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mercoledì 7 febbraio 2018
martedì 6 febbraio 2018
lunedì 5 febbraio 2018
La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah di Enrico Mentana, Liliana Segre (Rizzoli)
"Un conto è
guardare e un conto è vedere, e io per troppi anni ho guardato senza voler
vedere." Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste
si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come
"alunna di razza ebraica", viene espulsa da scuola e a poco a poco il
suo mondo si sgretola: diventa "invisibile" agli occhi delle sue
amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul
confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal
lager ritornerà sola, ragazzina orfana tra le macerie di una Milano appena
uscita dalla guerra, in un Paese che non ha nessuna voglia di ricordare il
recente passato né di ascoltarla. Dopo trent'anni di silenzio, una drammatica
depressione la costringe a fare i conti con la sua storia e la sua identità
ebraica a lungo rimossa. "Scegliere di raccontare è stato come accogliere
nella mia vita la delusione che avevo cercato di dimenticare di quella bambina
di otto anni espulsa dal suo mondo. E con lei il mio essere ebrea". Enrico
Mentana raccoglie le memorie di una testimone d'eccezione in un libro crudo e
commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l'adorato papà
Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia
ritrovata grazie all'amore del marito Alfredo e ai tre figli.
venerdì 2 febbraio 2018
giovedì 1 febbraio 2018
Il cancello ovvero: Ed(essa) è altrove di Francesco Pasca (I quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
"Alma e Alvise si
amano. Il loro è un amore che appare come un'eterna rincorsa verso qualcosa di
indefinito. Dalla piazza di Barbarano, piccola frazione di Morciano di Leuca,
ha inizio una storia densa di enigmi che affascinano il lettore. Il topos
letterario che emerge nel nuovo lavoro di Francesco Pasca si riconosce
nell'abilità propria dell'autore nel plasmare la parola e darle una forma
nuova. Stile, sintassi, retorica hanno un sapore diverso nei suoi romanzi dove
prosa e poesia si sposano in un sortilegio che incanta. Tra le pagine de
"Il cancello", libro appassionante perché mantiene vive le domande
esistenziali, il Sud è solo un pretesto per raccontare uno stato d'animo
convulso, complesso, astruso e straordinario come quello dei
protagonisti." (Dall'introduzione di Paola Bisconti)
“La nuova astrazione
virtuale di Francesco Pasca è la descrizione del gesto in scrittura con 10
passi e 10 capitoli dove l'acronimo assume figurazione di un acroterio
bustrofedico per le iniziali di una consonante sorda in un Percorso carsico.
Barbarano del Capo di Leuca, Torino e la biblica città di UR (Edessa) generano,
nel Sud del Sud dei canti, l'epica del dolore e, nel territorio delle emozioni,
i protagonisti ne assumono ombre e s'attraversano, percorrono voragini di
poesia nell'inghiottitoio dell'impossibile. L'atto dello scrivere sono grumi di
colore, puntini, pennellate nella descrittura del pensiero in azione.”
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
mercoledì 31 gennaio 2018
Voragine di Andrea Esposito (Il Saggiatore)
Voragine è un paesaggio
metafisico, un'apocalisse di rottami, l'endoscheletro di un romanzo di
formazione. Ai margini di una città assediata, distrutta, che è ieri ed è
domani, è qui ed è altrove, vive qualcuno di nome Giovanni. La sua casa è sulla
terra incendiata dal gelo, in una periferia esangue, accasciata sul relitto di
un acquedotto romano nei pressi di una ferrovia morta. È la casa in cui
Giovanni vive e il padre e il fratello muoiono. È la casa da cui Giovanni viene
cacciato e da dove comincia un vagabondaggio tra tunnel, ruderi infestati da
cani, carcasse di automobili e uomini spaventati. Uomini dominati da un ferino
istinto di sopravvivenza, da un’insensatezza che è costruzione e sfacelo. È destino.
Una voce lo segue e lo spinge a testimoniare la fine di un mondo che non smette
di finire, perché l’assedio della città c’è sempre stato. La voce atona di un
profeta retroattivo, priva di pathos, che registra la violenza senza un
sussulto ma rimane ipnotizzata dalla materia; che parla da un buio e da un
vuoto, nomina, è interiore e rimbomba nell’ovunque. La voce che accompagna
Giovanni fra le macerie mentre uomini ciechi si divorano l’un l’altro, lo
scorta fra incubi di bambini in fuga e supermercati saccheggiati, in una
regione più scura del sonno, senza fame e senza vita. È l’esordio di Andrea
Esposito, un narratore che, come un Piranesi distopico, trascina le sue rovine
in un futuro anteriore, prossimo e remoto; e, con frasi che risuonano come colpi
di martello sulla lamiera, racconta una ferocia che è organismo e linguaggio,
componendo la fiaba nera di un passato in macerie, di un millennio in
disfacimento, di un presente orfano.
martedì 30 gennaio 2018
lunedì 29 gennaio 2018
In di Natsuo Kirino. Traduttore: G. Coci (Neri Pozza)
Abilissima come sempre
nel tratteggiare la psicologia dei suoi personaggi, Natsuo Kirino consegna con
In un romanzo impeccabile, di alto valore letterario, che ne conferma il ruolo
di autrice di assoluto rilievo della letteratura giapponese contemporanea.
Suzuki Tamaki,
scrittrice di successo, è al lavoro sul suo nuovo romanzo «IN - Oscenità». Il
romanzo, di cui Tamaki ha già scritto la prima parte, ha per protagonista un
personaggio femminile di un altro romanzo, «L'innocente», scritto circa
quarant'anni prima dal famoso scrittore Midorikawa Mikio. «L'innocente» è un
romanzo autobiografico, in cui lo scrittore protagonista e Io narrante descrive
il difficile rapporto con la moglie Chiyoko e la relazione segreta con l'amante
Maruko. Suzuki Tamaki, dopo aver deciso di fare di Maruko la protagonista del
suo romanzo, parte alla ricerca della donna (ammesso che esista per davvero) e
comincia a indagare sulla vita dello scrittore Midorikawa Mikio. L'indagine, in
cui la protagonista è coadiuvata da due giovani redattori, s'intreccia con la
vita privata di Tamaki, che vive a sua volta la fine di una intricata relazione
clandestina con il suo editor, Abe Seishi. Emergono così in superficie numerosi
episodi scabrosi: l'indole perversa dello scrittore Midorikawa, uomo abietto e
donnaiolo senza scrupoli; la "purezza" della sua amante, praticamente
sfruttata; la vendetta della moglie Chiyoko, che diventa scrittrice di successo
surclassando il marito.
sabato 27 gennaio 2018
“In memory of … Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Alla Fondazione Palmieri di Lecce
L’Associazione Thorah
in questo mese ha formalizzato l’ingresso neIla Federazione Italia-Israele.
Entrando nella grande famiglia della Federazione Italia-Israele, l’Associazione
Thorah ha la possibilità di portare il suo messaggio di Luce, oltre i confini
nazionali. La sua testimonianza diretta con le sue scelte di ricerca,
culturali, morali testimonia che l’Associazione tutta è in armonia con la
cultura, la storia, la voglia di crescere e la tradizione del popolo ebraico.
La serata del 28 gennaio 2018 in occasione anche quest’anno della celebrazione
della Giornata della Memoria, l’Associazione Thorah, ha organizzato un’azione
culturale e performativa che vedrà coinvolta la società civile, culturale
sodale alle iniziative della suddetta associazione che compostamente
confluiranno alle ore 18,30 del 28 gennaio 2018 presso la Fondazione Palmieri
in Vico dei Sotterranei a Lecce, portando con sé delle valigie vuote simbolo di
un viaggio senza ritorno e speranza proprio come lo è stato il viaggio dei
deportati nei campi di concentramento nazisti. In sottofondo in un primo
momento il lamento di una sirena che cupa, in loop, richiama il pericolo di un
bombardamento e poi successivamente alcuni brani della shoah ebraica. Si
leggeranno brani del celebre “Diario” di Anna Frank, e dall’opera di Primo
Levi, “Se questo è un uomo”. Inoltre si aprirà un dibattito su negazioni e
leggi razziali, con l’obiettivo di evidenziare orrori ed omissioni che non solo
non fanno parte del passato, ma che a tutt’oggi continuano a essere oggetto di
infamanti considerazioni sul popolo ebraico e la loro terribile storia nel
secondo conflitto mondiale, oltre che nella deriva contemporanea sempre più
cieca e ignorante. La manifestazione ha per titolo “In memory of …
Negazionismo, Leggi Razziali perché non siano solo un ricordo”. Sono previsti
gli interventi del Presidente dell’Ass. Thorah Grazia Piscopo, Maurizio Nocera
(ANPI LECCE) e Giorgio Pala (Presidente Ass. Carpe Diem)
Inoltre durante la
serata verranno proiettate le immagini delle opere di artisti israeliani come
Ilana Yaron, Carmela Zak, Izhak Kazman, legati da un’idea espositiva di Varda
Rotstein Mayer Ph.D e Rachel Ziv. Nello specifico il filo conduttore delle
immagini presentate è la Stella di David, uno dei simboli più antichi della
storia, già diffuso da millenni in India ed in altre culture prima di diventare
il simbolo delle religione ebraica. La forma dell'esagramma, il poligono stellato
a sei punte, deriva dalla forma del Lilium Candido, il bellissimo fiore noto
anche col nome di giglio della Madonna o giglio di San Luigi o ancora giglio di
Sant'Antonio. La scelta del simbolo dalla forte valenza simbolica ha
l'obiettivo di promuovere e tutelare la cultura ebraica e contrastare
l'antisemitismo in tutte le sue forme.
Info Link - http://associazionethoralecce.blogspot.it/
venerdì 26 gennaio 2018
Al di qua delle Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) a Il Regno Incantato
Al di qua delle
Palpebre – cronache e prassi di un onironauta di Roberto Shambhu ( I Quaderni
del Bardo Edizioni di Stefano Donno) si presenta domenica 28 gennaio 2018 per
un aperitivo onirico presso Il Regno Incantato via Tre Fontane 26, Lama
(Taranto) ore 10,30. Interverrà accanto all’autore Roberto Shambhu, lo
scrittore Stefano Delacroix .
Il bardo presso le
antiche popolazioni celtiche era un poeta o cantore di imprese epiche.
L’onironautica o ‘sogno lucido’, termine coniato dallo psichiatra olandese
Frederik van Eeden nel 1913 è il fenomeno per cui si prende coscienza durante
il sogno del fatto di stare dormendo, e la conseguente capacità di muoversi
coscientemente all’interno di un sogno. E’ stata appena pubblicata per i
Quaderni del Bardo, i QdB di Stefano Donno, l’opera prima di Roberto Shambhu
(nella foto) – che bardo lo è sino in fondo – che ammicca al futuro ormai
prossimo dell’onironautica, e riprende l’ineludibile seduzione della
cinematografia avanguardista di Cristopher Nolan: “Al di qua delle Palpebre –
cronache e prassi di un onironauta”.
“Al di qua delle Palpebre”, spinge convintamente
lo sguardo oltre le nebule superstiziali di un “blasfemo” e tardivo Occidente,
ancor memore, forse, dell’opposizione anatemica di Isidoro, che nel de
tentamentis somniorum bollava l’Arte del sognatore col contrassegno infamante
di “demonibus”. Mistero mai compiutamente affrontato dalla Scienza che, ben
lungi da ogni azzardo speculativo, riduce la sua indagine alle sole
funzionalità psicofisiologiche. Che il mondo onirico rappresenti un autentico
tabù per i misuratori della materia è oramai evidente. La ragione è che
sogniamo tutti, perciò l’ampollosità perlocutoria di certe argomentazioni, fa
arricciare il muso come il limone la bocca di un bambino. L’esperienza del
sogno lucido, mai dismessa in Oriente, tornata alle nostre latitudini grazie
agli interventi di Frederik van Eeden, poi di Stephen LaBerge, necessitava
tuttavia di ulteriori apporti, di nuove connotazioni modali. L’ opera di
Shambhu colma, in tal senso, il vuoto teoretico creatosi tra divieti e
imbarazzi e, soprattutto, si costituisca come una prassi vera e propria, una
modalità di azione consapevole nella dimensione disincarnata del sogno. Roberto
Shambhu è uno che va dritto alla meta, operando una mirabile sintesi tra segno
ed immagine. Sono sue anche le pregevoli illustrazioni contenute nel volume,
utili ad una ulteriore estensione – laddove le parole hanno esaurito il senso –
e l’archetipo, gerarchicamente più potente, alimenta le escursioni ultra
temporali e sovra spaziali nei circuiti labirintici del sogno. Il gioco è
chiarito sin dalle premesse (cronaca e prassi di un onironauta) e rivela
l’intenzione di instaurare un patto di tirocinium, un accordo tacito ma
pragmatico che lo rende, legittimamente, un test eccellente anche per
“sognatori lucidi” di provata esperienza. Un’ opera di riferimento, un libro
per autentici “cercatori”.
iQdB edizioni di
Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e
Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Info Link - http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/
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