Una delle più note ed
agghiaccianti ucronie italiane rivive grazie a una nuova edizione.
A Milano scoppia la
bomba atomica, un uomo e una giovane donna si trovano a fronteggiare la morte e la disperazione tra
la necessità di sfuggire alle radiazioni, quella di mantenere costanti le
proprie riserve di cibo, ma soprattutto di acqua pulita e sfuggire al cane
mangia cane che la piccola apocalissi ha causato. Con un retroscena sexy in cui
alla solidarietà i due protagonisti aggiungono l’attrazione erotica da “ultimi
uomini sulla terra” ⎼
che echeggia le atmosfere dei film italiani dell’epoca ⎼ questo spaccato della
società postatomica meneghina restituisce tutti i dubbi e le frustrazioni
attuali. Sono forse gli immigrati più adatti di “noi” a gestire le situazioni
di crisi? E non sono forse i medici a decidere chi si salva e chi no? Il
relativo benessere di cui godiamo è un fragile paravento? Un horror con un
presupposto fantascientifico, una discesa agli inferi senza ritorno che fa
tanto più rabbrividire quanto più l’ambientazione ci è famigliare. Un piccolo
cult che non può mancare nella libreria dell’appassionato di letteratura di
genere, soprattutto se milanese.
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