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venerdì 18 gennaio 2013

Con “Le Salentine” lo scopone è tradizionale!



Lunedì 21 gennaio 2013, Devilissimo Lunedì e ImprovvisArt, in collaborazione con Kurumuny e B22, organizzano a partire dalle 21.30, presso il Devil’s Cave di via Palumbo a Lecce, il torneo di scopone scientifico con “Le Salentine”, le nuove carte da gioco che raccontano storie, personaggi, riti e miti del Salento! L’iscrizione al torneo è gratuita ed è necessario prenotare tramite facebook oppure  contattando i numeri 328 8094514 oppure 392 8872550 (Devilissimo).

In occasione del torneo il Devil’s Cave propone un menu ad hoc che prevede la combinazione di “stuzzicherie” e gustosi panini accompagnati da fiumi di birra e vino... il tutto a prezzi speciali!

«Il laboratorio creativo B22, costituito da Francesco Cuna e Alessandro Sicuro in collaborazione con la casa editrice Kurumuny, ha realizzato e promosso un inedito recupero figurativo, che ha condotto a una rilettura iconografica delle tradizionali carte da gioco napoletane. Un progetto stilisticamente genuino, che ricorda e riporta gli elementi della cultura contadina sul tavolo della contemporaneità e in particolare pone l’attenzione delle giovani generazioni attraverso l’antico e sempre vivo gioco delle carte. I peculiari elementi decorativi de “Le salentine” riguardano le brocche che sostituiscono le coppe, i lecci inseriti al posto dei bastoni, le tarante con i denari e le zappe al pari delle spade. Per quanto riguarda le figure dell’otto e del nove invece, i curatori del progetto B22, hanno ripreso e rielaborato negli abiti delle donne i costumi tradizionali di Cutrofiano, Calimera e Gallipoli mentre per quelli dell’uomo si sono rifatti all’abbigliamento degli antichi abitanti di Martano, Gagliano del Capo e Otranto; in tutti spiccano le minute ed eleganti rifiniture di fazzoletti bianchi, corpetti di color cremisi, gonnelle scure, coppole, calzette e scarpe con fibbie d’ottone. Nelle figure dei dieci vengono riproposte le immagini dei santi più popolari come san Giuseppe, sant’Oronzo, san Martino e san Paolo.
Quest’accurato e brillante intervento di sintesi figurativa, realizzato interamente a mano dopo una lunga serie di bozzetti, interessa un vasto repertorio culturale illustrativo, dal quale emerge un segno grafico agile e immediato che ben si attiene sia al valore simbolico della tradizione, che alla fedeltà stilistica del mero oggetto rappresentato come nei casi della zappa, della brocca con il simbolo del galletto o del ferro di cavallo. Il rinnovamento dell’immagine, il dinamismo pizzicato di alcune figure e l’attenzione per il dettaglio impresso in quei simboli arcaici come quelli del Dio che danza nella Grotta dei Cervi a porto Badisco, il volto barocco e antropomorfo del tre di lecci, la taranta o l’uroboros, danno rilievo ed eloquio a un codificato linguaggio figurativo, che lentamente è emerso dalle vicissitudini del tempo e della storia. Racchiuse sul retro dal monocromatico e stilizzato soffitto a cassettoni della Cattedrale di Otranto, le carte salentine si presentano come un piccolo teatrino tascabile, dove in pochi centimetri plastificati sono racchiuse storie, personaggi e territorio che a nostro piacimento potremo raccontare in qualsiasi momento».
(Giuseppe Arnesano sul Blog “L’arte tra le righe” CoolClub.it).


Per info



giovedì 17 gennaio 2013

Mawaru Penguindrum (Trailer)

Bruno Mars - Locked Out Of Heaven [OFFICIAL VIDEO]

In libreria EL VACìO di Marta TORALDO (Lupo editore)



La poesia presentata in questa raccolta sembra essere dotata di vita propria ovvero pare che una volta inchiodata alla pagina dall’autrice cerchi di ritornare poi alla sua forma di totalità, che per un capriccio di chissà quale gioco cosmico può tanto rivelarsi per sostanza che per spirito. Spazio e Tempo sono due categorie che non appartengono a questa poetessa, che del romanticismo non ne fa melancolia e lacrima, ma forza distruttrice di attivo nichilismo, dunque incontenibile furia che consciamente sceglie di distruggere per costruire. (Stefano Donno)


Marta TORALDO Nata in 1991. È nata a Maglie (Le) nel 1991. Vive e studia a Lecce, dove frequenta l’ultimo anno della triennale di filosofia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. Ha pubblicato una raccolta poetica dal titolo Vie Fuggitive i cui versi sono stati tradotti in inglese (ed. Icarolibri, collana poetica “voli”, 2009). Alcune sono apparse in dicembre (2012) nella raccolta antologica della Fondazione Mario Luzi di Roma.

"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)



Un libro che sintetizza anni di studio psico-sociologico sui numerosi fattori che influenzano il modo in cui percepiamo, viviamo e “sentiamo” il nostro corpo. Nel volume vengono quindi studiate le principali forme di disturbi dell’immagine corporea, tra cui anoressia, bulimia, obesità, ma viene anche prospettata una soluzione per tutte le patologie che interessano i disturbi alimentari.

Capitoli del libro:

1 – L’immagine corporea
2 – Modificare il proprio corpo
3 – “Magri da morire” rischi e conseguenze
4 – Depressione, autostima, insoddisfazione corporea
5 – Meditazione: una via alla comprensione

6 – Benessere e immagine corporea
7 – Un prezioso alleato: la famiglia

Emanuel Mian (nato a Latisana [Ud] il 23/10/1972) è laureato in psicologia e ricercatore sui temi dell’immagine corporea e in particolare sulla correlazione fra le sue distorsioni e i disturbi della condotta alimentare. È coordinatore di un gruppo di ricerca sull’immagine corporea. Collabora con ricercatori di fama internazionale. Le sue ricerche gli sono valse numerosi riconoscimenti in ambito nazionale per l’innovazione tecnologica.

Visita il sito dell’autore

"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)


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"Specchi. Viaggio all’interno dell’immagine corporea" di Emanuel Mian (Phasar Edizioni)
2006, €12, ISBN: 88-87911-56-8, pp. 250

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mercoledì 16 gennaio 2013

Arisa - Meraviglioso amore mio (Videoclip)

LA DONNA LUMACA di Rosaria Iodice (Lupo Editore). Intervento di Vittoria Coppola



Un libro amaro, quello scritto da Rosaria Iodice. Un susseguirsi di storie che diviene vicenda unica e aspra. Protagonista è la lotta per affermare la propria essenza, che poi – con la lotta – non dovrebbe avere nulla a che fare. Perché mai “essere” dovrebbe significare “sacrificarsi” giornalmente? Eppure, a scrutare una parte di mondo, ci sono due occhi che hanno visto la guerra e la rinascita. A pulsare, sono  i desideri di una donna fra tante.  Tutto questo – però -  cuoce a fuoco lento nello stesso pentolone della paura, della lotta solitaria, del senso di colpa, della fuga. Angela lotta, preferendo rimanere per ore in fila prima di fare una doccia, piuttosto che essere maledettamente puntuale nel preparare una tavola all'ora di cena. Per la famiglia. Angela vive l'amore, un sentimento a cui guarda come ad un debole scoglio su cui si impigliano le vite. Angela cammina sotto braccio alla contraddizione e alla menzogna. . Diventa mamma. Ha tanto da dire, eppure finge di non ricordare. Inventa. Aspetta con naturalezza.

Credo che la tenera fragilità della protagonista sia resa lampante già dalle primissime parole che aprono la narrazione e, ancor più, dalla scelta di cominciare con una frase volta al negativo, immediatamente giustificata dalle parole successive: “La casa non è molto accogliente, ma è sempre meglio che dormire fuori all'addiaccio.”

Allo stesso modo: Angela non si arrampica più sull'albero di ciliegio, ma è sempre meglio stare per terra che abbandonarsi alla vertigine. È una donna, fra tante, che vive nel suo guscio di lumaca nonostante voglia essere scompigliata dal vento.


I MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ CON PRESIDENTE LEO ZAGAMI E GRANDE SUD SCENDONO IN CAMPO ALLE PROSSIME ELEZIONI



Il movimento MODERATI 2.0 PER LE LIBERTA’ trae le sue origini dalla rete e si riallaccia al movimento politico internazionale pirata. Si prefigge - con iniziative che prendono corpo attraverso l’istituto della democrazia liquida (la cosiddetta e-democracy), ovvero una nuova forma di democrazia digitale compartecipata e diretta, volta al superamento dell’attuale democrazia rappresentativa - di operare un radicale e viscerale rinnovamento dello Stato, nel rispetto della Costituzione Italiana e dei diritti fondamentali dell’uomo. I Moderati 2.0 per le libertà e il loro Presidente Leo Zagami si stanno preparando ad intraprendere dunque un percorso di impegno politico e sociale che ad oggi sta divenendo un'esperienza unica in Italia dal punto di vista partitico, movimentistico e che si prospetta interessante soprattutto nella sua composizione e struttura organizzativa e professionale. L’imperativo categorico è diventare un soggetto politico e sociale, in grado di portare in maniera concreta la democrazia diretta in Parlamento ed aprire un discorso serio e puntuale sulla Sovranità Monetaria e non solo, che rimane comunque un punto importante dei Moderati 2.0 per le libertà. Ora i Moderati 2.0 per le libertà, che candidano al Senato e alla Camera due grandi personaggi di fama nazionale e internazionale come Roberto Pinotti e Leo Lyon Zagami, portano il loro background esperienziale e tecnico-politico all'interno della coalizione del centro destra insieme a Grande Sud, una realtà che proprio nel Sud Italia ha operato una vera e propria svolta in primis per l'attenzione alle specificità dei territori, una vera e propria novità che differenzierà e avvantaggerà il centro destra rispetto alle altre coalizioni. E' manifesto infatti che negli altri schieramenti il Mezzogiorno è una sorta di fantasma, e a testimonianza di questo basta leggere le sole 10 righe che Monti ha riservato al Sud nella sua agenda. Leo Lyon Zagami si getta nell’agone della competizione politica dunque, battendo una strada già ben precisa non solo circa i programmi e i contenuti, ma anche come staff che scenderà al suo fianco dal momento che, solo per fare alcuni nomi, si avvarrà ad esempio per la Sicilia Occidentale e Orientale di nomi del calibro di Alessandro Fontanini (giovane imprenditore con pluriennale esperienza nel settore aeronautico, fondatore nel 1994 di AER SICILIA S.r.l.) e Marco Patti (Dottore in Economia Aziendale, Commercialista, Revisore Contabile in aziende private e Revisore dei Conti in Enti Pubblici nonché consulente per i locali più chic della costa orientale della Sicilia). E Leon Lyon Zagami ha avuto proprio in Sicilia qualche giorno fa  un “riconoscimento” inaspettato: durante il tour di presentazione della sua trilogia pubblicata da Uno Editori (Confessioni di un illuminato) trasformatosi in vero e proprio comizio elettorale, degli esponenti appartenenti al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo hanno espresso il loro giudizio più che positivo e quasi entusiastico circa i  progetti che Leo Lyon Zagami intende realizzare una volta insediatosi istituzionalmente al Governo. E questo non fa altro che confermare il naturale proseguimento di una battaglia iniziata in rete, e poi editorialmente portata avanti con i suoi libri su tematiche anche scottanti di rilevanza nazionale e internazionale che toccano gli italiani da vicino, molto vicino. I Moderati 2.0 per le libertà e il loro  Presidente Leo Zagami ora con Grande Sud scendono in campo per gli italiani. Loro ci sono per voi … e voi? 

American Horror Story su Deejay TV

DMC: Devil May Cry - Video Recensione ITA HD Spaziogames.it

In libreria Poetico Delirio di Marco Vetrugno (Lupo editore)



Il mio orgasmo è l’inchiostro di queste parole. Il mio sogno scarabocchiato ha il peso di un foglio.
La mia ispirazione ha articolazioni ossa vene e pelle. La mia gioia è stare seduto a delirare silenziosamente perché i sogni di vino sono effimeri e non possono aspettare.


Marco VETRUGNO -Nato a San Pietro Vernotico il 19.01.1983 e vive a Lecce. Provato dalla prematura morte del padre sospende il suo percorso di studi per intraprendere (deludenti) esperienze lavorative. Al suo rientro a Lecce, riprende la frequenza scolastica conseguendo il diploma all’Istituto d’Arte. Appassionato di letteratura, frequenta la facoltà di Beni Culturali ed è impegnato nella stesura di una seconda raccolta poetica.


In libreria "Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)



“Perché la vita è come uno specchio: riflette il modo in cui ti rapporti ad essa. Se ne hai timore, riceverai in cambio l’oggetto dei tuoi timori. Se inizierai a lottare contro di essa sarà battaglia dura; se invece finalmente cederai e abbandonerai ogni forma di lotta, allora saranno la vita, la gioia pura, l’abbondanza, la felicità a correre verso di te”. Imparare l’arte di star bene con se stessi e vivere felici. Questo primo coinvolgente libro di Raffaele Cammarota è un manuale pratico-filosofico-spirituale su come provare a raggiungere l’armonia di mente, corpo e anima. Su come avere una mente lucida e positiva; un corpo in salute e pieno di energia; un’anima libera di seguire il proprio fine e giungere alla piena realizzazione di sé.
Suggerisce chiavi fondamentali per aprire porte da sempre chiuse dentro di noi, e riuscire finalmente a vivere in armonia con noi stessi e con il mondo.
Per smettere di lottare contro tutto e tutti, imparare ad accettare noi stessi, gli altri e gli eventi senza giudicare, far crescere spontaneamente il seme unico che è in ognuno di noi. Un libro illuminante che, alternando sapientemente linguaggio metaforico a consigli pratici, accompagna il lettore verso la scoperta e l’accettazione di sé. Come un buon sarto propone la stoffa migliore da usare, per poter poi lasciare a ciascuno il compito di ritagliarsi l’abito su misura più idoneo per sé.
Per capire finalmente che la vita vera e la felicità vera sono quelle cose che scorrono sotto i nostri occhi mentre siamo occupati e distratti a raggiungere altro.

Raffaele Cammarota. Lucano di nascita. Vive tra Scalea (Cs) e Satriano di Lucania (Pz). Comunicatore, pubblicitario, docente e formatore. Una Laurea in Economia e Commercio conseguita a “La Sapienza” di Roma. Ideatore e direttore del progetto editoriale “Pianeta SUD”. Profondo assertore dell’importanza del pensiero positivo e dello sviluppo personale, studia e approfondisce le conoscenze in materia di comunicazione strategica, motivazione, Pnl, autostima, scienza dell’alimentazione, biometereologia, meditazione, filosofia Zen. Stile creativo, autoironico e anticonvenzionale. Questo è il suo primo fondamentale libro.

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"Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)

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"Vuoi vivere o sopravvivere?" di Raffaele Cammarota (Phasar Edizioni)
2011, €15, ISBN: 978-88-6358-115-7, pp. 144, filosofia e psicologia

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martedì 15 gennaio 2013

David Bowie - Modern Love

ARRIVANO I LIBRIDINOSI



Cari lettori di questo spazio on line, eccoci a proporvi un progetto senza scopo di lucro per l’anno 2013. Si tratta della creazione dei Libridinosi.
PERCHÉ? - Con i Libridinosi vogliamo uscire dal web e rendere le vostre 10 righe dai libri tangibili, passare dai bit alla carta per riportare a voi lettori le citazioni che avete scelto e inserito nel sito, le parole che vi hanno fatto pensare, sognare, piangere, ridere, tremare. I Libridinosi sono pensati come una serie di volumetti snelli e accattivanti che parlano alle emozioni dei lettori. Ognuno è dedicato a un tema e raccoglie brani di libri in 10 righe (completi di metadati del libro e nome del lettore) che lo affrontano nei modi più disparati.
FUND READING - Se raggiungiamo 10.000 euro i libridinosi verranno stampati e i più generosi di voi riceveranno il n. 1 direttamente a casa.
Se non raggiungiamo l'obiettivo i libridinosi non verranno stampati ma tutti riceverete a casa una Busta sorpresa 10 righe e tramite mail... l'e-book n. 1 libridinosi. Se superiamo 10.000 euro i vostri contributi in più verranno utilizzati per lo sviluppo relazionale, contenutistico e tecnologico di www.10righedailibri.it perché ne abbiamo molto bisogno. E se esagerate stampiamo anche tanti Libridinosi. E così diamo una forma al patrimonio di citazioni (83.000 righe da voi postate) che conserviamo e che cresce ogni giorno. I nomi di tutti voi lettori, sostenitori,  associazioni, aziende ecc., salvo vostre diverse indicazioni, appariranno nel sito e in nei ringraziamenti stampati sul n. 1.
Il contatore delle donazioni sarà visibile a partire dal 20 gennaio. Su su su! Aiutateci a fare crescere 10 righe dai libri e passate parola... Più siamo più righe dai libri leggiamo!

Staff 10 righe dai libri



In libreria CARMELO BENE, IL FENOMENO E LA VOCE di Antonio ZORETTI (Lupo editore)



“Ecco” - diceva Cesare Garboli - “quello che a volte ci manca quando si sente parlare di Carmelo Bene in maniera dotta e molto impegnata, oggi, è quell’esperienza degli anni ‘60 che, per chi andava a teatro, vedeva non solo qualcosa di straordinario…un attore geniale, ma la risata (non perché faceva il comico), una risata liberatoria, di uno che faceva piazza pulita, distruggeva montagne di carta in un colpo di mano. Non solo prendeva in giro i critici o le persone che pensavano di avere cultura (avendone dieci volte di più lui), stralciando soprattutto il resto dell’intellettualità italiana, ma faceva proprio piazza pulita di forme, valori, pseudovalori culturali.”
Per questo è importante tornare a riflettere sull’operato di Carmelo Bene, il quale è da considerare un fenomeno culturale del XX secolo. A conferma e a testimonianza dell’oramai unanime riconoscimento attribuitogli: essere considerato uno dei massimi artisti del Novecento.

Antonio ZORETTI - Vive tra Lecce e Bologna. Nel capoluogo emiliano durante gli anni Ottanta frequenta il corso di Laurea DAMS della Facoltà di Lettere dell’Università. Segue sempre con interesse lo sviluppo delle attività letterarie, teatrali e artistiche in senso lato. Come operatore culturale, questo è il suo primo saggio su un autore.

Laura Pausini - Hace Tiempo (videoclip)

In libreria "Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)



Ventidue brevi storie (…) sulla scuola, vista con gli occhi di chi dapprima ne ha usufruito, come tutti, e da qualche anno la fa. E non è la stessa scuola. Insegnare come si deve è impegnativo, ma anche divertente. Infatti, nel mondo della scuola si aggira un’umanità così originale ed esilarante, che non manca mai l’occasione per una bella risata. Alcuni esempi di soggetti comici? Al primo posto senza dubbio gli insegnanti, quelli convinti, i geni, i predicatori, quelli che propongono; poi gli alunni, quelli furbissimi, quelli che sanno già, quelli con le scuse; infine i genitori, quelli invadenti, quelli preoccupati, quelli che giurano, i nostri e noi.

Vincenzo Sibillo, 36 anni, si diverte ad insegnare lettere in un noto liceo milanese.

"Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)
2009, €10, ISBN: 978-88-63580-41-9, pp. 76

"Schoolacciate" di Vincenzo Sibillo (Phasar Edizioni)

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The opening of the TEKKEN Blood Vengeance

lunedì 14 gennaio 2013

Baustelle | La morte (non esiste più) | official videoclip

Zero Dark Thirty - Candidato a 5 premi Oscar®

" Mobile Suit Gundam UC" episode 6 Trailer #1

All Your History: Devil May Cry - Part I

In libreria LUCIA SOLIDORO, LA "SANTINA" DI GALLIPOLI Maria Antonietta MANCA (Lupo editore)



Da tutti gli scritti di Lucia Solidoro possiamo dedurre che la Serva di Dio ha passato la sua breve esistenza nella pratica di una fede viva verso colui che costituiva la sua gioia. «Proprio in questo momento mi metto a letto con la febbre: mi è successo come la notte del giovedì santo e prego perché mi continuasse ancora», scriveva al suo padre spirituale.
Non cercava altro che la volontà paterna del Signore e amando questa volontà, vedeva nelle sue sofferenze la divina volontà. La serva di Dio trovava la sua gioia nella sofferenza. Innumerevoli sono le testimonianze di questa esperienza di gioia nella sofferenza che Lucia Solidoro offre nei suoi scritti. «Mi metto a fare preghiera e penso che volevo curare di più Gesù quell’amore che... gli dico che voglio soffrire e darmi una croce ancora più pesante. Il mio desiderio è quello di essere messa in croce come lui, ma so che questo desiderio non lo posso avere, allora voglio almeno immolarmi a te».

Maria Antonietta MANCA - Vive a Nardò, nel Salento. Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Lecce, docente, si interessa di problematiche sociali e del territorio. Fa parte dell’Associazione Italiana di Geografia.

In libreria La luce del sole di Octavia E. Butler. Traduzione di Marco Raspa (Fanucci)



Shori è una ragazzina colpita da una forma di amnesia selettiva, condotta dalle sue stesse abilità a una scoperta sensazionale: sopravvissuta alla strage della propria comunità, è in realtà una vampira di cinquantatré anni geneticamente modificata per essere immune alla luce del sole, la figlia perduta di un’antica razza di creature semi-immortali, gli Ina, che vivono in misteriosa simbiosi con il genere umano. Dopo il risveglio traumatico in una caverna, dimentica del proprio passato e protetta dalla pelle scura, dovrà lottare per difendersi da chi vuole annientarla definitivamente. L’ultimo capolavoro di Octavia Butler contribuisce alla creazione di un nuovo modello di storie sovrannaturali, che si discosta dal classico romance gotico per approdare a una più attuale declinazione di fantascienza sociale.


Octavia Estelle Butler è la più nota scrittrice afroamericana di fantascienza. Nata il 22 giugno 1947 a Pasadena, in California, si definisce “confortevolmente asociale, una eremita nel centro di Los Angeles, pessimista, femminista, uno strano miscuglio di pigrizia e ambizione, di perplessità e sicurezza”. Nei suoi romanzi si raccontano i conflitti razziali e tra i sessi, le difficoltà delle minoranze, la segregazione dei ‘diversi’, alieni e terrestri. Butler ha ricevuto molti riconoscimenti (anche al di fuori del genere): ha ottenuto il premio Hugo nel 1984 con il racconto Speech Sounds e di nuovo nel 1985 con Bloodchild (che ha vinto anche il Nebula). Tra le sue opere più importanti ricordiamo il ciclo dei telepati di Patternmaster e la trilogia della Xenogenesi. La parabola dei talenti, seguito de La parabola del seminatore (Solaria 4, aprile 2000) si è aggiudicato nel 2000 il premio Nebula.

In libreria "Questo angelo caduto tra le mie mani" di Valeria Mazzucchelli (Phasar Edizioni)



La serenità di una famiglia si rompe nel giorno più lieto. La nascita di una bella bambina è affiancata da una mescolanza di situazioni che diventano un vero e proprio arcano. Il tempo trascorre tra mille supposizioni in direzione di una sola e terribile verità. Una delle malattie meno diagnosticate al mondo entrava a far parte del nostro mondo. Mille perché e altrettante risposte sono inserite brevemente tra queste pagine. Abbiamo imparato il vero e relativo valore del tempo e avuto la sensazione che a volte si fermi. Spero sia così anche per voi aprendo e leggendo questo laconico diario. Nel periodo successivo alla nascita di Siria ho cercato di capire tante cose, ma non mi riusciva. Tra gli impegni quotidiani mi prendevo due minuti per le “memorie”. In una stanza silenziosa mi rifugiavo a scrivere un diario. Uscivo per un po’ dalla realtà, mi staccavo di dosso una situazione che tuttora non riesco a definire in modo calzante e la riportavo a grandi linee sulla carta. Solo poi ho deciso di pubblicarne il contenuto. Spero di lasciarvi nel cuore un frammento dell’essenza meravigliosa che io sento e vedo negli occhi di Siria.

"Questo angelo caduto tra le mie mani" di Valeria Mazzucchelli (Phasar Edizioni)


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"Questo angelo caduto tra le mie mani" di Valeria Mazzucchelli (Phasar Edizioni)
2009, pp. 78, €9.00, ISBN: 978-88-63580-30-3

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domenica 13 gennaio 2013

In libreria LA BOTTEGA DEL RIGATTIERE di Paolo VINCENTI (Lupo editore)



“Ho iniziato a scrivere ché volevo cambiare il mondo, volevo fare la rivoluzione, poi ho cercato di cambiare il senso delle parole -troppo presto hanno iniziato a rovinarmi i poeti francesi- volevo cambiare la vita ma scrivere è difficile, troppo lungo l’apprendistato e non basta una vita...così ho iniziato a citare, riprendere, trascrivere o alla peggio, copiare. Sicché la mia, ora, si può davvero definire come una "bottega del rigattiere".”

Paolo Vincenti, giornalista e scrittore, vive a Ruffano (Lecce). Suoi testi sono presenti su svariate riviste salentine e sul web. Ha pubblicato: L’orologio a cucù (Good times), I poeti de L’uomo e il Mare 2007; A volo d’arsapo (Note bio-bibliografiche su Maurizio Nocera), Il Raggio Verde 2008; Prove di scrittura, plaquette, Agave Edizioni 2008; Di Parabita e di Parabitani, Il Laboratorio 2008; Danze moderne (I tempi cambiano), Agave Edizioni 2008; Salve. Incontri, tempi e luoghi, Edizioni Dell’Iride 2009; Di tanto tempo (Questi sono i giorni), Pensa Editore 2010.

sabato 12 gennaio 2013

Alessandra Peluso legge L’undicesimo giorno (LietoColle)

L’undicesimo giorno è una raccolta di versi intrisi di emblemi che riecheggiano di buddismo: il viaggio, la felicità, la luce, i fiori, il mare, simboli che indicano una personalità, sensibile, amante, vogliosa di ricercare la luce che è in se stessa e raggiungere la meta, l’approdo dopo un lungo peregrinare. La vita è una continua ricerca di sé, spesso faticosa, ma occorre armarsi di speranza perchè - come insegna un giovane monaco buddista nel Giappone del XIII secolo - la luce è in ognuno di noi ed emana un’energia vitale congiunta con il ritmico e armonioiso flusso di energia universale, occorre riconoscerla...

Qui

In libreria Visioni Americane Il cinema «on the road» da John Ford a Spike Lee di Oscar Iarussi (Adda Editore)



Gli Stati Uniti d’America entrano nel XXI secolo con uno shock crudele e noi europei insieme a loro. L’11 settembre 2001 non è mai riuscito a oltrepassare la sua ventiquattresima ora e simbolicamente è alla radice dell’attuale crisi economica. Tuttavia, come accadde durante la Grande Depressione del ‘900, anche oggi un possibile riscatto viene dal cinema.

Bagliori che non temono il «cuore di tenebra» della Storia e sfidano le ombre del presente. Sono le visioni americane: selvagge e coraggiose, malinconiche e ironiche, enigmatiche e inquiete. E sempre fascinose nel perenne viaggio on the road analizzato e ripercorso in questo libro: dai classici di Chaplin e dai western di Ford, alla Nuova Hollywood dei «ribelli» Hopper, Altman, Bogdanovich, Malick, Spielberg, Scorsese, Coppola, Schatzberg. Per arrivare ai capolavori pensosi di Clint Eastwood e ai film che disertano lo «spettacolo» e perciò rincuorano lo sguardo, firmati da Jim Jarmusch, Ethan e Joel Coen, Tommy Lee Jones, Sean Penn, Paul Thomas Anderson, Michael Mann, Spike Lee. Verso la 25a ora e la prossima frontiera. Cercando un’altra America, intravista da Sergio Leone nelle sue ultime inquadrature.

venerdì 11 gennaio 2013

“Il giorno della fioritura” - Luciano Pagano (Ebook Musicaos.it)



"Il giorno della fioritura" - Luciano Pagano (Amazon.it)



Così scriveva Luciano Pagano, nel suo romanzo d'esordio, intitolato "Re Kappa", pubblicato nell'anno 2007: "Due giorni fa sono stato al Fondo, c'era un concerto di pizzica pizzica, ieri è stato un giorno terribile, mi sono successe un sacco di cose, se potessi sospendere il romanzo scriverei il racconto della giornata di ieri, ora dopo ora, con tutto quello che è successo, mi solleverei la coscienza dal furto con scasso e staccherei la spina dal romanzo che oramai ho deciso di non pubblicare più con Gastone Gallo né con altri.". Il 'Fondo' in questione era il "Fondo Verri", di Piero Rapanà e Mauro Marino, crocevia di storie, teatro, narrazioni, musica, spettacolo, sperimentazioni, immagini, cultura, tradizione, suoni e visioni, novità, luogo storico con le radici nella città di Lecce e i rami che ancora oggi arrivano in tutto il mondo. In quel luogo imaginifico, dalla fine degli anni novanta, l'autore approda mentre muove i primi passi nel mondo della scrittura, elabora una personale visione del mondo fatta di metissage e influenze, cultura e condivisione, ma soprattutto 'gioco' di saperi.

"Il giorno della fioritura", scritto in parallelo al suo primo romanzo, cerca di restituire, così come l'ha vissuta il protagonista, l'atmosfera di quel periodo, gli incontri, le persone. È venuto il momento di pubblicare il resoconto di quel giorno, è venuto il momento di descrivere, ora per ora, che cosa accadde, in Salento, quel 16 giugno del 2005. Un 'giorno particolare' per un periodo particolare, nel quale il Salento fa da sfondo alle vicende del protagonista, appena uscito da un licenziamento bianco e pronto per raccogliere le proprie forze e contrastare la realtà di un precariato, quello salentino, che da dieci anni non conosce momenti di crisi.

"Il giorno della fioritura" è (anche) una dichiarazione d'amore nei confronti di uno degli scrittori preferiti dal protagonista, James Joyce e del suo capolavoro, l'Ulisse, che si
svolge proprio nel 16 giugno del 1904, esattamente un secolo e un anno prima degli eventi narrati ne "Il giorno della fioritura".

Gli ebook di Musicaos.it

"Il giorno della fioritura" è il quinto degli ebook di Musicaos.it, la rivista elettronica che Luciano Pagano dirige dal 2004. Dopo anni dedicati alla pubblicazione di racconti, poesie, interventi critici e romanzi 'elettronici', scritti da decine e decine di autori, nel settembre del 2012 inizia la pubblicazione degli ebook di Musicaos.it, su Amazon, con "Il romanzo osceno di Fabio", primo romanzo italiano scritto interamente in tweet, seguito poi da un'antiguida, "È facile smettere di scrivere, se sai come farlo!", da Mignotta (graphic novel di Giovanni Matteo ispirata a un soggetto di Pier Paolo Pasolini, con postfazione di Luciano Pagano), e dalla versione bilingue del primo ebook pubblicato, intitolata "The obscene novel of Fabio – bilingual version". (per saperne di più sugli ebook di Musicaos.it clicca qui: http://lucianopagano.wordpress.com/ebooks/)

Un estratto.

"Intanto Soldati borbotta qualcosa e, quando si toglie dal volto l'asciugamano, vedo che non ha più la lunga barba che si faceva crescere da due anni. Non ha resistito alla tentazione di tagliarsela, per vedere che cosa c'era sotto. Sì, Soldati è uno dei pochi scrittori che vive la sua autobiografia." (Ennio Flaiano, Diario Notturno)

Ore 16.00/17.00

[...] Questa volta mi sveglio. Il sogno è finito. Mancano trenta minuti alle diciassette. Mi voglio fare una doccia, fa ancora più caldo. Abluzione del corpo, doccia calda, barba rasa - sono mesi che indosso un paio di baffi nei quali oramai non mi conosco più - capelli, acqua calda, fresco fuori, caldo dentro. Ho preso l'abitudine di farmi la doccia a quest'ora, è l'unico momento della giornata in cui riesco a rilassarmi sotto lo scroscio di acqua caldissima, anche a giugno. Il ventilatore in camera da letto rimane acceso, non c'è tempo per dormire nemmeno dieci minuti di più. Sono quasi le cinque, accompagno in ufficio la mia ragazza. Dopo aver smesso di fumare mio padre si riprese. Ritornò a lavoro come se nulla fosse. Nemmeno due giorni dopo ritornò a casa, entrò, agganciò il cappello al muro e buttò sul tavolo dell'ingresso/salotto una busta. Una confezione di Victors-Respira-Vivo da un chilo. Capisco di essere condannato a ripetere in eterno ritorno tutto ciò che è successo anche a lui, e al riguardo ho una teoria personale. Quando ero piccolo io e mio padre ci incrociavamo la sera tardi durante i giorni feriali, e, nei fine settimana, poche volte, è come se in quelle poche volte che ci siamo scontrati mi siano rimaste impresse alcune cose che adesso cerco di replicare, il tutto senza alcuna ansia d'Edipo, forse ho fumato per dieci anni per avere la soddisfazione di smettere e mangiare caramelle balsamiche, come un ossesso.

Da quando ho deciso di smettere ogni notte è un alzarsi alle tre oppure alle quattro, con lo stomaco in subbuglio e questa palla di aceto nella gola. Ho cominciato a fumare perché non avevo niente di meglio da fare. L'ho detto, a filosofia fumavano anche i muri, se un edificio potesse trasmettere un segnale, come un'antenna, se avesse una sua vita propria, con i suoi tic, le abitudini, allora il "Parlangeli" - come si chiama abbreviando - sarebbe un fumatore incallito, con le sue pareti in lega di alluminio e cemento armato, sulle quali si è appoggiato a strati lo smog dei miei ultimi dieci anni - il liceo che frequentavo è proprio qui dietro - le scale a chiocciola, con gli studenti seduti, ognuno con un libro aperto, ognuno con la sua sigaretta che pende dalle labbra, le rampe di scale come bronchi infiammati, gli studenti come alveoli, i mozziconi lasciati cadere e nascosti con la punta della scarpa perché non se ne accorga chi sale o chi scende le scale e trova qualcuno seduto e si scosta per non inciampare addosso ai pensieri. Quando ero iscritto al primo anno di corso non c'era nessuno che si sarebbe permesso di vietare il fumo all'interno dello stabile, al Parlangeli era impossibile non cominciare a fumare, non sarebbe bastato un esercito. C'erano le mattine passate a fumare fuori dell'aula di un professore, in attesa di concordare il programma d'esame, le mattine passate a fumare fuori della biblioteca al piano terra, insieme al bibliotecario, dopo aver preso in prestito un pacco di libri, le mattine di primavera, dopo che avevi appena bevuto un caffè al bar e ti mettevi lì, sul piazzale antistante, con i professori e gli studenti che arrivavano in bicicletta. La filosofia assomiglia a qualcosa di umano che soltanto in un posto del genere può continuare ad essere trasmesso con quel minimo di metodo necessario per capire che fuori, fuori dal Parlangeli, le persone non capiscono un cazzo. That there That's not me [....]

Luciano Pagano
Luciano Pagano, nato nel 1975, vive a Lecce. Laureato in filosofia con lode nel 2002 (Edipo e Potere. Dall'Anti-Edipo alla Società del Controllo), dal 2004 dirige la blogzine "Musicaos.it". Ha pubblicato due romanzi "Re Kappa" (Besa Editrice, 2007) e "È tutto normale" (Lupo Editore, 2010), oltre a numerosi racconti, articoli, interventi critici.

Info
"Il giorno della fioritura", Luciano Pagano, 2013, Musicaos.it, pp. 120, €3

e qui


email: ebook[at]musicaos[punto]it

“Paesie. Minnifallarma” di Giovanni Di Rosa (Phasar Edizioni)



Giovanni Di Rosa è il poeta della “Paesia”, la poesia che nasce dall’amore e dalla nostalgia per il proprio paese di origine. Questo bellissimo neologismo, da lui coniato, è la sintesi perfetta della sua esigenza espressiva. Contiene tutta l’ironia, la passione, l’intelligenza e la sensibilità con le quali Giovanni ha saputo cantare la nostra Sant’Agata. Pur da molto lontano, Giovanni ha sempre mantenuto un contatto emotivo con il luogo dov’era nato e che purtroppo aveva dovuto lasciare. Tutti i suoi componimenti, anche quelli apparentemente dedicati ad “altro”, si intuiscono ispirati alla Sant’Agata dei ricordi. Il suo realismo sa essere struggente e potentemente evocativo; la sua ironia ci mostra, rovesciati come in uno specchio, pregi e difetti della nostra comunità, invitandoci a riflettere ma anche a ridere di noi stessi. La carica morale che sprigiona dalle sue liriche colpisce e istruisce con discrezione. Giovanni è probabilmente il solo che, attraverso la poesia, ha saputo raccontare in modo così articolato della nostra identità… Della gioia, del dolore, del senso dell’amicizia e della festa; dei ricordi e della lontananza; del lavoro, della ricchezza e della povertà; ma anche degli oggetti, degli animali e del paesaggio, e persino dei colori, dei suoni e dei profumi che appartengono alla storia e all’essere di ciascun santagatese. Conoscendo i sentimenti di Giovanni verso Sant’Agata, ho immaginato che il titolo, Minnifallarma, scelto per questa raccolta, non gli sarebbe dispiaciuto.

Antonio Briguori – Associazione Culturale Santagataviva

"Paesie. Minnifallarma" di Giovanni Di Rosa (Phasar Edizioni)
2008, 12€, ISBN: 978-88-6358-009-9, pp. 124



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