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lunedì 12 giugno 2017
venerdì 9 giugno 2017
STRADE DI NOTTE di Gajto Gazdanov (FAZI EDITORE)
Un tassista russo vaga
per le strade buie della Parigi degli anni Trenta. È una Parigi misera e
splendida, popolata da un sottobosco di personaggi ai margini: nobili decaduti,
filosofi alcolizzati, emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute
che imparano la professione da frequentatrici del demi-monde finite in
disgrazia. Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione
umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui
condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la morte. Il
tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche, insulse
esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e all’amara
consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita priva di legami e di
futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo
sfondo di questo pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande
Russia, patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira
tutto il fascino malinconico. Un romanzo cupo e toccante che ha molto di
autobiografico: Gajto Gazdanov trascorse gran parte della vita in Francia, dove
si guadagnava da vivere svolgendo i lavori più umili, fra cui quello di
tassista notturno. Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione
russa, definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa
tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno.
Gajto Gazdanov Nasce a
San Pietroburgo ma cresce in Siberia e Ucraina. Nel 1920 abbandona la Russia
dopo aver combattuto nelle file dell’Armata Bianca di Vrangel’. Dopo un breve
soggiorno in Turchia, il suo percorso da esule lo conduce a Parigi, dove per
mantenersi lavora negli stabilimenti della Renault e poi come conducente di
taxi. Fra i suoi romanzi più importanti, tradotti anche in inglese, francese e
tedesco, figurano Una serata da Claire (1929), Il fantasma di Alexander Wolf
(1948) e Il ritorno del Budda (1950). Muore nel 1971 a Monaco di Baviera, senza
mai aver fatto ritorno nel proprio paese. Fazi Editore ha pubblicato Ritrovarsi
a Parigi nel 2016 e Strade di notte nel 2017.
giovedì 8 giugno 2017
Il manoscritto scomparso di Siddharta di Emiliano Bezzon. In libreria il 5 giugno 2017 per Robin Edizioni
Giorgia Del Rio,
psicologa di coppia milanese , si è da qualche tempo convertita a fare
l’investigatrice, pur senza licenza, a caccia di mariti infedeli. Spesso la sua
nuova redditizia ‘professione’ la porta a lunghi appostamenti vicino a Lugano,
presso quelli che gli svizzeri chiamano ‘postriboli’. Al rientro da uno di
questi ‘scoop fotografici’, le capita di dare un passaggio proprio a una delle
ragazze che lì offrono le loro ‘attenzioni’ ai clienti:
Luna, a differenza del solito, è italiana e ha un figlio piccolo da mantenere.
Tra le due donne nasce una sorta di confidenza e promettono di rivedersi.
Rientrata a Milano, Giorgia si ritrova una nuova cliente, Tecla Longoni,
raffinata signora ancora bella anche se avanti con gli anni, che le presenta un
caso ben diverso dal solito: il marito, l’avvocato Mario Longoni, è deceduto
cadendo in un dirupo in Valsolda, dove si era ritirato a vivere nella casa di
famiglia e dove Tecla lo raggiungeva nel
fine settimana. La donna non è convinta che la morte del marito sia
accidentale, nonostante le indagini siano ormai avviate in questa direzione,
così incarica Giorgia di indagare nei luoghi dove, peraltro, ha vissuto,
scritto e dipinto a lungo Herman Hesse. Fingendosi nipote di Mario, Giorgia
cerca di ottenere informazioni, corteggiando il medico locale e conquistando
l'amicizia del parroco Don Cesare e della moglie del Maresciallo dei
Carabinieri. Questi, però, capisce subito tutto, anche sulla base delle sue
informazioni riservate, ma decide che Giorgia può essere una preziosa
alleata nell’indagine, che non ha mai
realmente chiuso . Ai due si aggiunge
ben presto anche la Capitano Doriana Messina, che in Valsolda aveva svolto la
sua prima indagine di successo e stabilita una profonda amicizia col
Maresciallo e la moglie. Si aprono a questo punto varie piste
investigative: un prezioso manoscritto
di Herman Hesse scomparso dalla casa dei Longoni e un vecchio compagno di
scuola che lo cerca per comprarlo, un antiquario che l’ha ricevuto da uno
sconosciuto, la vera personalità del Longoni sempre in cerca di nuove amanti e
una strana figura che lo segue e gli lascia messaggi minacciosi. A dar manforte agli investigatori arriva
anche una vecchia amica della Capitano, famosa anatomopatologa, che conferma la
sua intuizione: lo zaino non è caduto nel dirupo insieme al corpo e in più non
c’è traccia di polvere sulle scale della
cantina, dove sarebbe stato sottratto il manoscritto, che nessuno mai
pulisce. Non si tratta di morte
accidentale, ma di omicidio, per cui occorre trovare colpevole e movente. Una
intuizione di Giorgia dà svolta decisiva alle indagini. E’ proprio la
testimonianza di quella escort incontrata per caso fuori dai ‘postriboli’ ad
aprire un nuovo scenario: Mario Longoni voleva fuggire e rifarsi una vita con una
delle ragazze dell’Oceano che poi, minacciata da uno sconosciuto, era sparita.
Anche Tecla però ha un amante: un collega di studio del marito, l’avvocato
Perego. In questo intreccio di amori clandestini, sarà l’acume degli
investigatori a dover dirimere il caso. Con un colpo di scena finale che
ribalterà l’identità di uno dei personaggi chiave del romanzo.
Emiliano Bezzon, classe
1964, è nato a Gallarate (VA) e si è laureato in Giurisprudenza presso
l’Università Cattolica di Milano. E’ stato Ufficiale di Complemento nell’Arma
dei Carabinieri ed ha poi iniziato una brillante carriera nella Pubblica
Amministrazione. Attualmente è Comandante della Polizia Locale di Varese.
Giornalista pubblicista, è al suo terzo romanzo.
mercoledì 7 giugno 2017
Avanti c’è un post di Marc Mc Candy (Radici Future)
Avanti, c’è un post è
una raccolta di sessantacinque storie brevi che scivolano via una dietro l’altra.
Ci si trova catapultati in scenari impossibili in cui gli oggetti di ogni
giorno prendono vita, o in cui le coppie si raccontano senza schermi in una
quotidianità che si potrebbe riconoscere come familiare. Un album fotografico
in cui le storie sono paragonabili a quadri estemporanei di un artista di
strada. Tanti piccoli affreschi ognuno autonomo con un inizio e una fine. Tutti
però legati da un filo di passione, prendendo spunto da situazioni reali e
irreali, con l’obiettivo di rubare un sorriso, un attimo di nostalgia. Nate per
fare compagnia alla fermata del bus, per un tratto di metropolitana, nelle
pause al lavoro, queste storie sono come caramelle in una scatola: ne prendi
una e la mangi. Poi torni e ne mangi un’altra.
Marco De Candia, 55
anni, sposato, due figli. Legge il primo libro importante a sei anni nel 1968.
E’ Cuore di Edmondo De Amicis. Viene segnato profondamente dalle storie dei
“piccoli eroi del libro”. Crescendo segue tutte le favole di A mille ce n’è
capendo che il cappottino rosso non serve. La formazione letteraria continua
con il passaggio alla produzione di Salgari tra pirati e corsari. Tutti i
concetti vengono tenuti insieme da una lettura quotidiana del Corriere dei
Piccoli prima e del Corriere dei Ragazzi poi. Ora ha deciso di scrivere e
pubblicare la sua prima raccolta di short tales.
martedì 6 giugno 2017
Quelli che meritano di essere uccisi di Peter Swanson (Einaudi)
«Non credo che
l'omicidio sia così brutto come lo dipingono. Tutti dobbiamo morire. Cosa
cambia se un paio di mele marce cadono dal ramo un po' prima di quanto Dio
avesse previsto? Tua moglie, per esempio, ha proprio l'aria di una che
meriterebbe di essere ammazzata»
Ted Severson ha una
vita dorata: è giovane e ricco, proprietario di una società di consulenza
plurimilionaria, sposato con una donna capace di fare girare la testa a ogni
uomo che incontra. E, soprattutto, è follemente innamorato. Quando però scopre
che la moglie lo tradisce secondo il più banale dei cliché, il suo mondo
perfetto va in frantumi. L'unica a raccogliere il suo segreto è Lily, eterea
sconosciuta seduta accanto a lui su un volo di ritorno dall'Inghilterra. A lei,
che custodisce un passato denso di misteri, Ted racconta quello che non osa
confessare neppure a sé stesso. È vero che l'omicidio potrebbe non essere la
più bruciante delle colpe? È vero che alcuni di noi meritano semplicemente di
essere uccisi? A poco a poco, Lily trascina Ted in una spirale alimentata in
parti uguali dal desiderio e dalla sete di vendetta, nel cuore di una storia
capace di rovesciare tutte le nostre certezze.
Traduzione di Letizia
Sacchini
mercoledì 31 maggio 2017
A Venosa la seconda edizione del festival del libro Borgo d’Autore e ci sono anche i Quaderni del Bardo Edizioni
Torna a Venosa (Potenza) dal 1°
al 4 giugno 2017 il festival Borgo d’Autore, rassegna dedicata ai libri e alla
lettura che coinvolge le piazze e le vie del centro storico, promossa
dall’associazione culturale “Il Circo dell’Arte”. La seconda edizione della
manifestazione si preannuncia ricca di contenuti, con un programma di oltre
sessanta eventi e numerosi ospiti, tra cui nomi importanti del mondo della
cultura.
Più di trenta saranno le
presentazioni di libri che andranno a comporre il cartellone del festival,
arricchite dalla presenza degli autori, che dialogheranno con i giornalisti
chiamati a intervistarli e interagiranno con il pubblico. Ad esse si
alterneranno appuntamenti dedicati ai ragazzi e alle famiglie, realizzati in
collaborazione con associazioni e scuole cittadine, ma anche incontri,
dibattiti, letture, attività ludiche, piccoli spettacoli, momenti di
intrattenimento. Previsti anche laboratori gratuiti aperti a ragazzi e adulti:
dai laboratori di teatro d’ombre e di scrittura creativa per gli alunni delle
scuole a quello di teatro comico per allievi di ogni età. Punti nevralgici del
festival saranno l’area di Piazza Umberto I e il piazzale antistante la Chiesa
di San Filippo Neri, Largo San Filippo Neri e Piazza Orazio, ma molti altri
saranno i luoghi del borgo antico coinvolti.
Borgo d’Autore nasce dalla
volontà di portare il mondo del libro fuori dai contesti tradizionali, per
recuperare l’idea della piazza come “agorà”, luogo di incontro, di parole e di
festa. Al contempo la manifestazione si prefigge di valorizzare e promuovere il
patrimonio culturale e artistico, le emergenze monumentali e l’identità di una
città dalla storia millenaria e dalle infinite bellezze. Il borgo antico di
Venosa racchiude al suo interno svariati elementi di interesse storico,
artistico, architettonico, culturale e si presta dunque come ideale scenario
per iniziative di promozione della lettura ed eventi culturali legati al libro.
La sua dimensione raccolta, oltre a consentire al pubblico di spostarsi
facilmente a piedi da un appuntamento all’altro, permette di avvicinare autori
e lettori, annullando le distanze solitamente esistenti e recuperando il
piacere del dialogo, dello scambio, della conversazione.
Quest’anno il festival presenterà
alcune novità significative rispetto alla prima edizione. Venerdì 2 giugno in
Piazza Orazio sarà inaugurata la fiera del libro, che vedrà la presenza tra gli
espositori di dieci case editrici provenienti da tutta Italia, che proporranno
i libri del proprio catalogo, creando un momento di incontro e di condivisione
tra realtà editoriali diverse, ma accomunate dall’intenzione di fare cultura e
di far conoscere al pubblico autori e testi di qualità. Domenica 4 giugno,
invece, in due distinti momenti della giornata il festival si sposterà
all’interno del Parco Archeologico, per valorizzare un luogo unico e di
straordinario fascino attraverso la presentazione di alcuni libri, momenti
musicali e un laboratorio di scavo simulato rivolto ai bambini.
Il festival si aprirà giovedì 1
giugno con un convegno dal titolo “Gli studenti digitali e le trappole della
rete”, previsto in mattinata presso l’IISS “Q. Orazio Flacco”. Tra gli
appuntamenti del pomeriggio spicca, invece, la presenza dell’attore Marco
Marzocca, noto al grande pubblico per i numerosi ruoli televisivi e teatrali, specialmente
comici, che di recente ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Il
frammento” (Historica).
Tra gli ospiti di venerdì 2
giugno ci sarà Leonardo Palmisano, sociologo pugliese autore di numerosi libri
d’inchiesta, che presenterà “Mafia caporale” (Fandango Libri), incentrato sul
legame esistente tra caporalato, impresa e organizzazioni mafiose. Seguirà
l’incontro con Marco Revelli, autorevole professore di scienza della politica,
che parlerà del suo libro “Populismo 2.0” (Einaudi), in cui analizza un
fenomeno sempre esistito, che riemerge ogni volta sussista un deficit di
democrazia. Chiuderà il programma del 2 giugno la presentazione del libro “Il
capolavoro” (Mondadori), ultima fatica letteraria di Cinzia Tani, giornalista,
conduttrice televisiva e autrice di decine di romanzi di successo.
Sabato
3 giugno Giusy La Piana,
giornalista esperta del fenomeno mafioso, con il libro “Fare del male non mi
piace” (Castelvecchi) ricostruirà la carriera criminale e i mille volti del
boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano. Ospite
d’onore della serata sarà Michele Mirabella, uno dei più noti volti Rai, ma
anche autorevole esperto della comunicazione e delle sue dinamiche,
protagonista di un incontro con l’autore sul tema “Mito, storia e
comunicazione”, per un lungo viaggio nel tempo in cui gli strumenti del
comunicare vecchio e nuovo si intrecceranno in analogie sorprendenti, svelando
anche l’illuminante attualità della cultura classica. In piazza Orazio poi alle 17,00 per la rubrica la voce agli editori alle
17,00 è previsto l’incontro con l’editore Stefano Donno de iQdB Edizioni (I
Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) introdotto dal giornalista Piero
Russo che dialogheranno sul libro di Nunzio Festa “Lucania senza santi” e sarà
presentato in anteprima il nuovo lavoro di Nunzio Festa per I Quaderni del
Bardo Edizioni di Stefano Donno dal titolo “Matera ai margini. Matera Capitale
Europea della cultura 2019
Domenica 4 giugno arriverà a
Venosa Ilaria Macchia,
sceneggiatrice del recente film “Non è un paese per giovani” diretto da
Giovanni Veronesi, al suo esordio letterario con “Ho visto un uomo a pezzi” (Mondadori). Dopo di lei sarà la volta di
Chiara Marchelli, il cui romanzo “Le notti blu” (Giulio Perrone) è una delle
più interessanti novità editoriali dell’anno, tanto da essere stato selezionato
fra i dodici libri che si contenderanno la LXXI edizione del prestigioso Premio
Strega.
Gli altri autori che prenderanno
parte a Borgo d’Autore sono: Matteo Abbate, Sabrine Aouni, Nunzio Festa,
Valentina Barile, Arturo Bascetta, Tania Cammarota, Renato Cantore, Massimo
Carulli, Carmen Cirigliano e Carmine Menzella, Domenico D’Alelio, Luciana De
Palma, Vincenzo De Marco, Nunzio Festa, Fulvio Gatti, Vito Maselli, Mark Mc
Candy, Velia Minutiello, Esmail Mohades, Leandro Pisano, Alessandro Schino,
Sabrina Vasciaveo, Claudio Vergati, Germana Zappatore.
Le case editrici che
interverranno alla fiera del libro sono, invece: Arturo Bascetta Editore,
D’Abruzzo Edizioni Menabò, Edizioni Appia 2, Edizioni dell’Ippogrifo, Edizioni
Radici Future, Gruppo Editoriale Tangram, Falvision Editore, Il Cerchio
Editore, I Quaderni del Bardo Edizioni, Les Flâneurs Edizioni.
Borgo d’Autore gode del
patrocinio del Consiglio Regionale della Basilicata, del Comune di Venosa,
dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, del Fai - Delegazione di
Potenza, dell’Unpli - Pro Loco Basilicata. Il programma completo della
manifestazione è disponibile sul sito ufficiale all’indirizzo www.borgodautore.com.
martedì 30 maggio 2017
Storia dell'acid jazz di Francesco Gazzara. Prefazione Luca de Gennaro (Meridiano Zero)
Fresco di release del
suo album Portrait in acid jazz (Irma Records) , Francesco Gazzara aggiorna il
più importante titolo su un genere elettrizzante! Nato alla fine degli anni
Ottanta in Inghilterra, l’acid jazz si è velocemente imposto a livello
internazionale tra il 1987 e il 1995, non solo come genere musicale di grande
successo ma anche come fenomeno culturale. La sua originalità consiste nella
straordinaria sintesi di tanti microgeneri come jazz, funk, latin, rock e hip
hop. Dal James Taylor Quartet ai Jamiroquai, passando per i nomi più noti di
questa ondata musicale come Brand New Heavies, Galliano, Incognito, Mother
Earth e Corduroy, ecco la storia di chi agli albori degli anni Novanta ha
radicalmente cambiato i rapporti tra musicisti, dj e pubblico del jazz.
Francesco Gazzara è un
compositore di musiche per il cinema e la tv dai primi anni Novanta. I suoi
brani sono stati utilizzati per la colonna sonora di Sex and the City (HBO), per
gli spot di Jeep, DiSaronno, Fernet Branca, Sky FX. Ha collaborato anche con
numerosi registi (Ferrara, Comencini, Del Monte, Archibugi, Muci, Pinelli,
Molino, Cammarota, Aleandri) e pubblicato diversi album con i suoi progetti
discografici (Gazzara, The Piano Room, Hammond Express). Per oltre quindici
anni ha collaborato con varie testate musicali tra cui Rockstar, di cui è stato
redattore dal 1995 al 2000. Ha già pubblicato i libri Lounge Music (Odoya) e
Mods: La Rivolta dello Stile.
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