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venerdì 31 maggio 2013
"BEDDHRU LECCE STYLE" video ufficiale. feat. Paolo Perrone-Chevanton-par...
Cortometraggio scritto e diretto da Giampaolo Morelli Catalano per Fularino Production (Party Rock Salento), produttore Alessio Silvello, aiuto regia Stefano Pepe (ExpressionMovie), dirett. fotografia Giuseppe Moretti, montaggio The Studio Wave, collaborazione testi: Alessio Silvello, Giovanni De Stefano, con la partecipazione straordinaria di Paolo Perrone, Ernesto Javier Chevanton.
Ringraziamenti speciali: Quarta Caffè Spa, Amministrazione comunale di Lecce, Cin Cin Bar Lecce.
e Con: Francesca Colombo, Lucia Lorè, Natale Stefani, Sara Morello, Francesco Arditi di Castelvetere, Ciccio Bleizone e i "Salento Dragons", Frank Fava, Pasquale Zonno Cacudi Show, Serena D'amato, Eros Rollo ed Helios Team, Alby Hysa, Alessio Ogan Ascanio, Marco Perrucci, Francesco Garganese, Paolone e i suoi ragazzi, Sette di Sette bar Lecce, SalentoWebTv staff, Officine Cantelmo Staff, Rudy Spagnolo, Giulia Paladini, Serenella Martina, Antonella Rago, Francesca Rucco, Stefania Pulli, Giuseppe Conoci, Isabella Romano, Luigi Crilli Lezzi, Rebecca Carluccio, Antonella Cobuzzi, Eleonora Leone, Elena Cutrona, Francesca De Giorgi, Maria Francesca Colella, Giulia Inguscio, Massimo Puglielli, Federica Fontana, Marta Fontana, Lucia De Santis, Stefano Scrimieri.
Lesionati del Party rock Salento: RobyMic, Gabrielone, GabryGagu, Serena di Maggio, Andreina De Luca, Marcella Pantaleo, Roberto tutt'apposto, Lucia Calogiuri.
Operatore camera episodio Roma: Maxim Derevianko
Assistente alla regia: Matteo Ingrosso, Fonico Presa diretta: Maurizio Ferretti, Segretaria di Produzione: Genny Caricato, fotografi: Maia Angela Tondo, Michele Battista
https://www.facebook.com/pages/Party-... PAGINA UFFICIALE PARTY ROCK SALENTO
https://www.youtube.com/user/derevian... CANALE YOUTUBE DEL BRAVISSIMO REGISTA MAXIM DEREVIANKO, VISITATELO SEGUITELO SU FACE E LARGO AI GIOVANI...SEMPRE:)))
www.partyrocksalento.com
La canzone "BEDDHRU LECCE STYLE" (Morelli Catalano/Silvello/De Stefano)
è cantata da Giampaolo Morelli Catalano
il brano "Gangnam Style" e la versione instrumental sono proprietà di YG Entertainment
Immagina la gioia di Vittoria Coppola (Lupo editore) vince il Premio nazionale Il Tombolo di Cantù edizione 2013
Sabato
8 Giugno 2013, alle ore 18.30, presso la prestigiosa sede della Cassa Rurale ed
Artigiana di Cantù, nella Sala Zampese, “Immagina la gioia”, il romanzo di
Vittoria Coppola edito da Lupo Editore, verrà premiato come primo classificato
del Premio Letterario “Il Tombolo”, riservato alle opere edite di scrittrici.
Il
Premio Letterario “Il Tombolo” è stato organizzato dalla Pro Cantù, in
collaborazione con l'Associazione del Merletto e della Cassa Rurale ed
Artigiana di Cantù. Lo svolgimento della fase iniziale del premio, dal 25 marzo
2013 al 2 maggio 2013, è avvenuto su facebook, dove sulla pagina dedicata alla
prima edizione del premio sono stati segnalati 38 romanzi di scrittrici
italiane, dai quali, nella fase successiva alle votazioni, la giuria ha scelto
tra le dodici opere finaliste.
“Immagina
la gioia” (Lupo Editore), di Vittoria Coppola, è risultata essere l'opera
vincitrice della Prima Edizione del Premio Letterario “Il Tombolo”. Si tratta
del primo riconoscimento ufficiale ricevuto dal secondo romanzo di Vittoria
Coppola, una soddisfazione che si accompagna a quella proveniente dal numeroso
pubblico di lettori dell'autrice salentina, ancora impegnata nel tour di
presentazioni del romanzo, iniziato nel novembre scorso. La giuria
esaminatrice, presieduta dal Presidente del Premio Letterario, l'attore e regista
Enrico Beruschi, ha assegnato il prestigioso premio, il resto della
giuria era composto dalla dott. Ssa Katia Trinca (scrittrice e
giornalista del Corriere di Como), dott. Ssa Angela Traversa (bibliotecaria),
dott. Ssa Vanessa Galata (giornalista della redazione del Giornale di
Cantù), dal professor Vincenzo Iaia (Dirigente Scolastico Cantù 3),
prof. Michele Petrocelli (scrittore e esperto di comunicazione) e Agostino
Picicco (giornalista e scrittore). Durante la serata di premiazione si
esibità il cantautore Paolo Fan.
Info:
Ufficio
Stampa OverecoAgenzia
giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
martedì 28 maggio 2013
Veleno. La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio dell'Ilva di Cristina Zagaria (Sperling & Kupfer). Intervento di Nunzio Festa
Il Primo Maggio 2013 in Italia è stato
vissuto maggiormente da tre piazze: Roma, Napoli e Taranto; se a Roma è tutto
come ogni anno e come da ogni anno a questa parte, Napoli è balzata alle
cronache solamente per gli scontri fra operai e poliziotti, Taranto è stata la
sopresa non-sorpesa: ma tenuta volutamente al margine della rappresentazione da
comunicazione ufficiale: proprio per l'organizzazione veramente dal basso della
giornata e la forza dimostrata dagli operai, specie dell'Ilva - che tra l'altro
c'hanno accolto a braccia aperte e raccolto solidarietà a buone dosi; perché
nella "città di ferro" (Arminio) è più lampante e adesso perfino
testimoniata la lotta intestina e infinita tra diritti. Dove diritto a lavoro e
diritto alla salute non camminano insieme. Anzi praticamente si confondono,
quando non proprio scontrano apertamente, al posto storicamente occupato dal
conflitto capitale-lavoro. E diversi libri da diversi anni stanno uscendo dal
fuoco tarantino. Cristina Zagaria, nato proprio a Taranto e giornalista di
Repubblica a Napoli, trentasettenne però già autrice d'altri importanti opere
impregnate di realtà, è la firma del più recente romanzo ambientato nella
polvere rossa e nella salute intossicata, "Veleno". Che quindi
racconta "La battaglia di una giovane donna nella città ostaggio
dell'Ilva" dei ricchissimi e dannati che mai saranno, Riva (adesso i
giudici provano a bloccar loro averi per oltre 8 milioni d'euro: introvabili!).
Abbiamo incontrato per la prima volta la scrittura impegnata di questa
scrittrice nel 2006 ("Miserere. Vita e morte di Arminda Misere. Servitrice
dello stato, Flaccovio Editore), e grazie alla sua accorata narrazione mai
dimenticheremo la storia della direttrice di carceri Arminda Miserere. Oggi,
invece, dopo altri omaggi che sono rivalutazione del sociale, l'autrice - che
di sfuggita di persona abbiamo incontrato solamente una volta nella città dei
Sassi - fa entrare in libreria una trasposizione letteraria delle vicende della
farmacista tarantina Daniela Spera, donna e professionista impegnata nella
lotta contro il mostro. Un romanzo costruito durante lo sviluppo dello
stabilimento siderurgico, fino certamente al 14 marzo 2013. Ma sappiam bene
quanto la Storia non finisca lì. Daniela, dunque, nel romanzo d'inchiesta
Veleno è l'emblema delle vite che non si rassegnano al dominio dei mostri, del
siderurgico e dei padroni che lo posseggono. Tornata da Parigi, trova una
Taranto che non s'aspettava. E il dolore dei personaggi di Veleno si fa meno
solitario dove Zagaria mette in sequela relazioni resi da discorsi diretti
altamenti significativi, perché universali e 'territoriali'. Davvero i dati del
male e dell'involuzione volute per Taranto e per i tarantini sono dettati senza
che divengano tormentone da rivista scandalistica oppure da pagina riempita.
Perché il romanzo civile di Cristina Zagaria, nonostante le appendici e il
sangue di storie vere e dunque rintracciabili, di morti necessariamente
rendicontate e quindi malattie che continua a crescer nello stomaco della
comunità tarantina, è sviluppato in rapporti genitori-figli come
operaio-operaio. Oltre dunque la sola e necessaria lotta. Ma l'immagine più
bella ce l'hanno sicuramente offerta proprio i due volontari che durante il
concerto tarantino mostravano copie del romanzo alla stregua di strumenti di
battaglia. Che sapere è necessario. Conoscere, indispensabile. Il rosso polvere
e il nero polvere sottili, altro patrimonio del massacro consumato su e dentro
Taranto, la giovane giornalista e scrittrice Zagaria lo toglie dalle case della
popolazione tarantina per farcelo sentire in ognuno dei nostri giorni. Zitti
non si può stare. Fermi difficilmente si riuscirà a stare. Dagli spazi
geografici più vicini e da quelli più lontani alla Taranto non vinta, è
obbligatorio intanto ascoltare.
lunedì 27 maggio 2013
domenica 26 maggio 2013
Post (Lupo editore) continua il suo tour in Italia. Il 27 maggio a Roma per “In Festa contro le mafie”
“Post. 13 storie dopo l'89 che non sapevano di
diventare mito”, il libro uscito nello scorso mese di
aprile per la casa editrice Lupo Editore, sta continuando ad
attirare sulle sue pagine l'attenzione di molti lettori. Infatti, il 27
maggio alle ore 15.30 sarà la volta di Roma, dove verrà presentato
nell'ambito dell'evento organizzato dall'associazione Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, In Festa contro le
mafie, che si terrà presso l'Ex GIL, Largo Ascianghi 5.
Nello
stesso giorno avverrà la Premiazione della IV Edizione del Premio "Pio
La Torre" con successiva presentazione della nuova sezione "Enti
locali" del Premio stesso. In tale occasione interverranno Franco La Torre
(figlio di Pio La Torre) e Andrea Campinoti (Presidente di Avviso Pubblico),
seguirà un aperitivo e uno spettacolo teatrale a cura di Massimo Melpignano e
Antonio Cajelli e la presentazione del Dossier "Azzardopoli 2.0" a cura di Daniele Poto.
La festa proseguirà anche il giorno successivo, con un
susseguirsi di parole, musica e arti per continuare questa pacifica, ma
determinata lotta al crimine organizzato. Per il 28 maggio è infatti prevista
la premiazione del concorso nazionale "Regoliamoci 2012-13. Dire, fare... GIOCARE!"
con gli interventi di Luigi Ciotti, Maria Chiara Carrozza e Francesca Rispoli.
Seguiranno le presentazioni del format "Incanto Civile" a cura di Alfonso De Pietro e del libro-cd
"Musica contro le mafie" e
la la Proiezione di "Munnizza"
cortometraggio di Andrea Satta. La giornata si concluderà con il Concerto
acustico dei "Tetes de Bois". Sarà, quindi, proprio "POST. 13 storie dopo l'89
che non sapevano di diventare mito" ad aprire, su espressa richiesta
degli organizzatori, questi due giorni di festa, memoria e impegno civico. In perfetta sintonia
con l'oggetto della manifestazione, del resto, una delle 13 storie scritte all'interno di POST è
proprio quella di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera e persona che per una
generazione intera incarna a pieno i valori civili dell'impegno, della
responsabilità, della voglia di fare insieme, della legalità.
POST si è
posto come primo obiettivo quello di raccontare una generazione, scavando in
quelle che possono essere le figure determinanti per la formazione della
stessa. Don Luigi è l'unica figura ancora operante rispetto a quelle inserite
all'interno del testo, ma non è un caso. Abbiamo voluto, sì raccontare una
generazione, ma anche dare un mandato a quelle che riteniamo oggi le persone
che possono accompagnare idee, obiettivi e azioni.
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
Generazione Post
Paolo Paticchio cell.: 333-2259625
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/generazionepost?fref=ts
venerdì 24 maggio 2013
"IL SIGILLO DEL MARCHESE" di Giuseppe Pascali (Lupo Editore). Dal 5 giugno in libreria
La morte della ventottenne
Beatrice d’Acquaviva d’Aragona – sposa di Francesco Castromediano e amatissima
marchesa di Caballino – si abbatte sul feudo come una tragedia inaccettabile.
Ma mentre la piccola corte salentina cade nella disperazione, c’è chi di quel
lutto inatteso gioisce; don Pietro Altomonte, arrogante signorotto leccese,
incarica i suoi “bravi” di recuperare i documenti che attestano i diritti dei
Castromediano sui possedimenti caballinesi, per impadronirsene.
Il crudele Ferrando e Lupo,
l’uomo dal fiuto infallibile e dal tormentato passato, corrompono,
intimidiscono e giungono ad uccidere per scoprire il nascondiglio di quelle
carte, ma senza esito, tanto più che il segreto di don Francesco è ben altro...
Nell’arco di ventisei anni, da quei primi eventi fino alla morte di Francesco
Castromediano, tra storia e leggenda il racconto scorre nelle vie del borgo di
Caballino e nelle campagne circostanti, tra le mura del convento voluto dalla
marchesa devota a san Domenico di Guzman e nella coscienza turbata del priore
padre Bonaventura, inquieto depositario di segreti propri e altrui. Nel
frattempo arriva il flagello della peste a ricordare agli uomini la loro
fragilità, ma anche a pareggiare i conti.
E la memoria di un amore
straordinario troverà i suoi testimoni.
Occhi, vedetela per l’ultima
volta,
braccia, datele un ultimo
abbraccio,
e labbra, voi, ingresso del
respiro,
con un bacio candido stringete un
patto
senza tempo con la morte che
tutto porta via.
(William Shakespeare)
Giuseppe Pascali, nato a Lecce
nel 1970, è laureato in Materie Letterarie all’Università degli Studi di Lecce.
Giornalista, scrive per ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ occupandosi di Cultura e
Spettacoli. È direttore responsabile del quotidiano online ‘Salentoinlinea.it’.
Ha realizzato numerosi servizi su lirica, musica sinfonica e bande musicali del
Mezzogiorno d’Italia. Ha intervistato personaggi dello spettacolo tra cui Giancarlo
Giannini, Katia Ricciarelli, Al Bano, Monica Guerritore, Margherita Buy,
Sebastiano Somma ed Ennio Fantastichini e scrittori come Roberto Pazzi e
Valerio Massimo Manfredi. Ha seguito seminari di approfondimento giornalistico
con Duilio Giammaria, Antonio Caprarica (Rai 1), Piero Dorfles (Rai 3) e Salvo
Sottile (Canale 5). È addetto stampa del Concorso Internazionale “Tito Schipa”
per giovani cantanti lirici. Ha pubblicato con Capone Editore i saggi La banda
di Lecce. Dal concerto cittadino alla Schipa-D’Ascoli” (2006), Bande di Puglia.
Il teatro sotto le stelle (2008), Gli Spiziotti. Storia della banda
dell’Ospizio Garibaldi di Lecce (2009). Nel 2011 ha pubblicato il
romanzo Il maestro della banda (Edizioni Grifo), ristampato in seconda edizione
nel 2013.
Illustrazione di copertina: Alex Konahin
Grafica: Paolo Guido
"IL SIGILLO DEL
MARCHESE" di Giuseppe Pascali, Lupo Editore, 2013, 256 pagine, €16
Info:
www.lupoeditore.it
0832949510
giovedì 23 maggio 2013
La casa editrice salentina Kurumuny a Roma il 25 maggio per la rassegna “Culli soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio”
Nell'ambito della rassegna “Culli
soni e culli canti - Il Salento al Circolo Gianni Bosio” che si svolgerà a Roma
dal 23 al 25 maggio 2013 presso il Circolo Gianni Bosio in Via di
Sant'Ambrogio, 4, sabato 25 maggio dalle
ore 18,00 si terrà la presentazione della collana della casa editrice Kurumuny
“Voci, suoni ritmi della tradizione”. Saranno presentati gli ultimi lavori editi:
Cici Cafaro, Io scrivo la realtà;
Corimondo. La strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto; Salvatore De
Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia. Interverranno Luigi Chiriatti e Sergio Torsello.
Una tre giorni dedicata al
Salento (e non solo...) in uno dei luoghi storici della promozione delle
musiche tradizionali nella Capitale. Sono previsti concerti, laboratori sugli
strumenti, sulla danza e sul canto, presentazioni di libri, dibattiti,
degustazioni di prodotti tipici.
Salvatore De Renzi, Osservazioni sul tarantismo di Puglia (a cura di
Sergio Torsello) Kurumuny
Ristampa di uno dei testi più
citati nella letteratura storica sul tarantismo, la prolusione letta da
Salvatore De Renzi (1799-1872) nella seduta del 28 Luglio 1832 dell'Accademia
medico-chirurgica napoletana. Con una prosa forbita ed elegante che si apre con
un suggestivo quadro corografico della penisola salentina, il medico napoletano
ne descrive la sintomatologia, la diagnosi, la terapia, raccogliendo e
annotando importanti informazioni desunte dal suo dialogo con gli informatori
locali. Cita due casi di tarantismo, avvenuti a Novoli (Le) uno dei quali
particolarmente emblematico: quello di Concetta Scardìa morsa dalla tarantola
ad appena tre mesi d'età e curata con il "suono consueto". Il testo
del De Renzi, pubblicato nella collana Lo sguardo degli altri diretta da Sergio
Torsello, è corredato da un saggio introduttivo del curatore e da due
appendici: la prima riguardante le raffigurazioni della tarantola nate in
ambito medico che proprio nell'Ottocento si fanno sempre più precise e
minuziose; la seconda contenente una approfondita bibliografia degli scritti
sul tarantismo apparsi nel XIX secolo ricca di più di cento titoli.
Cici Cafaro, Io scrivo la realtà (a cura di Eugenio Imbriani) Kurumuny
Una testimonianza preziosa, un
lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del
rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un’autobiografia
che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura
dell’area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto
dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre
cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del
ritmo delle parole per incantare.
Corimondo LA STRINA SUONI E CANTI DI CORIGLIANO D'OTRANTO con le
illustrazioni di Lucio Montinaro a cura di (Luigi Chiriatti, Michele Costa)
Riallacciare e ricostruire i fili
di una memoria spezzata e umiliata anche solo limitatamente ai canti, racconti,
biografie: un compito arduo e difficile da portare a termine. I protagonisti e
i depositari di questa memoria erano restii al ricordo. La sola idea del
ricordare modalità di vita, usi, costumi richiedeva un notevole sforzo di pazienza
sia da parte loro che dei ricercatori. Andare in giro per i paesi a “ricercare
e cercare” coloro che ricordavano, i grandi ‘alberi’ di cultura e di canto,
richiedeva pazienza, calma e amore profondo per la conoscenza della memoria
orale e delle storie delle nostre comunità. In questo contesto Corigliano
d’Otranto non costituiva sicuramente un’eccezione. Questo contributo, che ci
riporta al periodo aureo dell’indagine sul campo e della documentazione dei
repertori tradizionali, è anche un lavoro che rende omaggio alle persone vive,
agli ultimi epigoni di una civiltà linguistica, ai custodi delle modalità
performative, delle tecniche strumentali e vocali, della memoria sonora (e non
solo) della comunità di appartenenza.
Persone che normalmente non
assurgono a protagonisti della ricerca etnomusicologica, relegati spesso nel
ruolo di informatori o in quello ancora più angusto di depositari delle “sacre
tavole” della tradizione. Il CD contiene un’antologia di 19 canti di cui 10
descrittivi, 4 balli, 3 canti di questua, 1 narrativo e 6 recitati raccolti in
un’unica traccia. Il Cd “Corimondo – La Strina, suoni e canti di Corigliano
d’Otranto” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA
2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce e dall’Istituto
Diego Carpitella.
Info
0832801528
3299886391
Ufficio Stampa OverecoAgenzia
“Come fece come non fece” a Soleto (Lecce) il 26 maggio 2013
L’Associazione Francesco Attanasi
Onlus con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Soleto, l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Soleto presenta “I libri sbocciano in Maggio”, nell'ambito dell’iniziativa
"Il Maggio dei Libri". Domenica 26 maggio 2013 alle 18,00 è prevista
la mostra /installazione di favole "Come fece come non fece" presso
l’Ex Ospedale Carrozzini in via Ospedale a Soleto
La mostra-installazione si ispira
direttamente al libro di Luigi Chiriatti e Egidio Marullo, Come fece come non
fece, una raccolta di favole registrate dalla viva voce degli anziani durante
una ricerca più ampia sulla cultura orale salentina e trascritte con un
linguaggio frutto di una combinazione degli elementi e degli schemi
dell’espressività dialettale con la lingua italiana. Come fece come non fece è
un libro con due anime perché è sì una raccolta di fiabe, ma anche di immagini,
luoghi, atmosfere, suoni di paesi e città, voci di uomini e di animali, odori
antichi di case umili o profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e
incantamenti alla controra. La mostra è pensata per quanti, piccoli o adulti,
vogliano godere o riscoprire il piacere dell’ascolto, immersi in
quest’atmosfera sognante e corposa; come accadeva in un tempo non troppo
lontano, quando le fiabe erano narrate dagli anziani della comunità, intorno a
un fuoco d’inverno o sui limitari delle porte d’estate e i bambini venivano
intrattenuti e allo stesso tempo formati ai valori e alle regole del vivere
sociale. Lettura di favole a cura di
Anna Chiriatti. Rappresentazione grafica e delle favole e caratterizzazione dei
personaggi a cura di Egidio Marullo.
Come fece come non fece di Luigi
Chiriatti con le illustrazioni di Egidio Marullo (Kurumuny) Come fece come non
fece è una raccolta di fiabe fatte di immagini, luoghi, atmosfere, suoni di
paesi e città, voci di uomini e di animali, odori antichi di case umili o
profumi esotici di sfarzosi castelli, di malìe e incantamenti alla controra.
Immagini lontane, nel tempo e nello spazio, di principi e principesse che
vivono e rivivono tra gli ulivi contorti e tra gli spinosi fichi d’India.
Dietro ogni favola c’è il volto rugoso di un vecchio che fu bambino, la sua
voce sfiatata e i gesti delle sue mani nodose che raccontano storie vere,
camuffate da fiabe. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere gli
strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e
pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi
straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che
possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il
tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le
favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più
ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole
sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto
salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si
combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della
lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la
lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo
determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i
personaggi stessi delle favole. Un libro attraverso cui i bambini possono apprendere
gli strumenti per affrontare la vita, perché si narra di grandi difficoltà e
pericoli da superare, di magie e incantesimi buoni e cattivi, di viaggi
straordinari; ma Come fece come non fece è anche un libro per gli adulti che
possono svegliare i ricordi custoditi in un angolo della memoria e ritrovare il
tempo in cui furono bambini attraverso la fascinazione di un racconto. Le
favole qui pubblicate fanno parte di un lavoro di ricerca e documentazione più
ampio e complesso condotto dall’autore sulla cultura orale salentina. Le favole
sono state registrate direttamente dalla viva voce dei narratori in dialetto
salentino e sono state trascritte mediante una traduzione libera dove si
combinano le immagini e i giri di frase più espressivi caratteristici della
lingua dialettale con un impianto linguistico italiano, in questo modo la
lingua è parte integrante del paesaggio perché contribuisce in modo
determinante a identificare i luoghi in cui si svolgono le azioni e i
personaggi stessi delle favole.
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mercoledì 22 maggio 2013
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Bruce Lee: 50 anni dalla scomparsa, l'eredità di un'icona globale (MERCHANDISING LICENCE SDCC 2022 Bruce Lee VHS Action Figure Standard)
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E’ accaduto già con un altro caso letterario: il “Necronomicon” di Howard P. Lovecraft. Il dibattito ancora oggi tutt’altro che conclu...
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Il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata...