Giovedì 22 novembre 2007 ore 10,30 Sala Centro Servizi
Relatore: Mauro Marino
Laura La Penna – Mi chiamo Brian (Besa editrice)
Mi chiamo Brian è la storia di un ragazzo difficile la cui identità era stata persa per fortuna avversa sin dall’età di quattro anni. L’amore, l’amicizia, il coraggio e la fede in questi valori fanno riemergere quello che c’è in ognuno di noi anche quando il sogno sembra impossibile.
La storia di Brian può essere la storia di ognuno di noi: quando diamo per scontato che ogni cosa che abbiamo ci appartenga di diritto e per sempre…; quando pensiamo di non avere niente, abbiamo ancora tutto da conquistare.
LAURA LA PENNA nasce a Lecce l’ 8 aprile del 1967 da padre pugliese e madre toscana. Ha vissuto in varie città d’Italia sin dall’età di nove anni. Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in giurisprudenza. Dall’età di ventisei anni vive a Lecce dove si è sposata. Ha due figli e lavora in banca. Oltre alla famiglia ama leggere, dipingere su ceramica. Una passione per la scrittura (sin da bambina) mairesa esplicita prima.
Venerdì 23 novembre ore 9,00 Sala A
Relatore: Raffaele Gorgoni
Il legame
Di Fabio Omar El Ariny (Besa editrice)
Scheda Libro
Esiste un collegamento, nascosto, forse volutamente occultato, tra l’attentato alle Torri Gemelle a New York l’11 settembre 2001 e l’incidente avvenuto all’aereoporto di Milano Linate poche settimane dopo. Silenzi, complotti e inganni si intersecano in questo thriller mozzafiato, il cui ritmo incalzante non ha nulla da invidiare a maestri del genere, come Robert Harris e Ken Follet.
FABIO OMAR EL ARINY, trentadue anni. Nato a Milano e cresciuto in Egitto a cavallo tra due culture, ha sempre considerato la sua doppia «identità» come un valore da cui trarre ispirazione.
Venerdì 23 novembre 2007 ore 10,30 - Sala A
Relatori: Antonio Tondo, Giovanni Pellegrino, Giacinto Urso
Manlio Castronuovo, Vuoto a Perdere (Besa editrice)
Scheda Libro
"Perché Aldo Moro? La questione della scelta dell'obiettivo da colpire è tutt'ora un problema che non trova d'accordo gli studiosi che da 26 anni si occupano del caso Moro. (...) L'attacco al cuore dello stato è l'evoluzione dell'esperienza fatta dalle BR nella prima fase della loro esistenza quando l'organizzazione si rese conto dello stretto legame esistente tra potere industriale e Stato". Inizia con questo interrogativo e queste considerazioni il nuovo viaggio nell' “affaire Moro” in “Vuoto a perdere” di Manlio Castronuovo. L’obiettivo dell’opera è quello di essere un testo divulgativo che aiuti il lettore ad avere tutte le informazioni essenziali sulla vicenda e a farsene un'opinione. La lucidità, la conoscenza del caso con cui Castronuovo ricostruisce il tutto, ne ha fatto un libro assolutamente interessante. "Vuoto a perdere" non è solo un libro ma è anche il titolo del sito Web dedicato dallo stesso Castronuovo al caso Moro: www.vuotoaperdere.org. Vi si possono trovare interessanti risorse e strumenti.
Manlio Castronuovo
Da oltre vent'anni si interessa del caso Moro e della lotta armata diventando un profondo conoscitore delle logiche e delle dinamiche degli avvenimenti che hanno attraversato il periodo più buio della storia contemporanea d'Italia. Questa è la sua prima pubblicazione.
Sabato 24 novembre 2007 ore 17,30 Sala Centro servizi
Relatore: sen. Rosario Giorgio Costa
Ada Culazzo – Libera di pensare (Besa editrice)
Scheda libro
Il resto del giorno scorse lento e Niko si chiuse in se stesso a riflettere. Voleva conoscere la donna che lentamente si era infiltrata nella sua mente come un'immagine furtiva. Cosa poteva fare? Aveva come indizio solo un numero di cellulare.
ADA CULAZZO (1949), dopo una vita dedicata all'insegnamento delle lingue straniere, ha sentito il bisogno, a un certo punto, di dare libero sfogo alla voce del cuore e ha cominciato a scrivere
Domenica 25 novembre 2007 h.16,30 Sala B
Titolo dell’appuntamento: “ Dagli Eco-mostri ai mostri di provincia”
Relatori: Silvia Famularo, Antonio Errico
Vittorino Curci, Era Notte a Sud (Besa editrice)
Scheda Libro
L’area del Sud-Est barese, ai giorni d’oggi, è lo sfondo per raccontare le vicende di una serie di personaggi che l’autore, con incredibile abilità narrativa, scova in un prismatico campionario di lunatici, imbranati, mentecatti e “scemi del villaggio”, immergendoli in situazioni più che paradossali, sovente tragi-comiche, come nelle migliori tradizioni di comunità paesane di provincia, che sotto molti aspetti invece sono detentrici di nuance di felliniana memoria e di pulsante umanità.
Il tutto condito da ricche immagini di alta poesia che solo Curci riesce a dare al lettore attraverso la sua formidabile scrittura, e da un riso sardonico, mai troppo amaro.
Un libro godibilissimo che accoglierà il plauso anche dei lettori più smaliziati.
VITTORINO CURCI
Poeta, sassofonista, operatore culturale, vive a Noci. Collabora alla rivista “Nuovi Argomenti” e ai quotidiani “Repubblica-Bari” e “Corriere del Mezzogiorno”.
Nel ’99 ha vinto il Premio Montale di poesia per la sezione “Inediti”.
Giacomo Annibaldis, Casa Popolare, vista mare (Besa editrice)
Scheda Libro
Raccolta di racconti, o meglio di episodi narrativi legati da un unico filo conduttore narrativo che ruota attorno ad un microcosmo esistenziale di una sola famiglia protagonista ai margini dell’esistenza. L’operazione scritturale di Annibaldis, sa di pura antropologia letteraria. Pare che l’autore, trasporti la vita delle periferie romane raccontate da Pasolini, nel moto ontologico alla deriva degli eco-mostri alla periferia di Bari, in cui trovano vita personaggi la cui vita non potrebbe essere che descritta come fuori dal comune, per quante situazioni spesso paradossali incontrano nel loro trascorrere la vita quotidiana, piena di numerosissime e singolari difficoltà. Il tutto condito da uno stile sobrio, asciutto, mai banale, e soprattutto mai incline alle lusinghe di toni da slang e carico di una sorniona ironia. La ricercatezza stilistica di quest’opera sta nell’aderenza di Annibaldis allo stile giornalistico, proprio del suo mestiere, e a quella di acuto osservatore di un’umanità che sembra quasi aver toccato con mano.
Giacomo Annibaldis è nato a Bari nel 1950. Già redattore della rivista Belfagor e ora delle pagine culturali della Gazzetta del Mezzogiorno, si occupa di cultura classica traducendo romanzi dell'antica Grecia e collaborando all'Enciclopedia Treccani per voci Oraziane e Virgiliane. Collabora inoltre con diverse riviste internazionali. Per la casa editrice Besa ha curato la riedizione della settecentesca Dissertazione sopra i vampiri di Giuseppe Davanzati. Sempre per Besa ha pubblicato il volume dal titolo “Codici”. “Casa popolare, vista mare” è il suo ultimo lavoro.
Domenica 25 novembre 2007, ore 19,00 – Sala Centro Servizi
Tabula Rasa e Besa, presentano “Tra le pagine chiare e le pagine scure – percorsi di lettura tra prosa e poesia alla Città del Libro”: Carla Saracino, Vito Antonio Conte, Antonio Natile, Marthia Carrozzo, Elena Cantarone, Simone Giorgino, Alessandra Nicita, Stefano Cristante, Giovanni Santese, Stefano Donno, Elisabetta Liguori, Luciano Pagano, Rossano Astremo, Elio Coriano, Mirosa Sambati, Sara De Giorgi, Stefano Di Lauro, Maria Pia Romano, Irene Leo, Giuseppe Mariano, Piero Grima, Michelangelo Zizzi, Mauro Marino.