Dubbio è il soprannome
che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice bene alla sua indole un po’
tentennante. Di solito, infatti, l’Ernesto si lascia prendere dall’indecisione.
Una certezza, però, l’ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla
larga. Perché di «mestiere» fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella
vita, ma tant’è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera,
magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte,
con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L’ha tirato a
riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano, il
dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi.
Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure Ernesto
l’ha visto bene, anche se adesso gli sorge il… dubbio di esserselo sognato. E
il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin
da quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E
magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili,
e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano.
Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate
di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una
matassa che ingarbuglia il presente con il passato, la riva di qui con quella
di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che
però…
Dopo aver frequentato
«il severissimo liceo Manzoni» di Lecco, Andrea Vitali si laurea in medicina
all'Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base
nel suo paese natale. Scrittore molto prolifico, ha esordito nel 1990 con il
romanzo breve Il procuratore, ispiratogli dai racconti di suo padre; nel 1996
ha vinto il Premio letterario Piero Chiara con L'ombra di Marinetti, ma il
grande successo lo ha ottenuto nel 2003 con Una finestra vistalago (Premio
Grinzane 2004). Nel 2006 ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo La figlia
del Podestà; nel 2009 il Premio Boccaccio e il Premio Hemingway. Tra i numerosi
romanzi, ricordiamo: nel 2011 La leggenda del morto contento e Zia Antonia
sapeva di menta. Nel 2012 Galeotto fu il collier e Regalo di nozze. L'anno
successivo escono Le tre minestre, lungo racconto autobiografico edito da
Mondadori-Electa e Di Ilide ce n'è una sola. Nel 2014 Quattro sberle benedette,
Premiata ditta Sorelle Ficcadenti e Biglietto, signorina!; nel 2015 La ruga del
cretino, scritto con Massimo Picozzi, Le belle Cece, La verità della suora
storta, Quattro schiaffi benedetti, Un amore di zitella (tutti editi da
Garzanti). Nel 2016 Nel mio paese è successo un fatto strano (Salani), Le mele
di Kafka (Garzanti) e Viva più che mai (Garzanti). Da ricordare che con il
romanzo Almeno il cappello (edito nel 2009 da Garzanti) Andrea vitali ha vinto
il Premio Casanova, il Premio Isola di Arturo Elsa Morante, il Campiello
sezione giuria dei letterati ed è stato finalista al Premio Strega. I suoi
libri, pubblicati in Italia da Garzanti, sono stati tradotti in molti paesi,
tra cui la Turchia, la Serbia e il Giappone.