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giovedì 16 maggio 2013

Esce il nuovo e fiabesco Unduetrestella - Verba Incredibilia (Lupo Editore)




Le parole sono importanti, diceva qualcuno. Le parole sono pietre, scriveva qualcun altro. Come a dire che ciò che viene fuori dalla nostra bocca ha un peso che non si può lasciar cadere rovinosamente sul nostro interlocutore, perché le parole hanno un effetto sulla realtà che ci circonda, provocano conseguenze, cambiano le cose. Le parole della magia poi sono dei macigni, sono più importanti di tutte le altre parole esistenti e non devono essere in alcun modo pronunciate a caso, tanto per aprire bocca. Bisogna prendere tempo, concentrarsi sull’obiettivo che si vuole raggiungere, inspirare profondamente e proferirle più e più volte ad alta voce. Poi se ne verificheranno gli effetti. E se inavvertitamente sbagliamo? Se un lapsus manda tutto all’aria e il nostro rospo si trasforma in un principe racchio e tarchiato? Come si fa?
Le storie di magia ci insegnano che sempre c’è stata e sempre ci sarà una nuova formula che correggerà la prima, si può tornare indietro e a volte basta un semplice “scusa” per vanificare gli effetti disastrosi di una parola dura come una pietra. Anche la redazione di UnduetreStella ha elaborato la propria formula magica, l’abbiamo proferita ad alta voce in una piovosa notte d’autunno tra le foglie ingiallite, ne è venuto fuori questo nuovo numero, una raccolta di formule magiche raccontate e illustrate, ma attenti a non pronunciarle ad alta voce…

INFO



Ecco il Minitour delle Salentine




Giovedì 16 maggio, ore 21:00 presso il Circolo Arci Rubik in Via Cellino, 5 a Guagnano (Le), Kurumuny e B22 presenteranno il progetto delle carte da gioco “Le Salentine” (Per info sulla serata e prenotazioni tavoli: 340 8942727 – www.arcirubik.it). Un progetto artistico che ha portato alla creazione del primo mazzo di carte da gioco ispirato alle tradizioni, agli usi e ai costumi del Salento. In occasione della serata verrà allestita la mostra dei bozzetti disegnati a mano che illustrano una parte del percorso creativo. Prosegue Sabato 18 maggio dalle ore 18.30, in piazza Vittoria a Caprarica con il torneo di scopa a coppie; (Iscrizioni 333 6435757). E si conclude domenica 19 maggio dalle ore 18.30, al Casello della Cupa in via Villa Convento Km. 3, a Carmiano, con il torneo di briscola a coppie. (Iscrizioni 339 8408987). Tre serate all’insegna del gioco e della cultura del territorio con “Le Salentine” le nuove carte da gioco che raccontano storie, personaggi, riti e miti del Salento!


Le Salentine, carte da gioco
quattro storie in quattro semi

«Il laboratorio creativo B22, costituito da Francesco Cuna e Alessandro Sicuro in collaborazione con la casa editrice Kurumuny, ha realizzato e promosso un inedito recupero figurativo, che ha condotto a una rilettura iconografica delle tradizionali carte da gioco napoletane. Un progetto stilisticamente genuino, che ricorda e riporta gli elementi della cultura contadina sul tavolo della contemporaneità e in particolare pone l’attenzione delle giovani generazioni attraverso l’antico e sempre vivo gioco delle carte. I peculiari elementi decorativi de “Le salentine” riguardano le brocche che sostituiscono le coppe, i lecci inseriti al posto dei bastoni, le tarante con i denari e le zappe al pari delle spade. Per quanto riguarda le figure dell’otto e del nove invece, i curatori del progetto B22, hanno ripreso e rielaborato negli abiti delle donne i costumi tradizionali di Cutrofiano, Calimera e Gallipoli mentre per quelli dell’uomo si sono rifatti all’abbigliamento degli antichi abitanti di Martano, Gagliano del Capo e Otranto; in tutti spiccano le minute ed eleganti rifiniture di fazzoletti bianchi, corpetti di color cremisi, gonnelle scure, coppole, calzette e scarpe con fibbie d’ottone. Nelle figure dei dieci vengono riproposte le immagini dei santi più popolari come san Giuseppe, sant’Oronzo, san Martino e san Paolo.
Quest’accurato e brillante intervento di sintesi figurativa, realizzato interamente a mano dopo una lunga serie di bozzetti, interessa un vasto repertorio culturale illustrativo, dal quale emerge un segno grafico agile e immediato che ben si attiene sia al valore simbolico della tradizione, che alla fedeltà stilistica del mero oggetto rappresentato come nei casi della zappa, della brocca con il simbolo del galletto o del ferro di cavallo. Il rinnovamento dell’immagine, il dinamismo pizzicato di alcune figure e l’attenzione per il dettaglio impresso in quei simboli arcaici come quelli del Dio che danza nella Grotta dei Cervi a porto Badisco, il volto barocco e antropomorfo del tre di lecci, la taranta o l’uroboros, danno rilievo ed eloquio a un codificato linguaggio figurativo, che lentamente è emerso dalle vicissitudini del tempo e della storia. Racchiuse sul retro dal monocromatico e stilizzato soffitto a cassettoni della Cattedrale di Otranto, le carte salentine si presentano come un piccolo teatrino tascabile, dove in pochi centimetri plastificati sono racchiuse storie, personaggi e territorio che a nostro piacimento potremo raccontare in qualsiasi momento».
(Giuseppe Arnesano sul Blog “L’arte tra le righe” CoolClub.it).

Per info sulle carte:

Lancio dei nuovi libri: meglio sui blog o da Fabio Fazio? | EHI BOOK!

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Google Play Libri si aggiorna con la compatibilità ai formati PDF e EPUB – Androidiani

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Greenpeace, libri in carta riciclata 'conquistano' lettori - Natura - Ambiente&Energia - ANSA.it

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mercoledì 15 maggio 2013

“AMORE E MARCHETTE” DI MASSIMO DONNO (Etichetta Ululati, Lupo Editore). ONLINE IL VIDEO PROMO DELL’ALBUM D’ESORDIO SU YOUTUBE DA OGGI 15 MAGGIO 2013





Cosimo Lupo compie 50 anni, l'intraprendente fondatore e titolare della casa editrice Lupo Editore, patron della neo etichetta musicale Ululati, ha deciso di festeggiare questa felice ricorrenza a “furor di musica”, facendo un regalo a tutti i suoi lettori, ascoltatori, estimatori e amici, con il lancio del giovane cantautore italiano Massimo Donno e del suo intrigante lavoro intitolato “Amore e Marchette”, il cui video promozionale girato da Gianni De Blasi è on-line dal 15 maggio 2013.

“Massimo Donno è un gatto che salta sui tetti della canzone d'autore italiana prendendosene la parte più nobile. Come un gatto ci fa le fusa, ci conquista per poi graffiarci quando meno ce lo aspettiamo. Come un prestigiatore muove le parole tra surrealismo e neorealismo. Ci concede una musica tra sogno e realtà. Il disco in ogni traccia è una capriola, una giostra un pugno e uno sberleffo un bacio e uno schiaffo. Cartina tornasole delle nostre vite imbarcate su fragili vascelli. Semantica del testo e sintassi musicale si armonizzano perfettamente nel suo creato di opposizioni binarie. Dalle quali scaturisce una bellisima opera, un'opera aperta. Un'opera che perdere è come fare peccato.” (Oliviero Malaspina)

Info e contatti:
Lupo Editore

UFFICIO STAMPA OVERECOAGENZIA

booking@overeco.it

cell. 3288258358 – 3290629451


MASSIMO DONNO … DI VITA, DI PALCO E DI NOTE  - Inizia lo studio della chitarra a tredici anni, a Corigliano d’Otranto, in Salento. Parte dal Blues, Funky, Rock, ma nel corso degli anni si fa forte l’avvicinamento al genere cantautoriale italiano e non. Grazie ai cantautori si fa grande la passione per i suoni acustici, sia del jazz che della musica etnica. Questa passione è ulteriormente accresciuta dalla terra in cui Massimo nasce. La prossimità di quella fascia di Sud, alle tante sfumature ed anime della musica mediterranea, rende ovvia la prossimità dei musicisti alla musica tipica di queste zone e alle varie contaminazioni che questa negli anni ha subito. Intorno al 2000 – 2001 Massimo, insieme a Luca Barrotta e ad altri amici – musicisti, da vita al suo primo progetto di folk d’autore: Allegra brigata Bodhran. In questo ensemble vengono elaborati suoni tradizionali del sud Italia, dei Balcani, i ritmi tradizionali ebraici del klezmer, uniti ai testi di cui Massimo è l’autore. Allegra Brigata viaggia spesso, da Milano a Teramo, da Roma a Pescara, a Parma, Prato, Cremona, Bologna, fino alla semifinale del “premio de Andrè”, a Messina, grazie a due brani scritti e musicati da Massimo. In questi live spesso la band ha avuto il piacere di ospitare musicisti di tutto rispetto nell’ambito della musica popolare, da Guido Sodo a Maurizio Deho. Con Allegra Brigata Bodhran realizza tre lavori: “Memorie” (2001), “In cerca d’autore” (2003), “Demo” (2006). Diversi brani di Massimo inoltre faranno parte negli anni di varie compilation di musica etnica e word music: ad esempio un brano composto a quattro mani con Gianluca Milanese (flauto traverso) confluisce nel 2005 nella compilation “Musichetnia 2”, prodotto dalla RedLand di Bari. In questi anni va inoltre avanti l’attività didattica di Massimo: si trasferisce a Bologna, dove vive dal 2003 e studia con chitarristi del calibro di Romano Trevisani (chitarrista di Vasco Rossi, Dalla, Nannini,ecc.), Guido Sodo, con cui affronta un approccio centrato sulla musica popolare del sud Italia, Maurizio Geri (Riccardo Tesi, Banditaliana,ecc.) con cui approfondisce lo studio della musica Manouche, un genere di confine tra il jazz, la musica zingara, il Walzer musette francese. Ha studiato scrittura creativa con lo scrittore e critico Michelangelo Zizzi e  lettura espressiva/dizione con Paolo Magagna al teatro dell’ascolto nell’anno 2010/2011. Si laurea in Sociologia nel 2008, presso l’ Alma Mater Studiorum – Università degli studi di Bologna. Parallelamente Massimo sviluppa un’altra sensibilità, parallela a quella delle piazze e dei centri in cui si esibisce, e cioè la passione per gli ambienti intimi e raccolti in cui incontrare il pubblico da vicino: scrive per teatro diversi copioni, facendoli interagire con musiche inedite e composizioni cantautorali di De Andrè, Bertoli, Guccini, ecc. Negli anni che vanno dal 2005 ad oggi, realizza diversi spettacoli: “Ti saluto dai paesi di domani …”  sulla vita di Fabrizio de Andrè; “A ruota libera” sull’arte come espressione dei cosiddetti diversi, per natura e per cultura; “Le Otto ore” ispirato alle musiche tradizionali di lavoro e immigrazione di tutta Italia; “Incanti di Tango” orientato alla reinterpretazione di musica cantautorale in chiave tango/jazz; “One hand Jack”, tratto da un monologo di Stefano Benni, con musiche di Fred Buscaglione; “Ognuno ha l’inverno che merita” in cui alla sua prosa intreccia composizioni cantate e strumentali inedite. Inoltre realizza, scrivendo i monologhi e arrangiando i brani di Fabrizio De Andrè, presso il Teatro dell’Ascolto di Bologna, una trilogia di spettacoli: “… e tutto ciò lo chiamavo luna”, ispirato all’album “La Buona Novella”; “Dall’inizio alla fune”, ispirato all’Album “non al denaro, non all’amore, né al cielo”; “L’uomo che imparò a volare”, ispirato a “Storia di un impiegato”. Negli anni inoltre Massimo è spesso ospite di progetti altrui, in cui opera da turnista: dalle performance popolari con i più grandi cultori della musica tradizionale salentina e non (Emanuela Gabrieli, Gianluca Milanese, Marcello Zappatore, Ovidio Venturoso, ecc.) alle pièce teatrali di vari registi in cui Massimo canta e suona la chitarra ( “Navigammo su fragili vascelli” , “stasera è più forte il dolore”, “Compagno cittadino …” di Alberto Minafra). Nel 2007 ha suonato circondato dalle coreografie del Maestro Tony Candeloro, uno dei più grandi rappresentati della danza contemporanea nel mondo. Nel 2009 collabora con l’attore Simone Franco per la realizzazione di uno spettacolo sulla musica e la letteratura argentina. Esperienza forte è anche l’incontro con Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo Bertoli, incontro avvenuto nella casa del cantautore scomparso nel 2002. Nasce un’intensa amicizia e collaborazione tra i due: Alberto è spesso ospite negli spettacoli di Massimo e viceversa, dividendo il palco con artisti del calibro di Franco Mussida (Premiata Formeria Marconi), Luca Bonaffini, ecc. In uno di questi live conosce il compianto Andrea Parodi, con il quale avrebbe diviso il palco in un concerto troppo a ridosso della sua prematura scomparsa. La collaborazione porta Massimo ed Alberto, accompagnati sempre da Luca Barrotta  alla fisarmonica, ad esibirsi in festival e teatri, da Mantova a Firenze, fino alla provincia di Lecce. Nel 2010/2011 collabora con l’Osservatorio Astronomico di Bologna e l’Associazione per la Divulgazione delle Scienze Sofos, per la realizzazione dello spettacolo di osservazione astronomica/divulgazione scientifica dal titolo Racconti di cielo – Armonie tra mito e scienza. Porta attualmente in giro diverse performance live, dalla musica etnica, alla cantautoriale, allo swing, al tango, ecc. fino alle esperienze da solista accompagnato solo da chitarre e loop machine. Collabora come chitarrista con la cantante Afro – Brasiliana Nilza Costa e con il polistrumentista messicano Carlos la Bandera. Insieme al cantautore Gigi Marras, con cui collabora, guadagna la finale al premio Bindi 2011 e la finale al  Premio Musicultura 2012 (Ex Premio Città di Recanati), entrando nel cd ufficiale con i brani dei 16 finalisti. A giugno, con un suo brano “Amore e Marchette”, vince “Promo”, mini-concorso su Ciao Radio, radio Emiliana, ricevendo il maggior numero di voti. A luglio 2012 è stato finalista al Premio Bindi riscuotendo ottimi risultati di pubblico e critica. A settembre 2012 è stato finalista al Festival delle Arti di Bologna, contest organizzato da Andrea Mingardi. È stato finalista alla 14a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori 2012, classificandosi tra i primi cinque. E' stato semifinalista al Tour Music Fest, il più grande festival europeo dedicato alla musica emergente, con la commissione artistica presieduta da Mogol. In Ottobre 2012 termina la registrazione del suo album solista in uscita nella primavera del 2013 per l’etichetta Ululati (Lupo Editore). Il Cd contiene numerose collaborazioni, da Maurizio Geri a Francesco del Prete, da Guido Sodo (Cantodiscanto) a Nilza Costa, Ovidio Venturoso e Giuseppe Spedicato (Bandadriatica), ecc.

MASSIMO DONNO IN PUNTA DI … PENNA -  Coltiva la primordiale passione per la scrittura. Nell’ottobre 2009 risulta tra gli autori scelti per il concorso indetto dal centro studi Kairos di Lecce che entreranno a far parte di un testo – raccolta delle opere vicine al tema della resistenza dal titolo “Lenti spiriti”. Il titolo dell’opera di Massimo è “Sogni al risveglio”, racconto metropolitano sulle forme di quotidiana ed individuale resistenza. Nel marzo del 2010 guadagna un secondo posto, con il racconto “Victor”, al concorso letterario “Lettere Matte – Scrittori per Talitha”, entrando così di diritto nel volume che comprenderà tutte le composizioni dei finalisti. Ad aprile 2010, con tre racconti “Pensieri macchiati di rosso”, “Victor”, “l’uomo che imparò a volare”, giunge tra i finalisti, guadagnando il titolo di “Segnalato” nel concorso letterario “La vita in prosa”. A settembre 2010 pubblica per l’Agenzia di Comunicazione IKOS di Bari un racconto nella raccolta di racconti “Cento storie per cento disegni” edito da Di Marsico.

Info e contatti:
Lupo Editore

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Foto I luoghi dell'Inferno di Dan Brown a Firenze - 1 di 11 - Firenze - Repubblica.it

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Il nuovo libro di Dan Brown Inferno è uscito nelle librerie italiane

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È già record di vendite per ''Inferno'' di Dan Brown . libreriamo.it - recensioni libri

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Salone del Libro di Torino, gli appuntamenti Sellerio . libreriamo.it - recensioni libri

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Diana, libri e videorecensioni «L'ultimo di Dan Brown? Leggo e vi dico» - Corriere del Mezzogiorno

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domenica 12 maggio 2013

Tefteri Il libro dei conti in sospeso di Vinicio Capossela per Il Saggiatore in libreria dal 16 maggio 2013

Una taverna invisibile dalla strada, una porta modesta a segnalare l’ingresso. Dentro, pochi tavoli, luci basse, fumo. In fondo alla sala una piccola pedana, dove si suona seduti in linea, di fronte agli avventori. Voce, chitarra, buzuki. Stasera si suona rebetiko. Si ascolta mentre si mangia e si beve. È l’eucaristia che si riceve da seduti, senza poter scappare, e la taverna è la sua chiesa. Vinicio Capossela ha percorso le strade della Grecia nell’anno del tracollo finanziario. Ha incontrato quel che resta dei leggendari rebetes nelle taverne di Atene, Salonicco, Creta, catturando visioni, ebbrezze, magie e illusioni su un piccolo taccuino, il suo Tefteri. Capossela racconta una Grecia inedita, sofferente e fiera, che riscopre il rebetiko come musica della krisis. Una musica dell’assenza, nata dalla rabbia e dalla nostalgia di un popolo, quello greco-turco, che nel 1922 si trovò sradicato e straniero in patria. Rebetiko è scelta politica. Rebetiko è appartenenza. È il canto di sirena che riecheggia nei porti del Mare nostrum. Per il rebetiko non si applaude, si rompono piatti: la radice della sua forza unica affonda nel suo anarchismo. Nota dopo nota, pagina dopo pagina, il Tefteri è la trascrizione dei debiti e dei crediti che bisogna fare per «imparare il mestiere di campare». Il registro dei conti in rosso che tutti hanno con la vita e la morte. Perché, fin dall’antichità, quello che viene dalla Grecia partecipa dell’universale, ci dice dell’uomo e del suo destino, là dove è nato. Quando superò la necessità e inventò il gioco, la festa, l’arte. Quando sollevò il capo e divenne anthropos.

Vinicio Capossela è autore dei suoi dischi e dei suoi spettacoli. Ha pubblicato Non si muore tutte le mattine (Feltrinelli 2004) e In clandestinità. Mr Pall incontra Mr Mall, con Vincenzo Costantino (Feltrinelli 2009).

la danza segreta e profumata dei libri in fiera | Rubriche | www.avvenire.it

la danza segreta e profumata dei libri in fiera | Rubriche | www.avvenire.it

sabato 11 maggio 2013

Ghost Hunting - Tra scienza e leggenda manuale del vero Ghost Hunter di Mario Contino (Uno Editori)


Il manuale più completo e semplice sul Ghost Hunting. Impareremo cosa occorre sapere per svolgere al meglio la ricerca sui fenomeni legati alle presenze extradimensionali. Capiremo il perché dell’uso degli strumenti scientifici che normalmente vengono utilizzati dai Ghost hunters e come usarli al meglio per ottenere i migliori risultati.

Il libro detta le regole per non infrangere le leggi e rapportarsi pacificamente anche con chi è scettico sui fenomeni “paranormali”. Alcuni manuali si fermerebbero qui, questo libro invece affronta il problema della ricerca relazionata alle leggende popolari ed all’esoterismo, unendo concetti scientifici a conoscenze esoteriche. L’esoterismo non è altro che un’antica scienza e l’autore cerca di conciliare al meglio antiche conoscenze e moderne teorie.

Info

Sette classici della letteratura che potrebbero funzionare al cinema diretti da Baz Luhrmann | NewsCinema

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Letteratura e ingiustizie nella storia di Jean Rhys - Caterina Bonvicini - Il Fatto Quotidiano

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Incontro internazionale per Libri da cogliere con il “Tartan Noir” - Attualità - informazione.tv - notizie dal fermano

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[ Firenze ] La Toscana dei libri al salone di Torino - gonews.it

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venerdì 10 maggio 2013

La Pòlis che non c’è di Ennio Abate, prefazione di Massimiliano Tortora (Cfr). Intervento di Nunzio Festa



“La Pòlis che non c’è” è il libro che raccoglie le poesie scritte dal poeta-operaio d’origini campane, Ennio Abate, dal 1978; vincitore della terza edizione del Premio “Fortini”, si tratta d’un’opera insieme complessa e semplice allo stesso tempo. Difficile nella sua struttura, di facile lettura. Perché, e il prefatore del volume sarà ancora più chiaro e decisivo del sottoscritto (ma a suo modo vorrà spiegarcelo il poeta nella sua nota accompagnatoria dei testi), la poesia civile d’Abate – al di là di cosa pensino delle definizione sostenuta gli stessi Ennio Abate e Tortora – s’occupa proprio della scomparsa del “noi” politico, arrivando a incidere con lo scalpello del poeta l’Io oramai in stato di emarginazione e, perfino, resa. Reagendo nel disincanto, in una qualche maniera. Quindi dal punto di vista dell’intonazione contenutistica, posso confermare che l’obiettivo è raggiunto: Abate versifica dandoci la decomposizione assoluta delle comunità, nello specifico quella politica – di protesta. Come, d’altronde, l’altro grande risultato è stato ottenuto. Insomma non conoscevo il poeta Abate ma adesso so bene che dovrei stare molto più attento a un autore e lottatore che vissuta l’esperienza d’Avanguardia Operaia, non è sereno nell’essersi pensionato. Anzi il calore della sua rabbia porta persino aggressioni alle acque chete dei tanti ex compagni che si sono arresi oppure, peggio ancora, han fatto il salto che li condusse già tempo fa dall’altra parte. Facendo scompiglio, innanzitutto, nelle certezze assolute in mano a fondoschiena benpensanti e ben torniti. Se all’inizio la partitura è più ampia, nella seconda parte dell’opera infatti, proprio dove le artigliate diventano più forti, la scrittura viene a chi legge in veste più computa. Eppure la forza è sempre la stessa. Abate sente il mondo cadere. I problemi diventare “crisi”. Tutte le sconfitte. E, su tutto, la classe operaia lasciata in un deserto dove a volte prova ancora a lottare. Mentre, per dire, i giornali più diffusi cosa diffondono? “Controllo / nel più smaltato vasino / a sinistra / la cacca di Arbasino.” Le pattuglie degli ex combattivi, invece, come lavorano e/o lottano adesso? “I più lesti finiti in massmedia / il grosso eliminato tra storia / filosofia o economia / altri per il rotto della cuffia / accucciati in poesia / e qualcuno solo in scuole di periferia.” Dice il poeta-operaio. Pronto al riscatto. E coraggio dona la sua poesia civile e sociale.        
  

Città di Venezia - News Marghera - "La seconda vita dei libri"

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Nasce Effe TV, il primo canale completamente dedicato ai libri e alla cultura . libreriamo.it - recensioni libri

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L’80-mo anniversario dei roghi di libri in Germania: La Voce della Russia

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Lo stupore vivo dei ricordi nei versi di Lara Carrozzo. – Libri - Blog - Bari - Repubblica.it

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Libri: la Cina in chiaroscuro di Mo Yan - Top News - ANSA.it

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giovedì 9 maggio 2013

GLI AEDO A COPERTINO DOMANI 10 MAGGIO 2013




Non si può non ascoltare la musica degli Aedo, si rischia di perdere un'occasione necessaria per il cuore.  Non mancate! Venerdì 10 maggio 2013, ore 22:00 - Atrio Palazzo Briganti (municipio) - via Malta - Copertino (LECCE).


Molto più che interessante, anzi intrigante e molto bello questo lavoro degli AEDO.
L'album si apre con “Acqua” e si chiude con “Penelope”, come se nell'andirivieni delle onde nel tessere e disfare una tela ci sia un attesa di qualcosa di positivo l'arrivo anche solo di una immagine benigna. Tra il brano di apertura e quello di chiusura splendidi brani sono Le orecchie del Re e La pancia del mostro. Bellissima anche “Le tue mani”. Le sonorità sono a volte rarefatte a volte forsennate come gli stati d'animo di una società in travaglio.
Belli i testi con sfumature agrodolci e le sonorità che vanno dalla ballada a brani più potenti intersecati da un'etnicità mai banale.
Un disco da non perdere per nessun motivo: un disco che fa pensare sognare viaggiare sperare attraverso le splendide voci dei cantanti. (Oliviero Malaspina)

Nato nell’agosto del 2010, il progetto AEDO delinea un percorso lirico che si nutre delle radici del suono piegando il canto popolare alla riproduzione della natura. Dalla ricerca e riconsiderazione di antichi miti fino a giungere a testi di natura contemporanea, lo spettacolo proposto restituisce un ricercato immaginario arcaico che si distingue in contesti molto diversi dimostrando di possedere quella natura poliedrica tipica del Teatro Canzone. Nel 2011 e 2012 gli AEDO si esibiscono in numerosi concerti, dividono il palco con artisti di fama internazionale come i RADIODERVISH e LUCA MORINO, realizzano una tournee nazionale che li porta a suonare a ROMA e BARI, vincono il Concorso OFFICINE DELLA MUSICA in occasione del quale viene prodotto un videoclip professionale del brano “MACARIA” realizzato dalla PUNTO EXE con la regia di GIANNI DE BLASI e sostenuto da diversi partner quali: UNIONE EUROPEA, PUGLIA SOUNDS, REGIONE PUGLIA, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE, PUGLIA PER TUTTE LE STAGIONI.


Gli AEDO sono:
Giovanni Saccomanno
voce e chitarra acustica
Eleonora Pascarelli voce
Mauro Pispico chitarra classica
Chiara Arcadi violino
Francesco Spada organetto
Giuseppe Donadei percussioni
Giorgio Kwiatkoswski basso



INFO




TORNA BALLOON LA FESTA DEL FUMETTO E DELLA LETTERATURA PER RAGAZZI - Cultura / Spettacoli Policoro

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Tre serate con la letteratura del ‘900 | L'Eco delle Valli

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Approfondimenti sulla letteratura infantile alla biblioteca di Borghetto Santo Spirito - Quotidiano online della provincia di Savona

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Libri da leggere 2013, "Inferno" di Dan Brown - Cultura 2.0

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Libri sperimentali e non solo: Saluti da Pineta Mare | Renata Ferri

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mercoledì 8 maggio 2013

Saul Bass - Google Doodle Video HD [1080p]

CAMAIORE. Premio Camaiore Letteratura Gialla 2013 , via alle richieste per far parte della giuria popolare — Settimanale di informazione della Toscana Ovest

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Viterbo News 24 - Letteratura noir e cinema, il meglio del noir scozzese a Viterbo

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I Sussurri del cuore, amore e letteratura tra le pagine di un manga . libreriamo.it - recensioni libri

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Libri nel cuore della città

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Un festival per libri e giornali tra incontri, mostre e letture - Ottopagine Benevento

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martedì 7 maggio 2013

スーパーロボット大戦Operation Extend 第一弾PV

Una nuova letteratura per una nuova Calabria: mai più cantori dei vinti

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Tabucchi, "Di tutto resta un poco. Letteratura e cinema" - Panorama

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‘Una Marina di Libri’ torna a Palermo Il festival sarà dal 7 al 9 giugno | Notizie live di Sicilia - Quotidiano di cronaca politica turismo - Giornale di Sicilia - Blog Sicilia

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"Cinque slogan per promuovere i libri" il concorso è-book torna all'università - Repubblica.it

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lunedì 6 maggio 2013

Fausto Bertinottti alla Feltrinelli Point Lecce con Alternative per il socialismo Il sindacato c’è ancora?

Domani (martedì 7 maggio), alle ore 17.30, alla Feltrinelli Point di Lecce in via Cavallotti 7/a, Fausto Bertinotti presenterà il n. 25 di “Alternative per il socialismo”: “Il sindacato c’è ancora?”.
Numero monografico sul movimento sindacale italiano e internazionale, pone al pubblico un tema decisivo per la sinistra e, più in generale, per la stessa democrazia: quello del sindacato. L’approfondimento contiene un’analisi dello stato del “sindacato reale” in Europa (Germania, Spagna, Francia, Paesi dell’Est europeo), Stati Uniti e Cina, e l’esperienza italiana della Cgil con particolare attenzione al caso Fiat e al ‘marchionnismo’.
In questo numero sono raccolti gli articoli di Bertinotti, Garibaldo, Telljohann, Bulla, Merlo, Meardi, Sivini, Chan, Ngai, Baldissara, Pizzinato, T. Rinaldini, Agostinelli, Leonardi, Sai, Bonadonna, Campetti, Romagnoli, Terzi, Russo, Gianni, Cremaschi, Raparelli.
La rivista in questione, edita da Edizioni Alternative Lapis, nasce dalle ceneri di "Alternative. Rivista per il socialismo" (edita fra il 2004 e il 2006) con un nuovo progetto che si propone di ricercare un'alternativa al neoliberismo.
Nell'editoriale del primo numero, uscito il primo giugno 2007, Fausto Bertinotti sottolinea le linee guida della rivista:
"Alternative: ciò che è maturato nel nuovo secolo, nella critica della globalizzazione capitalista. La trasformazione (e l'autotrasformazione) delle soggettività come leva di un altro mondo possibile".
"Per il socialismo: una scelta che rimotiva questo percorso e questo possibile approdo sulla base di un'idea di società liberata e aperta. Liberata dallo sfruttamento e dall'alienazione capitalistica, aperta nella possibilità che offre a ciascuno e a ciascuna di vivere la libertà e la propria irriducibile differenza".
"Noi: ciò che è cresciuto nel cammino della rifondazione, vincendo le resistenze e operando le rotture necessarie, nel nuovo rapporto costruito con e nei movimenti".


Satira e potere: Andreotti a "Biberon" (1988)

TRAILER ITALIANO IL DIVO con Toni Servillo

Non mi hanno fatto male. Dieci anni con Andreotti - Farina Renato; Andreotti Giulio - Libro - IBS - Cantagalli -

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I quattro del Gesù - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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2000. Quale terzo millennio? - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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Nonni e nipoti della Repubblica - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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I nonni della Repubblica - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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1953. Fu legge truffa? - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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Sotto il segno di Pio IX - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Rizzoli - Saggi italiani

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De Gasperi - Andreotti Giulio - Libro - IBS - Sellerio Editore Palermo - Alle 8 della sera

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Il potere logora... ma è meglio non perderlo - Andreotti Giulio - Libro - IBS - BUR Biblioteca Univ. Rizzoli - Varia

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Il Noto servizio, Giulio Andreotti e il caso Moro - Giannuli Aldo - Libro - IBS - Tropea - Saggi

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Giulio Andreotti. Parola di Giulio - Specchia Francesco - Libro - IBS - Aliberti -

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Giulio Andreotti. L'uomo, il cattolico, lo statista - - Libro - IBS - Rubbettino - Varia

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Giulio Andreotti tra Stato e mafia - Macaluso Emanuele - Libro - IBS - Rubbettino - Problemi aperti

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Divo Giulio. Andreotti e sessant'anni di storia del potere in Italia - Beccaria Antonella; Pacini Giacomo - Libro - IBS - Nutrimenti - Igloo

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Lego CHiMA - Trailer Sottotitolato in Italiano | HD

LIBRI: "Scampia - Storia di un quartiere e di una faida", di Di Costanzo e Ravel alla Feltrinelli Express - Napoli Magazine

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Bookcrossing a Cagliari, la condivisione dei libri parte da Castello

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Palermo, domani presentazione “Una marina di libri” al Kalhesa | Il Moderatore.it - Quotidiano di Sicilia - Notizie

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Libri su Grillo, siamo a quota 16 - l’Espresso

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Tessa Gelisio, ''I libri hanno la capacità di anticipare i problemi della società, indicandone la soluzione'' . libreriamo.it - recensioni libri

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venerdì 3 maggio 2013

Wind Music Awards 2013 contest Next Generation, concorrenti in gara - Reality e Show

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Epic - Trailer Ufficiale Italiano

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I 500mila libri della “Fenice” rischiano il macero - Cronaca - Il Piccolo

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giovedì 2 maggio 2013

Due fettine di salame, poesie, di Giovanni Previdi (Quodlibet). Intervento di Nunzio Festa




Tra Baldini e Bukowski, il giovane autore carpitano (perché nato nell’- infuocato - anno ’77), Giovanni Previdi, esordisce con un libro di poesie chiesto e ottenuto, niente poco di me che, da Jean Talon ed Ermanno Cavazzoni, ovvero i curatori della selettiva collana Compagnia Extra dell’editore maceratese, e felicemente titolato “Due fettine di salame, poesie”; e, inutile ricordarlo, quando incontriamo un brillante e promettente esordio, tanto ne gioiamo. Specie in poesia. Ma detto ciò, entriamo nel testo. Che, occorre premettere, è diviso in due parti: ovvero inizialmente scritto nel dialetto della bassa mantovana s’apre con la “traduzione” in lingua dei versi – dalla quale onestamente abbiam davvero attinto. E’ evidente, quindi, che in un certo senso la lettura sarà ancora più ‘parziale’ del solito. Eppure soprattutto in componimenti come “Ti ricordi?”, “Intanto”, “Valeria”, “Ho notato” e qualche altra sentiamo il sorriso di Chinaski che si leva. Mentre, per dire, nei versi di: “Appena appena”, “La Dina” e qualche altra poesia vediamo il compianto Raffaello Baldini sospirar di piccolo piacere. Questo il retroterra. Eppure la forza dei versi non sta nell’attimo di piacere che ogni testo ci da, nonostante sia pure questo importante nella poesia di Previdi. L’energia, è proprio il caso di dire, sta stipata nella zona franca fra meraviglia dell’autore e facilità del suggestionare. Tramite, prima di tutto, quel metro libero saltato nella genuinità vera e nella purezza d’un canto propriamente anti-lirico. Per via, s’aggiunga, d’intercessione d’occasionali assonanze e rime. Ed è il momento d’analizzare, diciamo, la poesia che più m’è piaciuta (resa in italiano e non dunque in mantovano): “Morto”. “Al piano di sopra / girano gli zoccoli / e corrono di là / a spostare il divano. / Giù in cantina / è partita la centrifuga / e la finestrina / sbatte per il vento. / Io, disteso sul pavimento, / sto fermo immobile / e chiudo gli occhi / che sembro morto. / Faccio uno scherzo al gatto”. Dove, fregandosene altamente d’ogni regola, Previdi spia l’intimità d’alcune dimore associate al focolare non focolarino, facendo con la sua storia personale un atto di verità e affezione al fratello animale. Niente di meno, osiamo sottolineare, della penna d’un C.B. che sente il lato amichevole quanto rinfrancante della sua solitudine. Lo seguiremo, Giovanni Previdi.  
  

Il fascino irresistibile della scoperta e dei viaggi nella letteratura: “anatomia dell’irrequietezza” di Chatwin | Canicatti Web Notizie

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Letteratura per ragazzi Da domani “LibrOltre” - Regione - La Nuova Sardegna

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Raffaella Martinotti, ''Viva i libri perché sono un amico affezionato che non ti dice mai di no quando lo cerchi'' . libreriamo.it - recensioni libri

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"Suonno" di Isabella Ducrot - [ Il Foglio.it › Una fogliata di libri ]

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Libri: a leggere ci si "allena" - Per Lei - Tgcom24

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Vittoria Coppola con il suo Immagina la gioia (Lupo editore) alla Mondadori di Lecce




Nel cuore della città la Libreria Mondadori di Lecce festeggia la primavera con Vittoria Coppola e il suo romanzo “Immagina la gioia” (Lupo Editore) presentato da Stefano Donno (poeta-critico letterario-giornalista)  e Alessandra Peluso (poeta-critico letterario). Venerdì 3 maggio 2013, ore 18.30 - Libreria Mondadori  in Piazza S.Oronzo a LECCE.

L’inquietudine fa di Eva una giovane donna schiva ma curiosa del mondo, abituata ad esprimere la propria creatività nella scrittura e a mascherare la fragilità sotto l’abbigliamento colorato che sceglie con attenzione quasi maniacale. Cresciuta nella adorata Mira e nel calore di una famiglia siciliana, tra le marmellate di nonna Annina ed esperienze di viaggio, a dispetto di tali certezze Eva nutre un’intima lesione affettiva che la rende gelosa di Pietro, il fratello minore che - dieci anni dopo di lei - ha allietato i genitori con la sua attesissima nascita.Contrariamente alla sorella, il ragazzo ha un carattere solare, sostenuto da una sfrenata passione per il calcio e arricchito dal primo amore adolescenziale. Forse è anche la percezione di questa sua forza interiore a suscitare in Eva un bisogno quasi competitivo di riscatto, il desiderio di riuscire a completare il suo romanzo, a trovare il colpo di scena, il finale perfetto che convinca un editore a pubblicarlo. È nella casa avita di Sciacca, su suggerimento di nonna Annina, che la ragazza cerca la giusta ispirazione per portare a termine la sua fatica.Ma la vita spariglia le carte e nel giro di pochi mesi la realtà si impone sulle fantasie e sul tranquillo scorrere del tempo, mentre nuove presenze e vecchi segreti spuntati da cassetti polverosi aprono gli occhi e il cuore di Eva.

Vittoria Coppola, ha 26 anni, vive a Taviano (Le). Laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale - Università del Salento. Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le). La passione assoluta che muove le sue giornate è la scrittura.


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