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mercoledì 20 gennaio 2016

Comprensione del crepuscolo di Luca Nicoletti (Passigli)



"(...) Anche per Nicoletti in principio è il Verbo, a patto però che sia originato da una solida genealogia poetica, prosodicamente disposta ora a distendersi in volute ritmiche ampie e ariose: 'i rami fermi nel bianco / un canto immenso / emerso da un sogno di neve, / le colline tornate a un racconto / anteriore ai colori', ora invece a contrarsi in notazioni scarne ed essenziali... ... È un libro davvero originale e davvero poetico, questo di Luca Nicoletti, intriso di un'umanità profonda e - di questi grami tempi rara. Ed è un libro generoso, dove la poesia si riconosce in una matrice che è di tutti e per tutti, di là da ogni ipotesi di mero sperimentalismo tecnico-formale e a favore piuttosto di un principio attivo di ecologia poetica, psicologica, mentale...". (Dalla prefazione di Alberto Bertoni)

Robert De Niro, Edgar Ramirez 'Joy' Interview - Exclusive

La parte cattiva dell'Italia. Sud, media e immaginario collettivo di Stefano Cristante e Valentina Cremonesini (Mimesis)



Cos'è il Sud Italia nella comunicazione di massa? Come viene narrato? Queste domande hanno rappresentato il punto di partenza dell'indagine proposta in questo libro. "La parte cattiva dell'Italia" analizza con gli strumenti della sociologia della comunicazione gli elementi di un racconto meridionale che si sbriciola in una perenne altalena tra stereotipi e occasioni di innovazione. Il quadro che ne scaturisce registra una consistente rimozione dell'antica questione meridionale e un suo slittamento ideologico e semantico verso un apparentemente più tranquillizzante "Fattore M", cioè un viluppo di problematiche e di atteggiamenti interpretativi che si fanno via via più chiari indagando telegiornali e testate nazionali, siti internet e opinioni di protagonisti dell'industria culturale. Oggi che tutti gli indicatori confermano la drammatica condizione del Sud all'interno di una crisi profonda e perdurante, occorre ammettere che la rimozione di un terzo dell'Italia dal dibattito nazionale non aiuta né il Sud né l'Italia.

martedì 19 gennaio 2016

Il libro delle interrogazioni. Testo francese a fronte di Edmond Jabès (Bompiani)

























"Il Libro delle Interrogazioni", che viene qui pubblicato integralmente, è un classico dell'umanesimo ebraico del Novecento. L'opera, scritta tra il 1963 e il 1973, si sviluppa in sette volumi, comprendenti, oltre al primo, che dà il titolo al ciclo, Il Libro di Yukel, Il ritorno al Libro, Yaël, Elya, Aely, El. La filosofia si intreccia qui con la scrittura poetica, diventando pensiero poetante, in un'interrogazione infinita che è testimonianza di vita e insieme ricerca di assoluto. Con un saggio di Vincenzo Vitiello.

Alicia Vikander Talks Double-Nominations and Skydiving | Live from the R...

lunedì 18 gennaio 2016

Egrette bianche di Derek Walcott (Adelphi)



«L'ideale perpetuo è lo stupore» . "Egrette bianche", la quattordicesima raccolta di poesie di Derek Walcott, fonde elegia e rapsodia, sul ritmo di temi ricorrenti come l'eredità coloniale e lo spettro dell'impero, l'approssimarsi della morte e la scomparsa degli affetti, l'insofferenza per il turismo ("una schiavitù senza catene, senza sangue sparso") e un amore per il viaggio vissuto nella consapevolezza - per citare Orazio - che "chi va per mare cambia cielo, non animo". Iosif Brodskij ha paragonato la poesia di Walcott alle onde di marea, a frangenti che montano, si ritirano e tornano a lambire la costa, mentre la magnificenza del suo linguaggio e la profusione di immagini evocano la lussureggiante natura delle Indie Occidentali. E il lettore non potrà che restare abbacinato a osservare "queste egrette / che incedono sul prato in truppe scomposte, bianche insegne / che arrancano derelitte; sono i rimpianti / scoloriti delle memorie di un vecchio, le loro strofe mai scritte. / Pagine che svolazzano come ali sul prato, segreti svelati".

Jerry Hall & Georgia May Jagger - Mother's Day #3

Mick Jagger's Ex JERRY HALL is Dating Who??

domenica 17 gennaio 2016

Nomi di cosa. Nomi di persona di Margherita Rimi (Marsilio)



La poesia della Rimi guarda a dimensioni inedite e, nel contempo, fa tesoro di quelle a venire della tradizione. È proprio la «Civiltà dei bambini» la protagonista di questa raccolta, in cui ogni baloccamento retorico e di stultitia letteraria è messo al bando per tornare alla concretezza ed evidenza delle manifestazioni e degli atti di un'infanzia guardata con occhi di suggestiva novità.

"Margherita Rimi si conferma una delle voci meglio individuate del nostro panorama letterario. Con i suoi ritmi e la sua sintassi originale, la Rimi crea una poesia tangibile, in cui la lingua siciliana, l'italiano, il francese, l'inglese, i linguaggi specialistici concorrono ad aumentare la dimensione esperienziale e di senso senza essere semplici 'coloriture' linguistiche o contributi alla varietà fonica dei versi. Immediatezza gestuale e visiva di una situazione in atto, potenzialità di una lingua essenziale e precisa che sa giovarsi degli scarti sintattici del dialetto, ma anche porsi in una dimensione plurilinguistica a forte oralità e carnalità: in questa scrittura la dimensione veritativa e conoscitiva si unisce infatti alla corporeità, e la corporeità a un vivo senso della lingua, alla 'manducazione della parola', per usare l'espressione di Marcel Jousse. Non a caso figura ad esergo della prima parte del volume la frase di Alice Miller che dice: "La verità della nostra infanzia è scritta nel nostro corpo". La poesia può quindi riprendere, in forme insolite, una dimensione indagante e soprattutto sapienziale, con un forte ancoraggio nei saperi della Medicina e della Neuropsichiatria infantile, e nelle pratiche della tutela dell'adolescenza e dell'infanzia contro le violenze e gli abusi e a favore dei disabili..." (Amedeo Anelli)

Perfetti sconosciuti Trailer Ufficiale - Kasia Smutniak, Marco Giallini ...

sabato 16 gennaio 2016

Zalone batte Zalone: Quo Vado nella storia del cinema italiano

Poesie (1983-2015) di Giuseppe Conte (Mondadori)



"Gli inediti che completano questo volume confermano l'inesausta energia lirica e metaforica di Giuseppe Conte e ne proseguono l''incessabile' inerrogazione, cominciata negli anni Settanta, sul valore di mito, natura e destino nella realtà contemporanea. Erede della tradizione del primo Montale e di Sbarbaro, attenta ai modelli di Goethe, Whitman, Lawrence e Borges, la scrittura poetica di Conte si è consolidata nel tempo seguendo i sentieri paralleli della prosa, come dimostrano l'insieme dell'opera romanzesca e gli scritti di viaggio raccolti in 'Terre del mito' (1991). Con 'L'Oceano e il Ragazzo' (1983) - salutato da Calvino e Citati come un libro di svolta nella poesia italiana - e 'Le stagioni' (1988), fino alle ultime 'Ferite e rifioriture' (Premio Viareggio 2006), si profila dunque una soggettività forte, estranea a qualunque minimalismo o sperimentalismo, capace di mediare fra la passione della forma e la profonda conoscenza e frequentazione di culture e mitologie lontane, orientali e occidentali, e di coniugare una vena erotica con una vena metafisica e con la passione civile. Nel 1994, con l'invasione simbolica di Santa Croce e la fondazione del 'mitomodernismo'; Conte ha segnato un momento di riflessione importante nel panorama culturale italiano ed europeo, coinvolgendo intorno alle sue tesi sul primato etico e spirituale della poesia artisti, pensatori e poeti italiani e stranieri di diverse generazioni." Introduzione di Giorgio Ficara.

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