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martedì 19 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
Luci e ombre nel ‘verde’, capitalismo e Green Economy. Intervento di Vander Tumiatti (*)
È da tempo oramai che mi occupo
di segnalare in diverse sedi, anche prestigiose, pubblicazioni, eventi,
aggiornamenti di carattere tecnologico e normativo riguardanti la green economy
e le energie alternative. Avendo sempre come punto di riferimento La volontà di
essere quanto più“glocal” possibile nelle mie analisi, ovvero cercando di
occuparmi di “green” prendendo in esame realtà e latitudini che spaziano dalla
Puglia al Piemonte, fino al resto del mondo. E una realtà editoriale che sino
ad oggi non avevo preso in considerazione, è stata la casa editrice Emi,
un’azienda editoriale missionaria di proprietà di 15 istituti italiani maschili
e femminili che svolgono attività anche fuori dai confini della nostra nazione.
La Emi si rivolge tanto alle persone di chiesa
(laici e religiosi impegnati) che agli attivisti di movimenti sociali e gruppi
alternativi e guarda con medesimo interesse al mondo della cultura e a quello
della scuola. E proprio in occasione del 40° anniversario della sua fondazione
(1973/2013) mi fa piacere poter parlare di un testo assolutamente degno di
considerazione, che meriterebbe di essere letto da un pubblico ampio e vario,
soprattutto per i suoi contenuti. Si, perché fanno riflettere su alcune zone
d’ombra della green economy, ma che forniscono anche ipotesi di soluzioni
graduali da prendere attentamente in considerazione. Mi spingerei addirittura a
suggerire che venisse adottato nelle scuole pubbliche, come libro di testo. Il
volume a cui faccio riferimento è una pubblicazione fresca di stampa, ovvero “I
Signori della Green Economy. Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali
di resistenza”, uscito da due interessanti penne come Alberto Zoratti e Monica
Di Sisto. La presentazione è affidata a Maurizio Landini e la prefazione a
Maurizio Gubbiotti.
Alberto Zoratti è presidente di
Fairwatch, nonché giornalista freelance, responsabile del blog “Ri(E)voluzione”
di “Altreconomia”, oltre che uno dei fondatori di “Comune-info.net”. Monica Di
Sisto invece collabora con l’agenzia “Asca” e con “Altreconomia” e insegna
Modelli di sviluppo economico alla facoltà di Scienze Sociali della Pontificia
Università Gregoriana. Si tratta di autori con alle spalle diverse e importanti
pubblicazioni. Il messaggio che i due autori cercano di dare a quanti avranno
il piacere di leggere questo libro è fondamentalmente uno: i signori degli
elementi (aria, acqua, terra, e fuoco (energia) adottano strategie economiche
non sempre positive, vuoi per un territorio, vuoi per una comunità. Quasi
sempre esse sfociano in un a/razionale iperconsumismo smaltato di
sostenibilità, cui si aggiunge un pizzico di responsabilità sociale e
ambientale. Oggi, spiegano gli autori, si è scoperto che il DDT è
indistruttibile e che si sedimenta nelle catene alimentari, si è scoperto che
l’acqua sta calando, che i terreni si stanno impoverendo, che l’aria sta
diventando irrespirabile, e che forse occorre ripensare e rimodulare le
categorie del capitalismo “green”. Ma intanto, con fiducia, ci si può affidare
all’impegno solidale di piccoli gruppi e associazioni che attraverso i loro
piccoli gesti quotidiani rappresentano dei piccoli granelli di sabbia, che
possono inceppare un meccanismo oramai perverso.
I Signori della Green Economy.
Neocapitalismo tinto di verde e Movimenti glocali di resistenza di Zoratti
Alberto e Di Sisto Monica (Emi), 2013, p. 176
Info:
Editrice Missionaria Italiana
Intervento apparso su Libri Bari
blog de La Repubblica
* Vander Tumiatti, imprenditore e
fondatore di Sea Marconi Technologies
domenica 17 febbraio 2013
sabato 16 febbraio 2013
63° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI ANTONIO LEONARDO VERRI
All'approssimarsi della
ricorrenza dell'anniversario della data della nascita (Caprarica di Lecce, 22
febbraio 1949) del Poeta, si stanno dando vita a numerose e importanti
iniziative culturali ed editoriali: Il quotidiano «Paese Nuovo» ha dato inizio
all’Anno Verriano pubblicando diverse pagine culturali con testi di A. L. Verri
e di altri autori sempre specifici alla produzione letteraria del poeta di
Caprarica. È giù stato pubblicato un numero speciale di «diVersalità poetIche»,
uscito in formato rigorosamente cartaceo, che verrà presentato durante
l’incontro. Alcuni artisti, tra questi Antonio Massari, Costantino Piemontese e
Fernando Bevilacqua, hanno già prodotto delle loro opere per l’occasione. La
sera del 22 febbraio p. v. tutti gli amici/che, che vorranno festeggiare il
compleanno del Verri, si ritroveranno nel ristorante Mocambo di Carmela e Vito
Maniglio a Sternatia a partire dalle ore 19.30 in poi. Chi vorrà
potrà portare le sue poesie o i suoi racconti e leggerli, chi ha degli
strumenti potrà portarli con sé e potrà suonare e cantare, chi avrà a
disposizione ritratti del Verri o qualcos’altro che lo riguardi, potrà portarli
ed esporli. L’oste grande e buono Vito Maniglio preparerà un menù appositamente
per la serata, diciamo un piatto unico per tutti a una modica somma, che ogni
commensale sarà pregato di pagare da sé. (Buon Verri a tutti)
Foto di Fernando Bevilacqua
venerdì 15 febbraio 2013
giovedì 14 febbraio 2013
UMBERTO VITIELLO, IL CURATORE SEGRETO DEL VATICANO E LE DIMISSIONI DI BENEDETTO XVI
11 febbraio 2013. Dopo 600 anni
accade in Italia un evento storico di portata mondiale: le dimissioni del Papa.
Nel Vaticano e in tutto il mondo questa notizia
ha lasciato increduli. E senza dubbio parliamo di un evento che destabilizza le
menti laiche e cattoliche data l’eccezionalità del gesto, ovvero il Papa,
Bendetto XVI, si fa da parte per il bene della Chiesa.
Risuona prorompente l’eco di “Il
curatore segreto del Vaticano” (Lupo editore), di Umberto Vitiello -
altroché previsioni Maya – ed è sorprendente come un romanzo carico di intrighi,
complotti e fitti misteri che avvolgono nel presente come nel passato la Chiesa, emergano
impetuosamente spinti da una “profezia” iscritta dall’autore nelle pagine di
questo libro. Non si possono non riportare alcune parole del romanzo che
appaiono come una “visione”, come una possibile realizzazione di una realtà che
contraddice paradossalmente se stessa. E dunque si legge come la
Chiesa che dovrebbe essere serva per ogni essere umano
rischia di apparire padrona, come padre Rodolfo - uno dei protagonisti del
romanzo - evidenzia chiaramente le sue perplessità, ammette di non avere affatto
certezze, ben immaginando gli ostacoli che il pontefice e i suoi stretti
collaboratori dovranno affrontare e superare. Ma sarà il curatore segreto
chiamato dal Vaticano ad informare il papa della vera natura di alcune
operazioni finanziarie in contrasto con i princìpi evangelici affinchè la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella dele sue origini.
Un libro decisamente sensazionale
che racconta già da un mese quello che sta accadendo oggi nella Santa Sede!
Il libro - Le aspirazioni, le delusioni, il coraggio di
responsabile e ferma critica, l’impegno paziente e persistente in difesa e
diffusione dei valori evangelici più genuini di tanti teologi contemporanei,
vecchi e giovani, da Hans Küng a Vito
Mancuso, in un romanzo avvincente in cui la Chiesa Cattolica
proiettata nel futuro è alla sua svolta storica più significativa e radicale.
Profeticamente collocata in un domani non molto lontano, la Chiesa accoglie tutti i
cristiani del mondo in una semplificazione teologica che la rende
universalmente accetta, ed è osservata criticamente dal futuro nelle sue tante
contraddizioni presenti e passate, un groviglio di intrighi e connivenze
stroncato a fatica dall’ultimo papa e dai pochi che credono con lui di riuscire
a riportarla ai genuini valori evangelici dei primi secoli. La narrazione segue
i canoni del dissenso intellettuale: un metodo che consente, senza incorrere in
accuse di eterodossia, una visione critica del reale stato in cui versa la comunità
dei cristiani detti cattolici, scrutando le loro delusioni e scoprendone le
aspirazioni, per delineare la configurazione progettuale della Chiesa da tutti
agognata. Tutto si svolge alla vigilia del Concilio Vaticano III, convocato dal
nuovo papa – un convinto “giovanneo” sudamericano – per attuare la
riconciliazione dei cristiani del mondo intero in un’unica Chiesa, degna per la
sua rinnovata natura di accogliere Cristo quando, alla fine dei secoli, farà
ritorno sulla terra. Grande è l’avversione della maggior parte dei curiali che,
difensori della tradizione e dei propri privilegi, non disdegnano di ricorrere
a raggiri e complotti pur di evitare che, con l’ecumenismo realizzato, la Chiesa Cattolica
rinunci alla propria ricchezza e al plurisecolare patrimonio teologico che la
rende del tutto diversa dalle altre comunità cristiane. La storia – (scritta
con la collaborazione di un giovane teologo) - ha inizio con un omicidio
commesso all’abbazia del Santo sul Colleprato che alla fine delle indagini vede
coinvolti alcuni alti prelati e consente al papa di affrettare i tempi
dell’innovazione e della riconciliazione. Ospite dell’abbazia da alcuni anni è
un noto economista, ex professore di Oxford fattosi monaco, personaggio
centrale dell’intera vicenda. Chiamato segretamente in Vaticano, è lui che,
definito “curatore”, informerà il papa della vera natura dei fondi dello IOR e
il modo come liberarsi di questa istituzione e di tutte le operazioni
finanziarie in netto contrasto con i principi evangelici, affinché la Chiesa del futuro, unica
per tutti i cristiani, torni ad essere simile a quella delle sue origini. La
conclusione della storia è nella convocazione del Vaticano III, ultimo concilio
della Chiesa Cattolica e primo della Chiesa di Cristo di tutti i cristiani del
mondo.
Umberto Vitiello, detto “Vadìm”, nato alle falde del Vesuvio, di
fronte all’isola di Capri, laureato con 110 e lode presso l’Università
Orientale di Napoli, ha frequentato un corso post-laurea di specializzazione in
etnologia sociale presso l’Università di Belgrado. Slavista e francesista, ha
soggiornato per studio in vari Paesi d’Europa. Membro di un’Associazione
Umanitaria Internazionale, per otto anni ha contattato ed aiutato alcuni
dissidenti (artisti, intellettuali, religiosi) dell’Unione Sovietica e dei
Paesi dell’Est Europeo. Ha lavorato come traduttore dal russo nel settore
“Studi e Progetti” della Montecatini di Milano, città in cui s’è sposato con
Maria Luisa Magnocavallo, docente di lettere nei licei. Dal matrimonio sono
nati Ermelinda-Vadìm e Luigi-Vadìm. Dedicatosi alla scuola, ha ideato e diretto
importanti sperimentazioni didattiche ed è divenuto preside in istituti medi
superiori. È autore di Parigi (SugarCo Editore, Milano), Il sale di Napoli
(Mursia, Milano), Un secolo da dimenticare (Ego, San Pietroburgo), Amanti oltre
il sesso e la morte, la vera storia di Abelardo ed Eloisa (Booksprint
Edizioni), Mon école (Booksprint Edizioni), e di articoli, saggi e traduzioni,
tra cui Consigli e istruzioni del giardiniere di corte di Caterina la Grande, saggio del ‘700
tradotto dal russo (Sellerio, Palermo). È coautore di un saggio-guida sulla
Francia in due volumi (Calderini, Bologna) e di Parigi 1789-1799: gli Anni
della Rivoluzione (Atheneum, Firenze). Dal 1968 vive a Pesaro.
Info
mercoledì 13 febbraio 2013
martedì 12 febbraio 2013
lunedì 11 febbraio 2013
Novità editoriale per I Libri di Emil – Nigredo di Stefano Delacroix
Vincent Fernand Daudet, guaritore
e realizzatore di pozioni della salute, è un uomo dal passato oscuro, orfano
d’arte (il padre era un uomo ‘vissuto pericolosamente’ a metà tra la medicina e
l’alchimia esoterica), trafugatore di cadaveri, frequentatore di bettole,
avvezzo a miasmi e sollazzi nei postriboli di una Parigi mefitica e
pestilenziale, salvatore di fanciulle pudiche, amante di donne fedifraghe,
amico di ladri e impostori. Il destino che Vincent ha cucito addosso è quello
iniziatico dell’alchimia e dei sentieri esoterici dello spirito. Uno spirito
che combina elementi di chimica, fisica, astrologia, medicina, misticismo e
religione. L’obiettivo del protagonista è la conquista dell’onniscienza e la
creazione di un rimedio a tutte le malattie. E la vita eterna…”
Stefano Delacroix è nato a
Taranto nell’agosto del 1966, da genitori leccesi. Dopo una lunga militanza
giovanile con la band The Act, prodotto da Mimmo Locasciulli pubblica tra il
’94 e il ’97 due album solisti, Ribelli e La Legge Non Vale (ed.
Hobo, distribuzione Sony Music). Dedicatosi alla letteratura, pubblica nel 2007
Peristalsi (ed. Il Foglio) e La
Memoria del Mare (ed. La Riflessione), nel 2009
Il Sesto (Lupo Editore), raccolta di racconti noir uscita in seconda edizione
nel 2012.
Info
LA MALAMARA di Giuseppe TRIARICO (Lupo editore) a Copertino per il Martedì Grasso
Il mercoledì in jazz...e
dintorni. Ecco uno speciale Martedì Grasso con la presentazione de "LA MALAMARA" di
Giuseppe Triario edito da Lupo editore. La musica è a cura di MARCO ROLLO e
GIANCARLO DELL'ANNA. L’appuntamento è per domani martedì 12 Febbraio 2013 ore
20,00 al VINERIA SAN SEBASTIAN in VIA MALTA 8 (CENTRO STORICO) a COPERTINO (LE).
Dall'adolescenza all'età adulta,
il tempo inarrestabile trascina via con sé ogni magia e svela impietoso la
forza distruttiva delle passioni, mette a nudo fragilità e rancori, scardina la
purezza degli affetti adolescenziali che hanno nutrito un mondo, disperdendolo.
È la storia di "quelli del
Paisiello", narrata in chiave di contrappunto tra passato e presente,
quasi in una corsa che ha la rapidità degli anni e l'intensità del vivere.
Fausto e Rocco, Sandro e Antonia
– legati da un'amicizia esclusiva e totalizzante – vivono, gioiscono e soffrono
insieme, in una dimensione che credono inattaccabile ma che non li risparmia
dalla solitudine, dall'irrequietezza e dal tormento. L'insidia della MalaMara,
quel misto di felicità e dolore, quel chiedere sempre qualcosa in più che in
vario modo si insinua nella loro formazione, finisce col vincolarli ad un
eterno presente, rendendoli adulti incapaci di confrontarsi con la realtà a
viso aperto e vittime di una logica che – per eccesso di amore – si manifesta
devastante.
Una storia ambientata nel
Salento, ma che può essersi svolta ovunque coinvolgendo una stessa generazione
e toccando gli stessi tasti, per questo intrigante quanto basta a suscitare
riflessione e ad accogliere il monito rivolto a chi di quella generazione è
erede.
Nato nel 1977 a Noci, ma è cresciuto
a San Donaci. Architetto, si divide per lavoro tra il Salento e le sue terre
natìe. Ama i film di Fellini e quelli con Marlon Brando. Suona la batteria in
una cover band di amici. Spesso accusato di affabulazione illecita dalla prima
persona a cui è dedicato questo romanzo; sottovalutato nelle abilità
calcistiche dalle altre due.
domenica 10 febbraio 2013
Serata di presentazione di INFOSTUPID
La Me.Me Production,
società di videoproduzioni romana, è lieta di presentare in anteprima la
webserie INFOSTUPID, scritta da Umberto Camponeschi, Andrea Saccaro e Valerio
Vellei. La Me.Me
Production nasce nel 2012 a Roma, come gruppo di video
entertainment. E’ composta da quattro ragazzi giovani, accomunati dalla
passione per il cinema e per tutto ciò che riguarda il mondo dell’audiovisivo.
INFOSTUPID è una webserie
ambientata in un gabbiotto universitario, in cui si intrecciano le storie e le
vite di 6 borsisti decisamente sopra le righe che incarnano gli stereotipi
della generazione Zero. La sceneggiatura dipinge con brillante e pungente
ironia il volto di una gioventù allo sbando, che ritrova la sua identità tra una
foto su instagram e una pagina face book, e attraverso sketch esilaranti al
limite del paradosso da' voce ai ragazzi del duemila.
La serie gioca con le parole e i
doppi sensi a partire dal titolo, storpiando così il nome del portale di
Assistenza Tecnica di uno dei più noti Atenei romani. La proiezione delle prime
quattro puntate della serie si terrà Venerdì 15 Febbraio, presso il locale
“ESC” in Via dei Volsci 159, Roma. Nel corso della serata saranno presenti gli
autori e il cast al completo
Torneo di scopa a coppie con “Le Salentine” e presentazione del progetto domani 11 febbraio 2013 alla storica trattoria “da Santino”
Lunedì 11 febbraio,
l’associazione “Ecomuseale Kroke”, organizza a partire dalle 19.00, presso la
storica osteria “da Santino”, il torneo di Scopa a coppie con “Le Salentine” le
nuove carte da gioco che raccontano storie, personaggi, riti e miti del Salento!
Lunedì 11 febbraio 2013, presso la storica osteria “da Santino” a Galatone
(Le), in via A. Diaz. L’iscrizione prevede una piccola quota di 7,50 € a
persona. Per iscriversi basterà presentarsi presso la libreria Hemingway, in
via XXIV maggio a Galatone, oppure chiamare il numero 3208062770 entro e non
oltre le ore 11.00 di sabato 9 febbraio. In occasione del torneo, Kurumuny e B22
presenteranno il progetto delle carte da gioco “Le Salentine”, un progetto
artistico che ha portato alla creazione del primo mazzo di carte da gioco del
Salento. Subito dopo il torneo verrà offerta ai partecipanti una degustazione
di prodotti caserecci.
Per info sull’evento:
Associazione Ecomuseale Kroke
3288062770 • 3343058670
«Il laboratorio creativo B22,
costituito da Francesco Cuna e Alessandro Sicuro in collaborazione con la casa
editrice Kurumuny, ha realizzato e promosso un inedito recupero figurativo, che
ha condotto a una rilettura iconografica delle tradizionali carte da gioco
napoletane. Un progetto stilisticamente genuino, che ricorda e riporta gli
elementi della cultura contadina sul tavolo della contemporaneità e in
particolare pone l’attenzione delle giovani generazioni attraverso l’antico e
sempre vivo gioco delle carte. I peculiari elementi decorativi de “Le
salentine” riguardano le brocche che sostituiscono le coppe, i lecci inseriti
al posto dei bastoni, le tarante con i denari e le zappe al pari delle spade.
Per quanto riguarda le figure dell’otto e del nove invece, i curatori del
progetto B22, hanno ripreso e rielaborato negli abiti delle donne i costumi
tradizionali di Cutrofiano, Calimera e Gallipoli mentre per quelli dell’uomo si
sono rifatti all’abbigliamento degli antichi abitanti di Martano, Gagliano del
Capo e Otranto; in tutti spiccano le minute ed eleganti rifiniture di
fazzoletti bianchi, corpetti di color cremisi, gonnelle scure, coppole,
calzette e scarpe con fibbie d’ottone. Nelle figure dei dieci vengono riproposte
le immagini dei santi più popolari come san Giuseppe, sant’Oronzo, san Martino
e san Paolo.
Quest’accurato e brillante
intervento di sintesi figurativa, realizzato interamente a mano dopo una lunga
serie di bozzetti, interessa un vasto repertorio culturale illustrativo, dal
quale emerge un segno grafico agile e immediato che ben si attiene sia al
valore simbolico della tradizione, che alla fedeltà stilistica del mero oggetto
rappresentato come nei casi della zappa, della brocca con il simbolo del galletto
o del ferro di cavallo. Il rinnovamento dell’immagine, il dinamismo pizzicato
di alcune figure e l’attenzione per il dettaglio impresso in quei simboli
arcaici come quelli del Dio che danza nella Grotta dei Cervi a porto Badisco,
il volto barocco e antropomorfo del tre di lecci, la taranta o l’uroboros,
danno rilievo ed eloquio a un codificato linguaggio figurativo, che lentamente
è emerso dalle vicissitudini del tempo e della storia. Racchiuse sul retro dal
monocromatico e stilizzato soffitto a cassettoni della Cattedrale di Otranto,
le carte salentine si presentano come un piccolo teatrino tascabile, dove in
pochi centimetri plastificati sono racchiuse storie, personaggi e territorio
che a nostro piacimento potremo raccontare in qualsiasi momento».
(Giuseppe Arnesano sul Blog
“L’arte tra le righe” CoolClub.it).
Il libro di San Valentino di Lupo editore: Scongela l'arrosto di Giovanni B. Odone
Sara ha sedici anni. Rivive il
fine settimana che ha segnato, forse per sempre, il formarsi della sua
personalità. Come può un week-end cambiare un’intera vita? Alla ricerca di una
risposta, Sara s’immagina in un lontano 2030, seduta di fronte ad uno psicoterapeuta.
E la sua vita scorrerà indietro nel tempo, fino a giungere ad un presente
assurdo, costellato di certezze puntualmente infrante e di racconti
profondamente vissuti. Il padre Giulio, con la sua ironica visione del mondo, e
la madre Lara, con la sua ossessiva ricerca di perfezione, diventeranno, per
Sara, figure imponenti: da amare e, allo stesso tempo, odiare, per tutta una
vita. Ricordi e speranze, paure e desideri, si susseguono in un’ironica vicenda
familiare, che ci dimostra come tutto può cambiare. In un attimo.
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