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mercoledì 21 novembre 2012

Milena Magnani con Delle volte il vento (Kurumuny) a Folk Books a Lecce



Ci sarà la presentazione del libro di Milena Magnani edito da Kurumuny dal titolo "Delle volte il Vento" venerdì 23 novembre 2012 alle ore 22, 00.  L’appuntamento è previsto nell'ambito della rassegna Folk Books voluta  dalla Città del Libro di Campi che si tiene  a Lecce presso le Officine Cantelmo in Viale De Pietro. E’ prevista dopo la presentazione dell’autrice l’improvvisazione musicale di Maria Mazzotta e Redi Hasa.


Dall'autrice del romanzo Il circo capovolto (Feltrinelli 2008)
DELLE VOLTE IL VENTO - Delle volte il vento fa uno strano giro e genera destini nuovi, in rapido divenire. Un viaggio verso una terra promessa che non c’è. L’approdo su una spiaggia di fuoco che è avamposto di un altro domani e gabbia dorata di un’idealità perduta. La nostalgia del ritorno compressa in mille ricordi sedimentati senza valigia e un Salento sempre sospeso tra un passato e un futuro troppo lenti. In mezzo due donne scandalosamente forti e radicate nel loro vissuto ma esposte a un’incertezza nucleare. Un continuo misurarsi con l’orizzonte di un mare che unisce e divide, esaspera la percezione, adultera i colori. Delle volte il vento. Lume è una fervente comunista e seguace di Hoxha, incarcerata per dieci anni dal suo stesso padre padrone per aver inteso il comunismo come punto di vista critico e mai ortodosso. Questa donna senza più mondo arriva nel Salento, nel vuoto di storia e di prospettive esistenziali e culturali dell'altra protagonista, Carmelina. Arriva con altri albanesi in cerca di povere ricchezze, a caccia di delusioni. Ma lei non è come gli altri: non è più in Albania ma non vuole essere nemmeno in Italia. Non è più all'Est ma neppure all'Ovest, forse solo nel mare, perché nel mare delle volte ci si può illudere di essere da qualche parte senza essere veramente in nessun luogo. Lume rifiuta quell'Occidente che è la negazione di tutta la sua vita e si accampa chiusa, difesa, recintata, in faccia al mare. Senza parlare con nessuno, in una specie di autismo politico-culturale. L'anomalia di questo comportamento così ostinato e diverso da quello degli altri profughi affascina Carmelina, che intuisce una richiesta profonda in quella radicalità. Una radicalità che è anche la sua, la radicalità di chi non rinuncia a cercare qualcosa tra l'orizzonte e il nostro essere qua. La tenerezza di un’amicizia fatta di molti ostinati silenzi, quelli di Lume, arroccata in riva al mare, e di altrettanto ostinate parole, quelle di Carmelina, per convincere, per smuovere, per salvare.


Info: Officine Cantelmo_Lecce
Contatto : Tel. 0832.720683 - Fax 0832.720684



Recensione di Alessandra Peluso su Di tutte le ricchezze di Stefano Benni (Feltrinelli)



«E così siamo rimasti soli, amabile lettrice, caro lettore. (...) Ci guardiamo attraverso questo strano specchio che è un libro». (p. 206) Mi rifletto nello specchio della solitudine della mia stanza, dove a farmi compagnia, è il cinguettio di uccelli che sembrano non stancarsi mai, loro sono in compagnia e cantano ad unisono una melodia armoniosa.
Così mi ritrovo a condividere la solitudine ed altri stati d’animo che aleggiano imperiosi nel libro di Stefano Benni, Di tutte le ricchezze. Emozionata e coinvolta - come senz’altro accadrà ad ogni lettore - dal principio, dove l’autore esordisce scrivendo i versi di un poeta molto caro al protagonista del racconto, Martin: «La soltudine sta ai vecchi / Come un vecchio vestito / E nelle tasche tintinnano / I sogni che più non spendono ... », (p. 13) sino alla conclusione in cui il protagonista, o chissà l’autore, si presenta con garbo e cordialità, vivendo un presente insolito, frizzante, brioso, e anche un pò grottesco, ed un passato nostalgico e colmo di rimpianti.
Narra Stefano Benni il sentimento dell’amore di Martin, un sentimento vissuto e rivissuto che regala puntualmente rimpianti, rimorsi, dolore con una felicità che vorresti fosse eterna, ma che non dura più di pochi istanti. Sensazioni, emozioni traboccano soprattutto nell’innamoramento descritto con abile maestria da Benni, tra il protagonista e la sua giovane e bella vicina di casa (che mi ha commosso come un adolescente al primo amore, coinvolgendomi sino alla fine della storia), e la tormentata nostalgia per la giovinezza ormai fuggita e la solitudine dei settant’anni  voluta, cercata, imposta, costretta e subita per alcuni versi.
È complicato parlare d’amore, tutte le forze centrifughe si mescolano: emozioni, pulsioni, fantasmi, desideri, ragioni, repressioni, rimpianti. Come scriveva Rilke nella Lettera a un giovane poeta, l’amore è la prova più difficile che ognuno di noi affronta nella vita, e lo sa bene l’autore che lo racconta e lo fa vivere ad ogni lettore tra magia, incanto e disincantata quantomai ingiusta realtà.     
Straordinario poeta e scrittore, Stefano Benni, e si nota a chiare lettere la maestria di scrittore, l’innata sensibilità di poeta e il talento portentoso di giornalista in descrizioni attente e puntuali. Si alternano i dialoghi ironici e pungenti con personaggi del passato di Martin, come il collega professore, Remorus, i dialoghi col figlio lontano tra missive e telefonate e le spassosissime conversazioni con gli animali del bosco. Sembra di vivere nel mondo di Fedro e le sue favole.
Appassiona e coinvolge Di tutte le ricchezze, e potrebbe diventare una trama di un film incantevole, se qualche regista volesse, a mio avviso, riempirebbe le sale.
Non è opportuno raccontare tutto, ma dopo aver letto il libro verrebbe spontaneo farlo, le emozioni in scrittura fuoriescono come lava incandescente. Così la passione, il fuoco raccontato dell’età giovanile, l’entusiasmo, sino a giungere a settant’anni, età che il professore definisce «venerabile quando non è sordida», per poi chiedersi «se possiamo fingere di non avere rimpianti, ritrovandosi così a fare i conti con se stesso». 
Ogni capitolo è introdotto da versi poetici che ammaliano, fanno sognare e riflettere. Le poesie sono di Catena, un misterioso poeta locale morto in un manicomio, che Martin ama e cerca di farne rivivere il talento, segue il racconto solitario interrotto quasi bruscamente da un incontro con dei nuovi vicini di casa: Aldo il Torvo, un pittore senza infamia nè gloria, e la sua compagna, Michele, chiamata dal professore “Principessa del grano” e successivamente “Nasten’ka” e il lettore comprenderà il motivo.
Nulla è lasciato al caso, e la trama si dipana: «si sente in questo momento come se qualcuno avesse tirato una bomba nel suo tranquillo specchio d’acqua ... » e si alternano immagini irriverenti, poetiche, idilliache, ilari quali l’incontro tra Martin e il serpente che lo beffeggia perchè lo vede innamorato, preludendogli una sofferenza, così come il gufo o la capra che incontra nel bosco o il lupo ormai invecchiato e solitario nel qule il professore sembra rispecchiarsi.
«L’amore degli uomini è uno specchio rotto / Che non rimanda più la tua immagine / è come un libro di cui vediamo / La copertina, non più le pagine. / ... / L’amore degli uomini è uno specchio rotto  / Forse è svanito, cerchiamo invano / Lui è sempre lì, al solito posto». (p. 174)
È lo specchio - l’emblema della vita che passa - icona del romanzo, l’identità di ogni uomo che rivede se stesso e a volte non si riconosce come nel romanzo di Pirandello, Uno, nessuno e centomila, dove il personaggio, Vitangelo Moscarda, guardandosi allo specchio prende coscienza di essere altro rispetto a ciò che immaginava e comincia per lui il dramma. Lo specchio può essere un amico fedele ma a volte un abile ingannatore e nello specchio si riflette anche l’immagine di Martin, da giovane, poi da adulto - e nel frattempo - veleggia la solitudine, quella solitudine che compare, con la quale ha inizio e fine il romanzo di Stefano Benni così come la vita di ognuno di noi.
    

lunedì 19 novembre 2012

"50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico" (Lupo Editore) a Natale in libreria



Vi piace la frittura nonostante il parere negativo del vostro medico? Vi piace la pastella? Vi piace impanare e "calare" qualunque cosa nell’olio bollente? Siete fan di "P per Purpetta"? Pensate che per preparare la parmigiana di melanzane servano le dovute autorizzazioni edilizie? Pensate che la frittura sia sensuale e afrodisiaca? Avete trovato il libro giusto. Il 15 dicembre esce in tutte le librerie d'Italia e in edicola con quiSalento, "50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico" (Lupo Editore). Il libro, nato da un’idea del giornalista Pierpaolo Lala, patron del concorso di cucina dozzinale "Fornelli Indecisi", raccoglie cinquanta ricette (rigorosamente fritte) pensate e scritte da una pattuglia di giornalisti e docenti universitari, casalinghe e pensionate, professori e professioniste, nonne e nipoti, mamme e figli. Cinque categorie (antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada) per assaporare verdure e pesce, carne e cremose leccornie. Completano il manuale, un’introduzione di donpasta, i consigli di frittura di Giuseppe Barretta e il tentativo di Pino De Luca di rispondere all’eterno dilemma tra vino e birra. E se la frittura è un orgasmo (a volte anche multiplo) pericoloso, il libro vuole concedersi alla passione e all'eccesso con due racconti molto intensi di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. La copertina è un'idea della information designer Angela Morelli, la pastellatura e la frittura del papillon sono opera di Paola Basso e Cenzina Cavaliere. Il progetto grafico interno e l'impaginazione sono a cura di PazLab. Circa 100 pagine per assaporare l'olio e le sue sfumature.

Fornelli Indecisi è un concorso di cucina dozzinale, nato dall’esperienza dell’omonimo gruppo su Facebook. Casalinghe disperate, single buongustai, nonne con la frittura nel sangue, mamme con la polpetta facile, zii con il vizio della crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze, quelli che dicono “non so chi sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La terza edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la primavera 2013.

Il trentacinquenne leccese Pierpaolo Lala, socio-lavoratore della Cooperativa Coolclub, prova a fare il giornalista sin dalla tenera età. Vive prettamente su Facebook e quando ha tempo a San Cesario di Lecce. Suona la chitarra e compone canzoni brutte. A tempo perso si occupa di neologismi della politica. Ha ideato Fornelli Indecisi solo per poter rubare e provare ricette. Considera la carne fritta come un contorno.

In cucina c'è sempre da impanare...

50 sfumature di fritto - Piccolo manuale untologico a cura di Fornelli Indecisi
Ideazione e coordinamento editoriale / Pierpaolo Lala
Concept, foto e design di copertina / Angela Morelli
Imapanatura e friggitura del papillon / Paola Basso e Cenzina Cavaliere
Progetto grafico interno e impaginazione / PazLab
Ispirazione / la pastella, l’olio d’oliva, mamma Renata e tutte le mamme e le nonne del mondo
Ricette / Anna Lisa Gaudino, Caterina Massari, Antonietta Rosato, Assunta Rugge, Giovanna, Giuseppe e Debora De Fazio, Gabriella Basso, Marcello Aprile, Viviana Amati, Laura Casciotti, Lori Albanese, Renata Leone, Antonella Pece, Zia Narduccia, Pino De Luca, Lucia Grieco, Severino Malerba, Simona Covolo, Roberto Covolo

ISBN 978-88-6667-076-6
Formato 14 x 18 cm
100 pag. - 10 euro

per ordini (anche all'estero)

Lupo Editore
Via Prov.le Copertino-Monteroni (Km III – cp 93)
73043 Copertino (Le)
Tel 0832949510 Fax 0832937767
www.lupoeditore.com
ordini@lupoeditore.com

per presentazioni e informazioni

Fornelli Indecisi
Rubrica di cucina dozzinale
un’idea di Pierpaolo Lala
mail: cucina@fornellindecisi.it - 3394313397



domenica 18 novembre 2012

FLEP 2 - 2X05 - Gli avvocati canori



A suon di vocalizzi e controcanti irrompono i Kea, gli avvocati canori dell'azienda, pronti a sistemare le varie beghe del direttore. I nostri protagonisti questa volta dovranno proprio schiarirsi la voce per farsi sentire!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica, Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Ilaria Bevere, Leonardo Santini, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Gruppo Vocale Kea

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https://www.facebook.com/Fleptheseries


Un regalo perfetto - Karen Swan (Newton Compton)



http://www.newtoncompton.com/libro/978-88-541-4095-0/un-regalo-perfetto

Una collana con tanti ciondoli. Ogni ciondolo un segreto.

Dopo il successo di Un diamante da Tiffany, il nuovo romanzo di Karen Swan

Tormentata da un passato da cui non riesce a sfuggire, Laura Cunningham ha un solo desiderio: tornare a una dimensione di vita raccolta, intima e priva di complicazioni. La sua relazione tranquilla con il dolce Jack, le chiacchiere davanti a una tazza di tè con l'amica del cuore Fee e il nuovo lavoro come creatrice di gioielli sono tutto ciò di cui ha bisogno per andare avanti. Fino al giorno in cui Rob Blake entra nel suo laboratorio e la incarica di creare una collana con sette ciondoli per l'amatissima moglie Cat: sette come il numero delle persone importanti nella sua vita. Ma ogni pendente deve raccontare un aspetto di Cat e per far questo Laura si troverà a contattare amici e familiari della donna. D'un tratto la sua tranquilla e ordinata vita nel Suffolk viene spazzata via e al suo posto arrivano weekend in chalet di lusso, feste VIP, fiumi di champagne, amici glamour, stravaganti e molto misteriosi...
I segreti vengono a galla e mentre la collana comincia a prendere forma, l'inebriante vita di Cat inizia ad avvolgere anche quella di Laura. E quando la collana è terminata, la metamorfosi di Laura è completa. È arrivato per lei il momento di fare i conti con il passato e prendere una decisione: quali sono i suoi veri desideri? Ciò che sta vivendo è realmente ciò che vuole?

Dall'autrice di Un diamante da Tiffany
200.000 copie
Bestseller internazionale
Il libro femminile più venduto in Italia nell'ultimo anno

sabato 17 novembre 2012

FLEP 2 - 2X04 - Il topo

 

Un'azienda che si rispetti dovrebbe essere pulita e mantenere condizioni igieniche a norma, ma la nostra non è un'azienda rispettabile e l'arrivo dei topi crea lo scompiglio tra i dipendenti.

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande, Alessandro Grande, Nicola Di Gioia
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici

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Book Make-up con Pierluigi Mele

 

Abbiamo incontrato lo scrittore Pierluigi Mele e gli abbiamo proposto il vecchio gioco dei tre libri da salvare da un ipotetico incendio, lui ha scelto i suoi, noi i nostri, facendo un po' il verso alle guru del make-up su YouTube e rileggendo i consigli di Bellezza a modo nostro.

http://www.salentoweb.tv/
http://www.facebook.com/SalentoWeb
https://twitter.com/intent/user?screen_name=salentowebtv

venerdì 16 novembre 2012

FLEP 2 - 2X03 - L'ispettore

 


In azienda arriva un ispettore del lavoro a controllare che tutti stiano lavorando sotto contratto. Ma si sa, la nostra azienda non segue esattamente i normali canoni lavorativi, ed ecco che il direttore fa di tutto per salvare le apparenze!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Salvatore Logica
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande, Leonardo Santini
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest star: Leonardo Castellani

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"Trasforma la tua pecora in notizia", Whirlpool presenta un manuale di comunicazione corporate per distinguersi nel mondo dei media



Sarà presentato sabato 17 novembre nel centro direzionale Whirlpool il libro che racconta quasi due anni di comunicazione corporate da parte della multinazionale leader degli elettrodomestici. Geneletti: «Abbiamo accettato le regole del giornalismo: prima la notizia, poi l'azienda»

Sarà presentato sabato 17 novembre alle 14.00 nell'auditorium del centro direzionale Whirlpool EMEA di Comerio (Varese) il libro "Trasforma la tua pecora in notizia", manuale di comunicazione corporate che racconta quasi due anni di attività con i media da parte della multinazionale leader nel settore degli elettrodomestici. La presentazione avverrà all'interno della tre giorni di Glocalnews, il primo festival di giornalismo on line organizzato da Varesenews, di fronte a una platea di un centinaio di giornalisti che parteciperanno all'assemblea nazionale dell'Associazione Stampa on line (Anso). A presentare il libro Giuseppe Geneletti, director corporate communications and learning & development di Whirlpool EMEA, e Marino Pessina, Ceo di Eo Ipso, società che si occupa della comunicazione corporate di Whirlpool EMEA, e autore con Chiara Porta e Marco Calini del testo; a moderare Pierre Yves Ley, Media Relations Manager di Whirlpool EMEA.
Il titolo del testo prende spunto da una delle più singolari iniziative realizzate e comunicate dall'azienda nel 2011, l'accordo con la Coldiretti di Varese per il taglio dei cinque ettari di prato del sito Whirlpool di Cassinetta di Biandronno con il più ecologico dei tosaerba, un gregge di duemila pecore. L'iniziativa, ripresa da molte testate nazionali e locali, rappresenta il caso più eclatante di "fatto minimo" trasmesso ai media e diventato notizia che è alla base del nuovo corso della comunicazione corporate di Whirlpool. « Negli anni abbiamo seguito varie strade per comunicare il "mondo Whirlpool" -dice Giuseppe Geneletti-; da circa due anni abbiamo deciso di sposare le regole dei giornalisti, mettendoci più in gioco, accettando, come azienda, di fare un passo indietro rispetto alla notizia, perché fosse la notizia a far parlare di noi. Come il consumatore è al centro dell'attenzione dell'azienda per concepire e realizzare i prodotti, così il giornalista lo è per la nostra comunicazione». Concretamente, questo ha significato includere negli argomenti da comunicare, accanto agli aspetti consolidati e irrinunciabili di ogni azienda (bilanci, nomine, trimestrali, piani industriali), fatti all'apparenza secondari e abitualmente trascurati, che giocano però sul fattore curiosità tanto caro ai giornalisti, quindi in grado di suscitare l'interesse dei media, oltre che di veicolare i messaggi chiave dell'azienda. La fetta di comunicazione corporate oggetto del libro rientra in quel dominio che gli autori definiscono "soggettività soggettiva" del giornalismo, ossia propria di quei fatti che non entrano "di diritto" nei notiziari, che né il giornalista si attende di ricevere da un ufficio stampa, né il lettore si attende di conoscere. Uno spazio molto stretto, nel mare magnum delle notizie riportate dai media, ma che può concorrere in modo significativo alla costruzione della reputazione aziendale.Il libro, dal taglio schiettamente pratico, e che per questo si presta all'uso sia da parte degli addetti al settore, sia di chi muove i primi passi nel mondo della comunicazione, è strutturato in tre parti: nella prima si illustrano i meccanismi che regolano l'informazione e i suoi criteri selettivi, quindi alla trasformazione del fatto in notizia riportata dai media; nella seconda si spiega la metodologia dell'ufficio stampa, con le regole alla base del rapporto con i giornalisti; nella terza si presentano casi concreti della comunicazione corporate di Whirlpool, riportando comunicati, uscite e gli obiettivi corporate di ogni lancio alla stampa.

Il libro, di 128 pagine, edito da Eo Ipso srl, dalla prossima settimana in vendita su Amazon.it al prezzo di 15 euro, sarà prossimamente disponibile anche in versione ebook e in vendita sempre su Amazon.it.


Whirlpool EMEA e Whirlpool Corporation Con circa 11mila 500 dipendenti, una presenza sui mercati di oltre 30 Paesi europei e siti produttivi in sette Paesi, Whirlpool Europe, Middle East & Africa (EMEA) è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l'azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2011, Whirlpool Corporation ha avuto un fatturato annuale di circa 19 miliardi di dollari, 68.000 dipendenti e 65 centri di produzione e di ricerca tecnologica in tutto il mondo. L'azienda commercializza i marchi Whirlpool, Maytag, KitchenAid, Jenn-Air, Amana, Consul, Brastemp, Bauknecht e altri importanti brand quasi in ogni paese del mondo. Il Centro Operativo Europeo di Whirlpool si trova in Italia, a Comerio (VA). Per ulteriori informazioni sull'azienda, consultate il sito Internet www.whirlpoolcorp.com o www.whirlpool.it.

giovedì 15 novembre 2012

“Mignotta” graphic novel di Giovanni Matteo, da un soggetto di Pier Paolo Pasolini. Disponibile su Amazon



È disponibile per il download da Amazon “Mignotta“, di Giovanni Matteo, graphic novel ispirata a un soggetto scritto per il cinema da Pier Paolo Pasolini e pubblicato nel volume “Alì dagli occhi azzurri” che raccoglie racconti, scritti sparsi, soggetti, redatti da Pier Paolo Pasolini nel periodo 1950-1965.
La postfazione dell’ebook è a cura di Luciano Pagano. Tutte le informazioni per il download qui (http://www.amazon.it/Mignotta-Musicaos-ebook/dp/B00A6YOTPC/ref=sr_1_3?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1352909435&sr=1-3).
 Si tratta del terzo ebook di musicaos, dopo “Il romanzo osceno di Fabio” e la guida “È facile smettere di scrivere se sai come farlo!“. Altre informazioni sugli ebook di musicaos qui (https://lucianopagano.wordpress.com/ebooks/).
Per informazioni o altro potete scrivere direttamente a lucianopagano[at]gmail[punto]com

Woman after Woman con Paola Scialpi da Elena Mirò a Lecce



Elena Mirò è sicuramente un punto di riferimento sin dal 1985 per tutte quelle donne dalle "rotondità mediterranee". Ed è l’unico  marchio di abbigliamento femminile per taglie morbide che sfila a Milano Moda Donna. La donna dunque al centro della filosofia aziendale di Elena Mirò che nella sua boutique di Lecce, con gli ultimi arrivi della collezione autunno inverno 2012/2013, parte con l’evento culturale  Woman After Woman, con l’artista salentina Paola Scialpi, che danni espone i suoi quadri nelle più prestigiose sedi dell’arte contemporanea in Italia e all’estero. Le opere della Scialpi saranno dunque esposte nella boutique leccese di Elena Mirò, in una cornice fatta di abiti e accessori carichi di fascino ed eleganza.  I lavori dell’artista salentina, hanno come oggetto d’indagine privilegiato la donna, vista a 360°, e si prefiggono l’arduo compito di raccontare un universo complesso e multiforme come quello femminile.
“Da anni Paola Scialpi pratica la pittura con passione e caparbietà. Anni di lavoro silenzioso intenta ad una ricerca che, come spesso accade nell’arte al femminile, rivela propensione autobiografica, volontà di confessione intima, urgenza comunicativa. Oggi Paola Scialpi sembra aver trovato la propria stagione felice in una pittura che vive tra espressione ed astrazione. La cripticità dei contenuti non frena la chiarezza dell’immagine nell’assolutezza della riduzione cromatica ai soli rosso, bianco e nero.” (Marina  Pizzarelli)


Info Elena Mirò tel. 0832317250

Paola Scialpi


MARCO BARDOSCIA ELECTRIC TRIO AL NOTE DI VINO DI RUFFANO



Il Marco Bardoscia Electric Trio suonerà sabato 17 novembre ore 21,30 al Note di Vino di Ruffano in via Vittorio Veneto 55. L’appuntamento è promosso da Note di Vino, Toma Carburanti srl di Ruffano e Agave Comunicazione.  Marco Bardoscia e Raffaele Casarano, due dei più affermati musicisti nella cosiddetta young italian jazz generation, insieme al virtuoso Alessandro Semprevivo, batterista poliedrico, vero e proprio mago delle bacchette afro-jazz-blues. Casarano e Bardoscia danno vita a un vero e proprio viaggio attraverso l’elettronica e i pensieri, in cui il ritmo e la suggestione delle note diventano incanto da vivere sulla pelle. Fondamentale è la rodata conoscenza reciproca dei due musicisti da anni ormai impegnati in vari progetti comuni, col risultato di un forte interplay, per un suono compatto e allo stesso tempo strutturato. Il contrabbasso di Marco Bardoscia e il sax di Raffaele Casarano danno vita ogni volta a note originali, ovvero brani scritti di proprio pugno dai due musicisti, che non mancano comunque di rimaneggiare e rimodulare alcuni intramontabili standard della tradizione jazz.
"Marco Bardoscia è un giovane e bravissimo bassista e contrabbassista salentino. Marco Bardoscia vive tra Lecce e Bruxelles. Marco Bardoscia è un sognatore. Ma soprattutto Marco Bardoscia vive, e la sua forza vitale è trascinante, capace di trasmettere l'amore per la vita a chiunque abbia la fortuna di passare qualche ora in sua compagnia. Quello che succede in “The Dreamer”, suo primo lavoro per My Favorite Records, 4 anni dopo il suo album d'esordio “Opening”, è semplicemente questo: in poco meno di un'ora Marco vi investe di una musica gioiosa e comunicativa, di emozioni dolci e rabbiose come è la vita stessa." [Music Club]
Supportato da un'eccezionale line up di altrettanto giovani musicisti, al Note Di Vino di Ruffano potremo apprezzare il MARCO BARDOSCIA ELECTRIC TRIO, ovvero sia marco Bardoscia (Bass & Effects), con Raffaele Casarano (Sax & effects) e Alessandro Semprevivo (Drums).
Note di Vino - Nel cuore del Salento, a Ruffano (LE), dalla passione per l’enogastronomia e per la musica nasce l’enoteca wine bar «Note di Vino». Esperienza nella selezione e nella scelta delle bevande e dei cibi, il tutto accompagnato da una ricercatissima selezione musicale: jazz, blues, rock… dai concerti che settimanalmente vengono organizzati e dalle jam session dei musicisti/clienti a cui viene messo a disposizione il palco con tutta la strumentazione (chitarra, batteria, pianoforte)



info@note-di-vino.it

Su Facebook


Tel +39 340 33 86 316/ +39 340 90 98 835

Via Vittorio Veneto, 55 - 73049 Ruffano (LE) – Italia

“Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non” di Willy Vaira alle Cantelmo di Lecce



Domani venerdì 16 novembre 2012 alle ore 20 presso le Officine Cantelmo di Lecce (http://www.officinecantelmo.it/) Willy Vaira presenterà il suo “Diverso sarà lei. Storie di coppie gay e non” edito da Manni. Con l'autore interviene Alessandro Delli Noci.

Quindici storie di coppie unite da una vita. Tredici omosessuali, due etero. Coppie normali, consuete: l’affetto, la gelosia, le piccole incomprensioni, la passione. Persone di varia estrazione sociale e provenienza geografica si raccontano: l’architetto e il pastore, il musicista e la vivaista, lo stilista e l’operaio, dalla grande città al paesino sperduto tra i monti o nel profondo Sud. Sono gli eroi della contemporaneità: hanno sofferto e ancora subiscono vessazioni e prepotenze generate da un potere incolto, volgare, conformista e interessato, e hanno trovato in sé la capacità di affermare con orgoglio la propria singolarità. Diverso sarà lei racconta con franchezza anche dell'omosessualità, ne mette in crisi alcuni luoghi comuni e ne afferma la piena naturalità, lasciando intravedere, ad una società malata del deterioramento dei diritti elementari sui quali si basa la convivenza civile, una delle possibili vie per le quali passa il progresso delle relazioni umane.

WILLY VAIRA è nato nelle Langhe cuneesi. Vive e lavora a Torino. Ancora studente di Medicina, trasferisce i suoi interessi nel mondo della moda e dello spettacolo. Modello, paroliere, musicista e cantante, gira il mondo per molti anni. Dal 2001 approda alla scrittura narrativa e poetica. Per Manni ha pubblicato, nel 2007, Pubblici scandali e private virtù, intervista a Giò Stajano, prima icona gay d’Italia, e le raccolta di poesie Esercizi d’amore e Il lento dei passi.

mercoledì 14 novembre 2012

FLEP 2 - 2X02 - La fotocopia sbagliata



Luca e Flep si sono divertiti a fotocopiarsi le chiappe nei momenti morti della giornata e quando queste fotocopie vengono scambiate con importanti documenti aziendali per Luca scatta il panico.

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Ludovica Leo, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Vittoria Cimarra, Marzio Pacifici


Visitate la pagina ufficiale su Facebook:
https://www.facebook.com/Fleptheseries

Vitaldo Conte con il suo libro Pulsional Gender Art alla XVIII Città del Libro di Campi Salentina



Sabato 24 novembre 2012 alla XVIII Città del Libro di Campi Salentina incontro con Vitaldo Conte (teorico d’arte e saggista). Il suo libro Pulsional Gender Art (Avanguardia 21 Edizioni) è un “attraversamento” pulsionale di poetiche d’arte: dal Futurismo-Dadaismo al corpo estremo dei giorni nostri.  Le espressioni di questa TransArt hanno una successiva appendice in Pulsional Ritual (e-book Gepas), scritta da Conte insieme a Giovanni Sessa (pensatore meta-tradizionale), da intendere come Sud-Mediterraneo, Ambienti-Anima, Pulsional Rumore.
Saranno proiettatati per l’occasione due video: ElectroTango rose rosse (con opere di Laura Baldieri, Paola Scialpi, Tiziana Pertoso) e Pulsional Ritual (Fedeli d’Amore / Salento 2010).
Alcune delle tematiche dei libri ripercorrono incontri e mostre, svoltisi nel Salento a cura dell’autore. Nel 2007-09 con gli eventi a Trepuzzi, Campi Salentina (Città del Libro), Vaste. Nel 2010 con le mostre Rosa Lussuria ed Eros parola d’Arte, a Lecce; con gli eventi a Minervino di Lecce e Novoli.
A questo incontro, introdotto da Cosimo Valzano (già Sindaco di Trepuzzi), intervengono: Simona Manca (Vice-Presidente e Assessore alla Cultura Provincia di Lecce), Oscar Marzo Vetrugno (Sindaco di Novoli – Presidente Unione Comuni Nord Salento), Ettore Caroppo (Sindaco di Minervino di Lecce).
L’incontro, patrocinato dalla Provincia di Lecce / Assessorato alla Cultura e dai Comuni del Nord Salento, si svolgerà alle ore 17 presso la Sala Nostra Signora dei Turchi della Città del Libro.

STEFANO CRISTANTE CON IL SUO ANIMA LUNGA (BESA EDITRICE) ALLA LIBRERIA PALMIERI DI LECCE



Il 16 novembre 2012 sarà presentato il nuovo lavoro di Stefano Cristante dal titolo Anima Lunga edito da Besa editrice. L’appuntamento è alla Libreria Palmieri di Lecce in Via Trinchese 62/a alle ore 18.30. Presenterà Gianluca Conte, giornalista e scrittore.

Sguardi sul presente che hanno valore di tagli e ferite, dove il fatto sentimentale si snoda come un pericolo attorcigliato sulle reciproche e irriducibili alterità degli amanti e dove la costruzione dei rapporti affettivi passa per materiali irrazionali – premonizioni, percezioni, immedesimazioni istantanee, deja vu – che solo i versi poetici hanno una speranza di poter trattare. Stefano Cristante investe nel dialogo a distanza con i classici della poesia italiana le proprie chance di scrittura. Verso libero ed endecasillabo rappresentano la sostanza formale dei versi di Cristante che, nella parte finale, trasmigrano nella prosa poetica (agganciata alla creazione di una personale cosmogonia), prima di congedarsi con un inno alla solitudine che chiarisce il suo tragitto narrativo e il suo obiettivo esistenziale.

 Stefano Cristante (Venezia, 1961) è sociologo dei processi culturali e comunicativi presso l’Università del Salento. Anima lunga è la sua terza raccolta di versi, dopo Il rosso dell’oblio (1991) e Visite inattese (2007).

Info

martedì 13 novembre 2012

FLEP 2 - 2X01 - Uno per tutti, tutti con Flep

 


Luca e i suoi colleghi riprendono a lavorare dopo le vacanze ma in azienda c'è una novità. Tutti i macchinari, dalle fotocopiatrici alle macchinette del caffè sono targati Flepson....Flep è ovunque!

Created by: Riccardo Riande
Regia e Riprese: Simone Ruggieri
Fotografia: Umberto Camponeschi
Suono: Davide Apuzzo
Assistente Suono: Alessandro Murgia
Video Editor: Lorenzo Petracchi
Segretaria di Produzione: Francesca Vennarucci
Segretaria di Edizione: Silvia Briscese
Assistente riprese: Valerio Amer
Make Up: Alessia Cipriano
Costumi: Nadejda Avrionova
Scenografia: Adelaide Stazi
Cast: Marta Bulgherini, Leonardo Santini, Ilaria Bevere, Tiziano Floreani, Alessandro Grande, Ludovica Leo, Nicola Di Gioia, Riccardo Riande
La voce di Flep è di: Marzio Pacifici
Guest: Marta Della Seta

Visitate la pagina ufficiale su Facebook:
https://www.facebook.com/Fleptheseries



Un uomo in movimento di Mauro Orletti (Discanti). Intervento di Nunzio Festa



Nel terzo Millennio, non posson che esser le opere sull'identità smarrita e/o frammentata il luogo privilegiato d'indagine e rappresentazione, a tratti persino di moderno/realismo, della società. Grazie a "Un uomo in movimento", opera seconda quindi di Mauro Orletti, proprio dentro questa non-dimensione torniamo a perderci. Ad analizzarci. Con in più, però, il racconto d'una verità che agisce e reagisce in mezzo alla crisi generale dei valori: la comunione e liberazione del prete Giussani (cuore primario della Compagnia delle Opere - il tentacolo platealmente economico-finanziario). Si comincia, ché così pareva, con l'amicizia fatta di silenzio e televisione di Dario e Armando, il comunista e l'anarchicheggiante. E si continua con l'ingresso in scena del ciellino Matteo che ha il compito d'attirare lo stranito Armando nel senso di mamma Cl: e il lavorìo di Matteo raggiunge lo scopo. 'Sto Matteo, infatti, ogni pagina che passa diventa più antipatico a chi legge. Perché deve imporsi. Prendere la coscienza d'Armando. Rubare la sua libertà, le poche certezze accumulate nelle svogliatezza di letture titolate "L'uomo che dorme", e basta. Mentre, in effetti, Perec cammina, Armando si fa rimbambire dall'evangelizzazione, se davvero così si può dire, dei figlioletti di Giussani. Fino, è evidentemente, all'implosione. Ovvero fino a quando l'esplosione delle volontà (?) del protagonista del romanzo divengono altro tassello delle vite di comunità e comunione, insomma. Matteo, insomma, fa una bomba dalle contraddizioni del pensiero in costruzione del soggetto preso all'amo. Questo romanzo d'Orletti è una delle belle notizie che abbiamo avuto recentemente. Privo di retoriche forzate o forzose, legge perfettamente il presente. Epperò prendendosi gioco della verità. Seppur col dovere della dimostrazione della cronaca. Mauro Orletti, con fluttuazioni della trama che ci rendono persino tracce dell'accanimento contro la libertà che i dogmi della Chiesa sempre hanno rafforzato nei secoli, ci dipinge. Al netto delle necessità dei dipinti di Pedretti. Domani dal primitivismo.

lunedì 12 novembre 2012

Diario di un'insurrezione di Sergio Baratto (Effigie). Intervento di Nunzio Festa



Con buona pace del "giusto distacco" del lettore e del recensore, confesso che ho letto e spesso apprezzato le pagine di "Diario di un'insurrezione" perché il messaggio e il punto di vista dell'autore non si discosta molto dal mio; tranne per alcune valutazioni e qualche giudizio che non condivido, quindi, io stesso analizzo e vorrei ripartire allo stesso modo di Sergio Baratto dal controvertice di Genova del 2001. (E non solmante perché avevo allora vent'anni non ancora compiuti per pochi giorni). Pasolini fece Salò come denuncia della riduzione del corpo e dell'uomo a oggetto, e oggetto di consumo - sottoposto alla fine al consumo. Noi che abbiamo partecipato alla grande mobilitazione contro il vertice del G8 di Genova, denunciavamo, 'tra le altre cose', la mercificazione delle vite tutte e degli stati, sottoposti alla dominazione e alla sopraffazione del capitale-multinazionale. Baratto, i cui scritti avevo più volte apprezzato sul libero spazio d'espressione di Giovannini, Benedetti, Moresco, Tarabbia, Scarpa ecc., www.ilprimoamore.com, con questa opera d'esordio sintetizza al fine le nostre aspettative per il futuro, ma soprattutto il moto di rigetto incominciato con le delusioni di qualche anno fa, il fiume di disicanto e i materiali che bollivano nel pentolone della contestazione che montava. Ché è diventata presenza forte. Assoluta. Nonostante lavoro e lavorio degli addetti alla salvaguardia della normalità. Diario di un'inserruzione, dove finalmente rivedrete il subcomandante Marcos e pezzettini dei tantissimi testi/grida dell'Ezln e del popolo chiapaneco, dialoga direttamente con gli elementi positivi e negativi di quella lunga esperienza. "A chi si ostina a credere nella lotta per un altro mondo possibile non resta che sottrarsi e fuggire. Ma questa fuga, sempre più solitaria, disperata e testarda, si trasforma piano piano in una marcia di attraversamento. La ritirata si confonde con l'avanzata e si fa cammino interiore di rigenerazione". Racconto personale d'una storia collettiva, è definito il libro. L'agile libretto, per me, è lo stesso bisogno d'agire nel pieno dell'immobilismo. Forse una prova. E, finalmente, il riepilogo di quel che siamo stati.

La donna lumaca di Rosaria Iodice (Lupo editore dal 22 novembre 2012)



Nell’ospizio per anziani e sbandati che l’ha accolta negli ultimi anni, Angela ripercorre la sua esistenza “diversa”. Ha visto la guerra da bambina, e poi la rinascita del Paese, ma ha subito la violenza delle convenzioni; ha vissuto le turbolenze di una società in mutamento, spaccata tra la spinta alla modernità e la ferocia di cupe ideologie, incapace di uscire dal guscio. La sua è sempre stata una lotta disperata e solitaria, segnata dai sensi di colpa e dall’autocensura, solo a tratti addolcita da una maternità che ha difeso con le unghie e coi denti. Ma la contraddizione e la menzogna a cui si è condannata da sé hanno finito con lo straziare il rapporto più prezioso spingendola alla fuga e al randagismo in cerca di espiazione. Eppure – come per Florentino Ariza e Fermina Daza – inaspettatamente l’amore negato trova la sua ora di riscatto e si afferma oltre il pregiudizio e il moralismo bigotto. La storia di una donna, tra tante.

domenica 11 novembre 2012

Il curatore segreto del Vaticano di Umberto Vitiello. Per Lupo editore dal 22 novembre 2012



Aspirazioni e delusioni, coraggio critico, impegno in difesa dei valori evangelici più genuini – come in tanti teologi contemporanei (da Hans  Küng  a Vito Mancuso) – in un romanzo avvincente che si tinge di giallo.
La Chiesa cattolica, profeticamente collocata in un domani non molto lontano, si appresta a rinnovarsi per accogliere tutti i cristiani del mondo in una semplificazione teologica che la renda universalmente accetta. Siamo così alla vigilia del Concilio Vaticano III, voluto dal nuovo papa – un convinto “giovanneo” sudamericano – per attuare la riconciliazione dei credenti; grande è l’avversione della maggior parte dei curiali che, in difesa della tradizione e dei propri privilegi, non disdegnano di ricorrere al complotto pur di evitare che, in nome dell’ecumenismo, la Chiesa di Roma rinunci alla propria ricchezza e al plurisecolare patrimonio teologico che la caratterizza.
La storia ha inizio con l’assassinio di un novizio nell’Abbazia del Santo sul Colleprato, dove è ospite da alcuni anni un noto economista, ex professore di Oxford fattosi monaco, personaggio centrale dell’intera vicenda. Chiamato segretamente in Vaticano, è lui (in qualità di “curatore”) ad informare il papa della vera natura dei fondi dello IOR suggerendogli come liberarsi di una istituzione implicata in operazioni finanziarie spesso contrastanti con i principi evangelici. Si giungerà così alla tanto attesa convocazione dell’ultimo concilio della Chiesa cattolica, primo di una universale Chiesa di Cristo ispirata ai valori originari.

venerdì 9 novembre 2012

"Il tempo che ci vuole" di Francesca Palumbo si presenta alla Galleria d’Arte Spazio 17 di Corato



 "Il tempo che ci vuole" di Francesca Palumbo edito da Besa editrice sarà presentato a Corato (BA), il 10 Novembre 2012 presso la Galleria d'Arte "Spazio 17" (Piazza Vittorio Emanuele) alle ore 19.30. Dialogherà con l'autrice Micaela Ferrara, giornalista.

Monica Dionubile ha quasi diciassette anni, vive a Bari insieme a sua madre Laura che è malata di depressione e passa la sua vita a tormentare la figlia. Dunia Bonerba è figlia unica di Luca e Marina; i suoi genitori sono una coppia serena che regala sensibilità e spensieratezza a una ragazzina semplice, a tratti ingenua e molto legata a Monica, sua compagna di classe. Le due ragazze si completano a vicenda: la leggerezza di una si unisce alla complessità dell’altra, è come se tra di loro ci fosse un accordo di “mutuo soccorso” di cui, in realtà, è solamente la giovane Dionubile ad aver bisogno. Lei è così intristita e poco interessata alla sua vita da vivere alla giornata. È così profondamente sola e disillusa che anche l’avvenimento di aspettare un bambino, naturalmente non desiderato, è affrontato nella più completa apatia. Il ginecologo che segue distrattamente l’aborto è Carlo, marito di Giulia, amico di vecchia data di Luca e Marina, che racconta all’uomo di avere l’ennesima relazione extraconiugale. La donna per la quale ha perso la testa si chiama Roberta Mori ed è la psicanalista che ha in cura la madre di Monica. In questo disfacimento quasi totale, il porto franco di Monica è la casa di Dunia, dove ha la possibilità di conoscere suo nonno che, molto malato, ogni volta che la vede la scambia per la sua amata moglie Ornella oramai morta da tempo. C’è poi il rapporto speciale con il suo professore di lettere, Girardi, un docente atipico che ascolta i suoi alunni, li osserva e non si limita a etichettarli con un numero sul registro o un cognome da ricordare al momento dell’interrogazione. Testimone oculare delle storie di ognuno di questi personaggi è il barbone Lacca, un tenero clochard che costruisce piccoli portacenere colorati in latta e che ha un ruolo determinante nel destino di Dunia e Monica.

Francesca Palumbo è nata a Bari dove vive e lavora. Nel 2008 ha pubblicato una silloge di racconti dal titolo Volevo dirtelo. Questo è il suo primo romanzo.



REAZIONI – Sabina Gallerani (Il filo). Intervento di Vittoria Coppola



È talmente palpabile la partecipazione emotiva dell'autrice nella storia narrata, che ci si chiede costantemente se quella di Reazioni sia una vicenda autobiografica. Nello scorrere ininterrotto delle pagine, si vuole scoprire dove arriverà quel coraggio, quella forza d'animo, la tempra inesauribile di Alina. Quel che è lampante è pittosto il perché, la giovane madre single protagonista del libro, decida di combattere: l'unica ragione è Stella, bambina che possiede - tutelata nel suo nome - la luce che serve alla sua mamma. Più che mai. Il romanzo della giovane autrice Sabina Gallerani non si limita ad essere un'autentica testimonianza delle risorse che una donna può avere in sé , persino in momenti di estrema debolezza.  Il libro della Gallerani è anche simbolo di quanto troppo spesso, negli occhi che guardano da vicino una malattia (ed una malata) ci sia smarrimento, di come questo a volte sfoci nella non curanza. E anche nella paura, che, di per sé, non è immediatamente condannabile. Il tempo che Alina ha dalla sua parte è scandito da conferme e delusioni. Da persone che si riscoprono a lottare assieme a lei e altre che ne prendono le distanze. E ancora una volta l'amore di un uomo dona respiro, linfa, ossigeno. Ancora una volta i sentimenti autentici si rivelano indispensabili. Che sia una storia autobiografica oppure no, quel che è certo è che è vicina ai cuori più sensibili. Reazioni  è la storia di un'impasse solo apparente. È la storia del coraggio di una donna.  Chiunque essa sia, ovunque viva: poco importa, è comunque vicina a tutte noi.

mercoledì 7 novembre 2012

La casa editrice Kurumuny al “Building Apulia: Costruendo l’identità della Puglia” di Bari con “Corimondo- La strina: suoni e canti di Corigliano d’Otranto” il 9 novembre 2012



Si terrà venerdì 9 novembre il terzo appuntamento della seconda parte della nona edizione di “Building Apulia: Costruendo l’identità della Puglia”, “la Puglia che scrive, che edita, che parla di sé”, l'originale rassegna promossa dal Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale della Puglia. Nel terzo appuntamento, dedicato ai dialetti, saranno presentate due opere: “Cassius Obstinatus. I segreti di Cesare” di Francesco Saccente, edito da Adda, e “Corimondo. La strina: suoni e canti di Corigliano d’Otranto”, Ed Kurumuny. L’appuntamento è dunque per venerdì 9 novembre, ore 11 presso la Sala Guaccero (Secondo Piano – Via Capruzzi 212 - Bari).

Riallacciare e ricostruire i fili di una memoria spezzata e umiliata anche solo limitatamente ai canti, racconti, biografie: un compito arduo e difficile da portare a termine. I protagonisti e i depositari di questa memoria erano restii al ricordo. La sola idea del ricordare modalità di vita, usi, costumi richiedeva un notevole sforzo di pazienza sia da parte loro che dei ricercatori. Andare in giro per i paesi a “ricercare e cercare” coloro che ricordavano, i grandi ‘alberi’ di cultura e di canto, richiedeva pazienza, calma e amore profondo per la conoscenza della memoria orale e delle storie delle nostre comunità. In questo contesto Corigliano d’Otranto non costituiva sicuramente un’eccezione. Questo contributo, che ci riporta al periodo aureo dell’indagine sul campo e della documentazione dei repertori tradizionali, è anche un lavoro che rende omaggio alle persone vive, agli ultimi epigoni di una civiltà linguistica, ai custodi delle modalità performative, delle tecniche strumentali e vocali, della memoria sonora (e non solo) della comunità di appartenenza. Persone che normalmente non assurgono a protagonisti della ricerca etnomusicologica, relegati spesso nel ruolo di informatori o in quello ancora più angusto di depositari delle “sacre tavole” della tradizione. Il CD contiene un’antologia di 19 canti di cui 10 descrittivi, 4 balli, 3 canti di questua, 1 narrativo e 6 recitati raccolti in un’unica traccia. Il Cd “Corimondo – La Strina, suoni e canti di Corigliano d’Otranto” è promosso con il sostegno di PUGLIA SOUNDS - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV” ed è patrocinato dalla Povinicia di Lecce e dall’Istituto Diego Carpitella.



Per informazioni
Tel. 080.540.27.11 – 080.540.27.70 – 080.540.27.72
e-mail: percorsi-identitari@bcr.puglia.it
Twitter: @TecaMediterrane
YouTube: Teca del Mediterraneo
Facebook: Biblioteca Cons. Reg. Puglia. http://biblioteca.consiglio.puglia.it

"È facile smettere di scrivere, se sai come farlo! Suggerimenti per abbandonare la scrittura" versione 1.0 di Luciano Pagano (Musicaos)



Dall'Introduzione: "Esistono diversi libri che spiegano come scrivere una storia, imparare a narrare imbrigliando la propria ispirazione, fissare in parole e immagini efficaci i propri pensieri. Questo libro è diverso, perché si tratta di un manuale di non-scrittura. Più precisamente, come dice lo stesso titolo, è un libro nato per aiutare a smettere di scrivere. Quest'opera infatti contiene una serie di suggerimenti, informazioni e notizie, che aiuteranno gli scrittori, gli scrivani e gli scriventi, a smettere di scrivere. Le sezioni in cui si articola il presente lavoro sono molteplici, alcune di esse vi spiegheranno come smettere di essere ispirati, come smettere di pubblicare, come smettere di scrivere grazie alle riviste o grazie ai social network."

INDICE:

1 - Una breve introduzione. Che cos’è questo libro e a chi si rivolge.
2 - Come smettere di essere ispirati.
3 - Come smettere di abortire best-seller.
4 - Va bene, scrivete. Chiedetevi il perché.
5 - Come smettere di scrivere grazie alle riviste.
6 - Come smettere di scrivere aiutandosi con il lavoro.
7 - Come smettere di scrivere grazie ai librai.
8 - Come smettere di scrivere usando i social network.
9 - Come smettere di scrivere grazie agli editori.
10 - Come smettere di scrivere grazie ai critici.
11 - Come smettere di scrivere grazie al self-publishing.
Conclusioni

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