Cerca nel blog

martedì 17 maggio 2016

“Ode al vento (Una historia de antípodas)” di Pietro Berra (iQdB Edizioni di Stefano Donno) oggi in Cile alla Casa Museo di Pablo Neruda
























 Incontro con la poesia di Pietro Berra (Italia) e letture dal suo ultimo libro “Ode al vento” (Una historia de antipodas) edito da iQdB Edizioni di Stefano Donno . Presenta: Mariagrazia Muscatello
Martedì 17 maggio, ore 19, Fondazione Pablo Neruda / Casa museo La Chascona,  Fernando Márquez de la Plata 0192, Barrio Bellavista, Providencia (Santiago de Chile)
La sesta raccolta di poesie di Pietro Berra, con testo a fronte in spagnolo a cura del poeta cileno Mario Castro e di Mirna Ortiz, è un viaggio sentimentale, letterario e metaforico tra due paesi, l’Italia e il Cile, lontani geograficamente, ma sornpredentemente vicini dal punto di vista umano. Una ricerca di luoghi dell’anima, seguendo l’ispirazione dell’amore, dei paesaggi, della poesia (di Pedro Salinas e Pablo Neruda, in particolare) e degli emigranti del secolo scorso. “Ode al vento (Una historia de antípodas)” (42 pagine, 7 euro) del comasco Pietro Berra, alla sua diciannovesima pubblicazione in volume, la sesta in versi, propone un viaggio tra l’Italia e il Cile, che combina sogno e realtà, richiami poetici (un’eco di Neruda è presente, non a caso, fin dal titolo) e affettivi (la donna amata, che sulle ali della poesia si è trasferita da Santiago al lago di Como), stagioni della natura e della creatività umana, storie d’amore e di emigrazione. Il libro è inserito nella collana di poesia delle edizione I Quaderni del Bardo Edizioni curate da Stefano Donno, che puntano a recuperare il valore umano e sociale della parola poetica, vivendo nel rapporto diretto tra l’autore e il suo pubblico, fatto di incontri, più che di semplici presentazioni, anche a domicilio. E da una serie di incontri è nato questo libro: in primis quello tra Pietro Berra e Mirna Ortiz Lopez, che “Da opposti cieli guardavano / la stessa luna di novembre. // Lui dalla terrazza sospesa / tra il castello del Barbarossa / e le cime dei noci. / Lei sopra l’insegna del centro /commerciale di Ñuñoa” e poi con il poeta cileno (che vive tra la Svezia e la Romania) Mario Castro Navarrete, curatore della traduzione dei testi in castigliano con la collaborazione della Ortiz Lopez. Anfitrione di questi incontri il grande poeta spagnolo della generazione del ’27 Pedro Salinas (Mirna gli ha dedicato un gruppo su Facebook, che è stato luogo di conoscenza prima di quelli materiali) cui è dedicata l’epigrafe che apre il volumetto (“I cieli sono uguali / guardarli ci avvicina”). Le poesie sono tutte inedite, tranne una: la già citata “Luna di novembre”, che lo sorso settembre fu lanciata su piazza Duomo a Milano, assieme ai testi di altri autori cileni e italiani, in uno dei “Bombardeos de poemas” che il collettivo Los Casagrande sta organizzando da 15 anni nelle città che subirono ben altri bombardamenti durante le guerre. In quell’occasione di realizzò il finale, in qualche modo profetico, della poesia: “La notte che taglieranno il cielo / con un aereo per abbracciarsi / dall’altro lato del sipario / alzate la testa ai sogni: / sul mondo pioveranno bombe / di poesia”. Così come sono diventati materia e storia i versi della poesia che dà il titolo al libro, simbolicamente riportati sul risvolto di copertina: “Vento il mio cuore a forma di foglia / fallo volare fino alla casa / di Neruda, fa’ che si posi sul mosaico / del pavimento accanto ai miei piedi”. Un libro che è testimonianza della forza vitale della parola poetica e invito a seguirla con l’anima e anche con il corpo.

iQdB edizioni di Stefano Donno  (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica Leo

venerdì 13 maggio 2016

Tutti i colpevoli di Giovanni Heidemberg (Enrico Damiani Editore). Intervento di Nunzio Festa



Splende la decadenza morale, in buona sostanza le condizioni morali del popolo italiano, dell'ex Belpaese - sempre clerico-fascista seppur in forma (un po') rinnovata - di "Tutti i colpevoli". La storia di questo libro è comunque lunga; già nel 2005, per esempio infatti, col titolo "Ho ucciso un poeta" (catalogo Pequod) - questo thriller anzi spy story fu pubblicato ma subito messo da parte dall'Editore stesso. Mentre adesso torna in distribuzione, prima a capitoli sul sito della Enrico Damiani, e poi in forma volume nelle librerie. Tutti i personaggi del romanzo sono malati d'individualismo. Che spesso finisce nelle terre dell'egoismo. Perfino quando si pensa dietro alcune delle vicende che alimentano storie su storie hanno fini più alti. Però ripartiamo dall'autore. Dove Giovanni Heidemberg è pseudonimo che cela chi? Davvero una spia? Oppure semplicemente un investigatore privato? O, più semplice, uno scrittore alla Pinketts? Capirlo mai potremo, perché le informazioni del libro sono tantissime eppero innanzitutto, trovandoci difronte a un romanzo puro, di note bibliografiche e similari nisba. Heidemberg è comunque anche il personaggio intorno al quale sembra ruotare l'intera trama, apparentemente per caso. Ché Giovanni Heidemberg vorrebbe raccontaper per darci: "lo specchio della ridicola volontà di potenza che assilla i minuscoli titani del mio tempo senza più vigore né orgoglio". Da questo asssunto, una sfilata di tradimenti e colpi bassi. Il luogo-Italia è qui fatto ad ambientazione di vicissitudine tutte alla statunitense. Sebbene inganni e intrighi sono divenute nei secoli caratteristiche identitarie dell'Italietta appunto. Tant'è vero che alla base del libro è un memoir dell'autore dell'omicidio del nostro Pier Paolo Pasolini. All'epoca della prima edizione di Tutti i colpevoli, l'autore infatti già spiegava: "Per mio conto, ho svolto le mie indagini e ho avuto la chance di incontrare alcuni 'amici' di Pasolini che, magari senza volerlo, mi hanno detto più di quanto credevano. Il tutto è confluito nel libro". Fra terrorismo e fondamentalismo islamico. "Tutti si schermiscono e parlano di fiction, ma la fiction, come Pasolini ben sapeva e come il mio anonimo assassino memorialista scrive, è più vera di
ogni incapacità, barrata dal pudore, dall'amore, dal rispetto, dalla mitizzazione, di raccontare una realtà che non si arriva a concepire perché non poeti", aggiungeva. Pasolini era per troppi da eliminare. All’inizio l’agente Heidemberg viene richiamato dalla Cia, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, per un’operazione coperta che riguarda il terrorismo islamico, ma nel frattempo Heidemberg porta all’editore Deville il manoscritto d'un autore ignoto che racconta come ha ucciso Pasolini: "Chi ha ucciso il poeta". L’editore comincia a leggerlo e sotto i suoi occhi scorre la complicata vicenda italiana, con i suoi tanti e diversi intrecci. Con un Pasolini descritto con pregi e difetti.

Booktrailer Biografie Convergenti

mercoledì 11 maggio 2016

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

Valentino Rossi a MasterChef Italia 5

Valentino Rossi da grande 2015

DIMMI TRE SEGRETI di Julie BUXBAUM (De Agostini)



Intelligente. Inaspettato. Romantico. Ci si può innamorare giorno dopo giorno, parola dopo parola di un Perfetto Sconosciuto? Una storia d’amore romantica, intelligente, imprevedibile. Per tutte le ragazze che aspettano il messaggio che cambierà la loro vita. Jessie ha sedici anni e una vita da schifo. O almeno così le sembra il giorno in cui lascia Chicago per frequentare il liceo più snob di Los Angeles. Ma proprio quando le cose si mettono male, riceve una mail misteriosa. Una mail in cui Un Perfetto Sconosciuto si offre di aiutarla a orientarsi nella giungla della nuova scuola, mantenendo però l’anonimato. Jessie è perplessa: si tratta di uno scherzo di cattivo gusto o qualcuno vuole davvero darle una mano?Il punto è che lei non è nelle condizioni di rifiutare un aiuto tanto generoso: sua madre è morta ormai da un paio di anni, e suo padre si è riposato, costringendola a trasferirsi dall’altra parte del Paese, in un posto che odia con un fratellastro che odia ancora di più.Ecco perché Jessie non può fare altro che fidarsi: presto, Un Perfetto Sconosciuto diventa il suo migliore amico, e lei decide che è arrivato il momento di incontrarlo. Ma, si sa, ci sono segreti che è meglio non svelare mai...

“Primo: mi è piaciuto tantissimo. Secondo: davvero, mi è piaciuto tantissimo. Terzo: vorrei consigliare a ogni adolescente di leggerlo.” (Jodi Picoult, autrice bestseller internazionale)
“Primo: è dolce, divertente e romantico. Secondo: il mistero vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Terzo: lo adorerete.” (Jennifer E. Smith, autrice del bestseller internazionale)

Julie Buxbaum è un’autrice bestseller internazionale e i suoi lavori sono stati tradotti in venticinque lingue. Dimmi Tre Segreti è il suo primo romanzo young adult. Vive a Los Angeles con il marito, i due figli piccoli, e un pesciolino rosso... apparentemente immortale. Una volta ha ricevuto un’email anonima, che ha ispirato la storia di Jessie. Potete trovare Julie online all’indirizzo juliebuxbaum.com e seguirla su Twitter @juliebux.

domenica 8 maggio 2016

STRANALANDIA di Stefano Benni (Feltrinelli). Intervento di Chiara Evangelista


Ognuno combatte la routine come può. C'è chi spezza le catene della monotonia ritagliandosi uno spazio per sé, chi interrompe la ciclicità temporale salendo su un aereo che attraversa oceani di pensieri e chi utilizza la fantasia per raggiungere il tanto agognato Eden... Stefano Benni ci propone un "laboratorio della fantasia della natura dove tutto è così strano che nulla più sembra strano". Sfogliando le pagine, il lettore avrà incontri ravvicinati con il Gattacielo, il Cubolo, il Frotz e altre creature fantastiche ma rese realistiche dalle illustrazioni di Pirro Cuniberti. Un libro per "bambini" che ogni adulto dovrebbe leggere. L' autore cela dietro ogni animale i pregi e i difetti di un' umanità che potrebbe essere definita con un solo aggettivo: strana. Sognare è l'unico mezzo di difesa contro una normalità che è sempre più anormale.  Quindi perché non provarci? Tanto è gratis!
"Ditegli di continuare a sognare, ditegli di resistere..." (Cit. Stefano Benni)

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

LIBERA UNIVERSITÀ ITALIANA DEGLI STUDI ESOTERICI

Francesca Neri si racconta a Effetto Notte

PUGLIA | "La vita in comune", il nuovo film di Edoardo Winspeare

AMORE E SALENTO PROTAGONISTI DEL NUOVO LIBRO DI CATENA FIORELLO

giovedì 5 maggio 2016

Beyoncé - Love On Top

Beyoncé - Halo

LE AMICHE CHE NON HO PIÙ Lucia, Federica, Roberta di Francesca Carollo. Postfazione di Luciano Garofano



In appendice un vademecum di buoni comportamenti, “Linee guida in caso di persone scomparse”, a firma del generale Luciano Garofano, ex comandante del RIS di Parma, esperto di investigazioni scientifiche.

«Secondo l’ultima relazione semestrale del Commissario Straordinario per le Persone Scomparse, ammontano a 31.372 le persone ancora da rintracciare, dileguatesi tra il 1974 e il giugno del 2015. La tendenza, purtroppo, registra un costante e preoccupante aumento: nei primi sei mesi del 2015, infatti, sono state presentate quasi ottomila nuove denunce e solo nel 2014 sono scomparse 5.364 donne, di cui 1.028 non sono state ancora ritrovate. Inoltre, secondo gli stessi dati, sono circa 200 le possibili vittime di reato […]». (dalla Postfazione di Luciano Garofano)

«Ho scritto questo libro non per accusare qualcuno, ma per tentare di proteggere qualcuno. L’ho scritto perché le donne si ricordino sempre di tenere gli occhi ben aperti, quando qualcosa non va con i loro mariti, con i loro compagni o, più semplicemente, perché sappiano sempre essere vigili. La mia esperienza nella cronaca – e queste tre inchieste ne sono testimonianza – mi porta ogni giorno a osservare con attenzione quanto succede attorno a me, alle mie amiche, alle donne delle storie che seguo, e a riflettere su quanto siamo esposte, spesso senza rendercene conto, a pericoli. Non è un monito, il mio libro, ma lo specchio di un pezzo del nostro Paese, in cui non siamo abbastanza tutelate. C’è del giallo, c’è inchiesta, c’è racconto di verità a cui ho assistito, ma soprattutto c’è cuore».
«Lucia era un’impiegata di banca, Federica era una pornodiva, Roberta una mamma e una moglie. Di Roberta non si può dire che “fosse” o che “fosse stata”, perché di Roberta non si sa più nulla. Potrebbe anche essere ancora viva, ma per ora Roberta non “era” e non “è” più nulla. […] Di due di loro, appunto, si conosce la fine. Il corpo di Lucia è stato ritrovato e la sentenza per omicidio e soppressione di cadavere è stata emessa. Il corpo di Federica è riemerso da un lago e si attende il giudizio definitivo a carico di uno psicopatico pluriassassino. Invece Roberta è scomparsa, lasciando tracce praticamente nulle che a fatica possono indurre a pensare a una fuga volontaria. La sua presenza si è estinta all’improvviso, senza alcun preavviso drammatico particolare… Anzi, la donna, prima di scomparire, ha lasciato segni del tutto banali, resti di vita quotidiana ordinaria: una lista della spesa incompleta sul tavolo della cucina, un pigiama rosa indossato come ultimo indumento. […] Ci sono affinità profonde, talvolta inquietanti, tra le storie di Lucia, di Federica e di Roberta. Storie di vita comune che diventano celebri per la cronaca, ma restano comuni per chi continua a frequentarle, anche se non ci sono più…». Francesca Carollo prova a raccontarcele, prendendoci per mano e conducendoci attraverso un campo minato, interrogandosi – e interrogandoci – sui mille significati della parola “femminicidio”; perché: «Anche se queste tre donne non le conoscevo, e non si conoscevano tra loro, io sto dalla loro parte. E non sto dalla parte dei loro aguzzini… Perciò le chiamo amiche. E poiché sono amiche che non ho più, poiché continuo a occuparmi di loro testimoniando il seguito dei processi che riguardano le loro scomparse, come portando ogni giorno un fiore alla loro memoria, qui le voglio ricordare riproducendo fedelmente la cronaca, ma uscendone anche, e aggiungendo, dove mi sarà concesso, le verità del cuore che la televisione non può raccontare per ragioni di tempo».

Francesca Carollo è inviata e volto storico di «Quarto Grado», programma televisivo in onda in prima serata ogni venerdì su Rete 4. È nata a Thiene, in provincia di Vicenza. Dopo la laurea in Giurisprudenza, nel 2002 si trasferisce a Bruxelles, dove lavora per un anno al Parlamento Europeo.
Giornalista professionista dal 2008, ha lavorato come autrice e caporedattrice a «TVModa», passando quindi alla redazione di «Studio Aperto».  Tra il 2012 e il 2015 è stata inviata per «Mattino Cinque», «Pomeriggio Cinque», «Domenica Live», «Segreti e Delitti». Collabora inoltre continuativamente con il programma «Quinta Colonna». Ha un blog nel portale «Tgcom24» di Mediaset: www.diariodiunagiornalista.com

lunedì 2 maggio 2016

Azealia Banks - The Big Big Beat

LA LUNA E I FALÒ di Cesare Pavese (Einaudi). Intervento di Chiara Evangelista



Non importa da dove si viene ma dove si vuole arrivare. Eppure chi siamo è il frutto di ciò che siamo stati e per fare un passo avanti bisogna necessariamente farne due indietro. Perciò Anguilla, il protagonista del romanzo, ritorna nel suo paese natio per comprendere se il tempo, in quel luogo abbandonato da Dio, sia stato clemente ma ogni cosa cambia cambiandoci. Ciò che c'era prima, ora non c'è più. Il romanzo è montato come un continuo andirivieni tra il piano della contemporaneità e il piano del passato creando un senso di nostalgia e malinconia nel lettore. Il protagonista ha cercato altro altrove, ha lasciato il suo paese per il Paese (l' America) ma dopo numerosi viaggi comprende che "tutto il mondo è paese". Si va per andare o si va per ritornare?  La luna e i falò è l' ultimo romanzo dell' autore.  "Non conviene tentare troppo gli dei..."(C. Pavese)

Watch Model Pyper America Smith Dye Her OWN Hair Pastel Pink

Next Questions — Pyper America

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

BLEACH

 PUBBLICITA' / ADVERTISING