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POESIE DA AFFRANCARE DALLA TRINCEA ALLE CARTOLINE: STORIE DI VERSI. INCONTRO CON PIETRO BERRA AL FONDO VERRI DI LECCE
Incontro con
Pietro Berra. Domenica 6 dicembre 2015, Fondo Verri (Lecce, via Santa Maria del
Paradiso 8). L’autore dialoga con Stefano Donno e Mauro Marino
La poesia come fonte di libertà, bellezza e memoria,
fuori dagli schermi e, spesso, anche dai libri. E’ lo spirito che ispira tutta
l’attività di Pietro Berra, sia come autore sia come curatore e promoter di
rassegne letterarie. Domenica 6 dicembre alle 19 presenterà al Fondo Verri di
Lecce i tre frutti più recenti della sua ventennale militanza poetica, maturati
negli ultimi mesi: “Poesie in scatola”, ovvero scatole di porcellana dipinte
dall’artista Alcide Gallani ispirandosi alla poesia inedita che ciascuna di
esse custodisce al proprio interno, seme unico e prezioso; “Poesie dal fronte.
Vite in versi di soldati semplici dalla Grande Guerra all’Afghanistan”,
notevole raccolta di scrittura popolare, frutto di una ricerca ultradecennale,
che documenta come la forma poetica sia stata utilizzata anche da non letterati
durante tutte le guerre per rispondere all’esigenza profondamente umana di
comunicare fatti ed emozioni al di fuori di ogni retorica; “La città visibile.
Poesie da affrancare”, serie di testi ispirati a cartoline sull’evoluzione
urbana del Novecento e stampati sul retro delle medesime, in un libro che ha il
formato della cartolina maxi e le cui pagine si possono staccare e spedire
realmente, così che il lettore diventa parte della performance poetica. In
“Poesie dal fronte” è inserito, non a caso, anche un poeta soldato leccese,
conferma della particolare attenzione che Berra ha da oltre 15 anni per il
Salento, luogo dell’anima che ha ispirato tre delle sue raccolte poetiche,
manifestazioni come il gemellaggio culturale tra i fari di Brunate (Como) e
Santa Maria di Leuca (2010) e il reading di poeti delle città di frontiera
italiane riuniti a Oltranto (2006), oltre a ricerche, articoli e incontri
dedicati a Maria Corti e ai poeti salentini Salvatore Toma (di cui riuscì a far
ristampare “Il canzoniere della morte da Einaudi promuovendo una petizione a
livellonazionale), Antonio Verri, Claudia Ruggeri e Stefanio Coppola.
Pietro Berra (Como, 1975) è giornalista al quotidiano
“La Provincia”, di cui cura l'inserto domenicale “L’Ordine”, pubblicazione che
negli ultimi tre anni si è affermata come un’interessante eccezione nel
contesto di crisi della stampa italiana: si mantiene felicemente in attivo
scommettendo sui lettori forti, cui regala ogni settimana una selezione di
brevi saggi su temi chiave della vita locale e globale affidati a grandi firme
italiane e internazionali. In passato ha collaborato con i settimanali
“Diario”, “Panorama” e “Oggi”. Ha pubblicato 15 volumi tra poesia, narrativa e
saggistica e tre guide cineturistiche del lago di Como e della Lombardia.
Promotore di rassegne culturali, è nei comitati organizzatori di ParoLario,
Lake Como Film Festival, premio internazionale di letteratura “Alda Merini” e
Grand tour poetico, manifestazione itinerante per la diffusione della poesia e
della bellezza in Italia e nel mondo. Come poeta ha pubblicato le raccolte Un
giorno come l’ultimo. In viaggio per le strade di Como e della mente
(Dilogolibri, 1997), Poesie di lago e di mare (Lietocolle, 2004), Poesie
politiche (Luca Pensa Editore, 2006) Notizie sulla famiglia (Stampa,
2008) e Terra tra due fari. Piccolo viaggio in Italia (Lietocolle,
2011), La città visibile. Poesie da affrancare (Lietocolle, 2015, con
Francesco Osti) e il racconto in versi Disfattista! (Lythos, 2004),
oltre a diverse plaquette per le edizioni Pulcinoelefante.
mercoledì 2 dicembre 2015
Ri tagl io mostra fotofilosofica di Graziella Lupo Pendinelli e Guerrigliera di Eliana Forcignanò (iQdB Edizioni di Stefano Donno) … percorsi di relazione
Sabato 5 Dicembre (ore 18.30 – Galleria Foresta, in via F. D’Aragona 1 a Lecce) Graziella Lupo Pendinelli insieme con Eliana Forcignanò propongono un’istantanea fotopoetica della loro ricerca, dando luogo a un’interazione circolare con i presenti che si orienterà tra lo sguardo e la parola. L’obiettivo dell’incontro non sarà soltanto la presentazione dei lavori delle due autrici, bensì la costruzione di una relazione con chi vorrà partecipare e condividere la loro esperienza creativa donando sguardo alle immagini e voce ai versi. La sinergia s’inscrive nelle istanze autonome delle autrici che hanno portato a due tracce artistiche differenti, ma comunicanti: Ri tagl io, mostra fotofilosofica di Graziella Lupo Pendinelli promossa dalla Cooperativa Sociale Telalab in collaborazione con la Galleria Foresta, e Guerrigliera, silloge poetica di Eliana Forcignanò appena edita da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Sono queste le tracce sulle quali si snoderà il percorso di riflessione e dialogo che coinvolgerà i partecipanti in un gioco che si muove sul delicato confine tra ricerca filosofica e trasposizione artistica.
“Ogni foto imprime un taglio. Se è vera la
difficoltà di esaurire le potenzialità di un’arte poliedrica quale la
fotografia in una frase, la sfida di Graziella Lupo Pendinelli in Ri tagl io
è quella di far accadere l’incontro fra due istanze dell’umano che, da sempre,
si cercano e si rincorrono: lo sguardo e la parola. Le fotografie di Graziella
Lupo Pendinelli sono la trasposizione di uno sguardo indagante – a tratti
socraticamente ironico – che si spinge oltre il dato percettivo per cogliere le
heideggeriana Wesen, senza tuttavia cadere in un monolitico
essenzialismo. Queste fotografie sono soprattutto particolare, eppure
l’universale si raggiunge ugualmente e risiede nell’interrogarsi perenne
dell’occhio e della parola sull’epifania montaliana della realtà che non è mai
come appare. Qui si afferma l’autonomia dell’occhio sulla macchina, perché ciò
che distingue un artista della fotografia da un dilettante è la capacità di
affrancarsi dalla schiavitù dello scatto facile avallata dalla tecnica
digitale. Graziella Lupo Pendinelli scatta sempre come se non avesse più
pellicola ponendosi costantemente di fronte a una scelta. Ed è stato questo
aspetto, quest’urgenza veritativa che costella e sostanzia quella estetica a
suscitare in me, abituata alla preminenza della parola, il desiderio di
mettermi in gioco con la mia poesia. Da qui nasce l’intreccio tra Ri tagl io
e la silloge Guerrigliera (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno, 2015): il gioco è quello di “tagliare” il verso e lo sguardo nella
direzione di un sentire che, pur sviluppandosi attraverso percorsi individuali,
si è scoperto affine e permeato dal desiderio dello scambio”.
(Eliana Forcignanò)
Info
martedì 1 dicembre 2015
PER AMORE DEI LIBRI DI PAOLO MACI (BESA EDITRICE) DA OVERECO ACADEMY A LECCE IL 5 DICEMBRE 2015 CON ARCADIA LECCE
Arcadia Lecce è lieta di
presentare il volume di Paolo Maci edito da Besa Editrice dal titolo “Per amore
dei libri” sabato 5 dicembre 2015 ore 18,30 presso Overeco Academy and workshop
di Lecce in via Casetti 2. Presentano l’autore lo scrittore e giornalista
Raffaele Polo e la scrittrice Loredana Ruffilli. Introduce Valentino Zanzarella
(Presidente Arcadia Lecce). Lo chef Angelo Colelli (patron di Angels
Ristorante) offrirà una gustosa sorpresa ispirata al libro e all’amore per la
lettura. Arcadia Lecce è lieta di presentare il volume di Paolo Maci edito da
Besa Editrice dal titolo “Per amore dei libri” sabato 5 dicembre 2015 ore 18,30
presso Overeco Academy and workshop di Lecce in via Casetti 2. Dialogheranno con l’autore il giornalista e
scrittore Raffaele Polo e la scrittrice Loredana Ruffili. Lo chef Angelo
Colelli (patron di Angels Ristorante) preparerà una sorpresa “golosa” ispirata
alla forza delle parole e all’amore per la lettura. Introduce Valentino Zanzarella
(Presidente Arcadia Lecce).
Passione, gratuità,
condivisione sono le parole che caratterizzano il successo di Città del Libro.
Quando Paolo Maci mi ha chiesto di introdurre questo suo libro di ricordi e
considerazioni sugli anni del suo mandato di Presidente a Città del Libro era
ben chiaro in me il giudizio positivo sull’esperienza...Ecco il merito
principale di Paolo Maci negli anni in cui è stato presidente: saper ascoltare
e recepire i consigli di tutti, affidarli al discernimento della “squadra” e
curarne la realizzazione. Insomma, una regia di tutto rispetto che non poteva
non portare frutti copiosi. Una voglia matta di fare cultura in piena libertà,
senza condizionamenti, con l’unico intento di ascoltare, scoprire e riflettere
sui temi che gli autori con la loro presenza e i loro libri proponevano al
pubblico. Credo che il pubblico abbia respirato l’aria di libertà di Città del
Libro e l’abbia condivisa fino in fondo pur nelle diversità di opinioni
politiche consolidate o meno che fossero. Città del Libro è stata di tutti e
non ha escluso nessuno lasciando la politica un po’ in disparte, non certo nel
ruolo di protagonista. Città del Libro di Campi Salentina ha fatto scuola.
Città del Libro è una esperienza e un patrimonio da non disperdere, anzi
rinnovare e rilanciare non solo per Campi. Questo libro di Paolo Maci va letto
in questa chiave, cioè testimonianza di una bella avventura culturale e sociale
che indica un percorso per come si possono realizzare sogni collettivi che
fanno bene alla comunità e al territorio. (dalla prefazione di Enzo Quarto)
PAOLO MACI è nato a
Campi Salentina, dove vive. Laureato alla LUISS Guido Carli, è Avvocato
Cassazionista. Cultore di Diritto Costituzionale, collabora con il prof. Nicola
Grasso nell’Università del Salento. Esperto di Diritto Regionale e degli Enti
Locali, è stato componente del Tavolo di Lavoro sulle Riforme istituito presso
il Ministero per gli Affari Regionali nel 2013. Ha pubblicato i volumi
L’autonomia finanziaria delle Regioni Ordinarie (Università degli Studi di
Lecce, Quaderni di Ricerca del Dipartimento di Studi Giuridici, Argo, Lecce,
1998), Il nuovo Statuto della Regione Puglia (Besa, Nardò, 2004), Dieci anni
sull’Ora. Politica e istituzioni nella transizione (Besa, Nardò, 2009) e il saggio
Profili Costituzionali del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in AA
.VV., Cronos (Università degli Studi di Lecce, Dipartimento Beni Arti Storia,
Lecce, 2004). Giornalista pubblicista, ha fondato e dirige il Centro Studi
Mons. Carmine Maci e l’associazione culturale SoloLetteratura. Dal 2002 al 2009
è stato Presidente della Fondazione Città del Libro, che durante il suo mandato
ha ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il premio per la
migliore manifestazione di promozione del Libro e della lettura realizzata in
Italia.
Per Info Arcadia Lecce
– www.ordoequestristempliarcadia.it
lunedì 30 novembre 2015
venerdì 27 novembre 2015
Esce Guerrigliera di Eliana Forcignanò (iQdB Edizioni di Stefano Donno)
Scrive Mauro Marino nell’introduzione: “Questa è
poesia guerrigliera, muove all'attacco, porta il colpo dove è utile e
necessario portarlo e le emozioni temprano un sentire desto, sempre presente:
sempre vivo! Conosco da tempo l'esercizio poetico di Eliana Forcignanò, la
ricerca che muove le sue parole, la saggezza con cui calibra la sua conoscenza
di filosofa. La poesia è alleata della filosofia, è spalla parlante del
pensiero, voce e mano, strumento dell'agire, del divulgare in "basso"
ciò che l'animo muove. Poesia efficace di chi conosce le parole e sa usarle, sa
metterle nel suono per mutarle in coro.”
I versi : “Se un giorno cercherete i poeti // quando
dispersi e amareggiati // vi volgerete alla vostra vita // trovandola vuota
vana vecchia // non rovistate tra gli scaffali // delle pubbliche biblioteche.
// Non vi spaventino // pagine spesse e polverose. // Non perdetevi nelle
grandi // rivendite alla moda luccicanti // di ultime novità editoriali. // Non
consultate l’antiquario // pronti a pagare a peso d’oro // il volume
autografato. // Se mai cercherete i poeti // pescate nelle vostre case //
qualche strano libro dimenticato // una vecchia antologia di scuola //
l’opuscolo che vostro padre pagò // tremila lire alla festa patronale. //
Cominciate da quelle poche righe // mischiate nomi noti e senza gloria //
scegliete un verso e scrivetelo // su un pezzo di carta inutile // mandatelo a
memoria. // Perché i poeti sono inutili // se qualcuno non li ricorda // almeno
per un verso. // Perché non tutti i poeti // campeggiano nelle letterature //
togate e illustri. // Perché non tutti i poeti // sono morti poveri o suicidi.
// Se un giorno cercherete i poeti // cercate quei pazzi che negano // di
scrivere per cambiare il mondo”
Eliana Forcignanò, poetessa e prosatrice, è nata nel
1983 a Lecce ove tuttora risiede. Laureata in Storia della Filosofia, è
attualmente iscritta all’Albo dei pubblicisti di Puglia: si dedica al
giornalismo, collaborando con varie testate locali, da quando aveva diciotto
anni, e alla scrittura creativa da sempre. Ha esordito nel 2007 con “Fiabe come
rondini” (Lupo Editore) e nel 2011 “Fiato Corto” per LietoColle Libri.
S’interessa di letteratura, psicologia, sociologia. Un suo saggio sull’antipsichiatria
nel Sessantotto è apparso nel bollettino del Centro Italiano per la Ricerca
Storico Educativa di Firenze.
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del
Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74
73107 Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Editor – Francesco Aprile
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
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