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martedì 16 febbraio 2016

Hollywood, Hollywood! di Charles Bukowski (Feltrinelli)























Che cosa succede al più famoso dissacratore del "sogno americano" quando un regista gli anticipa una bella somma per scrivere una sceneggiatura? Bene, dietro consiglio del suo consulente fiscale, Chinaski/Bukowski si compra una Bmw nera ("Le Bmw nere sono le macchine dei duri" dice) e una casa ("Se vi dicono altrimenti non credeteci. La vita comincia a 65 anni" spiega quando ne è in possesso). Una moglie molto più giovane di lui ce l'ha già ("Mandata dagli dei ad allungarmi di dieci anni la vita. Nel bene e nel male"). Sembrerebbe che anche il cantore e cronista degli emarginati e dei disadattati d'America si sia integrato. E che proprio come la maggior parte dei suoi lettori di vent'anni fa sia rientrato - anzi entrato per la prima volta - nel sistema. Ma non è detto

L'ARTE DEL FALLIMENTO di Andrea Fazioli

lunedì 15 febbraio 2016

Musica per organi caldi di Charles Bukowski (Feltrinelli)
























"Musica per organi caldi" raccoglie trentasei racconti di un Bukowski familiare e nuovo al contempo. Familiare perché, dopo essersi cimentato con le strutture del romanzo, torna al passo narrativo del racconto, che gli è particolarmente congeniale, ma anche nuovo, perché in queste pagine, spregiudicate e anche feroci, crea le sintesi più felici del proprio repertorio formale e contenutistico. Se da una parte, infatti, ci troviamo di fronte ai personaggi che tradizionalmente popolano queste storie di ordinaria follia, a un'umanità sbracata e litigiosa, sfrenata e beona, dall'altra Bukowski mette a fuoco con maggiore intensità ed essenzialità le gesta dei suoi eroi, che diventano tanto più straordinari quanto più si muovono nelle dimensioni di una ostentata banalità. Della musica che accompagna le tragicommedie della vita quotidiana Bukowski sa cogliere in modo impareggiabile i sottofondi umoristici e poetici, le note patetiche e inquietanti.

MORA MORA ... bistrot del mare!



Si può parlare di un ristorante, di un bistrot,  insomma di un luogo di ristorazione senza entrare nello specifico della qualità del cibo e del servizio? In questo caso sì e lo faccio di proposito per quanto riguarda il Mora Mora Bistrot del mare che si trova sulla SP 366 - Litoranea San Cataldo – Otranto. Luogo suggestivo, dove veramente l’armonizzazione tra architettura del luogo e ambiente rende il tutto un’armonica bio/struttura dove ci si può rilassare perdendosi nei colori dello splendido paesaggio marino. Detto questo devo fermarmi. Ma devo fermarmi per rispetto a quanti hanno già provato la cucina del Mora Mora e del suo (a dir poco) talentuoso chef Simone Cappilli e di quanti dovranno provarla. Già perché non provarla e non diventare clienti assidui del Mora Mora vorrebbe dire macchiarsi di una grande colpa per tutta una serie di motivi che scoprirete solo andandoci. Ad ogni modo dopo che avrete o pranzato o cenato in questo piccolo e preziosissimo paradiso del gusto, scambiate due battute con Simone Cappilli conoscetelo e capirete che vuol dire amore per il gusto!

La pagina facebook
https://www.facebook.com/Mora-Mora-Bistro-del-Mare-1648268718751804/?fref=ts

Enrico Ruggeri - Il primo amore non si scorda mai - Sanremo 2016

Valerio Scanu - Finalmente piove (Video Ufficiale) [Sanremo 2016]

domenica 14 febbraio 2016

sabato 13 febbraio 2016

A sud di nessun nord di Charles Bukowski (TEA)



Uno scommettitore accanito raccoglie per strada un barbone che si rivela un beniamino della Fortuna: un uomo acquista un manichino femminile e se ne innamora perdutamente: uno scrittore alcolizzato e frustrato raggiunge il successo, ma non la libertà dalla bottiglia: due balordi partono per un facile furto notturno e si ritrovano assassini. Barboni, bevitori, scrittori falliti, prostitute, ladri, pugili, piccoli malviventi: i personaggi che popolano le pagine di questi racconti sono tutte vecchie conoscenze dell'inconfondibile mondo narrativo del grande Bukowski. Un mondo definito e ritratto con assoluta fedeltà, con spietata lucidità ma anche con profonda comprensione e simpatia: l'America delle strade, delle bische, dei bordelli, dei bar più squallidi e delle mense per i poveri. Quell'America che non ha conosciuto il Grande Sogno e di cui Bukowski è stato l'impareggiabile cantore e, forse, la voce più autentica.

Il poeta Maurizio Leo e il suo nuovo lavoro per iQdB Edizioni alla Libreria Palmieri di Lecce





















Ho dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla fermata del pesce di Maurizio Leo (iQdB edizioni di Stefano Donno) verrà presentato dallo scrittore e poeta Maurizio Nocera lunedì 15 febbraio 2016 ore 18,30 presso la Libreria Palmieri di Lecce in via S. Trinchese 62.
“Ho dimenticato il cappotto di pannonero vecchio alla fermata del pesce, ovvero dell'andamento discendente del verso nello sconfinamento nel nulla. È la tensione del vuoto come campo esperienziale che si rivela nella pratica di queste poesie di Maurizio Leo. Alla luce di un discorso antologico che ospita opere, che spaziano dalla poesia alla critica, dalla prosa poetica alla modulazione cronachistica, raccolte fra il settembre del 1991 e il maggio del 2015 sulla rivista Il Bardo, fondata dallo stesso Leo, occorre considerare come l’incasellamento delle parole produca e/o risponda ad un effetto di vuoto che permette l’allestimento della parola sulla pagina. Dare corpo e forma a questo vuoto, da una parte, lasciare che le parole ci sprofondino, dall’altra, è la condizione liminale di una poesia che passando dall’esperienza della Beat Generation americana percorre in lungo e in largo certe istanze, a questa sempre legate, tipiche del pensiero orientale – che va ad interessare appunto l’intelaiatura della parola – fino a modulazioni di matrice surrealista e, ancora, germinate in progress dalla poesia francese in un senso più ampio e nei cui territori l’autore sembra muoversi con disinvoltura. Maurizio Leo raccoglie a piene mani gli stimoli dei poeti Beat, dalle istanze culturali e quelle ritmiche, dalle geografie spazio-temporali a quelle esistenziali. L’incedere jazzistico della parola poetica, il ritmo incalzante del verso, una poetica fluidificata nell’automatismo del pensiero (di chiara discendenza surrealista, con riferimento puntuale a Breton) che aggira il blocco diurno della ragione e sposta l’asse dell’azione poetica su di un piano liminale, poi precoscienziale, che pare strizzare l’occhio agli strumenti offerti dal Kerouac teorico nei Fondamenti della prosa spontanea (1957). L’attenzione verso la sonorità della parola poetica affonda le proprie radici, in modo ampio e organico, nella letteratura francese. È secondo un percorso che dal “gergo nuovo” del Kerouac de I Sotterranei arriva dritto al verso asintattico surrealista, spostando e ampliando il raggio d’azione dalla letteratura americana alla tradizione francese. Delle successioni sillabiche, sconnesse, modulate nelle esperienze fonetiche del movimento Dada e poi ne I Sotterranei di Kerouac, Maurizio Leo conserva l’attenzione per la sonorità della parola letta fin nelle sue sillabe, senza sconfinare nel nonsense estremo, mantenendo viva e integra la parola. Questa è giocata nel verso come fosse un’isola, una costellazione di mondi che in diverse prove deriva dall’assenza di una consecutio logica volta a determinare una apertura di immagini eteroclite e plurivoche.” (dall’introduzione di Francesco Aprile)

Maurizio Leo è nato nel 1959. Vive e opera a Copertino in provincia di Lecce. Da circa 25 anni porta avanti con immensi sacrifici di impegno e di tempo una piccola casa editrice I Quaderni del Bardo. Ha pubblicato: L’Uac (Il Muro, Sondrio, 1984); Fobia (Odes Ed., Lecce, 1990); Nel volo del proprio inconscio (Ed. di Immaginale, Copertino, 1992); Dogmaginazione (I Quaderni del Bardo, Copertino, 1994); L’Albergo di Latta (I Quaderni del Bardo, Copertino, 1995); Fobia (I Quaderni del Bardo, Copertino, 1998); Non suona più il jukebox nell’appartamento di Allen (I Quaderni del Bardo, Copertino, 2002); Il bazar delle parole scomposte (I Quaderni del Bardo, Copertino, 2005); Il cimitero di memoria (Luca Pensa Ed., Cavallino, 2005); Ha rinchiuso le parole (Ed. Il Raggio Verde, Lecce); Del gatto delle fusa e del suo strusciamento (Lupo ed. , Copertino, 2007). Nel luglio 2014 ha ricevuto per i suoi meriti editoriali il premio Millenium nell'evento ''L'Olio della poesia''

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

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