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giovedì 10 novembre 2016

L' incanto e il disinganno: Leopardi. Poeta, filosofo, scienziato di Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello (Guanda)



Edoardo Boncinelli e Giulio Giorello indagano la vita e le opere di Giacomo Leopardi da una prospettiva anticonformista: scoprono un uomo malinconico, «scontroso» e «ribelle», dotato di raffinata ironia, appassionato sin da ragazzo alla conoscenza e affascinato dalle scoperte di Galileo e Newton. Ma, soprattutto, emerge un filosofo coraggioso, capace di una visione del mondo scevra di ogni aspetto consolatorio, libera dall'ossessione di Dio e del senso di colpa; un filosofo così rivoluzionario da intuire che la pretesa umana di essere al centro del creato è un inganno e la sua supremazia sulla natura un arbitrio. Una figura che smaschera le illusioni della politica e individua nella Storia le radici dei mali che ancora oggi affliggono l'Europa.

Edoardo Boncinelli - Insegna alla facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha guidato per anni laboratori di ricerca in biologia molecolare dello sviluppo. I suoi campi di studio sperimentale, attinenti allo sviluppo embrionale, sono andati dalla prima determinazione dell'asse corporeo alla strutturazione della corteccia cerebrale. I suoi interessi culturali sono andati progressivamente spostandosi verso le neuroscienze e l'indagine delle funzioni mentali superiori. Collabora con il “Corriere della Sera”. Ha scritto A caccia di geni, I nostri geni e Il cervello, la mente e l'anima. Nel 2000 sono usciti Le Forme della Vita e tre libri dibattito con Umberto Galimberti, Aldo Carotenuto e Umberto Bottazzini. In anni più recenti, segnaliamo L'etica della vita e Dialogo su Etica e Scienza con Emanuele Severino.
Per Rizzoli ha pubblicato Perché non possiamo non dirci darwinisti (2009), Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010), La scienza non ha bisogno di Dio (2012), Alla ricerca delle leggi di Dio (2014), Noi siamo cultura. Perché sapere ci rende liberi (2015), Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi (2016). È di Mondadori invece La vita e i suoi misteri. Dalla genetica alla salvaguardia dell'ambiente, uscito nel 2016. La fotografia è tratta dal sito dell'autore.

"Un Gatto dentro a un Canotto" - Booktrailer

Italia S.p.a. le profezie del capitale - il booktrailer

Booktrailer - Amo ergo sum, di Aldo Fucile

mercoledì 9 novembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

ARCADIA

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Chiarelettere: Antonio Manzini presenta il nuovo romanzo "Orfani bianchi"

Roberto Saviano: La paranza dei bambini. Il booktrailer

Dal 10 novembre in libreria per NOVECENTO editore SANGUE NERO di Andrea Ferrari
























Sangue nero, nebbia e misteri della Val Brembana - «Come avrete inteso sono uno di quelli che comunemente vengono detti di colore oppure, quando va bene, ma per modo di dire, negretto. Pòta, ho trent’anni spessi, sono un paio di metri di muscoli e, mi scusino le signore, ho una bella lunghezza nascosta al posto giusto. Negretto un piffero. In realtà sono un bergamasco nero, mi piace di più. Sono sempre stato solo un bergamasco, ma da quando è arrivato Balotelli tutto si è fatto piu` difficile. Lui è pure bresciano. Poer s-cèt. Il fatto è che i miei mi hanno adottato, da bravi cristiani, in una missione in Senegal. Non ho mai saputo chi fossero i miei genitori biologici, ma so che facevano i contadini. Il mio povero nonno Angelo era originario di Varese, da qui il mio cognome non proprio valligiano. Prima o poi mi farebbe piacere riscoprire le mie origini e andare a vedere Varese da vicino, mi hanno detto che il lago è bellissimo»
IL LIBRO -  In una Val Brembana battuta da piogge torrenziali, strani omicidi minacciano la tranquillità dei riservati montanari dove spacciatori e fedeli consumatori si danno il cambio alla stazione dei pullman. Perché è sempre “tutta una questione di bianco e di nero, di bene e di male”. Un unico filo denso come il sangue unisce la famiglia Belotti, la loro figlia Adelaide, i ragazzi morti e il burbero detective Angelo B. Bossi, orgogliosamente “bergamasco nero”. Una frana di eventi si abbatterà sulla vallata e rotolerà inesorabile fino a Bergamo Alta, per rovinare sul piazzale della stazione. Fra giovani scatenati, discoteche estatiche e spacciatori africani, Angelo B. Bossi dovrà salvare Adelaide, la “principessa 2.0” con le sue inseparabili Dr. Martens senza lacci, senza famiglia e senza sogni sullo sfondo di una provincia dove niente è come appare.

Io sono fantasma di Anna Scarsella domani all’Ass. LAICA di Lecce
























LAICA – Libera Associazione delle imprese e delle professioni del Salento in via Cesare Abba n.46 a Lecce presenta per la Rassegna Giovedì in Giallo presenta  IO SONO FANTASMA DI ANNA SCARSELLA (iQdB Edizioni di Stefano Donno) Giovedì 10 novembre 2016 ore 18,30. Introduce il Presidente di Laica Dott. Roberto Fatano. Dialoga con l’autrice Monica Conforti (responsabile Laica filiera cultura). Interviene la Dott.ssa Rossella Fatano (psicologa e psicoterapeuta responsabile del consultorio interdistrettuale specializzato  su maltrattementi e abusi) . "Io sono fantasma" è un libro per chi ama gli scritti pieni di mistero, con buon contorno di cimiteri, fantasmi, morti drammatiche e un pizzico di gothic. «Aggiungiamo, con buona misura, un pizzico di psicologia e il gusto per l'ineluttabilità del fato, di antica, studiata memoria greca. E infine lasciamoci coinvolgere dal susseguirsi della trama, che incalza, senza pause e tentennamenti», sottolinea Raffaele Polo nell'introduzione. «Siamo, insomma, nello scenario che la brava autrice ci ha già fatto conoscere nei suoi precedenti scritti. Ma qui si sposa una scelta narrativa che pare fatta apposta per le edizioni de I Quaderni del Bardo di Stefano Donno, veri epigoni salentini dei fortunati Sellerio dalla copertina blu. Pensate, neppure il facile escamotage di nascondere l'identità della protagonista, facendola emergere solo nelle ultime pagine. Macchè, qui si sa già tutto, sin dal titolo. E la storia comincia e finisce senza indulgere in futili scene d'amore o descrizioni circostanziate di luoghi e persone. Di vera scuola americana, è l'azione che conta. Soprattutto l'atmosfera di squisito neo classicismo che fa emergere ombre, spiriti e bauli sospetti da cimiteri sempre deserti ed oscuri.... Poi, va bene, arriva la conclusione. E ci lascia con un sospiro di sollievo perchè il colpo di scena è ben calibrato e plausibile. Magari un po' pittoresco, ma è così: ai fantasmi non si comanda... Vi piacciono Poe, e magari anche Lovecraft? Ecco, qui siamo in un campo totalmente diverso. Siamo a Malecuti. Possibile, che questo nome non vi dica niente?”»."

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Segreteria Organizzativa – Dott.ssa Emanuela Boccassini (ema.boccassini@gmail.com)
Public Relations – Raffaele Santoro
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

Malena reclama Cassano: “Non lasciarmi da sola con Siffredi”

martedì 8 novembre 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

ARCADIA

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Raphael Gualazzi - L'estate di John Wayne

Guida ai super robot. L'animazione robotica giapponese dal 1972 al 1980 di Jacopo Nacci. Dal 24 novembre per Odoya in libreria

























Il classico robottone giapponese, con le sue caratteristiche tipiche, è ormai un personaggio stabile dell’immaginario collettivo: e un gigante di metallo di notevole potenza distruttiva; e pilotato dall’interno dall’eroe della storia; quando l’eroe attiva specifiche armi ne grida il nome; l’eroe e il robot difendono la Terra da un nemico che vuole conquistarla; questo nemico invia sulla Terra diversi mostri, anch’essi giganteschi, che puntualmente il robot annienta; i mostri vengono mandati sulla Terra uno dopo l’altro, uno per ogni episodio. Così comincia la fenomenologia dei super robot giapponesi di Jacopo Nacci.
Dal seminale Astroganger fino all’ultimo eroe del capitolo “Il crepuscolo degli idoli”, ovvero Gundam le trame delle saghe di Grendizer (Atlas Ufo Robot), Great Mazinger, Jeeg, Raideen, Gattaiger, Zambot 3, Daitarn 3, Gackeen, Godam, Groizer X, Danguard, Balatack e affini sono raccontate ad una ad una, in ordine “di comparizione”. Ma il vero  “piatto forte” della pubblicazione è l’approfondimento culturale che Nacci dedica a ogni storia. Scopriamo così che, oltre alla retorica del duello bene-male, i cartoni animati giapponesi di super robot hanno trattato tematiche profonde come il ruolo della tecnica, quello delle catastrofi naturali, quello dell’apocalisse, del rapporto con l’alieno (prototipo per tutti i “diversi”), tradizione e innovazione, pacifismo-militarismo e quello dei rapporti di forza tra le generazioni.
Mazinger Z di Gō Nagai (1972) sarà responsabile di una canone che riguarderà molti super robot, anche non dello stesso autore. La dimensione mitologica da cui prende le mosse la trama è la dichiarazione di intenti dell’autore: «vorrei davvero farvi riflettere».
Jeeg, dello stesso autore, sarà invece uno sforzo di andare oltre la dinamica mitologica: la trama parla di una resa dei conti con il passato che è dentro di noi e che rende necessario un auto-superamento. In Gaikin, del 1976, troviamo invece una popolazione sull’orlo dell’abisso che costruisce un dio-computer per trovare la risposta al proprio assillo. Questo computer sarà il malvagio Darius che cercherà di conquistare la terra.  L’affascinante sorte del pianeta Zela è una metafora del rapporto umanità-fato che assumerà in alcuni episodi toni antimilitaristici propri dell’anno di produzione: 1976. E via di dio-computer in cannone a ioni, madri abissali, padri della tecnica, psicologia delle squadre e metafisica della guerra. Un libro denso e divertente, riccamente illustrato, che riporterà molti di noi ad alcuni pomeriggi delle elementari: sapevamo di stare assistendo ad un tale sfoggio di profondità poetica? No, ma ci bastavano anche solo come cartoni animati.

Jacopo Nacci è nato nel 1975 e abita a Pesaro. Scrittore, recensore, blogger, è autore dei romanzi Tutti carini (Donzelli 1997) e Dreadlock! (Zona 2011); ha partecipato al progetto collettivo Lo zelo e la guerra aperta (Cooperativa di narrazione popolare 2012). Il suo blog è www.yattaran.com

Guida alle compositrici dal Rinascimento ai giorni nostri di Adriano Bassi. In libreria per Odoya dal 17 novembre 2016



Ambroise Thomas ebbe a dire di Cécile Louise Stéphanie Chaminade «Questa non è una donna che compone, ma un compositore che è una donna». E intendeva farle un grande complimento, figuriamoci se avesse voluto insultarla! Il maestro Adriano Bassi concertista, compositore e direttore d’orchestra, si cimenta una doverosa e completa rivalutazione delle donne compositrici dal Seicento ai giorni nostri. Partendo dall’antesignana Hildegarda Von Bingen, religiosa compositrice Benedettina morta nel 1179 e fatta santa da papa Ratzinger nel 2012, l’autore traccia un ritratto di Maddalena Casulan, Claudia Sessa, Francesca Caccini, Lucrezia Orsina Vizzana, Settimia Caccini, Claudia Francesca Rusca, Chiara Margarita Cozzolani, Leonora Duarte, Barbara Strozzi, Isabella Leonarda, Rosa Giacinta Badalla, Élisabeth Jacquet de La Guerre per il Cinque-Seicento. Maria Teresa Agnesi Pinottini, Elisabetta de Gambarini, Anna Amalia di Brunswich-Wolfenbüttel, Anna Bon, Maddalena Laura Lombardini Sirmen, Maria Rosa Coccia, Maria Theresia von Paradis, Sophia Giustina Corri Dussek, Catherina Cibbini-Kozeluch, Maria Szymanowska per il Settecento. Fanny Mendelssohn Hensel, Maria Felicia Anna García Malibran, Clara Josephine Wieck Schumann, Maria Teresa Carreno García de Sena, Cécile Louise Stéphanie Chaminade, Amy Marcy Cheney Beach, Alma Maria Schindler Mahler, Marie-Juliette Olga Boulanger (Lili) per l’Ottocento.  Juliette Nadia Boulanger, Germaine Tailleferre, Elsa Olivieri Sangiacomo Respighi, Louise Juliette Talma, Víteˇzslava Kaprálová, Caterina Calderoni, Carla Rebora, Patrizia Montanaro, Barbara Rettagliati, Silvia Bianchera, Silvana Di Lotti, Emanuela Ballio Annie Fontana, Bianca Maria Furgeri, Beatrice Campodonico, Sonia Bo, Elisabetta Brusa, Paola Livorsi, Anne Marie Turcotte, Marcela Pavia, Gabriella Cecchi, Dorothee Eberhardt, Kye Marshall, Teresa Procaccini, Carla Magnan, Elisabetta Capurso, Katharina Klement, Debra Kaye, Karola Obermüller, Ada Gentile, Adrienne Albert, Silvia Borzelli per il Novecento e i giorni nostri.
Se i talenti femminili del Settecento hanno rischiato di essere destinati totalmente all’oblio (spesso si negava alle compositrici la pubblicazione con scuse pretestuose), l’Ottocento è ricco di fulgide eccezioni e parentele eccellenti che consentivano alle donne di essere conosciute e ascoltate per lo meno in quanto “sorella di” o “moglie di”. Il volume si conclude con delle interessantissime interviste alle compositrici viventi, che per fortuna confermano un progressivo sfondamento del “soffitto di cristallo” per le lavoratrici della musica classica. Solo per una professione, siamo ancora lungi dall’avere la parità: il direttore d’orchestra. Un libro che induce un forte stimolo all'ascolto di musica eccellente, ma poco conosciuta fin'ora per ragioni che risultano ormai anacronistiche.

Toni Toniato - Ottone Marabini (1919 – 1992)

























La pittura non è rappresentazione di “cose” ma manifestazione di “essenze”che, giocando tra loro, creano (non rappresentano). Creano qualcosa di nuovo mai esistito prima. (Ottone Marabini)
Ottone Marabini (19191992), pittore, mosaicista ed esperto nelle tecniche dell’affresco, ha esposto in varie città, tra cui, Brescia, Ferrara, Genova, Siena, Bassano, Trieste, Firenze, Grenoble, Parigi Genève, riscuotendo sempre lusinghieri successi. Le sue opere sono state eseguite per diversi ambienti pubblici e privati: Venezia, Assisi, Mantova, New York, Buenos Aires. Marabini ha esercitato in svariati campi e generi artistici, dal “mosaico” all’”affresco”, dalla “pittura a tempera” a quella “ad olio”, dal “restauro” di antichi dipinti allo “stacco” e “recupero” conservativo di prestigiose raffigurazioni murali, dal “disegno” e dall’”acquarello” alle diverse “pratiche calcografiche”, dimostrando ogni volta una competenza e una abilità straordinarie, convinto però che la stessa conquistata bravura nel mestiere – per ognuna di quelle applicate specializzazioni – si dovesse in ogni caso piegare al totale servizio della naturale ispirazione e della spontaneità creativa. Come ben sottolinea Toni Toniato, storico e critico d’arte: «Cercare di essere ogni volta autentico è ciò che ha veramente costituito l’aspirazione principale dell’artista, quello a cui egli si è ogni volta rigorosamente attenuto lungo il corso dell’esistenza e del lavoro, dimostrando al riguardo una severità interiore davvero intransigente e da ciò proviene quella sua fermezza morale di non cedere né alle sterili nostalgie di un passato ormai irripetibile né ai correnti formalismi, allora, di scuola o alle effimere seduzioni del gusto del momento»
Il testo è la prima ricostruzione storica e catalogica dell'opera di questo importante artista che si colloca tra i protagonisti della pittura veneziana del secondo '900. Toni Toniato, storico e critico d’arte, è docente di storia dell’arte ad Urbino e Storia della critica a Firenze. Fondatore, nel 1954 della rivista L’avanguardia, è stato presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa oltreché direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha curato più volte mostre alla Biennale di Venezia
Per informazioni: t. 06.68 65 846
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Unità operativa: Sestiere Dorsoduro 1 – 30123 Venezia (VE)
Tel. 041 27 43 914 – marcianumpress@marcianum.it
Sede legale: Via Crescenzio 25 00193 Roma (RM)
Unità operativa: Via Gramsci, 26 – 25121 Brescia
Capitale Sociale euro 137.000,00 I.V.
P.I. 01014761009 C.F. 01786320588

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