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giovedì 23 marzo 2017

La dieta Adamski. Obiettivo pancia piatta: come purificare l'intestino mangiando di tutto di Frank Laporte Adamski (Vallardi A.)



Tutto ciò che mangiamo lascia dei residui nelle pareti del tubo digerente, che finisce per irritarsi o, nel peggiore dei casi, intasarsi. Pertanto il corpo si ritrova appesantito, meno reattivo e più esposto a disturbi come mal di schiena, emicrania, insonnia e problemi circolatori. Da oltre trent'anni il naturopata e osteopata Frank Laporte-Adamski promuove un metodo alimentare finalizzato a trattare nel modo migliore il "secondo cervello" che abbiamo nella pancia e da cui dipendono non solo la digestione, ma anche il 70% delle funzioni del nostro sistema immunitario. Qual è il principio alla base del Metodo Adamski? Alimentarsi tenendo separati cibi a caduta veloce (30 minuti) e cibi a caduta lenta (4-5 ore). È assolutamente da evitare l'abbinamento di alimenti lenti e veloci: se questi vengono mescolati, i tempi di digestione aumentano mostruosamente, l'apparato digerente non riesce a eliminare del tutto i residui, e le tossine in accumulo vanno a danneggiare gli altri organi. Alla cura dell'alimentazione Adamski suggerisce poi di accompagnare l'esercizio fisico, che sollecita il diaframma, e i massaggi al ventre, essenziali per riattivare la circolazione sanguigna e ridurre il gonfiore addominale. Il Metodo Adamski si sta diffondendo a macchia d'olio e sono già diversi i personaggi dello spettacolo, come Francesca Neri e Claudio Santamaria, che lo seguono con enormi benefici.

Soapbox by Bad Mary

Marz Attaqx by Bad Mary

mercoledì 22 marzo 2017

Mostro - Ogni Maledetto Giorno

50 sfumature di Totò interviste sul Principe della risata di Gianfranco Ponte.Prefazione Nino Frassica. Introduzione Elena de Curtis per Odoya dal 31 marzo 2017 in libreria



56 interviste sul più importante comico italiano di tutti i tempi, corredate da una breve biografia iniziale e una intervista immaginaria “ma verosimile” all’interessato. Gianfranco Ponte è community manager del gruppo Facebook I seguaci del principe Totò seguito da più di diecimila fan e, con l’aiuto della famiglia de Curtis, ha voluto pubblicare questo omaggio collettivo a Totò nel cinquantennale dalla morte (15 aprile del 1967). Bud Spencer, Mario Donatone, Renzo Arbore, Lino Banfi, Pippo Baudo, Carlo Croccolo, Franca Valeri, Totò Cascio, Giancarlo Governi, Marco Giusti, Liliana De Curtis e Nino Frassica, che ha firmato il testo introduttivo, raccontano le proprie esperienza con il principe della risata tra aneddoti gustosi e riconoscimenti dell’importantissima influenza che la sua comicità ha avuto sulle vite e le carriere di tanti. Lo spaccato di un’epoca di grandi cinema e teatro in cui compaiono nomi come Magnani, Rossellini, Pasolini e tanti altri.

H come Milano di Emilio de Rossignol per Meridiano Zero dal 31 marzo 2017 in libreria



Una delle più note ed agghiaccianti ucronie italiane rivive grazie a una nuova edizione.
A Milano scoppia la bomba atomica, un uomo e una giovane donna si trovano a  fronteggiare la morte e la disperazione tra la necessità di sfuggire alle radiazioni, quella di mantenere costanti le proprie riserve di cibo, ma soprattutto di acqua pulita e sfuggire al cane mangia cane che la piccola apocalissi ha causato. Con un retroscena sexy in cui alla solidarietà i due protagonisti aggiungono l’attrazione erotica da “ultimi uomini sulla terra” che echeggia le atmosfere dei film italiani dell’epoca questo spaccato della società postatomica meneghina restituisce tutti i dubbi e le frustrazioni attuali. Sono forse gli immigrati più adatti di “noi” a gestire le situazioni di crisi? E non sono forse i medici a decidere chi si salva e chi no? Il relativo benessere di cui godiamo è un fragile paravento? Un horror con un presupposto fantascientifico, una discesa agli inferi senza ritorno che fa tanto più rabbrividire quanto più l’ambientazione ci è famigliare. Un piccolo cult che non può mancare nella libreria dell’appassionato di letteratura di genere, soprattutto se milanese.

iqdb Stefano Donno Chiara Evangelista

martedì 21 marzo 2017

Kasabian - You're In Love With a Psycho (Lyric Video)

Il minuto di silenzio. La storia del calcio attraverso i suoi eroi di Gigi Garanzini (Mondadori)

Gigi Garanzini, una delle penne più nobili del giornalismo sportivo, costruisce con arte una storia lirica del calcio mondiale. Un'impresa romantica, un libro scritto in stato di grazia, lieve come un fiore posato sulla tomba di un eroe.
"Dove sono Mumo, Lev, Helenio, George e Omar, l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti, dormono sulla collina. I cinque aggettivi sono quelli del secondo verso di Edgar Lee Masters. I personaggi, tolto Jascin che ci sta dentro in pieno, sono invece adattati con un pizzico di disinvoltura perché l'abulìa di Mumo Orsi era saltuaria assai, la buffonaggine del mago Herrera una componente studiata e coltivata del suo carisma. Mentre i vizi di Best e il caratteraccio di Sivori non ne hanno impedito l'ingresso nella galleria dei più grandi. La collina su cui dormono è una Superga dell'anima. Il rimando a Spoon River, deferente e inevitabile, spero non spudorato, si ferma qui. Questa è una semplice passeggiata della memoria, coltivata negli anni e immaginata con un centinaio di garofani rossi. La storia del calcio l'hanno scritta davvero in tanti. Un fiore e un minuto di silenzio per ciascuno. Ma silenzio-silenzio, senza che a funestarlo arrivi il bell'applauso di cui la società dello spettacolo non sa più fare a meno. Un minuto. Due-tre nel caso dei personaggi più straripanti: è quanto serve alla lettura di ciascuno dei ritratti. Per ricambiare le emozioni che hanno regalato a generazioni di appassionati. E insieme per riviverle, per continuare a tramandare le loro gesta, le imprese, e perché no, le umane debolezze. Tutti, tutti, dormono dunque sulla collina del football. Ragazzi come Meroni e Scirea, vecchie glorie come Di Stéfano e Matthews, cantori come Brera e Galeano. Se il calcio è rimasto di gran lunga il gioco più bello del mondo lo deve innanzitutto a loro: e ai tanti altri che è stato emozionante scoprire o riscoprire. Quand'eran giovani e forti ci hanno fatto battere il cuore."

Motta - Del tempo che passa la felicità

lunedì 20 marzo 2017

Il cantautore va a Santiago! - Booktrailer#1

Capo Tiburon - Booktrailer - Aaronne Colagrossi

Il Mostro della Mannaia booktrailer

Vasco Rossi - Come Nelle Favole

Castrogiovanni: "Mi avevano dato 6 mesi di vita" - Tiscali Sport

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È il primo giorno di primavera! E non è il 21 marzo - VanityFair.it

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Le sfide creative di Maria De Filippi in vena di sperimentazioni - Corriere.it

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venerdì 17 marzo 2017

Ed Sheeran - Lego House [Official Video]

Ed Sheeran - Photograph (Official Music Video)

Ed Sheeran - How Would You Feel (Paean) [Live]

Ed Sheeran - Shape of You [Official Video]

Propizio è avere ove recarsi di Emmanuel Carrère. Traduttore: F. Bergamasco (Adelphi)



Una fondamentale via di accesso al laboratorio dell'autore, e soprattutto un appassionante autoritratto involontario. «Il fatto è che sino a pochi anni fa mi sembravano di una imperdonabile e piatta volgarità la presenza invadente di Balzac nei suoi libri, i suoi commenti, le sue opinioni su tutto - spesso bizzarre, qualche volta idiote - e la sua petulante presunzione. Invece in questo momento (ma l'ago della bilancia può ancora tornare a pendere dall'altra parte) trovo piatti e - in un modo loro caratteristico, più velato e di conseguenza più imperdonabile - volgari gli illustri scrittori di stretta obbedienza flaubertiana, ossessionati dall'impersonalità e dalla perfezione formale di libri che si reggonosolo sulla forza dello stile.».
«Propizio è avere ove recarsi» è una delle risposte che fornisce, quando lo si interroga, l'I Ching, l'antico libro oracolare cinese. Seguendo questa preziosa indicazione, Emmanuel Carrère è partito innumerevoli volte, con una meta e uno scopo sempre diversi (e non necessariamente scelti da lui): è andato nella Romania del dopo Ceausescu sulle tracce del conte Dracula, nei tribunali della «Francia profonda» a seguire processi per atroci delitti, nella Russia di Putin a immergersi nell'infinito caos del postcomunismo, al Forum di Davos a «chiacchierare» con i potenti della terra, nel Nord dello Stato di New York a incontrare il fantomatico «uomo dei dadi» - imbattendosi non di rado in storie e personaggi sorprendenti, e a volte sconvolgenti, che avrebbero offerto materia a L'Avversario, Un romanzo russo, Limonov. Negli stessi anni faceva anche altri viaggi, per così dire, attorno alla sua mente: inventando soggetti di film che non avrebbe mai girato, riflettendo sul proprio modo di fare letteratura, scoprendo libri folgoranti o rileggendone altri immensamente amati. Questo, e molto altro, è ciò che troviamo nei testi qui raccolti, molto diversi tra loro eppure legati da un tono riconoscibilissimo e peculiare - a riprova di quanto Carrère ha sempre sostenuto, ossia che gli sembra vano contrapporre letteratura e giornalismo, e quel che gli importa è scrivere un reportage nello stesso modo in cui scrive i suoi libri: «alla prima persona, menando il can per l'aia e raccontando le cose in maniera un po' sinuosa».

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