Nell'arco di alcuni
decenni molte persone nei paesi sviluppati smetteranno di fare sesso a scopo
riproduttivo. I futuri genitori potranno conoscere i dettagli genetici di un
gruppo di embrioni, così da poterne scegliere uno o due per l'impianto, la
gestazione e la nascita. Questa procedura sarà disponibile sul mercato, sarà
sicura, e sarà perfettamente legale. In Questo libro Henry Greely descrive le
rivoluzionarie tecnologie in campo biomedico che renderanno tale scenario una
realtà concreta, e fa luce sui risvolti etici e legali con cui ci dovremo
confrontare.
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mercoledì 9 agosto 2017
martedì 8 agosto 2017
Rivoluzioni. L'insurrezione poetica e la rivolta politica. Controcultura (1955-1980) di Federico Ballanti ed Ernesto Assante (Arcana)
Cosa lega Marcuse e
Jean-Paul Sartre, Che Guevara e Jim Morrison, Frantz Fanon e la Pantere Nere,
gli hippie e Allen Ginsberg, Bob Dylan e i Pink Floyd? Quali sono le tradizioni
e le innovazioni che costituiscono il pensiero contemporaneo, da dove arrivano
le modalità di lettura e di comprensione del reale che sono proprie all'oggi?
In breve, quali sono le radici del presente, da quale ideale discende l'attuale
reale, chi ha posto le premesse del nostro mondo? E ancora, quali sono le correnti
che hanno modificato la nostra percezione del reale e fin dove possiamo
risalire? In questo studio si cerca di rimontare il corso del tempo, riannodare
qualche legame, riconoscere le origini. Il libro ricostruisce, in una grande
narrazione plurale, gli anni della controcultura e i suoi protagonisti che, tra
la fine della seconda guerra mondiale e il 1980, tra teoria, arte e prassi,
hanno scosso gli equilibri politici e culturali del pianeta e cambiato il
mondo. Perché rivoluzioni al plurale? Perché si è trattato di un grande
movimento generazionale, collettivo e mondiale. Questo gruppo, che potremmo
paragonare alla folla di grandi personaggi radunati dai Beatles nel 1967 sulla
foto di copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, ha da tutti i punti
di vista attivato quei processi di innovazione e cambiamento che definiamo, al
plurale, "rivoluzioni". Questi legami e le loro mille possibili
relazioni sono la materia di cui è formato questo libro, che spazia tra poesia
e musica, politica e riflessione sociale, storia e rivolta, usando alcuni nomi
e scritti come aree di confronto, zone critiche, pensieri di riferimento. Per
costruire un mosaico dei sogni ma anche delle speranze.
lunedì 7 agosto 2017
La parte del diavolo di Emmanuelle de Villepin (Longanesi)
Dalla matassa intricata
di ricordi contraddittori e dolorosi di Cristiane emergerà un segreto che
illuminerà il suo passato, e a tratti anche il suo presente, di una luce nuova.
"Credimi figlia mia, ho avuto tutto il tempo di sperimentare quanto si deve
al sacro e quanto in nessun caso dev'essere sottratto al profano".
Cristiane vive sola in un grande appartamento nel cuore di Parigi, ha
ottantasei anni e un pungente senso dell'umorismo. Sua figlia Catherine è
l'opposto: borghese e taciturna, piena di rancore contro il marito milanese,
del quale ha appena scoperto l'ennesima scappatella, arriva a Parigi dalla
madre insieme alla figlia Luna, in cerca di consolazione. Per scuotere
Catherine dal suo atteggiamento vittimistico, l'anziana donna sfodera tutto il suo
anticonformismo (lei che, nonostante i ripetuti e reciproci tradimenti, ha
condiviso con il marito una lunga storia d'amore). Mentre tre generazioni di
donne si confrontano e si scontrano. Luna, che sta scrivendo una tesi sul
filosofo Rudolf Steiner, scopre per caso che il bisnonno l'aveva conosciuto.
Incuriosita, vuole sapere di più sulla famiglia e Christiane l'accontenta, con
un racconto che si snoda lungo tutto il Novecento. E dalla matassa intricata di
ricordi contraddittori e dolorosi emergerà un segreto che illuminerà il
passato, e a tratti anche il presente, di una luce nuova.
Le stelle si guardano da lontano di Monica Sabolo. Traduttore: F. Mazzurana (Mondadori)
Crans-Montana è
l'amore. Anzi no, è l'innamoramento. È il regno di una gioventù occupata solo
dai propri desideri e dal fascino che naturalmente irradia la giovinezza. A
quel tempo, a Crans-Montana, ne eravamo tutti innamorati. Di loro tre insieme,
o prima dell'una e poi dell'altra, oppure di una sola, un'ossessione che faceva
capolino alla pista di pattinaggio, in panetteria, davanti alle funivie, che ti
sorrideva e ti straziava il cuore. Erano visioni che poi ritrovavamo nei sogni,
di ritorno ai nostri appartamenti borghesi, ripercorrendo i ricordi delle
vacanze come diapositive in cui loro sfilavano, inondate di luce, sussurrando
parole dolci in una lingua segreta Era l'inverno del 1965? L'estate del 1966?
Non ha nessuna importanza. Un gruppo di ragazzi ebrei di buona famiglia si
ritrova due volte all'anno per le vacanze nella località svizzera che dovrebbe
simboleggiare aria limpida e tranquillità. Ma per i ragazzi, che a Parigi
conducono vite ordinarie, Crans-Montana è il luogo dove la luce è forte, il
cielo tagliente, le foreste cupe e inquietanti. È il luogo selvaggio dove poter
finalmente godere della libertà – dove i cuori battono troppo forte. Loro
fremono e osservano la banda delle tre C. Chris, Charlie e Claudia. Sempre
insieme, con l'aria di divertirsi e infischiarsene del mondo attorno. Una
costellazione perfetta e luminosa fatta di capelli sciolti sulle spalle,
sorrisi maliziosi e gambe lunghe, sguardi spavaldi. Un gruppetto di divinità
che sembra essere lì, a pattinare sul ghiaccio o bere una Coca-Cola con la
cannuccia, solo per farsi ammirare, per turbare i cuori dei ragazzi. E loro le
spiano come investigatori che conoscono il sospettato, sulle piste da sci, a
bordo piscina, fuori dai night club. Raccolgono indizi, prove della loro
esistenza: sigarette al mentolo, chewing gum Hollywood al limone, caramelle
alla violetta, e un anello con un teschio di onice dimenticato sul bordo di un
lavandino e infilato febbrilmente in una tasca – la prova lampante del grande mistero
femminile. Gli anni passano. I ragazzi diventano adulti, i destini si separano
e le vite fanno il loro corso lontano dalle montagne svizzere. Eppure il
ricordo delle tre ragazze continua a perseguitarli come il fantasma di una
giovinezza dorata eppure piena di segreti. In fondo "erano i nostri primi
amori, e in seguito tutte le altre donne della nostra vita sarebbero state
paragonate a loro, e nessuna avrebbe mai potuto cancellare i loro fantasmi, che
riemergevano più reali delle nostre mogli, delle amanti, delle madri dei nostri
figli". E nei trent'anni che seguiranno ognuno di loro cercherà di
raggiungere qualcosa di grande, l'amore, la verità o semplicemente il senso di
esistere e che la propria esistenza non sia vana. Finendo per tornare sempre a Crans-Montana.
venerdì 4 agosto 2017
Ti meriti un amore di Alessandra Appiano (Cairo Publishing)
A
un certo punto dell'esistenza può capitare, in modo del tutto inaspettato, di
trovarsi catapultati in un territorio sconosciuto grazie a una passione
sconvolgente, improvvisa. Cinzia è una donna a metà della vita, con un certo
privilegio, ottime frequentazioni, un buon matrimonio e un lavoro creativo
nella Milano che conta. Non è felice, ma nemmeno può dirsi infelice. Emma
invece vive ancora con i genitori, mentre le sue coetanee hanno già figli grandi,
non ha mai conosciuto l'amore e abita in un paesino dove tutti sanno tutto di
tutti. Insomma, una vita impresentabile, la sua, come lei stessa la definisce.
A una serata charity Cinzia conosce un uomo che la corteggia in modo inusuale,
la sorprende. In una parola, le fa perdere la testa. Lei si lascia inondare di
emozioni, del corpo e del cuore, che, se ne accorge solo ora, le sono mancate
troppo. Anche Emma perde la testa, ma se la spacca insieme al cuore, per un
ragazzo che potrebbe essere suo figlio. Il primo individuo di sesso maschile
che le si rivolge con amore. Per questo lei gli si affida completamente. E lui
si dilegua con tutti i suoi soldi. Cinzia ed Emma sono amiche dai tempi
dell'università, anche se si sono perse di vista, ma dopo tanti anni le loro
voci tornano ad ascoltarsi, le parole a toccarsi, i destini a intrecciarsi. Di
nuovo come quand'erano ragazze. Fino all'epilogo sorprendente, violento,
assurdo, che sa tanto di vita vera.
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