself from the searching eyes of the Priesthood of the Revealing Light.

Her already complicated life grows more perilous when a lupwyn scout stumbles into a trap set by the priesthood. If she sits back and does nothing, the wolf-like shapeshifter will be drained dry by the priests until he is an empty, soulless slave.

Shifter Kings contains Master of the Hunt, Night Huntress, Dragon Archer, First Queen of the Gryphons, Ishtar’s Blade, Blade’s Honor, Betrayal’s Price, Herd Mistress and Maiden’s Wolf.

A Wing and a Prayer (Broken Wings Book 1) by M W Arnold

 

 

When Betty Palmer's sister dies under suspicious circumstances whilst landing her Tiger Moth, Betty and three other women pilots of the Air Transport Auxiliary in WWII England unite to discover who killed her and why. Estranged from her family, Penny Blake wants simply to belong. American Doris Winter, running from a personal tragedy, yearns for a new start. Naturally shy Mary Whitworth-Baines struggles to fit in. Together though, they are a force to be reckoned with as they face the mystery that confronts them. Against the backdrop of war, when ties of friendship are exceptionally strong, they strive to unravel the puzzle's complex threads, risking their lives as they seek justice for Betty's sister.

Two Roads To Freedom: An incredible story of Love, devotion and survival born from the rubble of Warsaw as the Nazis invade Poland in 1939 by Mr Chris Ward

Hawg by Steven Shrewsbury

 

 

Blue-collar tough Andrew White knows that in the rural community of Montrose bad things are best left in the dark. He soon learns that monsters wear many shapes. In a populace rife with of vice and deception, something has broken loose. Something hidden and feral.

Set free from a neighbor's barn, a force rampages through the locality. Hungry and insatiable, the berserk wrath unleashed from Mr. Solow's shed is holds a darker secret than anyone could imagine.

Only a factory worker, a twisted biker, an unsure sheriff, and a wounded addict stand in the way of the beast. Can they put aside their differences and defeat what lurks inside them in time to defend what they love?

Come, peer inside the souls of Montrose and see if they possess the courage to stop the primal fury that is HAWG.

Scars to Bear (Dear Teddy: A Journal of a Boy Volume 5) by JD Stockholm

 

 

Beyond Dear Teddy Scars to Bear follows the boy into the world beyond Dear Teddy. Child abuse doesn't end when the child is out of the environment. Everything that has happened is a shadow that follows through life. Dealing with the trials of being a young father, and the trauma of his own childhood, little Jamie shows you his world once more.

venerdì 16 aprile 2021

Bitches, she is Madonna by Ludovico De Bonis (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“I dedicate this book to those who know how to wait, to those who do not stop believing in their dreams, to those who know how to earn things with sweat and will of mind, to those who keep smiling in hard times, to those who think that emotions and passions are the engine of the world.”

Ludovico De Bonis

The author Ludovico De Bonis, with his book, tried to combine his passion (Madonna) with his cultural background, as an expert in Communication and Media Analyst. What makes his work outstanding compared to other works about the artist, is that none of them has neither analyzed the phenomenon from the point of view of the audience, nor focused on the artist's fandom, on her complex identity (as a woman, as a mother and as an international icon) and on the discovery that the performer artist Madonna, according to various sociologists and experts in the sector, is the emblem of popular culture.

Translation - Giacomo Bleve

Cover - Debora Conte

Additional digital editing - Serena Garganese

 

Info link 

https://www.amazon.it/Bitches-she-Madonna-Ludovico-Bonis/dp/B08WZJK1YB/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=ludovico+de+bonis&qid=1613901557&sr=8-1 

 


 

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Comics today - i fumetti della settimana

Torino. Capitani e bandiere. Il racconto dei grandi campioni che hanno fatto la storia granata di Franco Ossola

 

 

Quella del Torino è una storia di gloria e di rinascita, la storia di una società passata dall'essere una delle più forti al mondo al doversi rialzare dopo una tragedia immane. E la risalita si deve agli uomini che hanno fatto della maglia granata la propria bandiera. Questo libro vuole rendere omaggio ai grandi condottieri del Torino, personaggi che hanno scritto pagine indimenticabili della storia del club non soltanto perché meglio di altri hanno guidato la squadra o dato calci al pallone, ma perché ci sono sempre stati, vigili e attenti, anche quando non erano in campo, nutrendo la fantasia dell'intero popolo del Toro. Storie belle, intense, di uomini granata dalla testa ai piedi, esempi di dedizione e affetto non solo a una maglia ma a un'idea di squadra, di società, di simbolo, al senso profondo di "essere del Toro". Campioni, idoli, eroi granata: un excursus sulla grande storia del Torino, tratteggiata attraverso i ritratti dei più grandi giocatori e allenatori Tra i capitani e le bandiere del Toro: Aldo Agroppi, Enzo Bearzot, Andrea Belotti, Friederich Bollinger, Giorgio Ferrini, Guglielmo Gabetto, Valentino Mazzola, Vittorio Pozzo, Paolo Pulici, Luigi Radice, Renato Zaccarelli Le gagliarde bandiere degli scudetti I campionati 1927-28, 1942-1949 e 1975-76 E non finisce qui..., Oscar Brevi, Giuseppe Dossena, Umberto Motto, Aldo Olivieri, Franco Ossola, Alessandro Rosina.

Torino è casa nostra di Giuseppe Culicchia

 

 

"Torino, nel corso degli ultimi anni, ha davvero cambiato pelle e ha cominciato a scrollarsi di dosso gli stereotipi che un tempo saltavano fuori solo a nominarla: la 'grigia città industriale', il 'laboratorio', la 'culla dell'Azionismo' capace di coniugare la 'cultura operaia' con il 'catalogo Einaudi'. Più di ogni altra città italiana, Torino ha saputo rinnovarsi facendo un triplo salto mortale carpiato, e tra un'Olimpiade e una cementificaz... pardon, una riqualificazione urbana, si è magicamente trasformata nella 'Città della Movida'. E allora 'Torino è casa mia' che ho scritto qualche anno fa aveva bisogno di qualcosa di più di una rinfrescata. Così mi sono detto: vale la pena riscriverlo daccapo." Ritratto di un luogo fuori del comune, "Torino è casa nostra" racconta, tra momenti di comicità e spunti di riflessione, una città viva e piena di sorprese. Perché Torino è Torino, non è una città come un'altra.

Invincibili. Il mito del Grande Torino di Francesco Bramardo e Gino Strippoli

 

 

Il Toro è una fede, quasi una religione. Superga è la basilica votiva, l'altare del sacrificio, dove gli dèi granata, invincibili sul verde prato, diventarono immortali il 4 maggio del 1949 quando l'aereo che li riportava a casa si schiantò sulla collina. Quella squadra non era grande solo sul campo, era esempio di vita sportiva e quotidiana. Non c'è ricordo di un dolore così grande e collettivo che abbia pesato sul cuore di Torino e dell'Italia tutta come lo schianto di Superga. Ricordare il passato vuol dire riportare alla mente la più grave sciagura sportiva che ha annullato una squadra che tutto il mondo ci invidiava, lo squadrone di Ferruccio Novo. Quei ragazzi erano la colonna portante della Nazionale: contro l'Ungheria ben 10 granata vestirono la maglia azzurra da titolari. Il Grande Torino oggi è ancora lì, con capitan Valentino al centro del Filadelfia a scambiare il gagliardetto, Bacigalupo sulla linea di porta, Menti, Ossola e Gabetto si sfregano le mani, Loik sta parlando con Grezar e Castigliano, Ballarin e Maroso sono immobili e concentrati aspettando il fischio d'inizio. I granata hanno il sole in faccia. Mazzola dà il via alla gara con un tocco per Gabetto. L'incontro inizia... prosegue... continua... per l'eternità.

Torino diabolika. Piccolo atlante dei luoghi arcani e misteriosi di Daria Testoni e Paolo Ranzani

 

 

Torino Diabolika è una guida anticonvenzionale della città più misteriosa d’Italia. Un portolano indispensabile per navigare in una Torino bifronte, da un lato sobria e dall’altro trasgressiva, alla scoperta di luoghi magici, personaggi sorprendenti e storie intriganti.

360 idee per innamorarsi di Torino di Irene Perino

 

 

Fidatevi di me, con Torino sarà amore a prima vista! Dalla "A" di Aurora alla "V" di Vanchiglia, "360 idee per innamorarsi di Torino" è una guida della città a 360°, alla scoperta di Barriera di Milano, Cit Turin, Falchera, Lingotto, Madonna del Pilone, Parella, Regio Parco, Santa Rita e gli altri quartieri di Torino, Centro compreso. Ironica e divertente ma affidabile al 100%, vi farà saltellare avanti e indietro tra le sue pagine così come per le vie della città, alla ricerca di curiosità, modi di dire e posticini segreti che la rendono unica. Siete dei veri book lovers? Iniziate dal numero 201. Sentite un certo languorino? Correte ad assaggiare il numero 95. Avete voglia di un po' di ritmo? Alzate il volume e prestate orecchio al 351. Da leggere dall'inizio alla fine, quartiere per quartiere, o lasciandovi guidare dalla serendipità, questa to do list tutta da spuntare farà di voi dei torinesi DOC. Non ci credete, neh? Partite dal numero 342.

La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino di Lucilla Barchetta

 

 

L’altra faccia del verde urbano: luoghi abbandonati, “insicuri”, spesso inquinati, ma da cui giungono segni di cambiamento, presagi di un futuro che ci aspetta. Una parte significativa degli spazi verdi delle nostre città si trova oggi in stato di profondo abbandono, a seguito di carenze gestionali e progettuali. Si tratta di luoghi stigmatizzati o poco noti, vuoti o cosparsi di rovine industriali. Margini estremi vivi e vitali, in grado di svelare segrete identità, come un presentimento dell’urbano a venire. Frutto di una prolungata ricerca dell’autrice sulle aree verdi fluviali di Torino, “La rivolta del verde” è un viaggio, non nel giardino dell’Eden, ma in più prosaici “giardini pieni di merda”, alla scoperta dei loro tesori nascosti: una biodiversità vegetale e faunistica insospettata, oltre a un insieme di pratiche d’uso ingegnose e significative. Un ricchissimo repertorio di storie invisibili ancora da raccontare. Attraverso un collage della storia ambientale di Torino, qui si rivela l’intrinseca politicità dell’ecologia urbana. Invece di addomesticare forzatamente la città, potremmo aprirci al selvatico come a un terreno di arricchimento, scoperta e sfida.

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