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giovedì 1 dicembre 2016

J.R.R. Tolkien il signore del metallo. L'immaginario tolkeniano nel panorama heavy metal dal black al power di Stefano Giorgianni (Tsunami)



"Il Signore Degli Anelli" e "Lo Hobbit" non sono solo due capolavori della letteratura fantastica, osannati da generazioni di lettori e oggetto di alcune delle trasposizioni cinematografiche più amate di sempre: i lavori di J.R.R. Tolkien sono anche dei pilastri su cui innumerevoli band hanno poggiato l'immaginario che si lega alla loro musica. Beatles, Led Zeppelin, Pink Floyd sono solo alcuni dei primi gruppi ad attingere all'universo tolkieniano, ma è con l'avvento dei Black Sabbath che il metal si lega a doppio filo con le creazioni del mite professore inglese, che da lì in poi ispirerà opere appartenenti a qualsiasi sottogenere del metallo pesante - dal power metal dei Blind Guardian all'epic metal dei Cirith Ungol, sino al thrash e death metal e alle fosche e controverse orde del black metal che si sono fatte largo negli anni '90. Questo libro esplora l'immenso impatto di Tolkien sul panorama heavy metal, con approfondimenti che sapranno incuriosire e appassionare l'appassionato di musica o di libri fantasy, ma anche stupire e coinvolgere i lettori più esperti su vita e opere di questo genio inglese della letteratura.

martedì 26 novembre 2013

Difendere la Terra di Mezzo. Scritti su J.R.R Tolkien di Wu Ming 4. In appendice Thomas A. Shippey



La febbre per l’uscita della secondo capitolo della trilogia di Peter Jackson su Lo Hobbit è ormai alle stelle. Wu Ming 4, ovvero Federico Guglielmi scende nel campo di battaglia delle interpretazioni di Tolkien: un tributo al signore degli scrittori fantasy contro le faziose interpretazioni tradizionaliste in voga nel nostro paese…



Thomas Alan Shippey (1943), professore di letteratura medievale e anglosassone, nonché esperto di narrativa fantastica e fantascientifica, è il più noto studioso di J.R.R.Tolkien. Il suo cursus honorum ricalca quello dell'autore inglese: come Tolkien, ha studiato alla King Edward's School di Birmingham e ha insegnato antico inglese all'Università di Oxford. Ha occupato in seguito la stessa cattedra di Tolkien all'Università di Leeds. Il suo saggio del 1982, La Via per la Terra di Mezzo, è considerato una pietra miliare degli studi tolkieniani. E' stato consulente per la pronuncia della lingua elfica durante la realizzazione dei film di Peter Jackson tratti da Il Signore degli Anelli. Con lo pseudonimo John Holm, è anche coautore, insieme a Harry Harrison, della trilogia fantastorica Le spade e l'impero (nota anche come Saga del Martello e della Croce). E' recensore di letteratura di fantascienza per il "Wall Street Journal".


(esce per Odoya, collana Odoya Library,  il 28 novembre 2013)

«Where the sun never sets», si diceva un tempo dell’Impero britannico. Nel 1892, anno di nascita di John Ronald Reuel Tolkien, su una buona porzione dell’orbe terracqueo regnava Alexandrina Vittoria di Hannover, sovrana di Gran Bretagna e Irlanda, imperatrice d’India. Il suo vasto impero includeva anche una parte del Sudafrica, ai cui confini sorgeva lo Stato Libero dell’Orange, una delle repubbliche fondate dai coloni di origine olandese, i cosiddetti “boeri”. Colui che sarebbe diventato uno dei più celebri scrittori del secolo seguente era figlio di un impiegato proveniente da Birmingham, in servizio presso la Bank of Africa di Bloemfontein, capitale dello Stato Libero dell’Orange. Di lì a pochi anni quel territorio sarebbe stato annesso con la forza all’Impero di Sua Maestà britannica. Durante la guerra (1899-1902) i boeri vennero rinchiusi dentro i primi campi di concentramento per civili della storia moderna, il più tristemente celebre dei quali sorse proprio a Bloemfontein. Il piccolo Tolkien, però, non si trovava più lì. Nel 1895, infatti, sua madre Mabel era ritornata in Inghilterra con entrambi i figli, in attesa d’essere raggiunta dal marito. Un’attesa vana, poiché Arthur Reuel Tolkien morì di malattia l’anno seguente. Per il resto della vita, J.R.R. Tolkien visse in Inghilterra, considerandosi inglese e isolano, per nulla nostalgico dei fasti imperiali, men che meno del regime segregazionista vigente nella sua terra … (dalla premessa  Dove il sole non tramonta mai)

sabato 3 settembre 2011

Tolkien e Bach. Dalla terra di mezzo all'energia dei fiori di Giovanni Agnoloni (Galaad ). Intervento di Nunzio Festa .












J.R.R. Tolkien incontra E. Bach. Lo scrittore passato alla storia, non solo letteraria, per la saga “Il Signore degli anelli” crebbe a qualche passo di natura dallo scopritore delle 38 essenze curative dette “Fiori di Bach”. Lo spiega Giovanni Agnoloni, studioso dello scrittore britannico, traduttore e autore di letteratura fantastica (ricordiamo la curatela della raccolta “Tolkien. La Luce e l'Ombra” edito quest'anno da Senzapatria: che riunisce contributi d'alcuni tra i massimi studiosi tolkeniani nel mondo), con il saggio “Tolkien e Bach”; dotato d'un sottotitolo ancora più intransigente, “Dalla terra di mezzo all'energia dei fiori”, lo studio analizza le vite di Tolkien e Bach. Ma per raccontare di come entrambi, tanto per cominciare, nacquero a Moseley vicino Birmingham alla fine dell'Ottocento. E, più avanti, come la natura e l'amore verso la natura condizione queste personalità. A formare le personalità dell'autore fantastico e dell'inventore dei Fiori. Per capire, essenzialmente, le corrispondenze tra gli archetipi di luoghi, personaggi e oggetti della Terra di Mezzo insieme ai modelli psicologici dei rimedi del medico. Fra psicologia, psicoanalisi, innovazioni tecnologiche e processi politici come religiosi. “Quella della floriterapia è una tecnica terapeutica ormai consolidata anche in Italia ma la novità del tentativo di Agnoloni – spiega Giuseppe Panella in un a lettura dell'opera - è di collegarla non soltanto alle medicine alternative e all’omeopatia (cui appartiene) ma alle atmosfere e ai personaggi di un romanzo di assoluta finzione come quello scritto da Ronald Tolkien. L’operazione è certo ardita e non potrà non suscitare perplessità nei cultori della letteratura 'pura'. Ma va detto, tuttavia, che lo sforzo dello studioso fiorentino non va nella direzione di cercare impossibili qualità terapeutiche nell’opera di Tolkien quanto nello stabilire possibili connessioni tra le situazioni e i personaggi più significativi del Signore degli Anelli e i diversi modelli di tinture madri che compongono lo strumentario curativo e psicoterapeutico del grande omeopata inglese”. Quindi ben oltre una casuale funzione del destino nel piazzare le nascite a qualche bolla d'acqua di distanza. “Non si tratta – spiega infatti lo stesso autore in uno dei primi passaggi del testo - di un’operazione strettamente biografica. Piuttosto, è un itinerario sottile e quasi nascosto, volto a individuare i segni di un retaggio comune che i due uomini condivisero: quello dell’energia naturale. In questo senso, le loro opere suggeriscono una via diversa dalle tendenze opposte e largamente predominanti nel mondo contemporaneo: dogmatismo (di natura religiosa, politica e culturale) e relativismo, derivanti dal progresso scientifico e dalla crisi della fede nella dimensione più intima dell’individuo, nell’invisibile e – più precisamente – nello spirituale”. Ma forse le righe più importanti sono proprio queste: “Tolkien e Bach sembrano aver disegnato, attraverso il percorso archetipico suggerito dalle loro opere rispettivamente di autore e di terapeuta, un nuovo approccio alla spiritualità, fondato sulla natura e sulla dimensione intima dell’uomo”. Perché Angoloni, in questo suo ultimo saggio, e molto abbondantemente mentre non si fa condizionare dai richiami della superficialità delle spettacolarità invece più comuni, analizza fino al midollo le connessioni con la religione, intanto. Ovviamente contestandone le ricerche. Un libro che senza dubbio può piacere agli amanti di Tolkien e che allo stesso tempo consigliamo a chi volesse vedere aprirsi nuovi mondi davanti.

sabato 21 maggio 2011

Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien (Bompiani)












« Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende, Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra, Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende, Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra, Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende. Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli. Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende. » (J.R.R. Tolkien, op. cit., pag. 75 )

Il Signore degli Anelli (titolo originale in inglese: The Lord of the Rings) è un romanzo epico fantasy scritto da John Ronald Reuel Tolkien e ambientato nell'immaginaria Terra di Mezzo. Fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. La narrazione si collega al precedente romanzo di Tolkien, Lo Hobbit, ma la storia di «Frodo dalle nove dita e l'Anello del Fato» narrata nel cosiddetto Libro Rosso dei Confini Occidentali si inserisce ora in un'ambientazione di più ampio respiro, prendendo in considerazione il vasto corpus storico, mitologico, linguistico creato ed elaborato dall'autore nel corso di tutta la sua vita. La storia parla della missione di nove Compagni, la Compagnia dell'Anello, la quale rappresenta tutte le genti dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo, partiti per distruggere il più potente Anello del Potere, che renderebbe quasi immortale il suo padrone Sauron

Il Signore degli Anelli - il film



IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LA COMPAGNIA DELL'ANELLO
(Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring)

Un film di Peter Jackson.
Con Elijah Wood, Ian McKellen, Ian Holm, Christopher Lee, Liv Tyler, Sean Bean, Cate Blanchett, Sean Astin, Orlando Bloom.
Genere Fantastico, colore 178 minuti.
Produzione USA, Nuova Zelanda 2001.

Premi:
- 4 Oscar 2002: miglior fotografia, miglior trucco (a Peter Owen), miglior colonna sonora originale e migliori effetti speciali
- BAFTA al miglior film del 2002
- BAFTA al miglior regista
- 2 MTV Movie Awards 2002: Miglior film, miglior performance rivelazione maschile (Orlando Bloom)

sabato 2 aprile 2011

Tolkien e Bach. Dalla Terra di Mezzo all'energia dei fiori di Giovanni Agnoloni (Galaad Edizioni)
















J.R.R. Tolkien, l’autore del Signore degli Anelli, ed Edward Bach, il medico che scoprì le 38 essenze curative chiamate “Fiori di Bach”. Due vite iniziate l’una vicina all’altra, nel villaggio di Moseley, nei pressi di Birmingham, alla fine dell’Ottocento. Due esistenze imbevute dell’amore per la natura e dedicate alla ricerca di un significato profondo, sull’onda di percezioni sottili che ispirarono le loro pur diverse ricerche.
Questo libro si immerge nel segreto della loro affinità, scova sorprendenti corrispondenze tra gli archetipi dei luoghi, dei personaggi e degli oggetti della Terra di Mezzo e i modelli psicologici legati ai rimedi del Dr. Bach. Ricerca una prospettiva e un senso alle loro creazioni letterarie e terapeutiche, sullo sfondo della crisi di valori del Novecento, della psicologia del profondo di C.G. Jung e dell’emergere di una spiritualità trasversale rispetto a tutte le fedi, radicata nell’amore per la natura e coerente con le più importanti scoperte della fisica einsteiniana e della meccanica quantistica.

Galaad Edizioni è una casa editrice specializzata nella pubblicazione di narrativa. Pur non ponendosi limiti di spazio e di tempo nella scelta dei titoli, la nostra casa editrice dedica una particolare attenzione alla narrativa in lingua inglese. Per i dettagli vi preghiamo di consultare la pagina dedica

domenica 19 settembre 2010

Sir Gawain e il cavaliere verde. Perla e sir Orfeo di John R. R. Tolkien (Edizioni Mediterranee)












E’ accaduto già con un altro caso letterario: il “Necronomicon” di Howard P. Lovecraft. Il dibattito ancora oggi tutt’altro che concluso, verte sul tentativo di comprendere se ci si trovi dinanzi ad un’opera di pura fantasia o se il contenuto del celeberrimo “grimorio maledetto” abbia contenuti reali e dunque, per gli argomenti trattati, inquietanti. La stessa cosa accade per un altro libro, scritto dall’autore di una delle saghe fantasy più celebri, ovvero J. R. R. Tolkien con la sua opera immensa “Il Signore degli Anelli”. Ma non è di questo libro che voglio parlare in questa sede. Vorrei segnalare un lavoro che è frutto di anni e anni di studio da parte dell’autore, della letteratura e lingua scandinava e romanza e della loro cultura magica ed esoterica. Faccio riferimento a “Sir Gawain e il cavaliere verde. Perla e Sir Orfeo” edito quest’anno dalle edizioni Mediterranee. Nella tradizione della storia della letteratura, Sir Gawain e il Cavaliere Verde o Sir Galvano e il Cavaliere Verde è un romanzo scritto in medio inglese (XIV secolo) che racconta le vicende avventurose di Galvano, membro della Tavola Rotonda, che accetta la sfida lanciata da un misterioso cavaliere verde ( e quando Tolkien parla di cavaliere verde lo fa in senso letterale cioè verde dalla testa ai piedi). La sfida consiste in questo: il Cavaliere Verde sostiene che consentirà a chiunque di infliggergli un colpo di ascia senza difendersi a condizione che egli stesso però possa restituire il colpo allo scadere di un anno e un giorno esatti. Gawain accetta e con un sol colpo decolla lo sfidante. Questi non muore ma raccoglie la sua testa, salta su a cavallo e rimembra a Galvano che gli deve soddisfazione alla data concordata. Sir Galvano, comincia così il suo rocambolesco viaggio per raggiungere il luogo prescelto ove riceverà il colpo, dimostrando il suo spirito di nobile cavaliere e la sua straordinaria lealtà. Si tratta fondamentalmente di un romanzo in prosa poetica, o se si preferisce di un poema in forma di romanzo, epico, e ricchissimo di simbologie occulte e singolari. Il suo retroterra socio/culturale è quello del folklore gallese e inglese. Nell’edizione voluta dalla casa editrice romana, c’è posto anche per la storia di “Perla e Sir Orfeo” che narra di un uomo che perde la sua preziosa perla tra l'erba di un giardino e ha la visione del paradiso. L’intramontabile mito di Orfeo ed Euridice visto con gli occhi di un grande studioso del Medioevo. Libro imperdibile, con tanto di dosi massicce di avventura, magia, esoterismo, misticismo, amore e morte lungo le pagine di tre testi del XIV secolo riscritti per i lettori di oggi dall'autore de Il Signore degli Anelli.


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